Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

35. IMPOSTARE LA FORMAZIONE E ASSUMERE MEGLIO L’APOSTOLATO
Apertura della Casa di Montebello Vicentino
Riunione con le professe, Castel Gandolfo, 3 ottobre 19631


[…] C’è una sola che va a scuola poi fuori?
– Pensavo due: suor Maddalena e suor Maria, a Roma. Poi anche Egidia, la postulante, va ad Albano.
La mattina, bene. Suor Maria, il cognome è?
– Suor Maria S.
E poi suor…
– Suor Maddalena!?
E poi c’è anche un’altra…
– …di nome Egidia, fa le magistrali.
Egidia da fare…
– …è la postulante che è entrata l’altro giorno.
Ah, quella lì.
– Stava laggiù.
E delle aspiranti che verranno?
– A scuola nessuna deve andare.
Magistrale… allora, si chiama questa?
– Egidia.
Che cognome ha?
– Codazzi.
~
Rispetto adesso per SE VUOI. E avrà bisogno di aiuto.
– Sì […].
Chi c’è che aiuta adesso?
– Beh, aiutava suor Maria S., quella lì che va a scuola. Comunque…
Potrà ancora aiutare.
– Penso di sì.
Sì.
– Sì perché quando è…
C’è qualche novizia [che può] fare qualcosina. Al noviziato, vediamo come funziona il noviziato… Chi c’è al noviziato? L’elenco…
– C’è suor Maria S., suor Piera…
Noviziato sono. Poi…
– Suor Piera.
Piera…
– Suor Rosa.
Maria Rosa. Rosa quale?
– Quella di Milano.
Rosa…
– E poi suor Rosangela…
Rosangela… Poi?
– Suor Franca.
Già, allora, qui… lì in noviziato ci vorrà almeno un’ora al giorno di scuola; le materie bisogna prepararle. E le materie: c’è stato religioso, unito alle Costituzioni: bisogna procurare quelle lì; stato religioso: si può domandare, […] se lo sapete già.
– […]
Poi ci vorrà: liturgia, ci vuole il canto […]; poi religione; e vita religiosa e Costituzioni sono due materie; che poi, oltre religione, vediamo ancora: quali materie pensate che occorrano? che gioverebbero per voi? Sarebbe utile che suor Maddalena si informasse un po’ dalle Pastorelle…
– Sì, da Madre Giacomina2.
Hai già l’elenco?
~
– No, no. Ho in cantiere di andare3
– Io una vola sono andata io, e mi ha dato un elenco e anche mi ha procurato i libri.
Li avete?
– Beh, qui adesso non ce l’ho, comunque… i libri li abbiamo portati a casa nuova di là, però ce li abbiamo. Hanno dato anche delle dispense di materie pratiche. Forse sarà bene che le facciamo: ad esempio, di cucina, di pulire bene, igiene, così per smacchiare, stirare, eccetera… le abbiamo fatte noi, vero?, vi ricordate? Così sarà bene che le facciano anche loro… un po’ di infermeria, così…
Più di tutto… più di tutto apostolato. Apostolato: per spiegare che cos’è. Ci vuole uno studio, questo, uno studio organico del vostro apostolato, sì. Bisogna che ti metti dentro a studiarli ben bene; fatti i riassunti… che ci siano nell’anno almeno cinquanta lezioni. Quindi, ecco, cosa comprende il vostro apostolato? L’importanza, i mezzi, tutto quello che riguarda… proprio un trattato vocazionario, facendoti insegnare anche da don Panebianco, il quale sta facendo appunto, sta scrivendo un libro vocazionale, e potete intendervi insieme. Adesso mi ha dato la prima lezione, e gliel’ho detto la settimana scorsa e mi ha portato la prima lezione… e questa settimana ne porterà un’altra, ecco. Bisogna proprio dare una istruzione generale: che cosa sia la vocazione, i requisiti, le condizioni; poi dopo i segni di vocazione; poi tutto quel che sono i mezzi per raccogliere le vocazioni: eh, lì ci sarà la rivista, ci saranno i contatti, ci saranno le giornate vocazionarie, le Mostre… tutto quel che viene. E siate bene al corrente che sia proprio uno studio organico. Come? E se un medico studia prima di tutto la medicina, così voi dovete studiare le vostre materie. E questo è un impegno molto grave, e d’altra parte è fondamentale nell’Istituto. Ma questo lo dovrai farlo a tutte, ma specialmente alle novizie. A tutte, allora. Si potrebbe fare la domenica forse – raccolte4 tutte –, ma altrimenti alle novizie sempre che ci sia; e poi prepararlo
~
bene raccogliendo dei libri, leggendo riviste, in continuità. Uno studio specifico per voi, questo: apostolato, sì. La novizia però un’ora anche nella settimana, avviene anche un’ora prevista. Il vostro apostolato che venga bene illustrato, e che dopo sappiate cosa farvi, sì… consultandovi. Oh! Quindi l’apostolato, e poi potete fare quello che avete detto, e cioè un po’ di lavori. Come la chiamano?
