Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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INDICE DEI NOMI DI AUTORI E PUBBLICAZIONI CITATE


Agostino d’Ippona

Le Confessioni 147

Alberione Giacomo

Abundantes divitiae gratiae suae 43, 79, 232

Alle Figlie di San Paolo 1958, 43, 267

Anima e corpo per il Vangelo 128, 133

Appunti di teologia pastorale 172

Carissimi in San Paolo 43, 132, 135, 159

Donec formetur Christus in vobis 132

Prediche del Rev.mo Primo Maestro tenute alle Suore della Clinica Regina Apostolorum 91, 112

Spiritualità paolina 82

Alfonso Maria de’ Liguori

La vera sposa di Cristo 247

Ambrogio

Esp. Luc., 58

Anonimo

Imitazione di Cristo 226, 304

AA.VV.

Cultura teologica della suora 280

Barbero Giuseppe

Il sacerdote Giacomo Alberione - un uomo un’idea 146, 176

Bianchini Lucina

Catechismo mariano 228

Boffa Giovannina

Gli studi e la redazione nella storia delle Figlie di San Paolo in Italia 1915-1971
170, 176, 216, 220

Bonollo Silvio

Ianua caeli: meraviglie di Maria nell’ultima nostra ora 98

Chautard Jean Baptiste

L’anima di ogni apostolato 256

Chiesa Francesco

Per visitare Gesù in Sacramento 249

Damino Andrea

Bibliografia di Don Giacomo Alberione 172

Figlie di San Paolo

Costituzioni della Pia Società Figlie di

 

San Paolo (ed 1953) 37, 38, 56, 64, 69, 74, 118, 128, 172, 203, 208, 233, 303

Francesco di Sales

Introduzione alla vita devota o Filotea 57

~



Giovanni XXIII

Extimationi nostrae 42

Ignazio di Loyola

Esercizi spirituali 65

Krieg Cornelio

Scienza pastorale 172

Leone XIII

Ad fovendum in christiano populo 99

Divinum illud munus 99

Ecclesia cattolica 299

Neminem fugit 34

Provida mater caritate 99

Martini Caterina A.

Le Figlie di San Paolo-Note per una storia 1915-1984 78, 210

Llamera Bonifacio

Teologia di San Giuseppe 82

Pio X

Catechismo di Pio X 175

Pio XII

Primo feliciter 267

Provida mater ecclesia 299

Sedes sapientiae 169

Priero Giuseppe

Dottrina cristiana 176

Roatta Giovanni

Gesù Maestro 137

Sacra Congregazione dei Riti

Inter oecumenici 144

Seneca

Epistulae morales ad Lucillum 206

Tanquerey Adolfo

Compendio di teologia ascetica e mistica 300

Periodici

 

Così 220

 

Famiglia Cristiana 34

 

Il Raggio 266

 

L’Osservatore Romano 281

 

Regina Apostolorum 132, 181, 223

 

Via, Verità e Vita 220

 

Vita pastorale 172

 

~
INDICE ANALITICO
Sotto alcune voci tra parentesi quadra[], sono richiamate le meditazioni
che trattano completamente lo stesso argomento.


Angelo/i
- La liturgia propone la verità e la devozione degli a. custodi 163
- ravvivare la fede nella verità dell’assistenza dell’a. 163, 167
- compito dell’a. è custodire la persona affidatagli 163
- avere verso l’a. confidenza, riverenza, devozione, preghiera 163, 166
- è pensiero comune che ogni nazione o comunità abbia un a. come protettore 163
- la liturgia dell’a. offre un insegnamento: diventare semplici come i bambini 164
- ascoltare le ispirazioni dell’a. e ricorrere al suo aiuto per evitare scandali e progredire nella santità 165-166
- riconoscenza al Signore per averci affidati alla custodia di un a. 166
- essere grati verso coloro che nel servizio dell’ospedale hanno l’ufficio di a. visibili 167

Apostolato
- a. e spirito di riparazione per i peccati che si commettono con i mezzi della comunicazione sociale 306-307
- le FSP usano i mezzi della c.s. per l’a.: diffondere la verità e indirizzare a Dio 307
- pregare perché persone e mezzi della c. s. siano a servizio dell’a.: promuovere il bene, riparare, impedire l’offesa a Dio 309-310
- a. è pregare, lavorare, riparare per chi si serve dei mezzi di c. s. per diffonde l’errore 309
- l’a. paolino deve essere conformato alla devozione a Gesù Maestro V.V.V. 38, 138
- le iniziative di a.: feste del Vangelo e movimento catechistico, sono il fulcro della vita paolina 77
- nelle Costituzioni delle FSP è detto che l’a. deve avere carattere pastorale 172
- progredire nell’a., specialmente nella propaganda e nella redazione 280
- l’a. paolino è più efficace quando è vita interiore e sofferenza 31
- l’a. paolino è una delle penitenze della Congregazione 232

Auguri
- il Primo Maestro a fine anno si serve del registratore per inviare gli a. a tutta la FP 194, e richiama il dovere della riconoscenza verso Dio per i benefici ricevuti 195

