Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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IV
IMPEGNO PER IL BUON ANDAMENTO DELLA CASA1


Riassumendo quello che abbiamo veduto: in piccolo, le case devono riprodurre la Casa Madre, la Casa generalizia. Primo ufficio: procurare la santificazione, l’unione. Curare l’apostolato: secondo l’ufficio. La superiora sempre deve stare a capo del lavoro spirituale e dell’apostolato, di tutti e due, con la preghiera, con l’aiuto, non solo precedendo con l’esempio, ma dirigendo.
L’unità si ottiene in primo luogo, con l’unione nell’obbedienza, secondo con l’unione nella carità che è cooperazione. Cooperazione quando si uniscono le forze, altrimenti una non fa la superiora. L’ufficio di una superiora è considerare le forze che sono nelle sue mani, organizzarle, precedere e attirare dietro di sé le altre suore incoraggiandole, sostenendole e dando un esempio continuo.
Secondo, l’obbedienza costituisce pure l’unità. L’unità si ha in due maniere, cioè con l’obbedienza e la carità vicendevole. La carità che porta a considerare noi prima degli altri. Occorre che ci sia sempre uguaglianza nelle relazioni con la superiora, con la Maestra, e nessuna si introduca a fare le delazioni, ossia a guardare le altre e poi a riportare. Quando si crea lo spirito di spionaggio in una casa, si creano i partiti, le divisioni, e si rovina l’unità che è il grande bene. Alla pace bisogna sacrificare molte altre cose, perché la pace e l’unione sono un bene superiore. \A chi fa delazione/ bisogna sempre rispondere: Guarda te stessa. Perché poi c’è questo: chi riferisce di più sugli altri è perché lei ha più difetti. Quindi subito avere il sospetto: Bisogna che mi guardi da questa.
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Dopo è necessario che tutte portino il contributo di pietà e di preghiera. Allora si riprodurrà nelle singole case quello che si ha in Casa Madre, in Casa generalizia, in modo che andando in una casa una sente subito: Questa è una casa delle Figlie di San Paolo. È come quella là: gli orari, il vitto, la pietà, l’ordine, l’apostolato, il modo di sentire, il modo di dire, ecc. Ecco, tutto è conformato a Casa Madre. In maniera che sia come una fotografia che prima era in grande, supponiamo, 70x100, e poi venga riprodotta 35x50, e magari anche più piccola. Va bene quella casa in cui si è e dove ciascuno dà il suo contributo.
Abbiamo detto poi: occorre che ciascuna faccia bene. Ogni suora è una persona che rappresenta in quella casa un ufficio, un incarico. Ed è sempre necessario che l’ufficio e l’incarico ci siano, perché se la giornata è lasciata un po’ ad libitum, voglio dire, a scelta, a disposizione e secondo il comodo di ognuna, allora è finita la vita religiosa. Non solo, ma quelle case si riempiono di chiacchiere. Vedere molto se si opera. Le parole non danno gloria a Dio quando sono parole inutili, e danno gloria a Dio quando sono parole utili.
Ognuna, dunque, attenda prima alla sua vita spirituale. La vita spirituale, sì, che sia santa! Se fa la Visita secondo la devozione a Gesù Maestro non c’è bisogno che mi domandi come deve essere l’apostolato perché sia conformato a Gesù Maestro, come deve essere lo studio conformato a Gesù Maestro, perché questo viene da sé. Quando uno ha una cosa nell’anima, la mette fuori, e non può mettere fuori altro. Rispecchia fuori i propri pensieri, i propri sentimenti. Basta avere la devozione, poi da questa viene tutto l’apostolato, ecc.
Naturalmente, per fare l’apostolato occorre la pastorale. In generale vi manca più la pastorale che l’altra scienza. La pastorale insegna a esercitare l’apostolato e a fare entrare nelle anime ciò che noi abbiamo di verità, di beni soprannaturali in Congregazione. Pastorale!
Adesso è tanto necessario il catechismo mariano2, e se uno ama la Madonna lo tira fuori. È tanto necessario il catechismo
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per i fidanzati, e se uno sa che cosa voglia dire fare dei buoni cristiani, delle buone famiglie, ne trova il modo. È tanto necessario il catechismo della mamma. È tanto necessario un volume, anche più volumi di catechismo spiegato agli adulti, e ve ne sono almeno tre in Italia che sono abbastanza conosciuti. È tanto necessario che il catechismo mariano si pubblichi pure sulla rivista Via Verità e Vita, dato che in autunno si consacrerà l’Italia al Cuore Immacolato di Maria3, e ci sia già come una preparazione. Del resto l’Italia è la nazione di Maria e del SS. Sacramento.