– Economia domestica.
Economia domestica, la chiamano le Pie Discepole.
Economia domestica: e una volta faranno la cucina – eh, ma c’è da fare in cucina, eh! –, perché il modo di acquistare i fagioli e le patate… bisogna saper acquistare! Conservare…
– Abbiamo alcuni fascicoli di dispense che abbiamo avuto dalle Pastorelle […]
Sì. E beh, questo è già una guida. E un po’ di infermeria?, ho detto. Poi un po’ la pulizia della casa… e fare il bucato e cominci a fare, e tener l’ordine nella casa. Perché bisogna che vi organizzate un po’ bene, che l’Istituto si presenti bene ormai, sì. E quindi ci sia […].
Quindi, intanto quelle materie: una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette… ci sono. Oh! Però sarà bene che si faccia un indice di lì; e poi dopo per sviluppare un capitolo, un altro, un altro… allora cerchi riviste, libri, quel che sai già, quello che hai voglia di sentire, dei consigli da altri, eccetera. Oh, questo schema.
E così ci saranno [lezioni] per le aspiranti. Per le aspiranti ci vuole pure la scuola. Come stanno queste aspiranti? Queste aspiranti sono molto diseguali nell’istruzione che hanno?
– No, no. Sono molto simili queste che devono venire. Vero?
– Sì, sì.
– Eh, quelle che devono venire, insomma.
Hanno già fatto le medie?
– E no…
– Cecilia le ha fatte le medie?
– Cecilia mi pare che no, ha interrotto il secondo commerciale, non avrebbe il terzo.
– Però è stata impiegata.
Quante vengono?
~
– Ma veramente… dunque una è venuta, una entra lunedì prossimo, il sette, e una tarda un po’ di giorni ad entrare: doveva entrare il sette insieme all’altra, invece dovrà tardare un po’.
Non viene qualcheduna all’Immacolata?
– L’Immacolata ancora non è… non è ben…
È sicura?
– Non è sicura ancora.
Bene. Allora comincia. Quante sono le aspiranti attualmente?
– Una sola ce n’è in casa. Un’altra lunedì verrà, è andata a buon fine.
Le aspiranti sono tre?
– Tra un po’ saranno tre.
– Egidia.
Quella però non ha bisogno di quelle scuole lì.
– No, perché fa il terzo magistrale.
E allora quella lì dovrebbe andare a scuola pubblica, neh? A scuole […]. Ora non so se sia là… si danno [lezioni] in latino?
– No no no! Il latino non c’era…
Non lo spiegano… spiegano in italiano?
– Loro spiegano in italiano, sì sì… in italiano.
Va bene, allora può andare a scuola, ma il primo anno sarà un po’ faticoso perché ci vuole anche la filosofia.
– Questa ragazza, signor Primo Maestro, continua proprio le Magistrali, per diventare maestra. Non va proprio a Regina Mundi…
Ah, non va a Regina Mundi?
– Lei continua proprio la scuola…
– Poi dopo potrà andare, adesso deve prendere ancora il diploma magistrale.
Ah, ho capito adesso. Deve ancora fare un pezzetto. Allora togliamo dall’elenco di quelle…
– Ma non ce l’ha messa nell’elenco per la Regina Mundi.
– Ce l’ha messa?
Ah, magistrale è Egidia, neh? È vero, sì. Oh! Adesso, aspettare che venga ancora quella lì, poi ce ne sarà una… e ne saran due allora.
– E poi speriamo che presto… una sola lì ha rimandato di poco, insomma. Mentre entra anche l’altra, sono tre; poi a dicembre….
~
Lì bisogna che una faccia scuola a queste aspiranti. E credo che bisognerà ancora che la faccia tu la scuola, perché Maria Grazia dovrà piuttosto far la parte spirituale, la parte spirituale di assistenza e di aiuto pratico, sì. Quanto a scuola bisognerà forse ancora tu, la faccia tu.
E più o meno sapete quali materie scegliere? Perché queste qui non contano mica di andare avanti e fare altri studi? Avete promesso qualche cosa?
– No, non abbiamo promesso niente. Poi hanno fatto qualche corso, così, di infermeria, di dattilografia; hanno fatto qualche corso… poi erano impiegate anche, quindi… insomma… Una è sarta.
In quello che già sanno, bisognerebbe un po’ coltivarle che non perdano, perché tutto sarà utile poi, tutto sarà utile nella vita vostra… la vita vostra è complessa, la vita vostra è complessa! C’è da far con tanta gente, in tante maniere… se vi preparate bene. Quindi vedere un po’ in che cosa potete aiutare queste, quindi.