Bibbia
- è dovere del cristiano leggere quotidianamente la B. 159, abitudine che stenta ad entrare 158
- la B. è tutta ispirata, leggerla con cuore di figlio, adorando Dio che parla 160
- la B. è il miglior libro di lettura spirituale 160, leggendone un capitolo al giorno, in circa quattro anni si arriva a leggerla tutta 159
~
- per lo sviluppo dello spirito paolino, leggere la B. alla Visita 160
- la Chiesa ha custodito con cura e diffuso la B. 160
- nella B., parla il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo, quindi credere e tradurla in vita 160-161
- ogni Istituto religioso segue la propria spiritualità che si innesta nella B. ed ha un modo proprio di applicarla 160-161
- leggere e pregare con la B., domandare che mente, volontà, cuore siano santificati, fare il proposito di diffonderla 161-162

Casa/e
- ogni c. delle FSP dovrebbe essere una copia della Casa generalizia che è l’originale, dove si vive la vita paolina 218, 227
- c. che riproduce l’originale nello spirito, 221, nelle abitudini, nell’orario, ecc., 219
- c. dove prima di tutto si vive lo spirito della Congregazione: conoscere, amare, seguire Gesù Maestro, la Regina degli apostoli, S. Paolo 219; dove si vive e si compie l’apostolato, dove si usano i libri suggeriti per la pietà 220-221
- ogni c. ha delle particolarità: di governo, di formazione, ricerca delle vocazioni, cinema, propaganda, libreria, redazione, servizi vari 221
- è importante che ogni membro dia buon esempio 222, metta in c. tutto il cuore 223, faccia bene la propria parte 230, secondo l’indirizzo della superiora maturato negli incontri comunitari 224
- la c. è bella quando raggiunge il suo fine in santità, carità, attività, 225; dove è necessario anche sopportarsi, correggersi 226; dove l’amore alla famiglia di origine è conservato ma da religiose 223, perciò rinnovare sovente la professione per dare davvero a Dio tutto 224

Chiesa / Chiesa
- la C. è un grande ospedale di malati spirituali 60, dove Gesù medico cura con la Confessione, con ricostituenti come il Pane eucaristico 60, e con poteri speciali 60
- anche la c., come edificio, arredamento, ecc., deve contribuire a comunicare la vita alle anime 173, 188

Confessione
- il sacramento della c. purifica pensieri, sentimenti, fantasia, memoria e anche i sensi esterni, imprime nell’anima propositi, dà la grazia per correggere i difetti e progredire nella virtù 188
- la c. sia breve ma ben preparata con esame di coscienza, sincero pentimento e propositi fermi 188

Congregazione/i
- amare la c. 260, disposizione essenziale per continuare nella vita religiosa, 270-271
- l’amore alla c. è necessario perché è il segno della volontà di Dio 270
- ognuna porta in c. quello che è e che ha 271
- per conservare l’amore alla c. togliere orgoglio, tiepidezza 272, critiche, giudizi contrari: sempre costruire, mai distruggere 273
~
- l’amore alla c. si conserva e si accresce con la preghiera quotidiana 273, 275, e richiede il progresso 274, 276
- la c. progredisce se progredisce ogni membro 76
- nella Chiesa ci sono varie c., ognuna si distingue per spirito proprio e apostolato 202
- fatta la professione la via da seguire è unica, quella della c. scelta 202
- la c. paolina si è fatta mettendo al centro la devozione a Gesù Maestro V.V.V. 202-203, e le regole fondamentali dello spirito paolino circa: pietà, studio, apostolato, osservanza religiosa, che si può migliorare, ma non cambiare, perché questo si è scelto con la professione 203
- che cosa significa per i membri della c. uniformare pietà, studio, apostolato, e vita quotidiana a Gesù Maestro V.V.V. 204-207
- con la consacrazione tutto è consacrato a Dio nella c.: pensieri, mente, cuore, attività, forze, doni naturali e soprannaturali, attitudini, qualità 257
- pericoli per la fedeltà allo spirito della c.: leggere, sentire tante cose in propaganda, in libreria, in agenzia, nelle prediche anche, in comunicazioni personali, e tenere relazioni non convenienti 257-258
- lo spirito della c., da vivere e da conservare anche nell’apostolato, è lo spirito paolino, questa è la più larga obbedienza 258
- mezzi per favorire l’amore alla c.: essere sempre brevi, evitare le tante parole e lettere non necessarie, tenere il cuore a posto, attendere al proprio ufficio, conservare il raccoglimento interiore, in comunità non permettere il formarsi di gruppetti, partiti 259
- la c. è una società dove vi sono diversità, però è legge naturale conservare lo spirito paolino, la collaborazione, la letizia, l’unione 80, perciò mettere il cuore in casa 259-260
- curare gli interessi della c., ricercare vocazioni, e il mezzo principale per dimostrare l’amore all’Istituto è vivere da paoline, mettere tutta la persona nell’attività della c. 261
- amare la c. che è parte della FP con altre quattro congregazioni, gli Istituti Secolari, i Cooperatori; continuare ad amare la famiglia di origine, per tutti pregare evitando i pericoli riguardo l’obbedienza, la castità, la riservatezza, la povertà; evitare invidie, mormorazioni, giudizi temerari, sospetti 261-262

Conversione
- c. completa significa cambiare idee, orientamento della vita, fare l’opposto di prima 41
- c. di Paolo cambiamento intero a vantaggio della Chiesa 42-43
- tutti hanno bisogno di c., chiederla a Dio e cambiare strada 43;

Cooperatore
- essere c. di Dio, di Gesù, della Chiesa, per la salvezza delle anime 44
- per essere c. è necessario: raccoglimento, unione con Dio di mente, volontà, cuore, e azione generosa 44-46
~
- essere c. di Dio in spirito di riparazione, specialmente in tempo di malattia 50-51

