5. ANNO Dl PARTICOLARE SANTIFICAZIONE: CONOSCERE GESÙ
Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Tokyo, ... marzo 19631
Due maniere suggerite per l'anno di santificazione: [la] prima, vivere le virtù: fede, speranza e carità; la seconda sarebbe questa: conoscere Gesù Cristo per amarlo e viverlo.
Un anno dedicato in particolare alla conoscenza di Gesù Maestro. Conoscere Gesù, cioè in primo luogo, conoscere il Figlio di Dio: In principio erat Verbum2. Dall'eternità, col Padre, regnava col Padre e con lo Spirito Santo, da tutta l'eternità. E, egli ha creato il tutto: Omnia per ipsum facta sunt et sine ipso factum est nihil quod factum est3. È tutto creato, il cielo e la terra, da lui; creati gli angeli e creato l'uomo. È lui che ha dato a noi la ragione: Illuminat omnem hominem venientem in hunc mundum4. E come Adamo aveva peccato, così il Figlio di Dio disse al Padre: «Se vuoi, manda me»5 a redimere l'umanità. Da quel punto: Fiat mihi secundum verbum tuum6. Et Verbum caro factum est7. Egli visse con noi.
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È, per voi, generalmente, più facile incominciare la considerazione, lo studio della vita di Gesù Cristo, dall'Annunziazione in avanti. Ecco il presepio: il Figlio di Dio fatto bambino, là che viene adorato, primo luogo, da Maria, da Giuseppe e poi dai pastori e poi dai Magi. Il Bambino che deve rifugiarsi in Egitto per difendersi dall'ira di Erode invidioso. E poi ritorna in terra santa, cioè nella terra d'Israele e stabilisce la sua dimora a Nazaret; e per 30 anni vive una vita nascosta, una vita che chiamiamo, di famiglia: vita di preghiera, vita di progresso spirituale, vita di lavoro, vita privata, esempio per noi come dobbiamo vivere nella nostra vita religiosa. Mistero di amore: il Padre celeste manda il suo Figlio a fare il falegname.
E poi la vita pubblica, la vita pubblica che è di predicazione e che è di scelta degli Apostoli; stabilisce la Chiesa e istituisce i sacramenti, specialmente l'Eucaristia; e muore per la nostra salvezza e per aprirci il paradiso; e risorge da morte, così prova la sua divinità e quindi conferma la predicazione, le verità che aveva rivelato. E manda gli Apostoli a predicare in tutto il mondo: Andate e insegnate e battezzate e guidate1. E salì al cielo alla destra del Padre, là, glorioso.
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Gesù vive nella Chiesa, è sempre il capo della Chiesa, ed è per la Chiesa la Via, la Verità, la Vita. E vive Gesù Cristo in noi, nell'anima giusta, nell'anima che è in grazia di Dio: Vivit vero in me Christus1. E vive la vita eucaristica, sempre con noi, sia come sacrificio per la Messa, sia come unione per la comunione, e sia per la sua presenza reale, la Adorazione che voi fate abbondantemente. E in cielo, per mezzo di Maria, distribuisce la grazia a chi vuole arrendersi al Vangelo: «Chi crede sarà salvo»2, chi non crede giudica se stesso. E quando sarà giunta la pienezza, cioè, il paradiso, sarà col suo numero degli eletti, verrà la fine del mondo e tutti gli uomini, da Adamo fino all'ultimo che vivrà, saranno radunati assieme per sentire il giudizio finale, cioè la sentenza che ha meritato ognuno.
È venuto il Figlio di Dio incarnandosi, la prima volta, a presentare il messaggio della salvezza, predicare il regno di Dio. E poi salì al cielo. Ma è stato detto: «ritornerà»3 e ritornerà alla fine del mondo a giudicare, cioè, chi avrà seguito la sua Parola, il suo Vangelo, e chi sarà in opposizione e ostinandosi. Ed egli separerà, per mezzo degli angeli, la zizzania dal buon grano e la zizzania viene messa sul fuoco e invece il grano buono sarà messo nel granaio celeste4. E allora, condannati gli ostinati, inviterà i buoni: «Venite, o benedetti, nel regno del Padre mio»5.