Adesso per […] stavamo parlando di SE VUOI. Qui, prima c’è la redazione, neh, c’è la redazione. Per la redazione chi avete di aiuto?
– Di aiuto fino adesso non… suor Maria S. va un po’ a Regina Mundi…
– Amelia…
– Ah, Amelia, sì, con gli articoli… ha scritto qualcosa, sì… qualche altra… Però proprio non stanno più qui…
Perché adesso è di quante pagine?
– Ottantadue, ottantaquattro.
E ce n’è parecchia materia. Bene.
– Qui si può fare sempre meglio, sempre meglio si può fare.
Puoi trovare chi ti aiuti.
– Beh, finora, appunto, suor Maria che era qui mi aiutava. E poi qualcuna che era a Torino; adesso che sono qui neanche – penso – possano continuare ad aiutarmi. È suor Maria S., ecco.
Deve andare a scuola e poi al noviziato.
– Però, siccome lei si occupa anche un po’ dei libri, delle recensioni, così… stava preparando anche un elenco dei libri vocazionari,
~
allora è in una posizione buona per potermi aiutare; anche perché lei era a conoscenza di tutte le novità anche di libri vocazionari. Quindi…
Con tante pagine così, forse avrai ancor bisogno un po’ di aiuto; se trovasse ancora qualche collaboratore.
– Se possono loro… Don Panebianco a volte scrive qualche cosa nella parte degli educatori; poi qualche cosa anche copiamo, insomma, non è che…
E certo che si fa uso!
– E anche degli scrittori un po’ famosi, no? Cioè, per avere qualche firma un po’ che faccia effetto, copiamo.
E se puoi trovarti aiuto, [va bene]: perché anche varietà nello stile ha il suo valore, la sua importanza. Però bisognerà che anche voi facciate già. Madre Caterina?
– Per SE VUOI?
Sì.
– Ah, a volte ha scritto, qualche volta qualche articolo. Se avesse tempo, magari.
E chi altri può fare?
– Beh, suor Ignazia, suor Maddalena.…
Madre Ignazia, sicuro, suor Ignazia, sì. Dare aiuto, eh! A questo ricorrere… vediamo un po’… e poi se trovi altri, meglio.
– Sì, beh, io lo dico a tutti…
Suona tanti campanelli, finché rispondino!
Ma ciò che adesso è insieme anche molto importante… certo in primo luogo è importante la direzione, ma la diffusione: come stiamo?
– Stiamo5 sui 4.000, 4.000, abbonati; non sono molti. Però adesso vorremmo continuare il lancio che abbiamo iniziato quest’anno… Sono ancora 40.000 da spedire, quei volantini; vorremmo finirli in questo periodo.
Il momento opportuno forse sarà novembre e dicembre?
– Eh, [occorre] aspettare un po’…
Quando esce il numero?
– Ma vede, signor Primo Maestro, noi lo consegniamo alla stampa, ma dopo un mese e mezzo ce lo danno stampato…
~
– Sì, questo mese glielo han fatto un po’ di ritardo…
– Diciamo, stampato molto tardi perché, siccome esce ogni due mesi, allora l’attesa è tanta
6; comunque adesso contiamo di darlo tra qualche giorno, tra un po’ di giorni alla stampa.
Fatelo. Adesso ne è uscito uno…
– Eh, ne è uscito uno, ma per farlo uscire tra un mese e mezzo dobbiamo consegnarlo tra un po’ di giorni. Noi cerchiamo di consegnarlo presto perché esca ai primi di novembre.
Ecco, diffusione, allora. Adesso si dedicava alla diffusione suor Elisabetta. E chi l’aiuta?
– L’aiutava un po’ suor Rosa.
Come?
– Aiutava suor Rosa un pochetto.
Rosa…
– Suor Rosa, novizia.
La novizia… Ma la corrispondenza con gli abbonati e la contabilità con gli abbonati…
– Ci pensiamo… insomma ci penso io e suor Rosa; ci penso più che altro io ma…
Scrivere agli abbonati che vi cerchino degli indirizzi.
– Beh, ogni tanto… insomma poco tempo fa è stato fatto un lancio su SE VUOI, di mandare a […]. Lettere di chiamate le mandate sempre. Generalmente […] suor Rosa le scrive7.
Suor Rosa è novizia?
– Sì sì.
Sì, quella lì può fare, può aiutare…
– È stata otto anni impiegata a Milano.
Cosa faceva?
– Otto anni impiegata è stata in un ufficio a Milano.
Era per la contabilità?
– Sì, penso la contabilità, la corrispondenza. Ha un corso di inglese, di francese, dattilografia, stenografia… insomma potrebbe essere un po’ preparata per questo lavoro.
