Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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73. VIVERE E FAR VIVERE GESÙ CRISTO MAESTRO VIA VERITÀ E VITA

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via Portuense 739, 29 novembre 19651

Incominciando l'anno liturgico è bene dare uno sguardo generale: la parte che riguarda l'Avvento, poi il tempo natalizio, poi gli altri tempi che seguono, particolarmente dalla Settuagesima alla Pentecoste, sì.
La redenzione compita dal Signore; prima, col darci gli esempi di santità; secondo, la parola, la predicazione; e terzo, la grazia per la redenzione, la passione e morte di Gesù Cristo, la risurrezione, e quindi lo Spirito Santo mandato sulla Chiesa, e sugli Apostoli, e sopra tutte le anime che vivono in grazia. E quindi, nei tempi seguenti, cioè circa sei mesi, approfondire la fede; migliorare la vita nel seguire l'esempio di santità di Gesù; e poi la grazia che penetra il nostro essere e per cui, dopo la vita umana, anima e corpo, come persona, allora la seconda vita che è la vita di grazia.
Così, ogni anno si deve crescere, non soltanto a contare gli anni, ma a contare quello che ogni anno è necessario: un cammino, un progresso, come l'età.
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Oh! Adesso, la prima parte dell'anno liturgico: l'Avvento, che è la venuta. L'umanità che attendeva il Redentore secondo la promessa che il Signore aveva dato là, nel giardino terrestre, quando il Signore ha annunziato la Vergine e il Figlio, la Vergine e il Figlio redentore, sì1.
Ora, l'Avvento: prepararsi al Natale, sì. Questo tempo dell'Avvento, occorre che noi lo passiamo insieme a Maria, perché Maria è colei che ha passato il tempo di Avvento, nella sua maniera, perfetta. Come ha passato il tempo di Avvento, nessuno potrà mai uguagliarla, ma almeno imitare come ella attendeva il Natale. Quindi, questo tempo, accompagnarci con Maria che attendeva la nascita del Figlio suo. Ed è una cosa anche felice che, intanto [inizia] la novena dell'Immacolata Concezione. Questo [è] occasione perché noi possiamo purificarci con l'Immacolata Concezione, e che quindi: la parte di purificazione e la parte di supplica di migliorare la nostra vita, la nostra vita spirituale, l'aumento della grazia in noi, il crescite: il crescere.
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Ora, quindi, in questo tempo pensare a quello che è la vostra particolare spiritualità, che del resto dev'essere per tutta la Famiglia Paolina. Ma in modo particolare per voi, perché siete le Pie Discepole di Gesù Maestro. Questo, per vivere Gesù Cristo. Ma avete come missione, come parte... quello che costituisce la parte vostra della Famiglia Paolina, è per ottenere quello spirito particolare dell'Istituto, e cioè: vivere Gesù Cristo Maestro, Via, Verità e Vita. Allora due compiti.
[Primo,] arrivare a vivere Gesù, vivere con Cristo: Mihi vivere Christus est1; ma particolarmente, e anche quel che è più perfetto, l'unione con Gesù Cristo o, meglio: vivit vero in me Christus2: vive in me Gesù Cristo.
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Oh! Abbiamo da considerare che si arriva alla Professione religiosa, come [avete] fatto; quelle che sono, e che tendono a farla, la Professione. Ora, questo è perché, una volta che c'è il legame con Gesù Cristo, allora la crescita in Gesù Cristo, sempre meglio. Che Gesù Cristo [viva] in noi. Quando si è fatto la Professione non si è detto che si è fatto tutto ormai, che si è a posto, basta vivere così; anzi si comincia allora a crescere, perché ci sono le grazie particolari che provengono dalla Professione, dall'aver dato noi stessi a Dio, sì. Quindi è l'inizio della santificazione nello spirito proprio: vivere Gesù Cristo. E cioè, che cosa significa? Significa conoscere sempre più l'insegnamento che il Signore ci ha dato; la sua mente; quello che egli ha insegnato nel santo Vangelo; e del Vangelo, poi, secondo l'interpretazione degli Apostoli con le Lettere, ecc. Pensare secondo Gesù Cristo, pensare tutto in Gesù Cristo, vivere, quindi vivere in fede; ma non soltanto gli articoli di fede, ma i singoli insegnamenti che Gesù Cristo ha dato, dal momento che è stato cantato sulla culla: Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis1, sì. E lì c'è già tutto il programma di Gesù Cristo. E allora si va avanti, si compie, fino a quando Gesù sale al cielo, siede alla destra del Padre, tutto l'insegnamento.
