Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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28. LA SANTA MADONNA *

Siamo di nuovo alla festa dell'Immacolata e tutti gli anni si ripete che Maria Immacolata fa in questo tempo grazie speciali. A volte è la conversione di un'anima che da tanto tempo è lontana da Dio, a volte è un'anima che da tempo ha bisogno di una buona confessione e la Madonna le dà la grazia di farla e le fa sentire poi una pace profonda. Altre volte un'anima ha bisogno di conoscere la propria vocazione e Maria la illumina, ha bisogno di camminare più decisamente nello spirito e Maria le dà il fervore necessario. In sostanza: tutti gli anni chi va all'Immacolata con gran cuore, riceve grazie speciali. La santa Madonna non solo a Lourdes fa tante e tante grazie, ma su tutta la faccia della terra dà le sue grazie alle anime che la pregano e l'invocano. Non parliamo neppure delle grazie materiali, queste sono terra, ma noi vogliamo [arrivare al] cielo. Sulla terra basta portare la croce come Gesù, basta soffrire come ha sofferto la santa Madonna.
Chi è la santa Madonna.

La santa Madonna è la grande madre: la madre di Gesù e madre nostra. Parlare della Madonna non è come parlare di Torino o di Roma che non sono nostre e che possiamo tutt'al più aver visto una volta, ma parlare della Madonna è farlo di una persona che ci riguarda ben da vicino, è parlare della nostra mamma, di una mamma che ci ama tanto.
Maria è la madre di Gesù. Raffiguriamocela bambinella, là nella culla, sembra una bambina comune, ma sul suo capo Iddio ha concentrato le sue grazie più belle: in lei il Padre vedeva la più bella e la più cara delle sue creature, il Figlio vedeva la sua Madre santissima, lo Spirito Santo vedeva la sposa e le infondeva la grazia. Maria nacque immacolata, piena di grazia, grande, sapiente, santa più di tutte le creature.
Chi è Maria? Guardiamola nel Tempio dai tre ai quattordici
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anni, umilissima, modestissima, ubbidientissima, la più buona di quelle fanciulle.
Chi è Maria? Guardiamola nella sua umile casetta di Nazaret: al mattino si alza, dice in ginocchio le sue orazioni e i salmi, e gli angeli vengono dal cielo a contemplarla. Ecco l'angelo Gabriele che le porta il giglio, riverente sta alquanto discosto da lei e le dice le belle parole: «Ave, o piena di grazia»1. In quel momento Maria piega la testa, il cielo si apre e Gesù discende: Maria diventa Madre di Dio.
Chi è Maria? Guardiamola al presepio: depone Gesù sulla paglia, si inginocchia davanti per adorarlo. Che preghiere, che colloqui con Gesù Bambino! Umilmente poi si tira in disparte, quasi non sia degna di stare là presso, presenta Gesù ai pastori, lo presenta ai Re Magi, lo porta al Tempio ma sempre semplicissima, vergine prudentissima, madre purissima.
Chi è Maria? È colei che alleva e nutre Gesù, che gli insegna a pregare, a far la carità e lavorando gli insegna a leggere la Bibbia.
Chi è Maria? È colei che ottiene il primo miracolo a Cana. È colei che andava devota ad ascoltare le prediche di Gesù, colei che al Calvario soffre e offre Gesù per noi, colei che all'ascensione assiste e prepara gli Apostoli a ricevere lo Spirito Santo, colei che aiuta la Chiesa a diffondersi. È colei che muore su un povero letto, col cuore che ansa di amore per il Signore, con gli occhi rivolti al cielo, colei che presa dagli angeli e portata in cielo viene incoronata dal Padre e dal Figliuolo e dallo Spirito Santo. Qui è venerata dagli angeli e da essi corteggiata, è la Regina del cielo e della terra, la tesoriera e dispensatrice di tutte le grazie.
Chi è Maria? È la mamma nostra. Sentiamo le parole di Gesù, che con le pupille stanche guarda Maria e con un fil di voce dice: «Donna, ecco tuo figlio!». E a Giovanni: «Ecco tua Madre: Ecce Mater tua!»2. In quel momento noi siamo divenuti suoi figli. Gesù allora voleva dire: O madre, ti consegno tutti gli uomini, guardali. O Giovanni, se vuoi la salvezza, tienila come tua madre, come cosa carissima.
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Chi è Maria? È l'avvocata dei peccatori. Andate dalla Madonna, o peccatori, ed ella vi darà le lacrime, il dolore, la grazia di una buona confessione, la conversione; vi rimetterà sulla strada del paradiso. Non temete, Maria vi ama tutti.
