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IDENTITÀ DEGLI ISTITUTI SECOLARI
Precisiamo adesso che cosa sono gli Istituti Secolari.
Il Papa dice che le Associazioni i cui membri per acquistare la perfezione cristiana e per esercitare pienamente l'apostolato professano nel mondo i consigli evangelici, affinché possano convenientemente distinguersi dalle altre comuni associazioni dei fedeli, si chiamano col loro nome proprio: Istituti Secolari, e sono sottoposti alle norme della Costituzione Apostolica «Provida Mater Ecclesia».
Sono associazioni, cioè unioni di persone le quali hanno il medesimo scopo: la santificazione e l'apostolato. Queste associazioni possono avere la loro personalità giuridica. I fini allora sono due: acquistare la perfezione ed esercitare l'apostolato. La perfezione si può acquistare anche nel mondo e senza essere iscritti propriamente a un Istituto religioso o secolare; ma iscrivendosi agli Istituti Secolari si entra nello stato di perfezione. Non solo si lavora quindi per la perfezione, ma si entra in uno stato il quale è riconosciuto dalla Chiesa ed è capace di portare alla perfezione, alla santificazione. E coloro che vi fanno parte si possono chiamare religiosi in quanto alla sostanza, cioè sotto l'aspetto teologico e ascetico, anche se non sotto l'aspetto giuridico. Essi sono sostanzialmente religiosi, pur vivendo in famiglia, pur vivendo in mezzo al mondo. E si chiamano secolari proprio perché vivono nel secolo, cioè nel mondo. Vivono come gli altri senza distinguersi esteriormente, perché non hanno abito proprio, perché non conducono vita comune, perché esercitano gli uffici e i lavori degli altri, ma in più lavorano per esercitare propriamente l'apostolato.
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Il Papa dice che le anime che nel mondo aspirano a iscriversi agli Istituti Secolari devono bruciare di amore di Dio e tradurre la loro vita in apostolato. Questa istituzione quindi raccoglie quelle anime che vogliono consacrarsi a Dio mediante i tre voti di povertà, castità, obbedienza, nella maniera che è possibile nel mondo. E i voti che si fanno non sono voti semplicemente privati. Supponiamo che uno possa fare il voto col consiglio del confessore, il voto di castità ad esempio; quello è un voto assolutamente privato. La Chiesa non entra, non lo riconosce. Invece i voti che si emettono in queste istituzioni sono semi-pubblici e sociali e riconosciuti dalla Chiesa. Si fanno innanzi alla Chiesa che li accetta, li riceve, li riconosce e guida i membri di questi Istituti nel compimento, nell'adempimento delle promesse, degli impegni, dei voti fatti.
Questi si chiamano Istituti Secolari. Ve ne sono alcuni i cui membri vivono, escluse poche eccezioni, in comune; altri in cui la vita comune, in senso materiale, è vissuta da pochi; altri nei quali i membri vivono parte in comune e parte nel mondo, secondo ciò che può meglio servire ai due fini della santificazione e dell'apostolato. Vuol dire che i membri di questi Istituti o vivono quasi tutti in comune, o parte in comune e parte invece in mezzo al mondo. Oppure vivono quasi tutti nel mondo, eccetto la direzione, il governo che ha sede in case proprie.
L'Istituto delle Annunziatine ha i membri che vivono quasi tutti in casa propria. La casa propria può essere quella della famiglia, oppure possono vivere anche da soli. Perciò si chiamano secolari. L'apostolato si deve esercitare pienamente, infatti bisogna che la loro vita sia ordinata ad aiutare le anime, attraverso i vari modi che si presentano.
Gli apostolati sono molti: vi è l'apostolato del buon esempio, della preghiera, della sofferenza, dell'organizzazione cattolica, della parola, per esempio attraverso il catechismo; delle opere, quando si aiutano opere sociali che hanno un fine particolarmente orientato al sollievo del popolo, al sollievo dei bambini, degli orfani, dei vecchi, eccetera.
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L'apostolato può essere tanto vario. Per esempio, vi sono Istituti Secolari che hanno tutte opere sociali, altri che hanno tutte opere caritative, altri tutte opere di istruzione religiosa, altri tutte opere di aiuto alle missioni.
L'apostolato si può compiere o in parrocchia, o nell'ufficio in cui uno si trova, o in famiglia, o si compie in mezzo alla società. Ad esempio, questo apostolato può essere la diffusione della stampa cattolica, oppure l'apostolato attraverso il quale particolarmente si aiutano le vocazioni. Vi è un Istituto Secolare i cui membri si impegnano a scoprire i chiamati, sia i giovani che potrebbero entrare negli Istituti Religiosi o nei Seminari, sia le giovani che potrebbero entrare negli Istituti religiosi femminili. Con la loro azione aiutano questi giovani ad arrivare alla propria vocazione.