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Avere come cosa principale, come maggiore insegnamento, il Vangelo, così da recitarlo o, meglio, da capirlo o ricordarlo più che il catechismo. Il catechismo riassume il Vangelo, ma questo deve valere per tutti i cristiani; ma per chi è consacrato al Signore, bisogna che legga di più e che viva il pensiero di Gesù Cristo, sia l'insegnamento e sia quello che egli ha indicato con i suoi esempi, e come ha indicato la perfezione fino alle "Otto Beatitudini"1, sì, in maniera che la nostra mente pensi come pensava Gesù Cristo; e la nostra volontà, come la volontà di Gesù Cristo, come ha seguito, seguito dall'incarnazione sino al compimento: siede alla destra del Padre, sì. E poi ci sarà ancora il giudizio particolare, il giudizio universale, l'eternità.
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Poi Gesù Cristo tutta la sua vita l'ha santificata anche per noi; ma particolarmente nella [sua] passione e morte sì, per cui egli comunica la grazia prodotta da lui per noi, e noi diventiamo, se abbiamo la grazia, diventiamo figli di Dio e figli di Maria. Figli di Dio! Perché Gesù Cristo, la sua grazia la comunica a noi, e allora la stessa grazia che ha santificato Gesù Cristo, la stessa grazia, si comunica a noi e quindi dà la vita spirituale. Perciò figli di Dio, e perciò figli di Maria. Mater Ecclesiae1.
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Ora, questo significa non fermarsi soltanto ai soliti propositi, a fare delle preghiere una dopo l'altra, senza avere il senso giusto. No. Bisogna ricordare che quello che è la sostanza della santità - quello che è chiamato anche l'Alfa e l'Omega1 -, ma la sostanza della santità è proprio immedesimare i nostri pensieri a quelli di Gesù Cristo o, meglio, che Gesù Cristo metta in noi i suoi pensieri per la preghiera. E così, la stessa volontà, come la volontà di Gesù Cristo quando obbediva a Maria ed a Giuseppe per tutta la vita; come è stata la sua santificazione pratica. E poi, quello che noi vogliamo che ci sia in noi la vita e maggiormente la vita: «che vi ami sempre di più Dio», ecco.
Perché i due punti di altezza, ma ci vuole prima il punto: Via, Verità e Vita, e: vivit vero in me Christus2, Gesù Cristo vive in noi; e cioè, vive coi suoi pensieri, con le sue virtù, con la sua grazia; ma questo, alla grazia, non solo, ma alla gloria, per cui si prepara l'ingresso immediato in cielo, dopo la vita presente. E quindi, i due punti da raggiungere - diciamo - nella salita della scala, due pianerottoli: Vivit vero in me Christus, e l'altro: Omnia in gloriam Dei facite3 per cui allora c'è la preparazione dell'ingresso immediato in cielo. Arrivare [a] questo:
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Perciò questo spirito ci porta a far tutto bene; le cose vengono poi di conseguenze. E farai bene la preghiera, e farai bene l'orario, seguendo; e farai l'ufficio tale, o la cucina, o l'apostolato, che riguarda l'apostolato eucaristico, l'apostolato del servizio sacerdotale, liturgico; e tutto quel che si fa, sempre migliorando. Perché il fervore sta nell'unirsi così a Gesù Cristo, ma fare sempre meglio quello che è il dovere quotidiano e l'apostolato quotidiano, sì. Ora, questo, per voi. Che non siano solo, tanto, presso a poco, sempre gli stessi propositi, non si cammina, allora. E abbiam cominciato a camminare, siamo partiti con la Professione per la vita religiosa. Prima c'era la vita cristiana; passare alla vita religiosa.
