Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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40. APPROFONDIRE IL VANGELO PER CONOSCERE MEGLIO GESÙ

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Ariccia, Casa Divin Maestro, 31 luglio 19651

Leggere il Vangelo mettendosi bene alla presenza del Maestro Divino come se egli parlasse attualmente. E come deve farsi la lettura del Vangelo? Noi riceviamo Gesù eucaristico, e noi riceviamo la parola del Maestro Divino. Occorre che noi ci mettiamo alla presenza di Gesù Maestro: Parla, o Signore, tu hai parola di vita eterna2, sì. Quindi considerare la lettura del Vangelo. Come viene la prima parte della Messa che è la parola di Dio, poi viene dopo la consacrazione, l'Eucaristia.
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Sino dai primissimi giorni che si è iniziata la Famiglia Paolina, sempre si è messo davanti a noi stessi, alla comunità: sopra il tabernacolo, Gesù eucaristico; e sotto il tabernacolo, la Bibbia, il Vangelo; o la Bibbia intiera o almeno il Vangelo, il Nuovo Testamento. Perché noi arriveremo a ricevere meglio la comunione, assistere meglio la Messa, far bene l'Adorazione, se noi sentiamo, conosciamo quel che il Signore ci ha insegnato, perché la pietà deriva dalla conoscenza. Come si può seguire Gesù, come si può sperare in Gesù, come si può amare Gesù se non lo conosciamo? Andate sempre con grande divozione alla comunione, alla Messa, all'Adorazione. Sempre questo. Ma se noi ci prepariamo bene alla Messa con tanta divozione, altrettanta divozione aprendo il Vangelo, il Vangelo perché ci fa conoscere Gesù, e allora noi potremo adorarlo, ringraziarlo, supplicarlo, riparare le nostre mancanze.
Aprendo il Vangelo: fede e speranza e carità. Fede nella parola del Maestro; speranza di seguirlo, imitarlo e ricevere i doni della sua grazia; e poi la vita di amore: l'anima nostra, innamorata di Gesù.
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Ma come si fa, l'anima che si innamori di Gesù? Se lo conosce. Perché, come può stare la religiosa che vuole essere la sposa di Gesù se non conosce bene Gesù?
Ecco, il più alto stato di orazione è lo sposalizio, il matrimonio spirituale con Gesù. Ma come si può arrivare alle altezze della preghiera, della pietà se non si conosce bene Gesù? Quando Gesù viene a vivere in noi, noi sentiamo di essere in lui. E il matrimonio spirituale è uno scambio, anzi diviene un'unione col Maestro Divino. Non si può arrivare a certe altezze se non si conosce bene Gesù. Si dirà: Ma vi sono state delle persone che erano anche poco istruite. Eh, sì, gente che magari non sapeva neppure leggere e scrivere; sì, questo è vero. Ma quando non si può avere questo, allora è il Maestro Divino che illumina interiormente le anime. Vi sono delle donne, vi sono anche degli uomini i quali hanno tanta luce interiore, hanno dei ragionamenti così soprannaturali! Come considerano la vita presente! Perché? E c'è allora il dono della sapienza, il dono della scienza, il dono dell'intelletto, il dono del consiglio. Ma siccome noi abbiamo anche il mezzo della lettura per conoscere Gesù, allora abbiam da prendere questo mezzo.
Quindi, aprire il Vangelo è come la preparazione: fede e speranza e carità. Fede, perché io conosca sempre più Gesù e creda alle sue parole, ai suoi esempi; e poi speranza, la speranza che noi abbiamo l'aumento della grazia sia per la santificazione e sia per operare santamente; e poi l'amore, l'amore a Gesù Cristo, sì.
Andare alla scuola del Maestro Divino, totalmente. Fare la preparazione della lettura del Vangelo come si fa la preparazione all'Eucaristia. Quindi: fede e speranza e carità.