Costituzioni
- nelle C. delle FSP è detto: Non si ammetta alla professione chi non ha imparato, come si conviene, a fare l’esame di coscienza, la meditazione, la Visita al SS. Sacramento 56, 64, 69, 233; in seguito si arriverà a sentirne il gusto, il desiderio 65, 69 e si faranno bene anche le altre pratiche di pietà 69; se si trascurano quelle, entra nell’anima la tiepidezza 69-70
- nello spirito delle C. si forma l’unione della comunità 191
- per progredire: leggere, meditare, osservare, amare le C. 277

Esame di coscienza
[64-68; 233-240; 277-278;]
- che cosa è l’e. 7071, 234
- l’e. può essere: generale, annuale, mensile, settimanale, quotidiano, ecc., è bene farlo come è stato insegnato 233; 235-236
- fedeltà all’e. per conoscere se stessa 237
- nell’e. confrontare un anno, un mese con l’altro, una settimana con l’altra 238, e impegnarsi per il proposito 240
- fare l’e. con diligenza 65, ringraziare il Signore dell’aiuto ricevuto 65, 71, 236, pregare per vedere come si è corrisposto 65, cercare le cause delle mancanze 65 e i mezzi usati per progredire 72; 238; esaminarsi prima sull’interno poi sull’esterno 66, 72, 237; vedere se c’è buona volontà 66, coscienza 72, 238, come si superano le difficoltà 72; pregare per assicurarsi il frutto dell’e. 66, 71
- l’e. seguito dal pentimento 67, dai propositi 71; quindi fare una specie di confessione spirituale 67, 277, e imporsi una penitenza 67
- durante la seconda parte della Visita, con l’e. rivedere la santificazione della mente, volontà e cuore, valutare i desideri, l’unione con Dio 141-142, esaminare parole e azioni, i mezzi di grazia usati, le grazie ricevute, quindi domandare perdono, e nella Messa, nella Comunione chiedere di arrivare a conoscere bene se stessi 143-144
- la superiora faccia l’e. se ha cura spirituale delle sorelle 237
- diffondere libri che insegnano a fare l’e. 239

Esercizi spirituali
- ringraziamento al Primo Maestro per la casa degli E. di Ariccia 78
- il Primo Maestro ricorda alcune norme circa i canti da eseguire durante gli E. prima delle meditazioni e nella Messa 201
- la prima parte degli E. serve per illuminare la mente sulle verità fondamentali; la seconda per l’esame sui comandamenti, le virtù, i consigli evangelici; la terza per rivedere in generale la pietà, la preghiera personale, dell’Istituto e liturgica, quindi l’unione con Dio 209
- durante gli E. considerare che si è Paoline: rivedere la vocazione, i voti, la vita comune. Lasciata la famiglia, entrate in una comunità,
~
si è chiamate a compiere la volontà di Dio in umiltà, carità, obbedienza, mettendo insieme tutte le forze 209-217
- conclusione degli E.: partire dal tabernacolo, il Maestro Divino, la Regina degli apostoli e S. Paolo seguiranno ognuna nei propri doveri 263
- il Primo Maestro lascia come ricordo degli E.: Impegno per far bene ogni giorno la meditazione, l’esame di coscienza e la Visita 263; ringrazia le FSP per il contributo offerto per la costruzione del santuario Regina Apostolorum 263, e per l’aiuto che si dà per gli Istituti Secolari 266
- alcune raccomandazioni dopo gli E. 264-268

Famiglia/e
- pregare per 1e f. 32-34
- ringraziare il Signore che ci ha fatto nascere e crescere in una f. buona 32, 35
- oggi la f. è minata e contrariata 33
- dalle f. modeste, timorate di Dio, vengono generalmente le vocazioni religiose 33
- la sacra Famiglia è considerata e proposta anche dai Papi come modello delle f. 33-34
- pregare per la rivista Famiglia cristiana perché diffonda insegnamenti secondo il Vangelo 34;
- visitare le f. con la stampa, pensando anche alle vocazioni 33
- la disgregazione della f. in atto oggi, nuoce alla società 35
- il Signore, in questo tempo, sta completando la FP con la congregazione delle suore Apostoline e gli Istituti Secolari 79

Formazione
- completare la f. iniziale delle religiose con una più profonda istruzione cristiana, catechistica, teologica circa la conoscenza di Gesù, della sua dottrina e della dottrina della Chiesa 112-113, perché vivano, anche attraverso la Bibbia e particolarmente il Vangelo le verità fondamentali e le manifestino 113
- nel tempo della f. dare insieme anche una istruzione morale ed ascetica sicura che aiuti a vivere senza incertezze 113
- f. che realizzi, soprattutto l’amore vero a Gesù e al prossimo, attraverso l’Eucaristia 114-115, per arrivare a vivere a sua imitazione completamente, innestati in lui con fede viva, carità ardente e speranza ferma 116
- mezzi di f. sono anche la meditazione in comune 247, e la conferenza domenicale 248

Fortezza
- la virtù della f. rafforza la volontà per perseverare nel bene 72, 241
- vi è la f. naturale, la f. virtù cardinale che perfeziona la naturale, e la f. dono dello Spirito Santo 73, 242-243
- pregare per ottenere il dono della f. 246, ed eccitarla attraverso la meditazione 248