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Ora, il secondo vostro punto è la parte nella Famiglia Paolina. [Per] voi, qual è la cosa principale? È proprio ottenere lo spirito paolino a tutte le altre parti. Questo compito, affinché, poco per volta, ogni anima arrivi al «Vivit vero in me Christus»1 secondo san Paolo. E quindi, siccome questo è spiegato nelle Epistole, specialmente, Filippesi, Colossesi ed altre, allora veramente il Vivit vero in me Christus. Egli era arrivato a questo, al Vivit vero in me Christus: Non son più io che vivo; vivo, ma non son più io, ma vive in me Gesù Cristo. Ora, questo è lo spirito paolino. Quante cose chiedono, e ci vuole mica tanto a capire. Ma il diavolo contro tutto, sempre, il diavolo. Oh! Allora, ricordare quello che sempre è stato insegnato; in quante maniere.
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Poi vi sono anche i libri che sono stati scritti1. E ricordare in particolare quello che aveva scritto, libro, don Roatta2. Ma quello che è più preciso e largo e tutto (perché pochi arrivano lì, finora), e cioè, quello che riguarda Gesù Cristo, Figlio di Dio incarnato, Figlio di Dio che ha creato tutto, egli che ha dato prima il saggio di Maestro. Maestro, in che maniera? Quello che ha fatto è il suo insegnamento; tutte le scienze sono lì: le scienze naturali, la creazione. E poi dopo viene, in secondo luogo, la vita di Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, e la vita della Chiesa. E poi Maria che ci facilita il camminare con Gesù Cristo, seguendo Gesù Cristo quando egli viveva con Maria; e poi seguente, quando Gesù è salito al cielo. Quei quattro volumi3 che hanno grande importanza sono fondamentali.
Oh! In questi giorni mi hanno chiesto, vari, come dev'essere il nostro spirito. Allora adesso ho detto che si faccia un libretto più semplice. Perché è così facile, ma pure non si capisce tanto. Bisogna che si facciano due cose: primo, che voi abbiate questo spirito; e che lo otteniate per gli altri.
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Ora è incominciato il tempo attuale, in attesa del Signore, l'Avvento. Dobbiamo ricordare quello che ieri si è letto nella Messa e si è ripetuto stamattina: «Svegliamoci»1.Ecco, è tempo di svegliarsi, e quindi un fervore nuovo.
E questo vivere Gesù Cristo, e ottenere lo spirito paolino a tutti. Questi due compiti. Capire del tutto la vostra vocazione; e poi ottenere che questa spiritualità si diffonda in tutte le persone della Famiglia Paolina e si estenda nel mondo intiero. Perché? Perché non si arriva alla santità se non c'è una fede profonda; e una docilità, cioè seguire Gesù Cristo, gli esempi di Gesù Cristo; e poi la grazia che il Signore effonde in noi, questa seconda vita, la vita di grazia. Allora, che noi arriviamo così! Del resto non c'è lo spirito cristiano neppure.
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Questo che è il «vive Gesù Cristo in noi»1, non è da paragonarsi o all'esame di coscienza o a un'altra lettura spirituale o una Via crucis. È tutt'altro, è la sostanza della santità, il vivere Cristo in noi, è la sostanza, è la vera santificazione. Purtroppo si paragona quasi ad altri esercizi che sono anche importanti: ma, e la Messa, e la Comunione, e l'Adorazione, ecco. Allora la sostanza della santificazione, anzi, della santità; anzi è detto il Principio e il Fine; è chiamato Alfa e Omega2; sì, Principio e Fine.
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Ora, in questo tempo dell'Avvento, in particolare, orientarsi bene nel vivere lo spirito paolino secondo c'è nel Vangelo e secondo san Paolo che lo ha dichiarato: Vivit vero in me Christus1; ecco tutto. Il mio vivere, la mia vita è Cristo2. Quindi due frutti in questa meditazione:
- che viva in noi Gesù Cristo;
- e che lo spirito paolino si estenda a tutte le anime; e che capiscano non solo, ma che si viva.
Sia lodato Gesù Cristo3.
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1 Nastro 84/e (= cassetta 201/b). Per la datazione, cf PM: «Ora è incominciato (...) l'Avvento». Dobbiamo ricordare quello che ieri si è letto nella Messa e si è ripetuto stamattina: «Svegliamoci...» (Domenica I di Avvento, nel 1965 cadeva al 28 novembre). - dAS, 29 novembre 1965: «m.s. andato [il PM] in via Portuense (PD) per la meditazione». - dAC: «27 novembre 1965, Ritiro - PM: Avvento: "Ottenere lo spirito paolino"».