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Oh! Per questo è bene, dunque, i quattro Vangeli: san Matteo, san Marco, e san Luca, e san Giovanni. Si possono leggere separatamente, anzi generalmente si leggono separatamente i quattro testi di Vangelo perché ognuno dei quattro ha scritto quello che il Signore voleva che scrivesse. L'ispirazione che avevano gli evangelisti. Ma poi vi sono i Vangeli concordati, cioè: un Vangelo ha detto una parte; l'altro Vangelo, un'altra parte, e così gli altri due. Allora vengono fusi assieme narrando insieme la storia della vita di Gesù cominciando dal giorno in cui apparve l'arcangelo Gabriele a Maria, quando parlò: Ave, gratia plena1 ecc. E allora: Verbum caro factum est2. Anzi c'è quello che precedeva questa apparizione dell'arcangelo, perché c'è stato anche quello che [riguarda] Giovanni Battista: e la sua nascita e la sua predicazione che preparava alla venuta di Gesù, il Messia3.
Quindi, leggere i quattro Vangeli a parte, ma poi, a un certo punto, leggere il Vangelo concordato. Allora si arriva.
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Ma poi, come viene applicato il Vangelo all'umanità? Allora leggere ancora gli Atti degli Apostoli, dopo aver letto bene, più volte, il Vangelo. E poi le spiegazioni e le applicazioni del Vangelo sono in san Paolo, le Lettere; in san Paolo, in san Giovanni, in san Pietro, in san Giuda e san Giacomo. E quindi l'applicazione del Vangelo alla pratica. Alla fine c'è l'Apocalissi, e cioè, quando noi avremo vissuto Gesù come c'è descritto nel Nuovo Testamento, allora arriviamo alla contemplazione beata in paradiso. Quando poi si è letto il Nuovo Testamento, che sono i 27 libretti, come sono: i quattro Vangeli, come gli Atti degli Apostoli, le varie Lettere, l'Apocalissi, allora conviene poi leggere la Bibbia dell'Antico Testamento che sono i 43 libri dell'AT. Cominciando dal Genesi, venire a tutti i Profeti, e i libri che sono generali e i libri che sono particolari, per esempio, Giuditta; e così vi sono gli altri libri che presentano una storia in particolare.
Oh! E lì impariamo veramente a conoscere Dio sempre meglio, e sperare sempre di più in lui; e poi viverla, vivere la parola di Dio, e questo, nell'Eucaristia, sì, nella nostra anima, in maniera che noi sempre possiamo dire: Gesù, Via, Verità e Vita.
A un certo punto Gesù si è lamentato coi Dodici i quali volevano e domandavano di conoscere Dio, di conoscere lui. Ma Gesù li rimproverò: «È da tanto tempo che sono con voi (erano già quasi tre anni), da tanto tempo sono con voi e non mi conoscete ancora?»1. E allora: «Io sono la Via, la Verità e la Vita»2. Così nel Nuovo Testamento si conosce Gesù, e si applica il Vangelo di Gesù per mezzo delle Lettere, ecc. Quindi progredire, progredire. Se si progredisce la conoscenza di Gesù, allora la nostra vita sarà sempre più santa. E la conoscenza di Gesù aumenterà sempre più in noi la grazia, quindi l'unione a Gesù e, di conseguenza, l'amore alla Chiesa. Oh! Questo in generale.
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Poi ci sono sempre utili i commenti, le annotazioni che ci sono. E vi sono dei libri che hanno bisogno di certe spiegazioni, sì. Ma non avere molta curiosità di sapere questo o quello, ma di capire la parola di Gesù. Come potremo vivere in Gesù Cristo se non lo conosciamo nei suoi pensieri, nella sua santità, nella sua grazia? Come? Leggerla, dunque. Ma poi bisogna conchiudere con l'invocazione allo Spirito Santo. Ecco che vi manderò lo Spirito - dice Gesù agli Apostoli - vi manderò lo Spirito il quale vi suggerirà tutto e vi farà conoscere quello che io ho detto1. Cioè, sarete illuminati.
Quindi le parole di Gesù, nel Concilio Ecumenico, sempre son lette prima di iniziare le discussioni del Concilio. E cioè: Vi manderò lo Spirito Santo, il quale vi farà ricordare quel che io ho predicato, e poi vi spiegherà quello che è il senso di quello che io vi ho detto. E allora noi possiamo conoscere la via della santificazione, l'unione sempre con Gesù e vivere sempre meglio in Gesù, con Gesù fino: Vivit vero in me Christus2.
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Elevarsi! Elevarsi! "Ma io non capisco". Si prendano le parole con semplicità e si capiranno. Quando c'è l'umiltà, ci entra il Signore se noi non capiamo, ci entra il Signore. Sì, sempre le parole santissime di Gesù, e quegli esempi santissimi di Gesù.
