Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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15. MARIA REGINA DEGLI APOSTOLI1


Il sabato è sempre un giorno bello, perché è il giorno della Madonna. Maria porta sempre Gesù e il giorno di Maria porta il giorno del Signore: la domenica. Maria diede al mondo Gesù. È cosa bella e consolante questa, oggi perciò sia un giorno limpido, candido, pieno di innocenza e di filiale fiducia nella Madonna. Mater mea, fiducia mea! La Madonna è la speranza.
A Maria dobbiamo chiedere due ordini di grazie. Primo: santificazione nostra. Sì, Maria è santissima, la chiamiamo comunemente la santissima Vergine.
Poi [secondo] chiediamo la grazia dell’apostolato. Maria con l’apostolato ha tutte le relazioni per due motivi: 1) perché è madre degli apostoli; 2) perché è madre degli apostolati. Gesù dalla croce diede Maria per madre, la diede a tutti, ma in special modo a S. Giovanni. Egli in quel momento, non rappresentava solamente i suoi fratelli, gli apostoli, ma anche tutti gli apostoli che sarebbero venuti nei secoli. Ciò che era più caro a Gesù ci fu dato. Gesù allora ci vide tutti come se fossimo stati lì, viventi, vicino a lui. Gesù vide tutto quello che avrebbero compiuto tutti gli apostoli nel corso dei secoli. E vide anche ognuno di noi, perciò Gesù disse anche a me: «Ecco la madre tua». C’è solo da cambiare il nome di Giovanni in... Maria è madre degli apostoli, madre del grande apostolo, Gesù. Di Gesù è madre naturale, perché nacque da lei, degli altri apostoli è madre di adozione. Maria ci ha dato l’apostolo Gesù, però essa stessa ha esercitato l’apostolato. Perché, in che cosa consiste l’apostolato? L’apostolato consiste nel dare Gesù al mondo. Ora Maria l’ha dato, l’ha presentato ai pastori, ai Magi, all’umanità intera. Si può dare Gesù in tanti modi, nelle missioni, nelle scuole, nei catechismi, come fanno i Gesuiti, i
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missionari, ecc. Noi lo diamo attraverso le edizioni di stampa, di cinema, di radio, questo apostolato è completo: Via, Verità e Vita. Noi non facciamo l’apostolato in parte, come i Salesiani che hanno la educazione della gioventù, ma diamo Gesù intero. Maria diede tutto Gesù, ella esercitò l’apostolato nel modo più perfetto e zelante. Certo noi non lo faremo in modo perfetto come lo ha esercitato la Madonna, però possiamo farlo completo dando Gesù completo. La nostra statua Regina Apostolorum la raffigura molto bene nell’atto di dare Gesù agli apostoli e a tutti gli uomini. La Madonna ha esercitato un apostolato così completo, perfetto, in modo così sublime che noi non potremo mai farlo uguale. Perciò sempre dobbiamo pensare quando facciamo l’apostolato, qualunque esso sia, di farlo non in modo perfetto come lei, sarebbe impossibile, ma a sua somiglianza. E quando l’apostolato non va bene, pensiamo che la colpa è nostra, e allora farci aiutare dalla Madonna.
L’apostolato lo iniziò nel mondo Maria. Ella ha dato Gesù per la prima volta, ed è l’apostola. Per questo possiamo dire: abbiamo il pontefice e l’apostolo nostro Cristo Gesù2. Maria è inoltre Regina degli Apostoli, perché li protegge tutti. Cosa fece la Madonna dopo la morte di Gesù e quando egli salì al cielo? Raccolse gli apostoli, li guidò nella preghiera nel cenacolo per ottenere su loro lo Spirito Santo e si comportò con loro come faceva con Gesù nella casa di Nazaret: li aiutava, faceva loro da mangiare, li accudiva come una madre. Fu veramente la madre degli apostoli. E quando, venuto lo Spirito Santo, gli apostoli cominciarono la predicazione, ella li confortava, li sosteneva, li guidava e se rimase più a lungo sopra la terra fu solo per questo.
La Madonna disse a Giovanni tante cose da scrivere nel Vangelo. Chi sapeva il mistero dell’annunciazione? Solo lei e l’ha detto a Luca. La Madonna raccontò della vita privata di Gesù a Nazaret, quando si smarrì nel tempio e tutti gli altri episodi che sappiamo.