1 Cf Gn 3,15.

1 Fil 1,21.

2 Gal 2,20.

1 Lc 2,14; cf anche Missale Romanum, Ordo Missae, «Gloria».

1 Cf Mt 5,3-10.

1 MARIA SS. è proclamata "Madre della Chiesa" dal papa Paolo VI, nel discorso di chiusura della III sessione del Concilio Vaticano II, il 21 novembre 1964 (cf AAS 56 [1964] 1015).

1 Ap 1,8.

2 Gal 2,20.

3 1Cor 10,31.

1 Gal 2,20.

1 Vedere, in fondo a questa meditazione, la bibliografia su Studi Paolini su Gesù Maestro, a cura di don G. Barbero in Formazione Paolina (1980).

2 ROATTA GIOVANNI, sacerdote della Pia Società San Paolo; nacque il 3 dicembre 1913 ad Ormea (Cuneo); fece la Professione religiosa ad Alba (Cuneo) nel 1931, e prese il nome Giuseppe; fu ordinato sacerdote, a Roma, il 25 luglio 1937. Morì ad Albano Laziale (Roma), il 2 settembre 1985; è sepolto nel cimitero comunale di Albano Laziale. Laureato in teologia presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, in Roma. Ricoprì mansioni direttive nella Provincia Paolina del Brasile. Attese a studi di teologia su Gesù Maestro Via Verità e Vita.

3 Sono i volumi di don C.T. DRAGONE (cf la nota 1); il 4° volume non è più stato stampato.

1 Rm 13,11 (I Domenica di Avvento, Epistola).

1 Gal 2,20.

2 Ap 1,8.

1 Gal 2,20.

2 Fil 1,21.

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STUDI DI PAOLINI SU GESÙ MAESTRO

AMPON MARISA FSP. The Magisterium of Christ in John's Gospel. Tesi di laurea. Roma, 1965.
BARBERO G., Cristo Gesù, il Maestro; in Palestra del clero, 29 (1950) 454-456.
«Mi chiamate il Maestro; ... lo sono» (Gv 13,13); in Palestra del clero, 29 (1950) 803-807.
«Io sono la via e la verità e la vita» (Gv 14,6); in Palestra del clero, 30 (1951) 1071-1074
Il Maestro Gesù Cristo è la via e la verità e la vita; in Palestra del clero, 31 (1952)28-31.
Gesù Maestro nei Vangeli (Gesù Via Verità e Vita). Appunti e Note. Manoscritto.
Gesù Maestro nel pensiero dei Sommi Pontefici. Appunti. Manoscritto.
Bibliografia e schede per uno studio su Gesù Maestro - Via, Verità, Vita nella Sacra Scrittura, specialmente nel Nuovo Testamento. Manoscritto.
CRESPI O., Cristo Via Verità Vita. Principio ispiratore della Famiglia Paolina. Tesi. Ignatianum (Messina), 1976.
CUTRUPI CARITAS, FSP, L'iconografia di Gesù Maestro nel primo millennio dell'Arte Cristiana. Tesi di Laurea. Roma, 1966.
DRAGONE C.T., Maestro Via Verità e Vita. Parte prima: Dio uno e trino. - Il fine - Missioni e magistero. Lido di Ostia, Edizioni Paoline, 1961.
Maestro Via Verità e Vita. Parte seconda: Dio manifesta e partecipa la sua Via, Verità e Vita nel creato per via di Cristo Maestro. Lido di Ostia, Edizioni Paoline, 1962.
Maestro Via Verità e Vita. Parte terza: Dio manifesta e partecipa la sua Via, Verità e Vita nella rivelazione per via di Cristo Maestro. Lido di Ostia, Edizioni Paoline, 1964.
GALATI L., Cristo la Via nel pensiero di S. Agostino. Roma, Edizioni Paoline, 1956.
LAMERA S., Gesù Maestro Via, Verità e Vita. Appunti. Alba, Edizioni Paoline, 1949.
PASQUERO F., Gesù Maestro Via Verità e Vita. Alba, Edizioni Paoline, senza data.
PELLICCIA G., Un libro e la devozione a Gesù Maestro Via, Verità e Vita. Roma, Edizioni Paoline, 1950.
ROATTA G., Il Maestro, chiave di volta dell'istituzione paolina: in Mi protendo in avanti (Alba, Edizioni Paoline, 1954) pp. 173-290.
Gesù Maestro. Alba, Edizioni Paoline, 1955.
Cristo el Maestro. Bogotà, Ediciones Paulinas, 1963.
ROATTA G., Mariologia (I), Spirito Paolino (II), Via, Verità e Vita (III), Centro Spiritualità Paolina, Ariccia, 1973.