È la Regina degli apostoli. Se dobbiamo fare l'apostolato stiamo con Maria. Ella insegnò a Gesù a leggere [la Scrittura]; la meditò e fu la prima a insegnarla e ad esercitarla. Maria aiuta in ogni apostolato, Maria illumina e Maria premierà. Maria è la madre dei vergini. Chiunque vuol conservare la bella virtù deve ricorrere a Maria, la quale ha in mano il giglio della purezza. Fu lei la prima a fare il voto di castità e ad esercitarlo e lo ispira a molte anime. È lei che preserva da certe tentazioni, che dà la forza per resistere: ella è la Vergine delle vergini, è la madre dei santi e chiunque vuol farsi santo vada da Maria. Ella è madre di chi ha buona volontà ed è debole. Tutti troveranno in lei rifugio, speranza, conforto, aiuto: Maria è l'aiuto dei cristiani, è la consolatrice degli afflitti. Purtroppo la via della virtù è difficile, dobbiamo sopportare tante pene e Maria dà l'amore alla croce, fa che la sopportiamo con calma e rassegnazione. Maria è la madre di tutti e ovunque andate troverete Maria, poiché non si può vivere senza la mamma, senza la Madonna. Tutti i santi furono devoti di Maria, ella è la loro Regina. Maria è il canale delle grazie, il conforto in tutte le pene, assiste i moribondi, asciuga le loro lacrime, dà loro forza e pazienza, prende la loro anima e la porta in paradiso.
Come essere devoti di Maria? Lo siamo? Chi non ama una madre come questa? Per amare Maria diciamo il rosario: esso è la preghiera che unisce il cuore di Maria all'anima devota, è la preghiera di tutti. Diciamo spesso alla Madonna che ci salvi dal peccato e dall'inferno. Che pena perdere l'anima!
Dite dei rosari e non vi perderete, dite dei rosari e morirete bene e Maria sarà una speranza grande, un aiuto grande per voi, in quel punto. Se direte tante volte la corona, otterrete che la vita vostra sia piena di meriti.
Le persone raccolte, raccolgono sempre meriti con atti di virtù e fanno tanto bene ovunque. Se reciterete bene il rosario la vostra giornata sarà piena di meriti. Fin dal mattino si incomincia a fare belle e buone azioni e si continua fino a sera, ed è un continuo succedersi di meriti. Qualunque cosa troviamo difficile e non sappiamo come farla, diciamo un rosario e riusciremo.
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Dove si dice il rosario si fa bene, la vita trascorre bene e la morte sarà consolata dalla Madonna.
Dire il rosario, e quanti dirne? Quanto avremo di divozione. Alcune ne dicono tanti, altre metà, altre un terzo; ma quelle che a corone fanno succedere corone, se le troveranno in punto di morte, perché allora tutto si depone, ma il rosario no; e quando un'anima si presenta al giudizio con Maria, Gesù non la può condannare perché quell'anima sarà difesa da Maria. Diciamo molti rosari e bene.
Fuori non si può dir bene come in chiesa, ma purché si faccia quanto si può, specialmente cercando di accompagnare i misteri [con la mente] e chiedendo grazie. Siate figlie di Maria, dite molti rosari.
Altro ossequio in onore della santa Madonna è il portare la sua medaglia, portare la sua immagine, perché Maria santifichi il nostro cuore, lo renda bello e lo dia a Gesù. Invocarla spesso, al sabato fare qualche mortificazione in suo onore, fare le sue novene, invocarla nelle tentazioni.
Più sventurata è la figlia che non ama la santa Madonna, quelle che l'amano sono fortunate e perseverano. Bisogna imitarla nella povertà, nella pazienza, nella fede, nell'amore al Signore. Se per esempio si ha più bisogno di fervore, si chieda alla Madonna di imitarla in questo, si chieda di imitarla nelle virtù di cui si ha più bisogno.
Beate voi, se sarete figlie di Maria! Non sappiamo ciò che ci accadrà nella vita, ma chi cammina sotto il manto di Maria, cammina bene, finirà bene e andrà sicuramente in paradiso. La devota di Maria non vedrà l'inferno.
Prendiamo l'abitudine delle tre Ave Maria3 per essere liberate dal peccato, costano così poco! Molte le dicono e ricevono abbondanti grazie dalla santa Madonna, nell'eternità capiranno quanto valore avevano.
Un giovane, un po' cattivello, ogni giorno passando davanti all'immagine di Maria santissima le diceva: Maria, mostrati mia madre. Finché un giorno la Madonna gli rispose: E tu, ti mostri mio figlio?. Maria è nostra madre, e noi, siamo sue figlie?
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* Meditazione, in ciclostilato, fogli 3 (22,5x35). È riportata nel ciclostilato a seguito delle: “Istruzioni sulla grazia”. Non è indicato l'autore, dal testo si può dedurre che è stata tenuta dal Primo Maestro l'8 dicembre 1932.

1 Cf Lc 1,28.

2 Cf Gv 19,26-27.

3 La pratica delle tre Ave Maria in passato era molto diffusa tra il popolo cristiano anche per ottenere la grazia di una buona morte. In Le Preghiere della Famiglia Paolina, ed. 1996, p. 31, è suggerita ancora oggi.