Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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4. LA SACRA FAMIGLIA MODELLO DELLA FAMIGLIA CRISTIANA E RELIGIOSA

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 10 gennaio 19651

Lettura del santo Vangelo secondo Luca.
Quando Gesù raggiunse i dodici anni, i suoi genitori andarono a Gerusalemme, come appunto richiedeva l'usanza della festa. Passati i giorni della solennità, essi partirono per il paese, mentre il fanciullo Gesù rimase in Gerusalemme, senza che se ne accorgessero i suoi genitori. Supponendo che fosse in comitiva, camminarono per quel giorno, poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme, cercandolo. Al terzo giorno lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori in atto di ascoltarli e di interrogarli, mentre gli uditori stupivano della sua intelligenza e delle sue risposte. Al vederlo i genitori si meravigliarono, e la madre gli disse: «Figlio, perché ci hai.fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché cercarmi? Non sapete che io devo occuparmi di ciò che riguarda il Padre mio?» Essi però non intesero le parole dette dal figlio. Il fanciullo Gesù se ne andò con loro, tornò a Nazaret e stava soggetto ai suoi genitori. Sua madre custodiva nel cuore tutti questi ricordi. E Gesù cresceva in sapienza, in età e in grazia dinanzi a Dio ed agli uomini2.
Oggi sono da ricordare due famiglie. La Messa più direttamente è ordinata alla famiglia naturale, ma successivamente, secondo la Santa Sede, è il giorno in cui pregare per la famiglia religiosa, per ogni famiglia religiosa. Perché là vi era la famiglia naturale, ma era anche famiglia religiosa, e in quella famiglia vi era tutta una santificazione.
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Maria, Giuseppe, Gesù vissero in povertà, povertà che nessuno supererà, specialmente in Gesù; nessuno supererà la povertà così perfettamente praticata; così, castissime le tre sante Persone che componevano la famiglia; e, terzo, l'obbedienza.
L'obbedienza [di] Gesù a san Giuseppe, a Maria.
Ma prima aveva cominciato a obbedire san Giuseppe quando era dubitante se unirsi a Maria. E l'angelo lo avvertì che doveva fare questo e anzi gli indicò che: «il Figlio che nascerà dalla Vergine sarà chiamato Gesù»1.
Maria, obbedientissima al suo sposo. E certamente le occasioni sono state molte e anche difficili. L'obbedienza. E quando Giuseppe volle che Maria andasse anche lei - nonostante le circostanze in cui si trovava - a Betlemme per dare il nome al censimento2, Maria obbedì. E così Maria obbedì quando Giuseppe [fu] avvertito di fuggire in Egitto col Bambino [e] la madre3, ancorché la strada fosse molto difficile, e di notte. E obbedì.
E così quando venne il giorno di ritornare, Gesù, Giuseppe e Maria, nella terra di Nazaret, nella Palestina4. E poi, secondo che Giuseppe dispose che andassero proprio a Nazaret perché era la profezia: «Gesù sarà chiamato Nazareno»5.
Oh, Gesù: subditus illis6, fu il più obbediente, obbediente nell'incarnazione e obbediente ai suoi genitori. Era soggetto ai suoi genitori; subditus illis. L'obbedienza. E intanto «Gesù cresceva in sapienza, in età e grazia dinanzi a Dio ed agli uomini»7.
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Quindi la Santa Sede vuole che, in questo giorno, ricordiamo nelle preghiere le famiglie religiose e tutti gli Istituti religiosi che devono conformarsi ad imitazione della prima famiglia religiosa, la famiglia religiosa di Nazaret.
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Poi abbiamo da considerare la famiglia naturale, la famiglia umana. La famiglia è di istituzione divina, è il nucleo fondamentale della Chiesa e dello Stato, la fonte in cui si rinnova perennemente la base della vita religiosa e civile.
Le colonne della vita familiare sono:
- la fedeltà e la santità dei coniugi e la generazione della prole secondo i princìpi della legge divina, e l'educazione cristiana dei figli;
- e l'obbedienza e la sudditanza dei figli riguardo alla potestà paterna dei genitori.
I genitori [hanno] il dovere di amare i figli e provvedere la loro educazione, la correzione, la vigilanza.
E i figli ricambiare con l'amore, col rispetto, con l'obbedienza ai genitori.