Tutto l’apostolato si deve mettere sotto la protezione di Maria, tutto il lavoro che si fa: libreria, propaganda nelle fami-
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glie, stampa, cinema, pellicole. La Madonna è regina di tutti gli apostolati. Voi siete apostoli, Maria è regina vostra, nostra, nelle varie iniziative che avete. È tanto bello e prezioso sapere che Maria Regina Apostolorum ci guida, ci protegge, ci incoraggia e dà buona volontà. Essa tiene conto di tutti i meriti che ci facciamo. Quando l’apostolato riesce bene è merito di Maria e quando non va bene diciamo a Maria che supplisca.
Come fare l’apostolato? Dando gloria a Dio: che tutti lo conoscano, lo amino, che si faccia la sua volontà, che il regno di Dio si estenda sulla terra, che tutte le anime si facciano sante. Secondo: cercare la salvezza delle anime. Come era il cuore di Paolo? Come quello di Gesù: Ecco il cuore che tanto ha amato gli uomini. Così era il cuore di Paolo, somigliante al cuore di Gesù e così devono essere i suoi figli. Certo, perché l’apostolato progredisca, bisogna che ci siano le offerte. Allora, invocare la Regina Apostolorum per fare l’apostolato per la salute delle anime. Da parte nostra non avere mai peccati sulla coscienza. Prima di cominciare l’apostolato sempre purificarsi: «Innocens manibus»3. Mai l’offesa al Signore. Saper governare gli occhi, la lingua, il cuore, perché tutto sia santo e piaccia a Gesù.
Poi, cuore unito a Dio. Offrire i nostri sacrifici. Quando Gesù arrivò al pozzo di Sichem era stanco. Tutti siamo stanchi, perché la vita nostra è lavoro, e chi non lo fa pecca. Il lavoro è un dovere, è obbligo di coscienza, e anche chi non ne ha stretto bisogno per vivere, deve lavorare e con il frutto del lavoro fare opere di beneficenza. Così con il nostro apostolato c’è da soffrire e offrire, prima per noi, per cancellare i nostri peccati e poi per il bene delle anime.
La Famiglia Paolina deve suscitare tante cose in ogni nazione. Offrire tante Messe, tante adorazioni, tante Visite a Gesù per la salvezza di tutti gli uomini della nazione. Pregare, perché la Chiesa possa arrivare a tutte le anime, perché le leggi, la moralità pubblica siano conformi al Vangelo, siano santi.
Quando si arriva in una nazione, pregare i defunti di quella nazione per riparare i peccati che si commettono con le edizioni. Poi supplicare il divino Maestro, perché la sua parola possa
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arrivare anche nelle selve e un giorno possano tutte le anime arrivare a conoscerlo. Prendere a cuore la nazione, pregare per i defunti e i viventi, per le necessità spirituali e anche materiali. A volte l’abbondanza dei beni porta vizi, altre volte la necessità di essi porta alla disperazione. Domandare le grazie necessarie per la nazione.
Quando io dico la Messa mi sono presenti tutte le nazioni. Mi hanno fatto una palla con sopra disegnato il mondo, perciò tutto il mondo è presente nel santo Sacrificio. E coraggio! Fra cento anni, tutti saremo di là o salvi o perduti. Pensare: che significa essere perduti per sempre. Sempre pregare per questo: che tutti gli uomini si salvino. Fare il nostro apostolato con Maria, che schiacci la testa al diavolo, perché non continui a rovinare le anime e tutti abbiano a salvarsi.
Se volete fare del bene a questa nazione, portate Maria, quando entra Maria tutto è salvo. A Mosca, in Russia, sono arrivati a far entrare una statua della Madonna di Fatima nell’unica chiesa dove si celebra il santo Sacrificio in pubblico. È necessario che noi portiamo a questo popolo Maria Regina del Venezuela e Regina degli Apostoli che sono in Venezuela. Vi benedica tanto Gesù specialmente oggi che è sabato e ci prepara al bel giorno di domani che è domenica. Vi benedico anch’io e preghiamo sempre a vicenda. Sono contento del lavoro che avete incominciato in Venezuela.
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1 Seconda meditazione tenuta a Caracas il 20 luglio 1957, alla Famiglia Paolina.

2 Cf Eb 3,1.

3 Cf Sal 24,4: «Chi ha mani innocenti…».