ISTRUZIONE XX
L'APOSTOLATO1
[121] La nostra Madonna, Regina degli Apostoli, è presentata nell'atto di offrire al mondo il suo benedetto Gesù. Compie cioè l'apostolato2. E la Madonna è quindi, alle Figlie di San Paolo, una continua scuola. Ella tiene Gesù nel cuore e lo offre al mondo: Gesù che in una mano porta la S. Scrittura per darla agli uomini e con l'altra benedice.
Ogni Figlia di San Paolo, guardando la Madonna deve pensare: da una parte tenere Gesù nel cuore santificando se stessa, e dall'altra operare il bene per gli uomini con l'apostolato.
Voi quest'anno avete fatto del progresso nell'apostolato, nonostante la guerra. Anche nei primi anni dell'Istituto, quando eravamo pochissimi, ci fu la guerra; ma si poté compiere tanto apostolato. Quello della guerra è un periodo in cui il mondo ha più bisogno di Gesù Cristo e di Dio ed è più disposto a riceverne | [122] gli insegnamenti.
Voi dovete inspirare la divozione alla Madonna, al divin Maestro, a S. Paolo, alle anime purganti, all'angelo custode. Il mondo è più preparato a ricevere i segni di queste divozioni: libri, foglietti, corone, medaglie, crocifissi, ecc.
Questo è l'anno in cui, io credo, si debbano fare più iscrizioni all' «Unione Cooperatori Apostolato-Stampa» per l'adesione alle 2000 S. Messe3. A questo proposito vi giovano quelle immagini rappresentanti la Messa al campo. È bene che tutte le famiglie ov'è un soldato, un ferito, un morto, diano il nome.
Forse in questo periodo avranno più difficoltà le vocazioni; vi sarà però certo un raffinamento delle stesse, perché nel dolore le anime si purificano.
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Inoltre è un segno di miglioramento nell'apostolato, l'aver dato maggior impulso alla diffusione dei libri nostri. Questo fatelo sempre, onde non tradiate la vostra vocazione.
Non vi sia alcuna libreria che tradisca la sua vocazione: perdereste le divine benedizioni. Non è la sapienza del mondo né la prudenza dei tipografi, degli editori, dei librai, quella che dovete avere, ma la sapienza di Gesù, la prudenza di Gesù il quale è morto sulla croce perché predicava la dottrina vera, la sua dottrina. Non fate tanti ragionamenti uso commerciale. Se volete farvi sante bisogna che teniate la vostra vocazione.
[123] Importanza alle vostre edizioni! Importanza alle vostre edizioni!
Se non deste importanza alle vostre edizioni, se seguiste i ragionamenti dei librai, che sono ragionamenti umani, manchereste gravemente ai doveri del vostro stato. Vi ho parlato chiaramente ora? Ma fatelo davvero!
Eppure ci sono parecchie librerie che sono fuori della loro vocazione.
Se fate così adesso che siete appena nate, che cosa farete poi più avanti?
Fate un ossequio alla Madonna, fate un bel proposito. Certi discorsi naturali sul vostro apostolato, considerateli come discorsi cattivi, contrari ai doveri del vostro stato.
Vedete quanto è costato a Gesù il predicare la sua dottrina, eppure egli si fece uccidere, ma non volle predicare quello che piaceva ai farisei, ai dottori della legge, i quali non potevano sopportare quel Dottorino (Gesù) e ne avevano invidia perché tutti lo seguivano. Ed esclamavano: «Che cosa facciamo? Costui tira tutto il mondo dietro di sé!4».
Il Vangelo a Gesù costò la vita5. Anche a voi costerà la vita. (Qualche volta fate delle imprudenze e vi rovinate la salute. A questo proposito voglio dirvi: esigete che le giovani specialmente non facciano imprudenze, che si nutrano; si usino tutte le cure necessarie).
Il Vangelo è costato la vita a Gesù e tutte le volte che predicava i sacerdoti ebrei cercavano ogni pretesto per accusarlo. Gesù
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lo | [124] sapeva che gli sarebbe costata la vita, eppure non desistè un istante. Davanti ad Anna e Caifa, interrogato sulla sua dottrina, avrebbe anche potuto ritrattarsi, ma non lo fece.