Allora, vada avanti, se lo faccia questo lavoro. Certo è un lavoro nuovo, lì della ricerca degli abbonati, però poco per volta, poco per volta si impara.
~
Ma, sì, adesso per fare anche un’altra entrata, bisognerebbe che ci fosse una libreria da casa; cioè, raccogliere i libri più importanti vocazionari; e poi sempre pubblicarli nel SE VUOI, neh!; magari farvi dare i depositi di certi libri. Se guadagni ne avete molti8.
– Di averne tutti?
– I libri anche delle altre…
Case editrici.
– Sì, perché noi li richiediamo per recensione; ce ne portano due o tre copie; ce li mandano sempre gratuitamente e…
– Noi ogni numero ne recensiamo una ventina degli ultimi libri vocazionali, però finora non abbiamo mai messo di richiederli a noi, questo… soltanto li recensiamo.
Credo che adesso bisogna far proprio un deposito qui; poi fare questo ufficio di propaganda, e anche quei piccoli cataloghi: che sarà piccolo piccolo per principio. Poi, quel campo lì è tanto esteso, sì. Bisognerebbe proprio imparare.
– Sì, l’abbiamo già incominciato…
Quanto ne avete già adesso di lavoro? Vi hanno ordinato di questi libri?
– Eh, qualche volta li ordinavamo noi… non facciamo tanta réclame, perché non ce li abbiamo, perciò…
– Dobbiamo andarceli a procurare quando ce li ordinano… Ora perché anche non sapevamo dove metterli qui a casa… proprio… ora liberiamo qui…
Sì, bisogna proprio contare di fare una libreria adesso.
– Alla Mostra delle Vocazioni li abbiamo venduti anche di ultimi libri vocazionari.
– Ma dice proprio come deposito, averli…
E ne avevate acquistati molti?
– Beh, quelli nuovi… di quelli ultimi non molti […].
– Di qualche titolo, non erano molti, a dire il vero.
– Pochi, pochi pochi…
Ma mi han detto che venivano da voi e venivano volentieri.
– Sì. Un po’ si fermavano…
– …perché c’erano i titoli…
– [Si è incassato] 155.000 lire.
~
– Dice 155.000 lire suor Maddalena.
– In tutto ho incassato tanto, 155.000 lire.
Ci vogliono 1.500 lire almeno! Ma voglio dire, volevo dire: ci vuole non quello ma dieci volte, volevo dire.
– 155.000 lire moltiplicato 10?
Quanto viene a fare?
– Un milione e mezzo?
Ci metti uno zero… Ma questo deve avvenire; proprio deve essere un’entrata poi, una delle vostre entrate. Farveli dare con uno sconto maggiore e poi a loro [gli acquirenti] dare il prezzo di copertina, perché poi ci sono anche le spese di posta, neh?! E quei libri li avete presi a Roma, oppure da altre case editrici?
– Molti erano presi a Torino, alla edizioni UECI 9, lì a Torino li avevamo presi. E poi alcuni…
– Un po’ abbiamo dovuto prenderli anche dai vari Istituti, perché quelli che erano presenti alla Mostra volevano che si vendessero opere che trattavano di loro, e loro ce li hanno dati…
– I missionari della Consolata ed i Comboniani.
Ve li regalavano?
– No, li dovevamo pagare…
– No, loro ce li davano con un buono sconto, e poi noi li vendevamo al costo di copertina.
– Un po’ ci siamo aperti anche a altre edizioni però così…
– Non c’erano editori lì delle vocazioni, poi anche al […]
Perché adesso ne escono tanti di libri vocazionari. Quindi stare appresso, farvi un cataloghino, procurarli e poi dopo averne qualche copia in casa, perché se poi viene l’ordinazione, dovete mandarli a prendere – non so – a Milano. Allora è vero che si fa così: che, se il libro è stampato a Milano, si dà l’ordine da Milano che lo spediscano a quel signore che ha chiesto; non far due conti, uno qui e un altro. Qui ci andrebbe un po’ d’aiuto a una che facesse ’sto lavoro ben bene.
– Io penso che potrebbe suor Franca aiutare qui.
Franca? È molto istruita? Che scuole ha fatto?
– Computista commerciale.
~
Ma ha fatto le tre, tre anni?
– Tre anni e poi altri due; in tutto cinque anni dopo le elementari.
Dopo le elementari…
– Dopo le elementari cinque anni.
Bene, allora un poco saprà.
– Sì, poi le inventa, poi così10.
– Poi è stata impiegata in uffici contabili, proprio…
– Potrebbe aiutare suor Maria almeno in questo…
Aiutare, sì sì. Franca?
– Franca, sì.

