Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ISTRUZIONE XV
LA PREGHIERA

[90] La preghiera è l'elevazione dell'anima a Dio; è mentale, vocale o vitale.
La preghiera è quel mezzo divino per cui noi conversiamo con Dio, prevenendo in certo qual modo, l'occupazione che avremo in cielo. È quel mezzo divino che rende forti i deboli; è quella grande consolazione che Dio ha dato agli uomini, è quella ricchezza contro la quale il diavolo tenta di più. La preghiera è la grande raccomandazione del Maestro Gesù. Qualunque discepolo che non prenda dal suo maestro gli avvisi, non potrà far profitto.
Ascoltiamo l'avviso del nostro Maestro che ci raccomanda la preghiera.
La preghiera fu il segreto dei santi, è l'argomento principale della Sacra Scrittura che ci dà tante formule di orazione e ne parla circa cinquecento volte.
Con le verità di fede e gli insegnamenti morali, la preghiera forma il terzo grande mezzo | [91] di salvezza. Per salvarsi, infatti, bisogna credere, operare, pregare.
La preghiera va considerata come atto, come virtù e come spirito. Un atto di preghiera può essere fatto, in certe circostanze, anche da chi non ha la fede; ma l'abito, o la virtù della preghiera ce l'ha colui che prega spesso, volentieri e con gusto: prompte , faciliter, delectabiliter.
Lo spirito di preghiera è l'abito di quelle anime che sempre si considerano povere e deboli e, pur essendo sempre intente al lavoro, sono in una continua preghiera. Sono quelle anime che capiscono la propria debolezza, la propria insufficienza, la propria responsabilità, e attendono sempre l'aiuto di Dio.
Certe persone sono come la preghiera vivente, e quando un'anima è giunta a questo punto è in continua preghiera perché il suo spirito è sempre prostrato davanti a Dio in atteggiamento umile e confidente.
Invece ci sono altre che non sono in preghiera neppure quando sono inginocchiate, in chiesa, e se anche prolungassero le loro orazioni, pregherebbero ben poco, perché la loro pietà manca
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dell'anima. S. Giovanni Bosco1 lavorava sempre, eppure era in continua preghiera ed è per questo che compiva tanto bene. Nella Piccola Casa della Divina Provvidenza si prega sempre: è per questo che là si vive di miracoli.
Siate fedeli alle pratiche di pietà che sono come il corpo, ma procurate di arrivare allo spirito di preghiera, alla vita di pietà.
Questa vita | [92] di pietà non si può neanche definire bene. Bisogna pensare al divino modello: Gesù Cristo presente nel SS. Sacramento. Egli è silenzioso, eppure parla con gemiti inenarrabili al Padre celeste, invocando sempre la divina misericordia sugli uomini.
Ah, se non vi fosse questo divino Mediatore, la povera umanità precipiterebbe di abisso in abisso!
Chi ha lo spirito di preghiera, senza parlar tanto, mostra a Dio le proprie necessità e aspetta da lui il suo aiuto.
Lo spirito di preghiera è dato da queste due condizioni: umiltà e confidenza. Umiltà. E non abbiamo noi un bisogno estremo di luce, di forza? Non ci sentiamo deboli e stanchi? Non sappiamo quanto è arduo il cammino della virtù? Non vediamo noi da quanti nemici siamo circondati?
L'umiltà è tal profumo che si eleva come incenso odoroso al cospetto dell'Altissimo e ridiscende in pioggia di grazie. L'umiltà è il riconoscimento vero, sincero della propria debolezza. Vi sono delle persone che sembrano l'umiltà vivente e, se queste anime posseggono anche una grande confidenza nel Signore, sono proprio quelle che posseggono lo spirito di orazione.
La cananea del Vangelo è un bell'esempio di preghiera vivente. Ella riconobbe il suo stato, diede ragione al Signore e trovò un argomento per vincere Gesù: «Anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla mensa del | [93] padrone!»2. Ed egli l'esaudì. Così quella donna che fu paragonata ai cagnolini, strappò il miracolo a Gesù. Così l'emorroissa è pure esempio di preghiera vivente. Nel silenzio ottiene il miracolo3.
Oltre all'umiltà, per avere lo spirito di preghiera ci vuole la confidenza, la fiducia nella divina provvidenza. Dio è Padre: si
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deve confidare in lui. Essere certi che Dio chiama alla santità e dà le grazie necessarie per arrivarvi. Bisogna essere certi della misericordia di Dio, della materna provvidenza di Maria SS., della presenza dell'angelo custode.
Il centurione è un bellissimo esempio di confidenza nel Signore, ed era un pagano4!
Vivevano di questa fede gli Apostoli, le anime delicate che si presentavano a Gesù per chiedergli grazie. Vivevano di questa fede i santi che restavano tranquilli in mezzo a tante contrarietà.
Il nostro modello sia Gesù Eucaristico.
Diciamo al Signore che ci dia questo spirito di preghiera che risulta da questi due elementi: umiltà e fiducia. Se ci dà questo spirito di orazione, ci farà un gran dono, ci darà in mano una chiave preziosa: la chiave dei suoi tesori.
La preghiera è davvero un'arma invincibile; ma lo è tanto più lo spirito di preghiera, lo stato di preghiera, la preghiera vivente.
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1 Giovanni Bosco (1815-1888), apostolo dei giovani, fondatore dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

2 Mt 15,27.

3 Cf Mc 5,25-34.

4 Cf Mt 8,5-13.