L’opera catechistica è fondamentale ed è sempre la fondamentale per la Congregazione. Quale impegno e responsabilità ha questa casa! Non solo per i testi del catechismo, ma per tutti i sussidi, dalle filmine alle pitture. E verranno poi l’edizione dei dischi e delle altre cose, in quanto è possibile, man mano, con il passare degli anni.
Ora, la santificazione di ognuna. Vivendo bene la vita spirituale si forma una casa di pace, se la vita spirituale è vissuta da ognuna. La vita spirituale consiste sempre nel togliere qualche cosa e nell’aggiungere qualche cosa a quello che c’è già. Molto c’è già. Avete costruito prima in famiglia, poi nell’aspirandato, poi nel noviziato, poi in questi anni successivi. Molto c’è già di costruito. E ci sono ancora dei difetti, e ognuna ogni giorno li detesta e propone la propria emendazione e il proprio acquisto delle virtù, della perfezione. Sì, ognuna lavori proprio: propositi degli Esercizi, lo sviluppo poi dei propositi nel corso dell’anno, nei ritiri mensili, nelle Confessioni settimanali, nelle pratiche quotidiane di pietà, nella meditazione, nell’esame di coscienza, nelle Visite al SS. Sacramento, nel corso della Messa e nel ricevere la santa Comunione. Tutto per ripulirci da quello che non piace al Signore e costruire quello che piace al Signore. Ricostruire. Che cosa si deve ricostruire? Siccome la perfezione sta tutta nell’essere perfette paoline, questo è il lavoro: essere sempre meglio Paoline. Quante volte si domandano cose che si hanno già, e sono anche migliori di quelle che hanno altri. Si cerca magari fuori qualche fiore, mentre la
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casa è piena di fiori, c’è una coltivazione immensa di fiori nelproprio giardino, e nei vasi, ecc.
Noi dobbiamo considerare questo: il lavoro di ognuna sia sempre continuato, sereno, costante, intenso, e che sempre vi si ritorni sopra in tutte le pratiche di pietà, e particolarmente nelle meditazioni e negli esami di coscienza. Oltre questo, ognuna sia santa nella sua casa e sia di esempio, mai di cattivo esempio. Ci vuole poi il compimento del proprio ufficio. Se una è santa, dà buon esempio, porta la pace, sa sopportare e sa intervenire per aiutare tutte, è un po’ altruista, certo compie già un apostolato interno nella silenziosità e nell’attività.
Tuttavia, vi sono i propri uffici. Sul proprio ufficio bisogna sempre fare l’esame di coscienza e poi confessarsi: Ho fatto il mio ufficio bene, o non ho fatto il mio ufficio bene, in particolare? Ognuna che è qui deve guardare qual è il proprio ufficio in particolare, perché lì c’è da esercitare la virtù, ma in quel modo, e precisamente quella virtù che è richiesta dall’ufficio. Se una si trova in libreria, se una si trova in agenzia, se una si trova invece in un ufficio che è per l’andamento della casa, si trova nella propaganda, si trova in altri impegni o di redazione o di tecnica, ecc. Guardare il proprio ufficio.
Vi sono persone che fanno progredire il loro ufficio. Come fanno certe persone a far progredire la propaganda? Questo si deve fare, e io credo che già si compia, tenere memoria di fatti, di risultati e di sante industrie usate da questa o da quell’altra suora che fanno progredire in una regione, in una casa l’apostolato. E adesso abbiamo degli esempi. Quante Paoline, proprio santamente industriose, sanno moltiplicarsi e moltiplicare i frutti del loro apostolato, e renderli stabili! E poi, ancora un’aggiunta alla propaganda collettiva: rendere stabile il frutto della propaganda.
Ufficio fatto bene. Meditare sul proprio ufficio in un ritiro mensile, nella volontà di chi mi ha mandato, di chi me l’ha affidato: Io servo il Signore? Io amo, dimostro di amare il Signore? Vivo tranquilla, serena, applicata a questo mio ufficio? Ci penso, ci prego sopra, domando consigli, prendo le precauzioni, adopero le industrie? So dire, so avanzare, so ritenermi a tempo opportuno? L’ufficio proprio! Perché la volontà di Dio
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sopra di noi è in quella determinata occupazione, in quel determinato ufficio. Se fai cento cose mirabili, ma non sono il tuo ufficio, tu non fai la volontà di Dio da mattino a sera. Se lo fai, tu fai la volontà di Dio dal mattino alla sera. Quanti meriti radunano coloro che si applicano! E quindi non hanno pensieri, hanno meno tentazioni, non hanno relazioni inutili, ecc. Quanti meriti raccolgono! E quanto, infine, il loro apostolato avanza e migliora tutti i giorni.