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Le famiglie, alle volte, sono ben preparate. E come si preparano santamente! E cioè [loro] pensano a unirsi - secondo la loro vocazione - a unirsi, la donna con l'uomo, per compiere i disegni di Dio che vuole che l'umanità continui, non finisca. Oh, e tuttavia, non sempre la preparazione al sacramento - che è grande il sacramento del matrimonio - non sempre è ben fatta; secondo, i disordini poi nella vita coniugale.
E ci sono gli esempi di tante virtù, in tante famiglie, dei genitori, tanti esempi di virtù e compiendo sempre i doveri di capi di famiglia, e poi l'educazione dei figliuoli. Oh, purtroppo, molte famiglie sono poco preparate e ben poco compiono rispettivamente i doveri i genitori coi figli e i figli coi genitori. E poi c'è sempre ancora la minaccia di giungere alle separazioni tra i coniugi quando non si sentono più di convivere. C'è bisogno di pregare.
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Le vocazioni, generalmente, vengono dalle famiglie ben ordinate, famiglie dove si vive cristianamente. E poche sono le vocazioni, invece, quando le famiglie son disordinate.
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Ora, che cosa ci vuole perché si conviva bene? E come è stato preparato il matrimonio tra Giuseppe e Maria? Santamente. Intervenne l'angelo. E come vissero santamente! E come compirono tutta la loro missione riguardo a Gesù, il quale era il Redentore! E Maria e Giuseppe furono docilissimi a compiere quel che era volere di Dio e preparare, quindi, il Redentore, il Maestro Divino Gesù Cristo, Ostia santa, la Vittima. Oh, allora, pregare.
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Il periodico Famiglia Cristiana1 è stato appunto inaugurato per la festa della Famiglia Sacra, il quale periodico si stampa in 13 nazioni e va sempre aumentando di numero di copie.
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E si è stabilita "l'Unione delle Famiglie", l'unione delle famiglie cristiane che è una associazione tra coloro che leggono la Famiglia Cristiana e intendono poi di apprendere da Famiglia Cristiana i doveri e, nello stesso tempo, lo spirito di preghiera perché la famiglia sia veramente ordinata, che si viva cristianamente. E che poi tutti i membri della famiglia, che sono separati dalla morte, un giorno si radunino in paradiso, se i genitori hanno fatto bene la loro parte, se i figli hanno fatto bene i doveri di figli.
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Ora, il bisogno che nell'umanità, nella Chiesa, nelle nazioni ci siano famiglie ordinate. Allora ci sarà anche una vita ordinata civilmente e cristianamente, se tutto procede bene. Ci sono sempre delle sofferenze e c'è sempre bisogno di sopportarsi l'uno con l'altro perché ognuno ha la sua parte di difetti. Compatirsi, aiutarsi vicendevolmente, darsi buon esempio, santificarsi. Così nelle famiglie religiose, e così nelle famiglie naturali, secondo i disegni di Dio.
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Oh! Che cosa è da ricavare? Ricavare,
- in primo luogo, la preghiera per le famiglie religiose e per le famiglie cristiane, le famiglie naturali;
- secondo, esaminarci noi stessi come viviamo nella nostra famiglia religiosa;
- e, terzo, le famiglie religiose devono sempre zelare le vocazioni, se no le famiglie si estinguono, le famiglie religiose. Così si estinguono le famiglie dove non nascono figli. E, dolorosamente, [vi sono] coniugati che non vogliono il peso di famiglia. Oh, allora i disegni di Dio non sono realizzati, non son corrisposti.
Quindi, essere membri edificanti della famiglia religiosa e aiutarsi vicendevolmente e nelle cose materiali e nelle cose specialmente spirituali.
Sia lodato Gesù Cristo
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1 Nastro 123/c (= cassetta 172/b.2). Voce incisa: "Sacra Famiglia: meditazione del PM". In PM, nessun accenno cronologico (cf nostra nota in c14 e cf anche PM in c36). - dAS, 10 gennaio 1965 (domenica): «m.s. Rimane a casa...» (cf dAS in c9).

2 Lc 2,42-52.

1 Cf Mt 1,20-21.

2 Cf Lc 2,4-5.

3 Cf Mt 2,13.

4 Cf Mt 2,20.

5 Cf Mt 2,23.

6 Lc 2,51.

7 Lc 2,52.

1 Il primo numero di questa pubblicazione settimanale uscì ad Alba (Cuneo), con questo titolo: «La Famiglia Cristiana...». Aveva 12 pagine, in formato ridotto, e recava la data: 25 dicembre 1931.