Gesù
- la devozione a G. Maestro è la prima e principale devozione della FP 138
- la festa di G. Maestro 31, venne celebrata solennemente per la prima volta dopo l’approvazione della Messa votiva a G. Divino
~
Maestro (11 gennaio 1959), secondo quanto disposto dalla Congregazione dei Religiosi e dalla Congregazione dei Riti 36;
- per le FSP la festa di G. Divino Maestro dovrebbe essere quotidiana 36
- occorre avere di G. Maestro un giusto concetto: G. è nello stesso tempo V.V.V., il Maestro che insegna, che precede con l’esempio, che sostiene e che premia 31, 36
- tutta la spiritualità e la formazione sia fondata in G. Maestro V.V.V. 37-38
- formare la propria personalità in G. Maestro, sull’esempio di S. Paolo, nella Chiesa, secondo le Costituzioni 37, come è anche detto negli articoli circa la pietà, l’apostolato, lo studio, l’osservanza religiosa 38
- estendere a tutto il mondo questa devozione, che è fondamentale, che è: la devozione, 38
- Sarei ben felice di offrire la mia vita al Signore perché tutti vivano di questo spirito 39; O si è paolini così, o si è soltanto in casa 40
- G. è anche il vero medico spirituale e corporale 59
- G. istituì l’Eucarestia e nello stesso tempo istituì il sacerdozio 87 per restare sempre con gli uomini, essere loro nutrimento, purificarli dalle colpe quotidiane e preservarli dalle colpe mortali 87
- la FP, per divina ispirazione, ha come devozione principale: G. Maestro V.V.V. nell’Eucarestia 88, e compie verso l’Eucarestia tre uffici: istruirsi e istruire, nutrirsi e rafforzare la volontà per andare ovunque e seminare la Parola, orientare il cuore verso il Padre e verso l’apostolato 88-89;
- è necessario perciò vivere innestati in G., amare Dio e le anime, fare bene la Comunione 89
- l’adorazione quotidiana di G. eucaristico è caratteristica della FP 88
- la domenica dopo l’Ascensione di G. è dedicata al Maestro Divino per ottenere lo Spirito Santo, è giornata particolare per le vocazioni 106
- la devozione a G. Maestro non si riduce alla pietà, ma ha radice nelle pratiche di pietà, specialmente nella Visita, esame di coscienza, meditazione 138-140, Messa e Comunione 143-144, che investono tutta la persona e rendono culto al Signore 138; pratiche compiute secondo lo spirito paolino, ossia come S. Paolo ha interpretato G. M. 138
- la devozione a G. Maestro. va applicata pure al lavoro spirituale, allo studio, all’apostolato e a tutto l’insieme della vita religiosa 138-144
- la devozione a G. Maestro V.V.V. è il dono che Dio ha fatto alla Congregazione ed è il privilegio della FP 149
- nell’ammettere alla professione assicurarsi che i membri siano imbevuti dello spirito di G. Maestro 150
- G. dinanzi a Pilato si dichiara re, che ha come regno tutto il creato e ogni uomo è suo suddito 184- 185
~
- il regno di G. sulla terra è la Chiesa; è la mente, la volontà e il cuore di ogni persona che si consacra a lui 186-187
- il Natale di G., come preparazione, è preceduto liturgicamente dall’Avvento, dalla festa dell’Immacolata e seguito dal tempo natalizio che ha la caratteristica della letizia 188
- a Natale sono ricordate le tre nascite di G.: l’eterna dal Padre, la temporale nel tempo, la mistica nell’anima del cristiano 189 che richiede purificazione e carità di apostolato: dare Gesù al mondo 189-191
- prepararsi al Natale di G. con i pensieri e gli affetti di Maria, perfezionando la carità, la povertà e l’adesione alla volontà di Dio 192
- pregare G. Maestro V.V.V. con la Via crucis, specialmente durante gli Esercizi, perché G. sia conosciuto, amato, seguito, imitato e venga riparato il male diffuso dai mezzi della comunicazione sociale 306
- non si pensi a spiritualità diverse, lo spirito proprio della congregazione è la devozione a Gesù Maestro, che si può migliorare ma non cambiare 202-203

- Giuseppe (S.)
- G. è un grande santo perché ha uniformato la sua vita alla volontà di Dio, affidandosi alla sua sapienza 82
- G. è il protettore dei vergini, e della buona morte 85; protettore dei lavoratori che esercitano i talenti ricevuti da Dio 83
- il lavoro di G. fu santificante, salvifico, redentivo 84
- G. è il protettore della Chiesa universale, provvede alle sue necessità attuali e per le vocazioni 85
- pregare S. G. perché salvi la Chiesa da tante insidie e sia portatrice di pace estendendosi a tutta l’umanità 86

Lavoro
- vi sono vari l.: corporale, intellettuale, apostolico, santificante, redentivo, di espiazione dato da Dio come penitenza 83- 84; e il l. spirituale 283
- il l. spirituale, interiore consiste nel togliere o correggere i difetti della mente, volontà e cuore e mettervi le virtù 132-134; 283- 284
- il l. spirituale orienta a conformare la persona alla devozione a Gesù Maestro: il cuore con la preghiera; la mente e la volontà con lo studio; l’apostolato e la vita religiosa apprendendo ciò che Gesù ha insegnato 135-136, e insegnandolo a chi si avvicina con l’apostolato 137
- il l. spirituale è personale e riassunto concretamente nel programma e nel proposito 284
- ognuna compie il l. spirituale rivedendo ogni mattina il suo programma che riguarda la vita esteriore e l’apostolato 284-286 (vita attiva) e il suo proposito, diviso in mente, volontà e cuore che riguarda la situazione personale e la preghiera, (vita contemplativa) 286-287
- compiere con fedeltà il l. spirituale, l’unum necessarium, pun-
~
tare piuttosto sul positivo anche prendendo nota per un confronto con il risultato dell’esame precedente 288; non cambiare proposito ad ogni predica 289