Oh! Dischi!
– […] Li possiamo dare poi quei due che abbiamo a don Pagano11. Glielo dice lei?
Non a don Pagano, a don Ferrero12 che…
– Ma don Ferrero non li vuole…
Non li vuole?
– Lui dice che non se ne occupa…
Come? Adesso lui vorrebbe che voi faceste l’impressione, cioè le diciture. Ma questo bisogna che si metta in moto. Come possiamo fare adesso? Qui bisogna che… Chi si può dedicare a questo? Perché ci vogliono due adesso: una per i dischi ed una per le filmine. Bisogna che vi facciate anche conoscere, e che vi serva tutto nell’apostolato: quindi che viene fuori… dal vostro lavoro viene fuori l’entrata.

Adesso intanto bisogna fare questo calcolo, che si deve aprire la casa a Vicenza. Ora bisognerà che là si cominci a andare o due o tre per preparare, perché lì chissà quante cose ci saranno da mettere a posto e di adattare alla comunità
~
nostra, alla comunità vostra. Quindi, io credo che Madre De Luca che [debba] andar su, e per avere là e portare su la macchina; perché adesso ne avete tre qui.
– E sì, ne abbiamo fin troppe macchine!
Ed ora, portarne su una, che lì vi muovete più facilmente; e vedere di metter là a posto, tutto; e poi allora che siate almeno o tre o quattro, tre almeno. Adesso, se chi viene con te… [è] suor Elisabetta?, allora bisogna dare questo ufficio di suor Elisabetta, bisogna darlo ad un’altra.
– A Rosa.
A Rosa…
– Rosa che ha sempre aiutato.
Adesso, come siete occupate le altre?
– Abbiamo finito?
Dunque, tu sei occupata? Dove lavori?
– Suor Antonietta fa cucina.
Nella cucina? E tenere un po’ in ordine attorno a questa casa: eh, bisogna che si presenti più bene adesso, come è adesso… e sono… c’è ancora da finire dei muratori, ma poi dopo che sia proprio una casa da degne suore; è bene che chi viene poi qui sia ben impressionato; sia una bella casa non di lusso ma pulita, ordinata dentro e fuori.
E basta che venga essa [a Montebello], soltanto suor Elisabetta?
– Lei aveva detto a suor Elisabetta e suor Vincenza, non so…
Condurti suor Vincenza? E va bene…
– Così ha detto lei… esse son contente.
Sì… Oh, sì. Poi…
– Se dobbiamo essere quattro, suor Giovanna è l’unica che resta libera.
Montello?
– Montebello!
Ah, sempre Montebello…
– Ma, per adesso no… […] per adesso no […]
Ha detto?
– Suor Vincenza…
Ha detto suor Vincenza?
– Sì… quello che è.
~
Adesso bisogna che parliamo anche delle pergamene, perché intanto fate anche questo lavoro per le entrate, poiché adesso le spese sono molto forti: costruzioni e adattamento di una casa… e poi c’è da fare poi questo che ho detto, un lavoro di fiducia… ma questo, prima. Pergamene: allora, come fate adesso? Però farne un po’ di più, se ci sono da fare…Come faceva adesso la suora?
– Suor Maria Grazia era adesso la responsabile delle pergamene. Però fino adesso, eh… ma lei ha proprio l’incarico. Poi l’aiutava suor Rosangela, che è pure una delle novizie. Ma ne ha proprio molte… insomma a volte ne han tante di pergamene, e ne chiedono tante […] Eh, insomma, sta lì tutto il giorno, tutto il giorno a scrivere. Le porta a firmare, poi.
Ma, in sostanza, vanno un po’ a sbalzi?
– Beh, ma in questo periodo…
– Questo è un periodo buono perché c’è il Concilio.
– In questo periodo, adesso con il Concilio, aumentano.
Come?
– Con il Concilio aumentano, perché i vescovi vengono a giugno, anche […]; non so, può darsi che in inverno non ce ne siano molte, ma in questo periodo ce ne sono molte.
