unità sul tema dell 'amore, cosa non altrettanto chiara per il corso di ottobre. L'istruzione XXI di ottobre = XV di settembre si apre con una riflessione su Cristo Re, quindi appartiene al corso di ottobre, perché la festa di Cristo Re ricorreva allora nell 'ultima domenica di ottobre. Avendo l'istruzione XX un carattere conclusivo, si è optato di lasciarla nel corso di settembre.
Potremmo definire il corso di ottobre con le parole dei Proverbi, riportate nella lettera agli Ebrei: «Il Signore corregge colui che egli ama e sferza chiunque riconosce come figlio» (Eb 12,6). La durezza del linguaggio di alcune istruzioni va colta alla luce di questo amore paterno che corregge e sente la responsabilità dei figli.
Tre sono le tematiche di fondo annunciate nell 'introduzione degli Esercizi:
1) Conoscere lo stato attuale2: da intendere non tanto a livello personale, quanto di Congregazione nelle sue tre sezioni di apostolato: dottrinale, liturgico, pastorale, e nel rapporto con la SSP. I malintesi e le difficoltà di rapporto tra i vari gruppi vengono corretti con forza (cf 0, I, II, III). Il filo conduttore di tutte le istruzioni è l'unità dei tre gruppi e di tutta la Famiglia Paolina. Le situazioni che fanno soffrire non devono bloccare l'unità (XI, 95); «siamo tutte figlie dello stesso grande apostolo S. Paolo» (XII, 104). «La comunità, composta delle Figlie, delle Pastorelle e delle Pie Discepole, dev 'essere la vera immagine di Cristo, del suo corpo mistico. Perciò deve circolar tra di voi una carità intima. Dire: fra tutte riproduciamo il Cristo. E quanto più si darà perfettamente, alle anime, la verità, l'opera e la grazia, tanto più si riproduce perfettamente Gesù Cristo. È quindi un attentato contro la comunità mantenere dei dissapori tra i vari gruppi. È un guastare l'opera di Cristo» (XII, 107). L'invito pressante è quello di lasciar trionfare l'amore (cf XVI, 138).
2) Camminare spiritualmente. Situazione concreta e identità apostolica sono il terreno in cui si radica l'energica spinta a progredire nelle vie di Dio in umiltà e semplicità, a «prendere risolutamente la decisione di andare avanti» (0, 12) fino a mettere tutta la vita in Dio (0, 16). In questa prospettiva le istruzioni
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IV-XII, XIV-XVI, XVIII-XIX, XX-XXIII costituiscono il corpo degli Esercizi e tracciano un vero itinerario spirituale.
Tra il grado dei pro ficienti e dei perfetti vengono inserite le meditazioni sulle virtù teologali (X, XI, XII, XIII), sulle virtù cardinali (XIV, XV).
3) L'apostolato: è il modo paolino di esercitare «la carità verso il prossimo» (XIII, 111). Il Fondatore ripresenta gli apostolati dei tre gruppi femminili in rapporto con la SSP. Per lui la FP è come una parrocchia, in cui i vari ministeri femminili sono in aiuto al parroco che, nel caso nostro, è rappresentato dalla SSP (XVIII, 154). Insiste quindi di «prendere la via che favorisce di più l'unità» (XIII, 117), secondo la sua visione del sacerdozio nella Chiesa. Ripeterà più volte: «separazione sì, divisi no» (XIII, 115).
Il manuale ispiratore che don Alberione segue è quello del Tanquerey, Compendio di teologia ascetica e mistica, spesso citato alla lettera. Ma non mancano forti risonanze salesiane, ad esempio l'istruzione XVI dal titolo: «L'amore di Dio». Don Alberione però si scosta nei contenuti dalle fonti ispiratrici, preoccupato non di trasmettere una dottrina ma di indicare la meta della santità nello spirito proprio della vocazione specifica. Egli parla di incipienti, proficienti, perfetti, ma mira a far crescere i membri in Cristo Maestro Via, Verità e Vita secondo un preciso discepolato paolino (cf Introduzione).
Significativa è la dimensione trinitaria: «La santità sta nella piena inabitazione della SS. Trinità nell'anima, nella incorporazione perfetta a Cristo, nella completa effusione dello Spirito Santo» (IV, 45).
La problematica particolare, legata al momento storico, viene così ampiamente superata. Il Fondatore apre alle FSP orizzonti di maggiore interiorità, in cui Gesù appare come il Maestro interiore che attraverso lo Spirito sintonizza l'apostola con i suoi sentimenti.
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1 Nella presente edizione è stata omessa l'istruzione XX perché duplicato di HM II/2, XIV, pp. 243-247.
2 Per informazioni più ampie vedi l'epistolario di don Alberione a M. Tecla e le circolari nelle rispettive raccolte: Considerate la vostra vocazione (CVV), Carissimi in San Paolo (CISP), Vi porto nel cuore (VPC).