Il proprio ufficio. Vi è la redazione? La redazione è la prima parte dell’apostolato. Delicatissima. Richiede meditazioni, letture, consigli, applicazione, ed è anche la parte più faticosa, perciò è tanto facile scappare in altre cose. È più faticosa, e sovente influisce sulla salute e quindi c’è bisogno di precauzioni. La redazione: studio, penetrare, vedere.
Poi c’è la parte tecnica. Certamente la parte tecnica è avanzata molto, come la redazione. Poi c’è la propaganda che è molto avanzata. La parte poi del cinema richiede un’applicazione particolare, siccome è cosa che è nata dopo, quindi non ha ancora tutta l’organizzazione e non conosce ancora come dev’essere lavorato tutto il campo. Allora, ecco: più umiltà, più delicatezza, precisione nei conti, mai nulla senza \informare/ le superiore. Allora si procederà bene.
Ognuna il proprio ufficio. E se è l’ufficio della cuoca, è l’ufficio della cuoca. E se è l’ufficio della lavandaia, è l’ufficio della lavandaia. E se è l’ufficio di chi fa altre cose necessarie, forse nell’orto, forse in altre occupazioni necessarie in casa, lì hai da farti santa, lì ti guadagni i meriti o li perdi!
Quelle che fanno bene il loro ufficio, non hanno tempo a guardare le altre né a chiacchierare. Ecco, sono raccolte e magari poi dicono: Sono stata distratta nella preghiera. Ma cosa ti è venuto in mente nella preghiera? Mi sono ricordata di quella cosa che dovevo ancor fare... Della propaganda, come l’ho fatta e che cosa avrei potuto dire.... Quella non è una distrazione. Distrazione è quando noi andiamo a cose inutili. Perché, sia che la mente sia unita a Dio nel contemplare il Signore o sia unita a Dio nella volontà: Devo fare quell’apostolato, e come lo faccio? Questo è sempre unione con Dio, quindi non è distrazione. Le distrazioni ci sono quando noi
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cerchiamo, seguiamo pensieri o chiacchiere che non sono del nostro stato, non riguardano i nostri uffici, non ci conducono a compiere meglio il nostro apostolato.
Ricordiamo che l’apostolato è una delle principali penitenze nella Congregazione. Chi la schiva, schiva la penitenza. Chi non fa la penitenza, non ha le grazie necessarie dopo, perché c’è l’avviso fondamentale: Cor poenitens tenete: tenete il vostro cuore in stato di umiltà, di penitenza4. La penitenza della carità quotidiana, la penitenza dell’apostolato. Le penitenze degli antichi anacoreti, di tanti religiosi santi e di tante religiose sante sono per smorzare l’impeto della passione, quindi tenerla a freno e quasi indebolirla. Voi invece dovete rinforzarvi per spendere tutte le energie nell’apostolato e consumare l’energia nell’apostolato. Quindi avete pochi digiuni, e non so quanti ne fate. Ieri ho ricevuto una lettera di quattro pagine di fogli grandi: introdurre penitenze! Cioè: carità, obbedienza, vita paolina ben vissuta, apostolato che quando è ben fatto stanca e consuma le forze. Ecco! Il Signore sia sempre più largo di grazie con tutta la Congregazione e in particolare, giacché parlo qui, a questa casa e a quelle case di dove sono venute alcune suore. Mi pare che ce ne siano alcune venute da altre case.
Vi è la tiepidezza degli individui, vi è la tiepidezza delle congregazioni, e vi è la tiepidezza delle case. Mai cadere in questa tiepidezza! Voi sapete quanto è dannosa la tiepidezza in un individuo, ed è ugualmente ancora più dannosa nella comunità. Andate avanti con fervore, con dedizione. Non guardate questo o quello. Guardiamo Dio, il paradiso che ci aspetta!
Venerdì sera, quando chiuderete gli Esercizi, offrirete i vostri propositi, e così l’anno di spiritualità che va da questo corso di Esercizi ad un altro sarà molto più fruttuoso. Sempre pregate per la Congregazione. Sempre pregate per le vocazioni. Sempre pregate perché ognuno si santifichi. Sempre pregare perché nell’apostolato ci sia pieno impegno. I primi due articoli delle Costituzioni sono fondamentali e contengono in germe anche gli altri: santificazione e apostolato.
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1 Meditazione tenuta a Grottaferrata il [21] gennaio 1959 in occasione degli Esercizi spirituali alle superiore. Trascrizione da nastro: A6/an 60b = ac102b.

2 Cf Bianchini Lucina, Catechismo mariano, Edizioni Paoline, Roma 1958. Suor Lucina Bianchini (1913-1993) Figlia di San Paolo.

3 Consacrazione fatta a Catania, 13 settembre 1959 a conclusione del XVI Congresso Eucaristico Nazionale ivi celebrato.

4 Cf AD 151-158.