– È in febbraio…
– Ecco, a febbraio, sì, non ce ne sono molte a febbraio.
– Si sa che in quel periodo sono poche…
Impongano all’autista se vuole andare in cappella. Chiudi questa porta qui13
– Comunque è suor Ignazia che fa la scuola, come abbiamo detto, alle novizie nella mattinata; poi nel pomeriggio la fa suor Maddalena. Ora lei quelle ore che ha nel pomeriggio potrebbe far…
Ma suor Maddalena ha da studiare, poi, eh!
– Eh, sì, però non è che sia uno studio che bisogna fare fisso; lì basta studiare per gli esami… poi il resto è libero!
Ah… le scolare che voglion studiare solo sotto gli esami!!
– Eh, suor Maddalena studia fin troppo!
Allora, come facciamo, suor Maddalena? Dico, partiamo, sì, bene.
~
– Quelle ore in cui suor Ignazia non fa scuola alle novizie, allora potrebbe aiutare per le pergamene, che lei le sa fare molto bene.
Ah, sì?
– Sì, sì, ma le faccio ordinarie…
– Prima le faceva sempre lei.
Va bene…
– Fai le cornici.
Va bene così, senti.
– E poi le gira l’ordine a suor Piera.
– Beh, ma vedi ora che a quelle lì non c’è più da farci affidamento però… perché hanno la scuola, tutto lo studio.
Ma… ma… un’altra non c’è ancor che ha iniziato?
– Nella scrittura c’è lei, suor Maria, ma insomma. […] Va molto bene; però forse non ha bene la mano, non so per i […].
Piera?
– Piera nella pittura riesce molto bene.
– E anche suor Rosangela…
– Suor Piera e suor Rosangela aiutano nella pittura.
– Suor Giovanna potrebbe aiutare nella pittura…
Suor Piera… e quell’altra?
– Suor Rosangela.
Cosa l’abbiamo già messa a fare suor Rosangela?
– Niente… è novizia.
– Suor Rosangela mi aiuta sempre per le pergamene. Però certo le novizie hanno quasi tutta la giornata piena… per lo studio.
Generalmente, alle novizie o ai novizi si danno di apostolato quattro ore e mezzo…
– Oh, allora noi abbiamo calcolato molto poco, abbiamo calcolato un’ora e mezza… dobbiamo rifarlo l’orario.
– Sì sì.
Ai nostri novizi e alle novizie delle Figlie di San Paolo… hanno quattro ore e mezzo di lavoro al giorno; qualche volta quattro anche soltanto, e qualche volta cinque, ma in media fan quattro e mezzo, secondo anche l’urgenza di qualche cosa.
E suor Giovanna cosa fa? L’autista?
– Suor Giovanna pensavo anche a Montebello, non so però se… così saremmo state con suor Elisabetta, suor Vincenza e suor Giovanna. Però, lei dice tre o quattro possono venire: quindi, allora, possiamo andare tre e suor Giovanna resta qui.
~
Adesso, direi fare tre voi, e poi con una aspirante.
– Magari quella lì del Veneto che deve entrare.
Una che sia svestita può far commissioni senza dar impressioni già… una, quella che vi dà più fiducia, ecco, quella che vi ispira più… più matura; che anche se si deve mandare a far commissioni o altro, sia persona che fa bene, ecco, in sostanza.
– Speriamo di trovarcela subito lì una…
Perché poi dopo bisogna che facciate, che facciate il […] E va poi su […], vai suor Nazarena?
– Ma lei farà un pochino qui per la rivista, però per un po’ andrà in giro…
Il più importante, certo, adesso è la rivista. Ma poi anche andare in giro. Ma se voi siete già là tre…
– E poi cercheremo di far qualcosa pure noi…
Potete lavorare… vi assicurate.
– Certo, se no lì che facciamo noi?
Adesso bisogna lavorare a mettere a posto la casa, e poi dopo lavorare per la ricerca di queste aspiranti, sì, sì.