Malato
- il m. mentre cura le infermità corporali può curare anche le spirituali 58
- il m. ha possibilità di pregare e disporsi ad accettare la volontà di Dio 61, intanto usi i mezzi per guarire 62; ed offra l’apostolato della sofferenza 62

Maria SS.ma
- la Chiesa, due volte nell’anno liturgico, celebra la memoria dei dolori di M.: durante il tempo di Passione e il 15 settembre la sua partecipazione alle sofferenze della Chiesa 152
- M. riceve da Gesù morente l’affidamento di tutti i figli della Chiesa; e supplica che i nemici della Chiesa si convertano 154
- insegnamenti e frutti di questa commemorazione: sentire le sofferenze e i desideri della Chiesa 154-155; raccomandare a M., mediatrice di grazia, anche la Chiesa del purgatorio 155 e con l’apostolato cooperare alla salvezza di tutti gli uomini 156-157

Meditazione
[52-57; 241-248; 278]
- la m. è preghiera mentale 247
- la m. comprende l’istruzione per la mente, l’impegno della volontà, e la preghiera perché il cuore si stabilisca in Dio 53
- la m. non è solo lettura, né predica 53
- la m. si divide in tre parti: istruzione, esame di coscienza e propositi, molta preghiera che è la parte più importante, occupa maggior tempo e indirizza il cuore a Dio 54, 73
- oggetto della m. sono tutte le verità, la liturgia, i propri doveri, le Costituzioni, ecc., 54, 73; nella seconda parte l’esame di coscienza, i propositi 54, 73
- risultato della m.: la persona retta, il cristiano 55; tutto deve tradursi in fortezza nella vita pratica 55
- la m. è necessaria, amare la m., 56, invocare lo Spirito Santo 57; durante il giorno ricordare la m. 57
- la m. rafforza la volontà che pratica con perseveranza i propositi 241; non è solo lettura spirituale che serve ad illuminare la mente 242
- negli Istituti religiosi la m. è prescritta 244; investe tutta la persona: mente, volontà, cuore; tener presente che dal sapere al vivere passa un abisso 244
- prima parte della m. per la mente 73: scelta del soggetto o argomento 244; lettura o ricordo di un fatto, esempio di Gesù, ecc.; è esercizio dell’intelletto 245; seconda parte per il cuore: preghiera per favorire il desiderio della santità, di migliorare 73, più che comprendere, sentire con il cuore 245; terzo, propositi, esercizio della volontà 74; in clima di raccoglimento e di presenza di Dio parlare di sé con lui, esame di coscienza, dolore, proposito per la giornata 74
~
- terminare la m. con la preghiera 246; la m. determina il nostro spirito 248
- la m. bisogna farla e farla bene 247, farla fare e insegnare a farla 247, o predicarla 247, senza trasformarla in una raccolta di avvisi 247
- preparare libri di m. per alcune categorie di persone e diffonderli 248

Onomastico
- nel giorno dell’o. la religiosa rinnovi la professione 125
- il giorno dell’o. è un’opportunità per fare un incontro fra chi guida e chi è guidato 131

Paoline/Figlie di San Paolo
- essere p. è uniformare vita, pensieri, sentimenti a Gesù Maestro e alle Costituzioni 202-203
- si è p. consegnandosi interamente a Dio, nello spirito di Gesù Maestro e delle Costituzioni o... si è soltanto in casa 40

Paolo (S.)
- conversione straordinaria, completa di P. 41-42, utile e a vantaggio della Chiesa 42
- P. viaggiò da una estremità all’altra del mondo allora conosciuto, fondò chiese, predicò ai pagani, ne convertì molti e mandava lettere 42
- la lettera di S. P. ai Romani, scritta a Corinto, è la principale ed è ritenuta un vero trattato di fede 42-43
- domandare a P. per noi la conversione: essere totalmente di di Dio, più fede, più carità e completa dedizione 43

Paradiso
- con la festa dell’Ascensione la Chiesa fa riflettere sulla vita di Gesù e sul P. 95-96
- invito a ordinare tutta la vita al P., sull’esempio dei santi 97, e a stabilirla in Gesù specialmente con la Comunione, la Visita e la Messa 96, 98
- ogni persona facendo la volontà di Dio, fedele ai propositi fatti, arriva al P. 99-100

