Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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27. IL TEMPO DELLO SPIRITO SANTO
(Domenica dopo l'Ascensione)

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 30 maggio 19651

Ricordare che il Signore ha creato l'uomo, e l'uomo, i progenitori, furono favoriti subito della grazia, quindi della vita soprannaturale. Ma hanno perduto la grazia per il peccato di disobbedienza e allora, loro e tutti noi, abbiamo perduto questo gran dono della grazia. I progenitori non l'avevano più la grazia e non han potuto trasmetterla a noi. Ed è passato il tempo.
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Ma il Signore ha promesso il Riparatore1. E passarono degli anni, secondo le profezie, e finalmente viene il Riparatore, cioè, Gesù Cristo. Il Padre celeste manda il suo Figlio a redimere, a riacquistare la grazia per tutti gli uomini che vogliono acquistarla. E noi abbiamo avuto subito la grazia del battesimo. Quindi la grazia. È venuto il Figlio, il Figlio di Dio incarnato, dalla Vergine. E passò la sua vita privata, la vita pubblica di predicazione, e la redenzione mediante la [sua] passione e morte e risurrezione. Quindi Gesù ha acquistato la grazia per tutti quelli che hanno buona volontà.
Perciò, in questi sei mesi che sono passati dal giorno dell'Avvento, la prima domenica di Avvento, noi abbiamo seguito come Gesù ha operato fino al momento in cui Gesù Cristo, risuscitato, salì al cielo. Son circa sei mesi, quindi, dell'anno in cui si è compita la redenzione.
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Ora vi sono altri sei mesi e si chiamano i mesi della santificazione. Quindi, da questa novena noi abbiamo da attendere alla santificazione. In che cosa consiste? La santificazione consiste nel vivere la grazia di Dio e crescere nella grazia di Dio per il tanto di tempo che il Signore ci darà. E abbiamo avuto subito la grazia del battesimo, e portarla e crescerla nella nostra vita, questo si chiama santificazione; sì, la grazia che è cresciuta, che cresce in noi. Perché la grazia del battesimo è come una semente, un piccolo seme il quale si sviluppa, cresce e diviene una grande pianta in proporzione che noi crediamo1. E perché cresciamo ci vogliono due cose: prima di tutto, la buona volontà nostra e, secondo, la grazia; ricevere il dono della grazia, non solo, ma dell'aumento della grazia. (...).
Allora questi sei mesi che sono come i mesi dello Spirito Santo. Prima, l'opera del Figlio di Dio incarnato, e adesso, l'opera dello Spirito Santo.
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Come deve avvenire questa santificazione? In tre modi.
In primo luogo, il credere la parola di Gesù Cristo, la fede, crescere nella fede. E Gesù ha predicato, e a noi tocca leggere il Vangelo e meditarlo. E accrescere in noi la fede perché di qui dipende la misura, perché non ci può essere una speranza perfetta e non c'è una carità perfetta se non c'è la fede. La speranza e la carità sono in misura della fede. Quindi l'Adorazione cominci sempre dalla fede; la prima parte dell'Adorazione: aumentar la fede. E se c'è la celebrazione, la Messa, la prima parte è la Parola, perché bisogna partir dalla fede. Perché nella misura in cui noi abbiamo fede è il frutto della comunione; nella misura in cui noi abbiamo la fede.
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E avendo la fede, noi speriamo nel dono di Gesù Cristo; cioè la grazia e la speranza in noi, tale quanto noi speriamo in Gesù Cristo. Guardare il Crocifisso, ecco, di là la sorgente della grazia, e la sorgente della grazia, ecco, che ci viene dalla Messa, in cui è rinnovata la passione e morte di Gesù Cristo in croce. E allora poi, segue l'amore a Dio, e l'amore a Gesù Cristo, e l'amore alle anime. Ma sempre la parola di Dio, in primo luogo, sì. Oh, la fede.
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Ora, la comunicazione della grazia, come avviene? I sacramenti, in primo luogo. Questo è il primo luogo: i sacramenti. E c'è già stato il battesimo, e c'è già stata la cresima, e ci son già state tante confessioni, e ci sono state tante comunioni, ecco. I sacramenti sono i mezzi principali della comunicazione della grazia. E poi, oltre ai sacramenti, ci sono i sacramentali, come sono, ad esempio, le benedizioni: la benedizione che si dà del Santissimo Sacramento, e poi tutte le benedizioni, le preghiere della Chiesa, e poi tutto quello che sono i sacramentali, tutte queste benedizioni che sono notate nel Rituale. Quindi:
1. la fede;
2. i mezzi della grazia, principali i sacramenti. Quindi somma importanza ai sacramenti: [la] comunione e la confessione. Ma prima la fede; e secondo i mezzi della comunicazione della grazia;
3. la imitazione di Gesù Cristo. Vivere secondo Gesù Cristo; come egli è vissuto, così la nostra vita. E così è la santificazione: [la] fede; la grazia, la vita; l'imitazione di Gesù Cristo.
Quindi, questi sei mesi sono per questo: crescere la redenzione e la grazia. C'è stata là, sul calvario, la salvezza nostra. E secondo, che noi in questi sei mesi: più fede; più fiducia nella grazia, specialmente dei sacramenti, e, tra i sacramenti, c'è la Messa; e poi l'imitazione di Gesù Cristo, vivere secondo Gesù Cristo.
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Gesù Cristo, quindi, ha acquistato la grazia; e adesso, per mezzo dello Spirito Santo, viene a comunicare all'anima... perché Gesù Cristo ha detto: Lo Spirito Santo verrà sopra di voi, egli prenderà da me1, ha detto Gesù. Lo Spirito Santo prende da me, cioè, che io ho compìto la redenzione, ho acquistato la grazia, egli prenderà da me e darà a voi. E adesso è il tempo. E quindi è bene che, in questo periodo, si facciano le cresime; si possono fare anche fuori di tempo, ma in particolar modo... Ora, questa metà dell'anno è il mistero della santificazione. E il mistero della santificazione si compie: crescer di fede, sì; e poi nella speranza dei sacramenti, che [sono] la comunicazione della grazia, specialmente la Messa; e l'imitazione di Gesù Cristo. Allora siamo sicuri che riceviamo, e che noi ci santifichiamo. E molte volte si crede di avere abbastanza di fede, ma... Chiediamo l'aumento di fede. Perché? Perché se avessimo più fede, saremmo molto più buoni; e poi nella speranza dei meriti di Gesù Cristo che vengono applicati a noi; e vivere, vivere secondo Gesù Cristo. «Vi ho lasciato l'esempio affinché voi facciate come io ho fatto»2. Così, Gesù Cristo.
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Perciò adesso, il Vangelo di oggi1: «In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli» - e cioè, quando era vicino al tempo in cui si avvicinava la passione, ecco Gesù dice ai discepoli - : «Quando sarà venuto il Consolatore, che si chiama Paraclito, che vi manderò dal Padre». Ecco Gesù: «manderò dal Padre». Chi manderà? «Lo Spirito di verità che procede dal Padre». Quindi il primo dono è la verità, la fede.
«Egli mi renderà testimonianza». Sì, se c'è l'imitazione. Testimonianza vuol dire che noi testimoniamo, e cioè che noi viviamo secondo Gesù Cristo.
«E voi pure mi renderete testimonianza». In questo senso, che "se vivrete secondo me"; questo testimonia che egli è vissuto santamente e che [noi] dobbiamo imitare.
«Perché siete stati con me fin da principio». Qui si riferisce in modo speciale agli Apostoli, perché li chiamò, i Dodici, fin da principio; cioè, fin da quando Gesù Cristo ha cominciato la predicazione, si fece prima i discepoli, cioè gli Apostoli.
«Vi ho detto questo affinché non vi scandalizziate». Perché? E perché quando l'avrebbero veduto morire... E come? Perché? Come non avrebbe potuto vincere i nemici? «Vi ho detto questo affinché non vi scandalizziate». "Scandalizziate". Sarebbe stato in questo senso: che essendo condotto a morte e non liberandosi dai nemici, e loro quasi avrebbero potuto pensare che lui non era Dio, da liberarsi dai nemici.
«Vi cacceranno però dalle sinagoghe, anzi vengono i giorni in cui chi vi uccide crederà di onorare Dio». Come sono i martiri.
«E vi tratteranno così perché non han conosciuto né il Padre e né me». Non hanno capito la predicazione.
«Ma questo ve l'ho detto affinché, quando avverrà, vi rammentiate che io ve ne ho parlato».
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E coloro che sono veramente cristiani, vivono la vita di Gesù Cristo, l'imitazione di Gesù Cristo. E ad esempio il Cardinal Beran1, più di 20 anni, circa 20 anni nella pena e imprigionato (...). Altri sono stati subito sacrificati, egli no, perché era un delitto troppo pubblico, e tuttavia sembrava che volessero farlo morire di fame e difatti in tre anni era arrivato, come ha detto, a 47 chili di peso, e in quel tempo fu poi ridotto ad una pena minore e così poté almeno sostentare la vita necessaria.