Oh, allora, adesso filmine e dischi. Che abbiamo ancora da dire? Madre Caterina ha già fatto qualcosa in questo…
– Beh, signor Primo Maestro, io le filmine le avevo parecchi anni fa, l’incarico; c’è stata soltanto qualche fotografia ma niente di conclusivo. Devo riprendere quelle là?
Allora… devi ancora farti insegnare? Eh?
– Sì […].
Bisognerà allora o rivolgersi alle Figlie o alle Pie Discepole… le une e le altre le fanno.

Adesso l’aspirante [che] viene per Montebello14, si può tardare ancora, se andate… Ma d’altra parte Madre Tecla bisogna ancora che venga di tanto in tanto qui, per seguire ancora la costruzione. Quindi, ci sono dei tempi in cui… perché bisogna portare a termine questa costruzione e nello stesso tempo pensare che c’è da pagare una cosa e l’altra, eh! E bisognerà che abbia un aiuto…
~
– Per le firme…
Sì, perché così si impara. La casa di Inghilterra, la nostra casa maschile, vive dei dischi; e sono una ventina di persone: vivono dei dischi. E possibilmente dischi che si riferiscono alle vocazioni, neh, perché tutto qui è ordinato alle vocazioni. Allora scegliere chi può dare un avviamento.
E si coltivano, si preparano poi le Mostre vocazionarie, neh! Lì bisogna un po’ domandare… chiedono materiale per le vocazioni, per le giornate vocazionarie, chiedono degli striscioni, […] conferenze vocazionarie… conferenze vocazionarie… lì non vanno… potrai scrivere, e vedere un po’, parlare bene a don Panebianco sul da fare. Oh, sì. Lì sì, nelle adunanze domenicali potranno fare, se ne potranno fare; e dirò a don Ruggeri15 che mandi il sacerdote per l’atto religioso16.
– Tutti i giorni!? La domenica?
Come?
– Tutti i giorni che venga il sacerdote?
Ah, questo non ho ancora avvertito, perché non abbiamo ancora detto…
– Non tantissimo poi…
Quando andreste su? Quando andreste su; e poi… ci vuole l’altare.
– Appunto, ora andiamo lì e ci sono ancora in casa i padroni.
Ma non è andato via?
– No, signor Maestro, perché aveva detto il 12 ottobre che se ne andava. Sul contratto ha messo il 30 settembre.
Ma fallo mantenere questo perché…
– Ecco, però, quando abbiamo firmato il contratto, lui ha insistito molto perché si mettesse il 12 ottobre; allora io ho insistito molto per il 30 settembre, e lì non si concludeva… allora poi alla fine abbiamo deciso così: che lui cedeva e scriveva il 30 settembre, però io cedevo insomma, poi in pratica gli davo qualche giorno. Quindi ora appena lei mi dice di andare, io
~
vado. E vorrà dire che se lui non se n’è andato noi ci mettiamo ugualmente dentro casa, intanto sono due piani e poi è una famiglia, insomma, per bene… vero. Quindi penso che si possa fare e così andiamo presto là. Poi lì vanno in villeggiatura, quindi ormai […] d’appoggio.
Se piove… E, allora, quando poi si è pulito, si possa procurare un altarino dove si potrà poi aver la Messa in casa. Quant’è distante la parrocchia?
– Poco. È vicina, sarà un duecento, duecento metri, neanche duecento metri.
Ah, bene, è vicina allora.
– Sì sì, non ci sono problemi. Rimane molto isolato e nello stesso tempo è vicinissimo all’abitato. Non so, poi quando verrà, insomma lo vedrà, perché il paesetto ha una piccola […], collina…
– Una specie di collina.
– Ma scendendo sotto c’è subito l’abitato.
Ma loro se li sono presi i soldi in anticipo!
– Comunque quando glielo ho detto che io andavo il 30 settembre, mi hanno detto che se voglio, insomma, loro mi ridanno subito i denari indietro e si riprendono la casa perché si sono pentiti di averlo fatto. Comunque, non so, l’abate17 mi ha detto che, secondo lui, vale più del doppio di quello che l’ho pagata e anche don Ruggeri mi dice così e allora devo stare un po’ buona anch’io.
E buona, eh! E va bene!
Oh! Sia riassunto questo.
– Sì.
Così ne abbiamo il testo18. Intanto vedere un po’ qui: perché l’ingegnere ha poi presentato lo schizzo della Cappella?
– No, non ha presentato niente.
Ma bravo…
– L’ingegnere adesso è fuori Roma.
… al telefono?
– Sì, ho telefonato, proprio oggi, ma non torna domani.
Come?
~
– Ho telefonato quest’oggi e mi hanno detto che è fuori Roma e non torna domani.
Bisogna proprio insistere.
Allora, per suor Caterina: a chi pensi di rivolgerti, alle Figlie o alle Pie Discepole?
– Le Figlie sono qui a Grottaferrata… restano allora molto vicine. Noi conosciamo una suora…
Va bene… Filmine. E adesso vedo19… bisogna che parli con don Ferrero per fare le…
– Almeno questi primi due li potesse fare don Pagano, perché lui un po’ li ha seguiti, così, li ha letti più volte, insomma, ci ha dato qualche consiglio. Ora se questi due poi saltano… allora vorrei stamparne due.
Adesso questo non si può.
Poi, andando su, dovrete comprare un po’ di mobilio, e tutti gli arnesi di cucina; poi negli uffici e nei lavori in cui avete bisogno di aiuto, vuol dire che prenderete poi delle aspiranti, quelle che arrivano.
– Le prendiamo…!
Sì, per qui, qui nelle cose varie, perché il lavoro è parecchio.