Vi è un Istituto a Parigi i cui membri fanno una grande opera di carità verso gli infermi. Le parrocchie sono tanto grandi e il parroco non può conoscere sempre tutti gli infermi della parrocchia. Questi membri scoprono gli infermi, li avvicinano e portano loro sollievo materiale se ne hanno bisogno e, più di tutto, li preparano a ricevere la visita del sacerdote affinché possano morire riconciliati con Dio. Qualche volta, rifiutando i malati il sacerdote, essi possono aiutarli a fare un atto di dolore e se questo dolore è perfetto potrà servire per riconciliarli con Dio e morire nella pace del Signore.
Così vi sono tanti altri Istituti Secolari che sorgono qua e là secondo le necessità dei tempi.
L'apostolato dei membri ha carattere personale, non collettivo. Che cosa significa questo? L'Istituto in genere non ha un apostolato suo proprio, come possono averlo, ad esempio le Salesiane che educano la gioventù femminile come loro apostolato specifico. Invece negli Istituti Secolari i membri esercitano il loro apostolato e quindi ci possono essere tanti apostolati quante sono le persone.
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Una può svolgere l'apostolato catechistico, un'altra farà l'apostolato della gioventù o lavorerà nel patronato della giovane, o lavorerà invece per l'educazione cristiana. Quindi possono esserci cento persone e cento apostolati, oppure vi possono essere varie persone che hanno lo stesso apostolato, ma uno lo fa piuttosto in un modo e l'altro lo fa piuttosto in un altro. Chi scrive sui periodici cattolici e i libri cattolici fa la redazione, e chi diffonde la stampa fa la propaganda. Sono due apostolati che ne formano uno solo, quello delle edizioni cattoliche. Questi Istituti possono diffondersi in tante diocesi. Abbiamo relazioni dal Portogallo, oggi anche dalla Francia, dalla Spagna, dall' America. L'Istituto delle Annunziatine va diffondendosi. In un posto possono fare, supponiamo, un laboratorio per dare lavoro alla gioventù femminile. Preparano, ad esempio, paramenti per le chiese povere o per le cappelle delle missioni. Possono fare, secondo i casi, un apostolato come impiegate negli uffici pubblici, presso associazioni, industrie, ministeri. L'apostolato quindi è varissimo e si può compiere nella maniera in cui ci si è preparati. Per una persona sarà un apostolato più semplice, per un'altra sarà diverso.
In generale è prescritto il segreto, e cioè in una famiglia vi può essere un membro dell'Istituto delle Annunziatine senza che gli altri membri della famiglia lo sappiano. Il segreto in qualche istituzione è prescritto, in altre e consigliato.
La Santa Sede governa questi Istituti. I principali documenti che reggono gli Istituti Secolari, come quello delle Annunziatine, sono: 1) la Costituzione Apostolica Provida Mater Ecclesia di Pio XII, 2) la Legge Propria degli Istituti Secolari, 3) il Motu Proprio Primo Feliciter in lode e approvazione degli Istituti Secolari. Poi vi sono le istruzioni sugli Istituti Secolari e la Costituzione apostolica Sedes Sapientiae che riguarda particolarmente la formazione dei membri.
Gli Istituti Secolari oltrepassano il numero di duecento.
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Il nostro è uno. Pio XII scrive: «Il degnissimo Signore il quale senza accettazione di persone, più e più volte invitò i fedeli di ogni luogo a perseguire e a praticare la perfezione, con mirabile consiglio della sua divina provvidenza dispose che anche nel secolo depravato per tanti vizi, specialmente ai nostri giorni fioriscano ed ancora vadano in aumento folte schiere di anime elette le quali bruciano dal desiderio di santificarsi, ma rimanendo nel mondo, per speciale vocazione di Dio, possono trovare nuove ed ottime forme di associazioni perfettamente rispondenti alle necessità dei tempi, nelle quali possono condurre una vita particolarmente adatta all'acquisto della santità e all'esercizio dell'apostolato».
Vi sono molti vantaggi derivanti da questi Istituti Secolari. I vantaggi sono: 1) è resa possibile la vita di perfezione a tantissime persone altrimenti impedite. In queste parrocchie, in queste diocesi vi sono tanti giovani che desiderano la perfezione e ne sono impediti; e sono persone alle volte capaci della maggior santità e di efficacissimo apostolato. Allora mediante questi Istituti, che permettono che i membri restino nel mondo, la perfezione è resa possibile per queste persone obbligate a stare in famiglia, o anche tenute a stare nel loro ufficio. Vi sono persone che se venissero via dal loro ufficio per farsi suore, ad esempio, sarebbe a discapito del bene e quindi non sarebbe il maggior bene per loro consacrarsi nella vita e nella comunità strettamente religiosa. E allora è possibile acquistare la perfezione pur rimanendo nei loro uffici.