Egli precederà tutti noi che lo seguiremo ed entreremo dietro di lui nel regno eterno del Padre celeste. Ed egli, Gesù Cristo, presenterà al Padre suo le conquiste fatte da lui con la predicazione, con la morte di croce, con la grazia, presenterà come la sua conquista6. E allora il regno eterno di Gesù Cristo e noi membri di questo regno.
Conoscere, quindi, bene, sempre meglio, Gesù Cristo.
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Ora, per conoscerlo, leggere una vita di Gesù Cristo. Ce ne sono tante buone e ve ne sono di adatte alla vostra intelligenza. Sarà più facile, però, leggere un Vangelo concordato, con le annotazioni, oppure lo stesso Vangelo com'è distribuito: secondo san Matteo, san Marco, san Luca, san Giovanni.
E conoscere sempre più l'intimità di Gesù, non tanto la storia della sua vita, ma il suo spirito, conoscere il suo cuore, i suoi desideri, la sua docilità al Padre.
Nella prima parte della Visita, nell'Adorazione, va bene fare questa lettura spirituale.
Gesù rimproverò, una volta, uno degli Apostoli che parlava a nome degli altri. Disse Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e non mi conoscete ancora»1.
Oh, con questa conoscenza sarà molto più facile arrivare alla fiducia in Gesù, all'amore a Gesù. Tante cose buone e consolanti allora saliranno nella vostra mente durante la Visita, nella conversazione, nel colloquio con Gesù. Gesù allora prenderà possesso di tutta la nostra personalità, la nostra persona resta assorbita dalla Persona del Figlio di Dio, ed egli guiderà noi in tutto, sia nei pensieri, che nei sentimenti, che nei voleri. La nostra persona resta come assorbita dalla Persona del Verbo divino, allora siamo al Vivit vero in me Christus2. E quanto sarà allora lieta la vita! Sentiremo che abbiamo qualche cosa da fare sulla terra, e come lui è venuto, Figlio di Dio, incarnandosi a insegnarci che cosa fare sulla terra. Si capirà meglio ancora che cosa voglia dire viver la vita cristiana e che cosa voglia dire la superiorità della vita del religioso, della religiosa.
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Siete Discepole di Gesù Maestro. Conoscere, dunque, il vostro Maestro, stare alla sua scuola.
La Visita, l'Adorazione continuata, prolungata, e di ogni giorno, vi prepara, con la purificazione e con la maggior santificazione, all'ingresso in paradiso. Allora, adesso si sta con Gesù con la fede: non vediamo nulla di Gesù, l'ostia ci sembra un po' di pane come lo è prima della consacrazione; ma dopo è trasformato in suo corpo, sangue, anima e divinità. Noi lo crediamo! Ma arriveremo a contemplarlo. La fede nell'adorazione preannuncia e assicura la visione eterna di Gesù.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 183/a (= cassetta 123/b). - Per la datazione, cf PM: «Due maniere suggerite per l'anno di santificazione» (cf PM in c1). - In dAS in data 21/2/1963 si legge: «Parte [il PM] da casa alle ore 16,30... prende l'aereo che lo porterà a Bombay (...) arriva a Tokyo giorno 7 marzo (...) il 15 è nuovamente a Tokyo... giorno 21 parte da Tokyo e va a Manila e rimane nelle Filippine fino al giorno 27 (...). Ritorna a Roma il 4 aprile alle ore 11». - Questa meditazione è stata dettata da don Alberione lentamente e tradotta simultaneamente in giapponese da un sacerdote della PSSP.
2 Gv 1,1.
3 Gv 1,3.
4 Gv 1,9.
5 Cf Is 6,8.
6 Lc 1,38.
7 Gv 1,14.
1 Cf Mt 28,19.
1 Gal 2,20.
2 Cf Mc 16,16.
3 Cf At 1,11.
4 Cf Mt 13,24ss.
5 Cf Mt 25 34.
6 Cf 1Cor 15,24.
1 Cf Gv 14,9.
2 Gal 2,20.