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Ora, le nostre testimonianze, alle volte, sono molto fragili. E abbiamo ancor tante imperfezioni, tanti difetti. Noi dobbiamo testimoniare. Che cosa vuol dire? Vuol dire che noi dobbiamo essere esempio, vivere insieme con Gesù Cristo, la vita di Gesù Cristo; e vuol dire che, coloro che imitano Gesù Cristo sono testimoni della santità con cui è vissuto Gesù Cristo. Sì, bisogna capirlo bene questo, però; capirlo bene che cosa vuol dire testimoniare, non tanto di parole quanto di vita pratica. E cioè, il popolo non ha visto Gesù Cristo visibilmente, come egli è cresciuto, come egli ha predicato e come ha redento il mondo. Ma il popolo deve guardare alle anime consacrate a Dio, perché il popolo non capisce bene la vita di Gesù Cristo e guarda alle anime consacrate che devono imitare Gesù Cristo, sì, come è vissuto Gesù Cristo. E deve guardarsi, questo, nelle anime consacrate a Gesù Cristo, a Dio. E allora noi testimoniamo, cioè, mostriamo qual è la vita di Gesù Cristo; cioè dobbiamo vivere come Gesù Cristo e allora capiranno com'è la vita di consacrazione, la vita cristiana. Testimonianza.
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Oh, allora, questa novena dello Spirito Santo, sì, è già da due giorni. E allora uniamoci spiritualmente alla Chiesa.
Oh, gli Apostoli radunati nel cenacolo insieme a Maria, insieme alle pie donne e ai fratelli1. E poi nel giorno della Pentecoste discese lo Spirito Santo e portò un aumento di fede, di santità e di zelo per le anime, per la salvezza delle anime. E così, nella prima giornata in cui discese lo Spirito Santo, alla predicazione degli Apostoli: 3.000 persone si sono unite a formare la Chiesa2, il primo gruppo. Ed è necessario che noi preghiamo per la Chiesa. Purtroppo non abbiamo ancora lo zelo che hanno avuto gli Apostoli, allora siamo in tanti e siamo pochi. Siamo in tanti quanto a numero e siamo pochi perché non sempre viviamo come Gesù Cristo. E coloro che sono perseguitati in tante maniere, anche oggi, in tante maniere, questi sono veramente cristiani fermi, cristiani che vivono Gesù Cristo, sono come tante prediche, sono di esempio al mondo intiero. E quanti sono stati adesso in Africa! Ma è una continuità di persecuzione. Allora preghiamo perché possiamo essere testimoni di Gesù Cristo, come si deve vivere, ecco; così i cristiani devono imparare da noi perché abbiamo avuto più grazie, la grazia della vocazione particolare.
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Quale conclusione? Sei mesi di santificazione. Quando riprende l'anno liturgico, si ricomincia la redenzione: dalla prima domenica di Avvento fino a questa settimana. E poi sei mesi di applicazione della grazia, la comunicazione dello Spirito Santo che è il tempo della santificazione. Così possiamo passare degli anni di vita, e sempre l'anno liturgico; non vi è solamente l'anno solare, ma vi è l'anno liturgico della Chiesa.
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Perciò concludendo, santificazione:
[1.] aumento di fede, leggendo molto, bene il Vangelo, con le mani giunte, ché lo Spirito santo ci illumini;
2. i mezzi della grazia, i principali sono Messa e sacramenti;
3. l'imitazione di Gesù Cristo. Vivere come lui.
Allora la grazia di Dio va nelle nostre anime aumentando. E c'è un seme che è nato, e il seme è nel battesimo. E vi sono anime che, arrivate a una certa età, giovinotti, già lo soffocano; e altre persone che per un poco lo mantengono vivo, non fanno peccati gravi, ma è una pianticella che non è nutrita bene...
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1 Nastro 127/b (= cassetta 182/b). Per la datazione, cf PM: «Questa novena dello Spirilo Santo, e già [iniziata] da due giorni». - dAS 30 maggio 1965 (domenica): «Celebra [il PM] m.s. e tiene meditazione alle PD di CGSSP (cappellina)».

1 Cf Gn 3 15.

1 Cf Mc 4,31-32.

1 Cf Gv 16,14.

2 Gv 13,15.

1 Cf Gv 15,26-27; 16,1-4.

1 GIUSEPPE BERAN, cardinale (1888-1969). S'incontrò con don Alberione proprio il 27 maggio 1965.

1 Cf At 1,14.

2 Cf At 2,41.