Pastorale
- la p. è la scienza che insegna a comunicare ciò che si è appreso: primo apprendere la materia che si deve dare alle anime e secondo la via per farla arrivare ad esse 168
- p. significa che lo studio delle materie e prima ancora l’insegnamento, deve diventare pratico, allora scaturisce la corrispondenza all’insegnamento, quindi occorre: studiare le materie da apprendere e le persone a cui comunicare ciò che si è appreso 168
- in alcuni seminari si sono aggiunti ai quattro anni di teologia due anni di studi pratici sulla morale e sulle norme per comunicare nella predicazione, dal confessionale e dal ministero, la dottrina, la morale, la pietà, la liturgia 168;
- gli anni di p. hanno tre fini: imparare oltre le virtù individuali, le virtù sociali e sacerdotali 169; studiare le materie che insegnano a comunicare la verità: predicazione e catechismo, inoltre imparare ad usare i mezzi moderni per la comunicazione
~
del pensiero 169; imparare ad amministrare i sacramenti che comunicano la vita alle anime, specialmente la Confessione, e il modo di educare la gioventù, il popolo e soprattutto maggior preghiera 169
- curare specialmente coloro che dovranno insegnare la p. 170
- per far bene l’apostolato completare gli studi con l’esercizio delle particolari virtù che sono il fine della p. 170
- per le FSP che fanno la propaganda o lavorano nel cinema e fanno esercizio pratico di p. si richiede preparazione, assistenza, educazione, esercitazioni, capacità di virtù sociali 170
- avere particolare attenzione p. per rendere apostolicamente produttivi i talenti che alcuni membri hanno ricevuto da Dio, 171
- p. è comunicare efficacemente la dottrina di Gesù 171, perciò aggiungere nelle classi, dopo la spiegazione, il modo di insegnare, fare come ha fatto S. Paolo, migliorare, inventare nuovi mezzi per comunicare 171-174
- anche nella costruzione delle chiese, l’arte deve servire e non imporsi alla p. per aiutare a vivere il cristianesimo nella sua essenza 173-174, 191
- la parola p. ha un significato ampio, perciò deve curare il culto liturgico per arrivare a formare il corpo mistico di Gesù 174
- dalle FSP sono già stati fatti vari tentativi per preparare testi di catechismo che aiutino non solo a conoscere, ma a praticare quanto Bibbia e liturgia insegnano 175-176; occorre ancora un catechismo mariano, uno per fidanzati, introdurre filmine, dischi 228-229; completare il proprio ufficio, che sia fatto bene anche nella parte tecnica 230-231
- Vita pastorale, periodico della SSP, il primo per la pratica del ministero sacerdotale 172

Pietà/Pratiche di pietà
[52-57; 69-76; 276-279]
- la p. mette l’anima in comunicazione con Dio 52; è essenziale, è il fondamento di tutta la vita paolina 52
- le pratiche di p. proprie, caratteristiche della FP sono meditazione, Visita al SS.mo Sacramento ed esame di coscienza 52
- chiedere a Gesù che tutti i membri della FP facciano bene le tre p. proprie 76; senza togliere neppure un minuto 76, ed essere fedelissimi fino alla morte 76
- la p. è sorgente di ogni bene, ad essa sono promesse grazie per la vita presente e la vita eterna 76
- il P. Maestro raccomanda: Finché si fanno bene esame di coscienza, meditazione e Visita lo spirito sarà sempre vivo e il progresso sarà sempre più sentito... Che mai entrino in Congregazione coloro che non hanno preso l’abitudine, il gusto a queste tre pratiche... 69, 80
- la Congregazione richiede queste tre pratiche e assicura una vita serena, santificante e un progresso continuato 70
- anche per la p. le comunità devono essere una fotografia di
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Casa Madre, dove si prega per il mondo, la Congregazione, le vocazioni, e ognuno progredisce, si santifica e c’è impegno pieno per l’apostolato 228, 232
- compiere tutte e sempre meglio le pratiche di p. 276-277, per progredire, migliorare Confessione, Messa, Comunione 279

Prima Maestra (Tecla Merlo)
- ...fatene tesoro della P. Maestra 78
- Sono molto contento che abbiate fatto un accenno caldo alla P. Maestra. Seguitela sempre. 79
- ...ogni superiora pensi che rappresenta la P. Maestra, specialmente nella bontà, compatimento, sollecitudine per imitarla. Il cuore della P. Maestra è con voi, vi porta tutte nell’animo e tutte nella mente, specialmente in chiesa 264-265

Progredire/Perfezione
[117-120; 276-282; 298-305]
- p è fare, sempre meglio, tutte le pratiche di pietà e tutto ciò che comporta lo studio, l’apostolato, la povertà, 276
- tendere alla p. è il dovere fondamentale di ogni religioso 299
- giova formarsi buone abitudini per p. e far bene ogni cosa con minore o anche senza fatica 182
- S. Paolo ha progredito sempre 119, chiedere a lui di p. in sapienza, grazia, virtù, generosità e apostolato 117
- ci sono anime che p. fino alla professione perpetua, poi ci sono arresti, riprese e ancora discese e verso i cinquant’anni qualcuna si trova nella tiepidezza 118, allora profondo esame di coscienza, ripresa dei voti di povertà, castità e obbedienza e nella preghiera chiedere di p. 118-119
- non scrupoli, ma cammino costante perché fermi non si sta, fortezza e fiducia nel Signore per alimentare la fiamma del p., anche con l’Eucarestia 119-120;
- nella vita religiosa c’è chi continua a salire e chi, a un certo punto, discende; la regola è p. fare sempre tutto, ma tutto meglio 276
- per p. fare sempre e bene, tutte le pratiche di pietà, specialmente l’esame di coscienza, la Visita, la meditazione 277-278; osservanza dei voti 279; p. nello studio e nell’apostolato 280; tenersi unite allo spirito della Chiesa, sentire l’unione con la Congregazione 281
- arrestarsi nel p. è andare indietro 282
- oggetto della p. è il lavoro interiore e il lavoro assegnato 299- 300, specialmente l’obbedienza, la carità, l’umiltà, la vita comune 301-303
- p. è contribuire al benessere dell’Istituto con la preghiera, il buon esempio, il lavoro, cercando le vocazioni, sempre costruire, mai demolire 304-305
- bisogna p. per essere sicuri della perseveranza: chi va avanti, non va indietro 274