– Signor Primo Maestro, volevo dire ancora questo. Riguardo alle Mostre, adesso il 20 ottobre ne dobbiamo fare una a Lodi, il 20 di questo mese…
A Lodi?
– A Lodi.
Dove si fa? In Seminario?
– Eh, dunque, presso una casa di adunanze, al centro di Lodi. Però è una Mostra parrocchiale in cui parteciperemo soltanto noi Suore Apostoline…
– Come quella itinerante, così, quella piccolina, ridotta.
– Però non è proprio quella, è il nostro materiale e prendiamo del materiale della Mostra che abbiamo fatto a Vicenza, insomma, quello della parte generale.
Nella parte generale…
– Noi siamo state a Lodi per metterci d’accordo per questa Mostra ed è stato stabilito così, per il 20 di questo mese; anche
~
durante i giorni della Mostra ci dovrà essere qualche suora che spiega la vocazione in generale…
Tant’è che siete là a Montebello, no?!
– Da Montebello?
Eh, da Montebello andate ad essa.
– Si deve organizzare per metterle su queste Mostre… non so io.
– Tutto possiamo farlo noi da Montebello.
Non so quale è il lavoro… se… vedete un po’ come aiutarvi in questo. Chi è che ha messo su a Vicenza?
– Beh, Nazarena e Madre Caterina.
– Abbiamo messo su insieme. Eravamo noi due, suor Franca, qualcun’altra
20. In genere, dunque, beh, prima io avevo l’incarico, non so… fino a l’anno scorso […]
– Adesso avevo io l’incarico…
– E poi in genere nelle Mostre mi ha aiutato Madre Caterina, e un po’ suor Maddalena; però suor Maddalena è sempre venuta nei giorni in cui la Mostra era aperta. Per metterla su… [no].
– Solo per spiegare, solo per spiegare io aiutavo.
– La parte tecnica, no!
– Questa Mostra di Lodi, insomma, ci sta molto a cuore per via delle vocazioni; è un posto proprio ottimo come vocazioni.
Come vocazioni sì…
– E poi ci sono le Figlie di San Paolo…
Bene, fate tutto quel che potete, ecco in sostanza.
Adesso però, suor Maddalena, ora bisogna che tiri fuori i libri e cominci a studiare un po’! Per rivedere i libri, no?
– Eh, sì…
– Adesso comincia. Comincia subito domani! E tanto ormai perché stasera non c’è tempo!
Per questo, conducetela a termine come l’avete organizzata.
– C’è quella lì di Lodi che… noi, di Lodi, abbiamo una suora qui. E sarebbe bene che in quei giorni della Mostra potesse andare qualche giorno anche lei, per poter vedere qualche ragazza, così.
Quelle lì sono cose che dovete combinare tra di voi, perché voi sapete come sono le circostanze o le difficoltà, non so. Chi conosceva questa suora?
~
– Veramente questa comincia il noviziato…
– È suor Rosa!
–…comunque lì non lo sapranno che è novizia.
– Conosce molti, conosce il vescovo, conosce… lavorava molto in Azione Cattolica, quindi conosce molte ragazze.
E va bene…
– Non lo dice […]
Voi vedete di promuovere le Mostre vocazionarie, va bene. Ricordando che dovete vivere del vostro apostolato, del vostro apostolato… E suor Giovanna, allora?
– Giovanna non so se devo portarla a Montebello o lasciarla qui! Perché un lavoro proprio specifico ancora non ce l’ha. Quindi […]
Adesso del lavoro se ne potrà averne, d’altra parte…
– Aiuta anche per le pergamene, sa pitturare.
Aiuta a far le pergamene…
– Pittura soltanto.
– Aiuta a pitturare insomma.
Perché poi tu non…, sei anche occupata poi nell’aspirante. Va bene! Allora più o meno siamo intesi adesso? Oh, che ora è adesso?
– Le sei e dieci.

Sia lodato Gesù Cristo.
~

1 Nastro originale 157/63 (Nastro archivio 144. Cassetta 144, lati 1/2. File audio AP 144). Titolo Cassetta: “Riunione per l’organizzazione interna circa noviziato, studi, apostolato”. La registrazione di questa riunione è molto disturbata sia per i tantissimi rumori di fondo sia per la sovrapposizione di più voci. Vi sono anche molte pause di silenzio e momenti in cui il PM forse sta leggendo o scrivendo.
Il testo in corsivo preceduto dal trattino corrisponde alle voci delle varie Apostoline intervenute. Per motivi di privacy, abbiamo scritto soltanto le iniziali dei cognomi delle persone viventi uscite dalla Congregazione.

2 Cf AP 1958/2, p. 45, nota 4.

3 Parole incerte.

4 Parola incerta.

5 Parola incerta.

6 Parole incerte.

7 Per la sovrapposizione di più voci, questo periodo risulta di difficile comprensione.

8 Parole incerte.

9 Sigla dell’Unione Editori Cattolici Italiani, nata nel 1944; nel 1993 diventa UELCI (Unione Editori e Librari Cattolici Italiani).

10 Parole incerte.

11 Don Antonio Cristiano Pagano (1936), ordinato nel 1961, vive in Francia dalla fine degli anni '60. Prima di lasciare l’Italia era impegnato nell’ambito musicale e discografico.

12 Don Giovanni Candido Ferrero (1920–2001), entrò nel 1946, già sacerdote, nella Società San Paolo. Tra il 1962 e il 1978 fu impegnato nell’organizzazione del settore discografico e ne fu direttore artistico; in quello stesso periodo ebbe anche l’incarico di responsabile del centro delle vocazioni adulte di Albano Laziale e di insegnante di materie letterarie.

13 Probabilmente era arrivato il paolino autista a riprendere il PM.

14 Il PM dice di nuovo Montello.

15 Don Paolo Pier Canisio Ruggeri (1907–2003), sacerdote paolino. In quel periodo era il superiore nel vocazionario di Vicenza (1959–1965). Cf San Paolo, Marzo 2004, pp. 36–37.

16 Parole incerte.

17 Vedi p. 13, nota 16.>BR>

18 Parola incerta. Potrebbe aver detto: libretto.

19 Parola incerta.

20 Parole incerte.