Anche a voi l'apostolato deve costare: stanchezza, noia, sudore. Deve richiedere tutte le vostre migliori attitudini, tutta l'intelligenza, la forza del corpo, l'energia della volontà: tutto per Gesù Cristo, per l'apostolato. Teniamoci dinanzi l'esempio di Gesù: quanto gli è costato: fatiche, sangue, vita. E felici voi se avrete tutto consumato per la divulgazione del Vangelo e perché la Congregazione si mantenga nel suo spirito.
La vostra missione è bella. Bella perché è la missione stessa di Cristo. Voi siete associate a lui. «Questa è la vita eterna: che conoscano il Padre e colui che fu mandato dal Padre ad ammaestrare gli uomini»6. Gesù è venuto dal cielo per questo; voi siete state chiamate per questo. Siete associate alla sua opera di redenzione e di salvezza degli uomini. Tenetevi a questa missione, non diventate commercianti.
Le Figlie di San Paolo si uniscono alla missione della Chiesa. Gesù aveva detto: «Andate, ammaestrate»7. Siate figlie devote della Chiesa. Siate degne figlie di S. Paolo, figlie che imitano il loro padre e quindi stanno nella loro vocazione.
L'apostolato però, costa. Costa lo scrivere: esige un lungo studio e una buona preparazione. Costa l'apostolato tecnico. Costa la propaganda | [125] delle librerie e quella nelle famiglie. Ma se costa fatica, grande sarà il premio: «Chi fa bene e insegna bene, avrà doppio premio»8. Cosicché se voi attendete bene alla vostra santificazione e compirete bene il vostro apostolato avrete in Paradiso una doppia gloria.
Ma perché l'apostolato sia ben fatto, vi occorrono specialmente tre cose:
1) L'amore all'Eucaristia. Le anime che hanno Gesù nel cuore, non possono restare fredde e indifferenti; Gesù suggerisce loro tante vie: le vie divine.
Le anime eucaristiche sono le più ardenti nell'apostolato, di quell'ardore che non ha solo scatti, ma di quell'ardore costante, quell'ardore che sa trovare sempre nuove iniziative di zelo.
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2) È necessario amare molto il Vangelo e la dottrina del Vangelo. Il Vangelo si baci, si tenga con riverenza. Il Vangelo è salute e protezione9. È indulgenza ai nostri peccati, ci porta il dolore delle colpe ed è come una continua preghiera a Dio. Amore alla dottrina cristiana, quindi curare i catechismi, la liturgia: in generale l'istruzione religiosa.
3) Stare a quanto vi viene da Casa Madre che ha l'obbligo di indicarvi la volontà di Dio.
Ringraziate il Signore che vi ha chiamate a questa missione. Esaminate come adempite i doveri di apostolato. Proponete di seguire scrupolosamente lo spirito della vostra missione.
Pregate affinché il Signore vi conceda di compiere il vostro apostolato con spirito | [126] soprannaturale, amore a Dio e alle anime. Con prudenza per aver frutto: perché le anime dei lettori, i cuori dei fedeli si aprano alla fede. Non c'è da stupirsi se qualche volta resistono: hanno resistito a Gesù Cristo, resistono ai sacerdoti, resisteranno anche a voi.
Specialmente guardate la Madonna, Regina degli Apostoli. Ella è rappresentata nell'atto di compiere l'apostolato. In questo modo sarete molto consolate; godrete di una spiritualità abbondante. Nella Congregazione di S. Paolo possono santificarsi solo quelle che, oltre ad attendere a se stesse, compiono bene il loro apostolato.
Altre cose sono piccole. Questo è necessario per tutte: attendere, nella perfezione dei voti, all'apostolato. Scrivere, imprimere, diffondere: Voi.
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1 Questa istruzione è stampata anche in CI 3-4 [1941] 3-4, con nessuna variante.
2 Cf CVV 49. È la circolare del 1935 dove il Fondatore commenta il nuovo quadro della Regina degli Apostoli.
3 Presso la Società San Paolo è istituita fin dal 1922, V Opera delle Messe Perpetue, celebrate ogni anno dai sacerdoti della Società San Paolo per tutti i Cooperatori Paolini e gli altri iscritti vivi e defunti. Tale opera è stata voluta da Don Alberione come segno di riconoscenza verso tutti coloro che aiutano gli apostolati della Famiglia Paolina.
4 Cf Gv 11,47-48.
5 Nell'originale è: Il Vangelo di Gesù gli costò la vita.
6 Cf Gv 17,3.
7 Cf Mt 28,19.
8 Cf Mt 5,19.
9 Allusione a una giaculatoria che si recita baciando il Vangelo: «Evangelica lectio sit nobis salus et protectio».