Provvidenza
- adorare Dio, sapienza e p. infinita, che crea e ordina ogni cosa per la sua gloria, la salvezza e la
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santificazione dell’uomo, e con la sua potenza ha cura di tutto 101
- Dio è p. e ha cura di ogni persona 102, ad ognuno affida una missione e perciò consegna doni e aiuti particolari 103
- essere docili e abbandonarsi alla p. di Dio che sa ricavare il bene anche dal male 104
- essere riconoscenti a Dio per la sua p. perché niente capita a caso 104, abbandonarsi serenamente a lui 105

Riconoscenza
- la r. è dovere naturale, è segno di buona educazione, in primo luogo r. a Dio per il dono della vita e di ogni altro beneficio 194- 195
- Gesù richiede la r. ai lebbrosi guariti; Maria SS. ma, con il Magnificat è esempio di r.; S. Paolo ci esorta: Grati estote 195, la liturgia, specialmente con l’inno del Te Deum invita alla r. alla SS. ma Trinità 196
- la r. ottiene altre grazie e si dimostra con i fatti, con la corrispondenza 196

Riparazione
- la Messa è mezzo efficace di r. per i moltissimi peccati dell’uomo 48
- r. fatta di preghiera, di santificazione della vita, in unione con Gesù 50, 309
- le FSP offrono r. specialmente per i peccati che si commettono con i mezzi della comunicazione sociale che sono tra i più gravi, i più numerosi e i più dannosi per la società e per le anime 50, 306-310
- il Crocifisso è r. intiera di vita, offrire con la preghiera anche la santificazione della vita, con più fede e più amore 50

Santità
- la s. consiste nell’uniformità alla volontà di Dio, nell’unione con lui, sta nell’interno, cioè pensare e volere come Dio 82
- la scienza della s. è la scienza del volere di Dio 83
- la s. è la scienza che serve per l’eternità 83

Studio
- lo s. nella FP è da farsi secondo la devozione a Gesù Maestro V.V.V., ossia avere del Maestro il giusto concetto: maestro che non solo insegna, ma precede, sostiene, premia 36, 38
- lo s. è un dovere per tutti: mettere a servizio di Dio l’intelligenza 145, la mente 146
- con lo s. dare a Dio l’intelligenza che lui ci ha donato 146
- lo studio è dare al Signore tutta la mente cioè conoscere, il cuore ossia amare, e la volontà che è servire Dio 146
- s. non solo per soddisfare il desiderio di sapere o per farsi una posizione, ma per migliorare se stessi, diventare esemplari ed essere utili agli altri 147-148
- s. in ordine all’apostolato, perciò studiare ciò che serve e lasciare il resto 148
- s. sempre ispirato a Gesù Maestro V.V.V. perché questo è lo spirito della congregazione 149
- s. è l’impegno affidato ad alcuni sacerdoti paolini di presentare
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sempre più chiaramente l’ufficio di Gesù come Maestro, onde lo si possa seguire; perciò accompagnarli con la preghiera e imparare sempre di più 132, 150
- dovere importante è la lettura, meglio lo s. della Bibbia intera, e seguire la liturgia 150
- lo s. per la FSP non deve essere solo teorico, ma pratico ossia che frutti per le anime 168
- progredire nello s. per ciò che riguarda la vita spirituale 280, per ciò che si riferisce all’apostolato: redazione, insegnamento, propaganda, ecc., 280-281

Superiora/e - Maestra/e
- vedere nella s. che guida la comunità il Signore che comunica alle sorelle la sua volontà, per la salute dell’anima 63
- la s. è il canale attraverso cui arrivano alle sorelle le grazie 63
- la s. ha dal Signore le grazie per compiere bene il suo ufficio 63
- pregare per la s. perché abbia abbondanza di grazia 63
- la s. ha verso le sorelle il compito dell’istruzione della mente riguardo la fede, morale, culto, vita religiosa e apostolato 126; il dovere di accompagnarle nella via di Dio insegnando le virtù, seguendo le Costituzioni, con carità 127-128; guidarle nella pietà paolina, specialmente nelle devozioni e nelle pratiche che sono proprie dell’Istituto, spronarle nell’apostolato129-130
- primo ufficio della s. curare nella comunità la santificazione, l’unione e l’apostolato con la preghiera, l’aiuto, l’uguaglianza nelle relazioni, precedendo con l’esempio e dirigendo 227

Virtù
- le v. naturali e soprannaturali si acquistano con le buone abitudini ossia con una serie di atti buoni 181
- formarsi buone abitudini, specialmente in gioventù, rende facile la v. 181-182, per esempio l’abitudine all’esame di coscienza, alla meditazione, alla Visita 182
- le cattive abitudini generano i vizi 183