E se si considera il contenuto della preghiera sacerdotale: Venit ora, ecc.1, il senso del Padre nostro2, il senso del Magnificat3, il senso delle Beatitudini che sono l'immediata preparazione al cielo, perché: «Beati... beati... beati..., otto le Beatitudini4, già prevenuto il paradiso, sotto un certo senso. Ma noi conosciamo questo per fede, ma poi si realizza nella visione beatifica; è sempre la beatitudine. Qui non lo sentiamo sensibilmente, molte volte; però le anime elette anche lo sentono. Ma poi dopo, la visione beatifica, ecco, paradiso! Vedere Dio «come egli è»5. Visione. E poi l'amore intenso che è [il] gaudio e il possesso di Dio. Quindi la santificazione della mente, della volontà e del cuore, e mente e volontà e cuore avranno il gaudio eterno. Sì, le anime. Quindi con semplicità, ma con fede, con amore e chiedendo i lumi dello Spirito Santo.
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Aprire il Vangelo come si va alla comunione.
E la preparazione alla comunione: fede, speranza e carità.
E la preparazione alla lettura del Vangelo, e poi della Scrittura in generale: fede, speranza e carità.
Sempre, perché lì si costituisce la santità: fede, speranza e carità. E come c'è la lettura del Vangelo, e come c'è l'Eucaristia. E quello che non capiamo: Egli vi suggerirà e vi dirà tutto, vi spiegherà tutto quel che ho detto1. La venuta dello Spirito Santo nelle nostre anime. Adesso c'è già la cresima (tutti abbiamo la cresima), c'è già il dono dello Spirito Santo, il dono dello Spirito Santo che ci illumina; e poi il dono dello Spirito Santo per la fortezza a vivere il Vangelo e anche la fortezza a insegnare il Vangelo, sì, spiegando quando è necessario.
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Ora, fin dal principio, abbiamo cominciato così, con la Scrittura, la Bibbia, il Vangelo sotto l'altare.
In principio c'era la contraddizione, non volevano; adesso è comandato, no? Oh, tutto quello che è stato fin da principio, attualmente lo si vive. E siete state prevenute e quindi ringraziare il Signore della illuminazione che c'è stata e, nello stesso tempo, adesso che la Chiesa stessa... e difatti vuole che si legga l'Epistola e il Vangelo al popolo; e poi si espone, generalmente, in chiesa, adesso, il libro della Bibbia, o sul pulpito o sotto l'altare o sulla balaustra, purché si esponga. Perché non si conoscerà, non si amerà, non si seguirà Gesù se non lo conosciamo. Oh! «Da tanto tempo sono con voi e non mi conoscete ancora»1. Che non meritiamo questo rimprovero! Ma non riusciremo mai a conoscerlo del tutto. Però il lume dello Spirito Santo ci farà sempre meglio conoscere e seguire e amare il Signore Gesù, il Maestro Divino.
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Poi dopo, pregare per voi, sì, ma pregare per il mondo intiero che riconosca il Vangelo che è la salvezza. In queste Adorazioni, pregare per tutto il mondo che conosca il Maestro e lo segua. Che tutti conoscano la Chiesa, che è il corpo mistico di Gesù, e, quindi, che tutti gli uomini ascoltino la parola della Chiesa e seguano gli insegnamenti della Chiesa e partecipino alla vita della grazia, la grazia che vien comunicata dallo Spirito Santo, particolarmente per mezzo dei sacramenti.
Domandiamo perdono a tante negligenze. Chiediamo al Signore: fede, speranza e carità per leggere, capire e seguire il santo Vangelo.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 167/b (= cassetta 188/a). Per la datazione, cf PM: «Sempre nel Concilio Ecumenico son lette (le parole di Gesù) prima d'iniziare le discussioni». - In dAS, in data 23 luglio 1965, si legge: «In questo frattempo (dal 23 luglio al 18 agosto) si stabilisce [il PM] ad Ariccia, nella Casa Divin Maestro, in ritiro... Al mattino tiene la meditazione alle PD della comunità». Non si garantisce la data della presente meditazione.

2 Cf 1Sam 3,9 e Gv 6,68.

1 Lc 1,28.

2 Gv 1,14.

3 Cf Lc 1,5-25. 57-80; 3,1-20.

1 Cf Gv 14,9.

2 Gv 14,6.

1 Cf Gv 14,26.

2 Gal 2,20.

1 Gv 17,1-26.

2 Mt 6,9-13.

3 Lc 1,46-55.

4 Mt 5,3-10.

5 1Gv 3,2.

1 Cf Gv 14,26.

1 Cf Gv 14,9.