2) Viene portato così nel seno delle famiglie, della società e di tutte le attività umane, la vita di completa perfezione. Vi sono alle volte gruppi, magari piccoli, di giovani in una parrocchia che sono di esempio e sono quelle che sostengono tutta l'attività cattolica e danno l'aiuto alla parrocchia per il maggior bene dei bambini, degli adulti, delle madri, delle giovani, eccetera. Vi sono persone che in famiglia sono veri gigli che profumano la casa, perché sono guidate nella via della perfezione e quindi santificano se stesse e spandono attorno il profumo della loro virtù.
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3) È enormemente agevole, esteso e intensificato l'apostolato in innumerevoli ambienti, professioni, organizzazioni, chiuse ordinariamente ai religiosi, ai sacerdoti e alle suore. Le suore non possono entrare dappertutto, così pure i sacerdoti. Invece questi membri che esteriormente appaiono come tutti gli altri, possono arrivare là dove non arriva il sacerdote. Ad esempio, operano molto in certi ambienti sociali dove la suora non farebbe certamente bella figura. Così pure durante le persecuzioni contro la Chiesa. È questo uno dei vantaggi propri degli Istituti Secolari.
Essi sono nati dopo la rivoluzione francese, quando c'era la persecuzione contro i sacerdoti, le suore, i religiosi. Allora, per salvare la società, tante persone si sono riunite in associazioni e hanno formato come un Istituto Secolare. Tali membri non possono essere perseguitati, perché nessuno li conosce. Neppure possono rubare loro i beni come hanno fatto ai conventi, al clero, ai vescovadi, eccetera, perché sono cittadini come gli altri e per togliere i beni a loro dovrebbero prima conoscerli e dovrebbero fare una legge per togliere tutti i beni ai cittadini, a qualunque classe appartengano. Questi consacrati sono come il sale che entrando nelle vivande porta sapore a tutto il cibo. Sale della terra e luce del mondo.
Parlando degli Istituti Secolari maschili, quanti entrano là dove c'è la persecuzione come in Ungheria, Polonia Russia, fanno magari un mestiere qualunque e poi entrano nelle famiglie e insegnano il catechismo. Se sono religiosi o sacerdoti potranno anche, dissimulandosi, celebrare la messa in case private, celebrare i battesimi, i matrimoni.
Gli Istituti Religiosi meglio organizzati ed attivi hanno provveduto a fondare Istituti Secolari facendoli vivere del loro spirito e del loro apostolato; di essi si servono largamente. Così i Gesuiti hanno l'Istituto Secolare che svolge una missione che essi stessi non potrebbero svolgere.
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Ora la Famiglia Paolina ha i due Istituti, uno maschile dedicato a san Gabriele e l'altro femminile dedicato a Maria SS. Annunziata. Perché? San Gabriele è il santo che ha annunziato la redenzione all'umanità, prima al profeta Daniele, poi a Zaccaria padre di san Giovanni Battista e poi a Maria Santissima. Quindi san Gabriele che annunzia e Maria che accetta l'annunzio, rappresentano i due Istituti, san Gabriele e Maria SS. Annunziata.
Per l'entrata si fa all'incirca come negli Istituti Religiosi.
Voglio leggere alcune parole che servono di conclusione: «Vi è oggi un discreto numero di giovani che desiderano consacrarsi al Signore in una vita di maggior perfezione e dedicarsi nello stesso tempo all'apostolato per la salvezza delle anime. Una parte di queste giovani non ama portar l'abito religioso, oppure ha uffici in società che non conviene abbandonare, o una salute non adatta alla vita pienamente in comune; o vorrebbe un apostolato più moderno e corrispondente ai bisogni attuali, diverso da quello che viene esercitato dalle religiose propriamente dette, o, pur desiderando una vita bene diretta, ha bisogno di tanta libertà nell'iniziativa, così da esplicare le tendenze e tutti i talenti propri e poter intervenire con agilità nelle necessità nuove, sia pure con la sicurezza di agire nel merito dell'obbedienza. Quindi molte giovani o per l'età, o per la salute, o per il carattere, o per l'impegno che hanno in società, o per la famiglia, eccetera, non possono entrare nella vita propriamente religiosa, non possono farsi suore. E allora ecco il modo di guadagnare i meriti della vita religiosa: rimanere nel mondo, santificarsi lì e compiere un vasto apostolato, un apostolato moderno secondo le possibilità e le circostanze».
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