Visita/Ora di adorazione
[7476; 249256; 278…]
- l’Eucarestia è sacrificio e presenza reale di Gesù, quindi la V. è andare a trovare direttamente Gesù V.V.V. che abita con noi e ci invita 75, 249
- la V., per la Paolina, è la maggiore delle opere di pietà, perché alimenta, illumina e orienta anche Messa, Comunione, Confessione 75
- la V. è il grande dono che il Signore ha fatto alla Congregazione 75
- nella V. Gesù accompagna la sua ispirazione con la grazia 75
- la V. ha lo scopo di stabilire la vita in Cristo Gesù per mezzo del Vangelo, dell’Eucarestia, di Maria SS.ma, di S. Paolo, mediante l’aumento della fede, della speranza, della carità e delle virtù cardinali 250
- la V., divisa generalmente in tre parti, aiuta ad uniformare i pensieri a Gesù Verità facendo
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atti di fede; a stabilire la vita in Gesù Cristo con l’esame di coscienza e fermi propositi; ad uniformare il cuore a quello di Gesù invocando la grazia, ricorrendo a Maria, rinnovando i voti e l’impegno nella vita comune, preparandosi all’apostolato, con la preghiera: Padre nostro, Credo 139-140
- la prima parte della V. aiuta ad aumentare la fede con la lettura della Bibbia, delle Costituzioni, insegnamenti pontifici, catechismo ecc., e a fare atti di fede 250-251; nella seconda parte si fa l’esame di coscienza, al modo della Confessione 252, con pentimento ci si accusa direttamente a Gesù che comunica la sua grazia, si accolgono i suoi avvisi, si presentano i propositi 252253; nella terza parte con la comunione spirituale, la rinnovazione della professione religiosa, con il rosario si fa esercizio di carità e di preghiera, 76, 253
- per progredire, migliorare la V. 278
- come Paolina, chiedere al Signore di comprendere la bellezza e l’utilità della V. al SS.mo Sacramento 249
- la V. al SS.mo Sacramento è nella pietà il distintivo della FSP 254
- fare e far bene la V., sempre, e se vi sono distrazioni o preoccupazioni abbondare in preghiera 254-255
- la V. incomincia quando inizia il colloquio con Gesù: insegnarla, diffondere libri che insegnano la V. 255

Vita
- la v. presente è un viaggio 91, e come pellegrini, purificati dal Battesimo si compie un cammino 91, dedicandosi con retta intenzione e fedeltà alla missione indicata dal Signore 92-93; si acquistano meriti, lavorando si fa penitenza, e corrispondendo alla grazia si segue la linea retta del volere di Dio finché egli richiamerà a sé 94

Vita religiosa
- dando uno sguardo al passato, ringraziare Dio soprattutto perché si è nati in una famiglia cristiana, e in seguito per la chiamata alla v. paolina 290-293 e fatta la professione si è lasciato tutto 294295
- la v. sarà sempre lieta se vissuta interamente 296-297
- quando muore una religiosa mandare suffragi e vedere come ha passato la v. per imparare dai suoi esempi 178-180
- la v. comporta dei doveri comuni stabiliti dalla Chiesa per tutti i religiosi in genere, ma poiché ogni Istituto ha spirito e apostolato diverso, esistono anche le Costituzioni con norme proprie a cui ogni membro con la professione si obbliga ad obbedire e così tendere alla santità 202
- la Congregazione paolina ha come devozione centrale Gesù Maestro Via, Verità e Vita che costituisce uno spirito proprio nella pietà, nello studio, nell’apostolato, nell’osservanza della v. religiosa 203-208
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- la professione comporta la v. comune che è esercizio di obbedienza 214, di carità 215, di umiltà, di unione delle forze 216-217; 304

Vocazione
- pregare il Signore perché liberi la Chiesa dai non chiamati, e che tutti i chiamati vi entrino 106
- la v. è la chiamata ad un servizio particolare di Dio e delle anime 106, è la volontà di Dio che destina alcuni a questo 107
- la v. richiede di studiare con fede, umiltà e generosità la volontà di Dio 107, e perciò preghiera 108
- la v. richiede anche qualità naturali: buona intelligenza, generosità, fervore, tensione al meglio, l’amore a uno specifico apostolato 108-109
- Dio ha bisogno degli uomini 111, alla fine della vita darà alla FSP che ha vissuto la sua v. il premio di chi ha fatto bene e ha insegnato il bene 110
- per corrispondere alla v. occorre sceglierla alla luce di Dio, amare intensamente l’Istituto, con perseveranza 110, 270-274
- essere riconoscenti al Signore per la v. paolina 297
- corrispondere alla v. vuol dire, in primo luogo tendere alla perfezione religiosa mediante i voti di povertà, castità, obbedienza nella vita comune, questo è dovere grave, sostanziale 298299
- contribuire al progresso della congregazione lavorando per le v. 305

Voti religiosi
- con i v., in primo luogo si offre a Dio la mente perché sia formata in Gesù Cristo 39, ci si consegna a Dio e si offre tutto per la sua gloria e la pace agli uomini 39
- con i v. si dà tutto, e ciò è fondamentale: Vivit vero in me Christus 39-40
- i v. di povertà, castità e obbedienza hanno il loro fondamento nelle virtù di fede, speranza e carità infuse nel Battesimo 121, quindi l’esame di coscienza sui v. comincia dai comandamenti, preghiera e sacramenti, dalle virtù teologali: da buoni cristiani si diventa buoni religiosi 122-123;
- alla religiosa per progredire si richiede oltre la pratica completa della pietà 277-279, l’osservanza fedele delle virtù e dei v. 279-280.
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