Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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29. ANDATE E PREDICATE IL VANGELO
Compiere l’apostolato con mani sante e cuore innocente
Festa di San Matteo, Meditazione, Torino (SAIE), 21 settembre 19631


[…] Essere scelti per portare la Parola di Dio. Perché se fate il catechismo a trenta bambini una volta alla settimana, supponiamo che faceste questo… ma oggi da questa Casa devono partire 250.000 Bibbie: quindi a quante anime si arriva! E la Bibbia posta in una casa può essere letta dal fanciullo e dall’uomo adulto, da tutti. E quindi beati i passi di coloro che portano la pace [cf Is 52,7]. E la pace è la pace del Vangelo, è la pace del Vangelo: l’unica pace vera, stabile! «Pax hominibus bonae voluntatis» [Lc 2,14]: il Figliolo di Dio si è incarnato per la gloria del Padre e per la salvezza e la pace degli uomini.
Cooperatrici: a quale dignità il Signore vi ha elevate! «Opus fac evangelistae»2 [2Tm 4,5], e questa è la parola di san Paolo: Fa’ l’opera dell’evangelista, cioè, diffondi il Vangelo… «opus fac evangelistae».
Ora, bisogna che noi comprendiamo questa grande missione. Oggi è la festa di san Matteo, il quale scrisse il primo Vangelo, il primo dei quattro, e poi predicò il Vangelo in tanti posti con tanto zelo, e poi egli diede la vita per il Vangelo. Sì che a loro, cioè agli apostoli, costò portare il Vangelo! La vita! Tutta la vita! E quindi la chiusa della vita nel martirio. Oh, facciamo ben poco noi rispetto a quello che han fatto
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i Dodici, scelti da Gesù Cristo, che hanno ricevuto l’ordine: Andate e predicate [cf Mt 10,7;28,19–20].

La Bibbia. La Bibbia viene adesso portata agli uomini con i mezzi tecnici, e cioè vi sono quelli che commentano la Bibbia e scrivono il commento con la penna, [quelli che la diffondono]3 per mezzo di una propaganda, delle librerie o stando nell’ufficio dell’amministrazione, o che portano la Bibbia alla famiglia direttamente. Ecco, tutto questo ha una parte tecnica, sì… e del resto è stato bene che l’abbiamo esposta anche e che la diffondano nella Mostra della tecnica4, perché qui la tecnica è adoperata nel senso più elevato, a servizio del Vangelo.
Allora, ecco, che cosa dobbiamo pensare: che il Signore vi ha eletto a questo. Oh! Il Signore ha voluto che la Parola di Dio non solo venisse predicata con la lingua, ma venisse scritta; ed egli, il Signore, ha illuminato lo scrittore, lo ha mosso a scrivere e lo ha assistito perché non commettesse errori e che scrivesse soltanto quello che voleva lui, il Signore. E poi, il Signore, quindi, si è servito di questo mezzo tecnico, si è servito dello scrittore il quale ha scritto con la penna e carta… mezzo tecnico. E oggi i mezzi tecnici, secondo il progresso, sono più rapidi, riproducendo la Bibbia stessa: i mezzi rapidi in cui le copie della Bibbia vengono più facilmente moltiplicate5.
Oh! Allora la Parola di Dio predicata… e l’apostolo delle edizioni, eletto cioè alla stampa, sta accanto alla parola predicata con la parola scritta: questa è la missione della stampa. Cioè accompagnare l’azione del Papa, dei vescovi, dei parroci, dei sacerdoti con il mezzo che la Chiesa ci ha approvato, e cioè la stampa; e con la stampa ci sono gli altri mezzi, per
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esempio il cinèma quando è messo a servizio della verità, come il Vangelo.
Oh! Quanto ha costato a san Paolo la predicazione del Vangelo! Quanti viaggi, quanti sacrifici, quante persecuzioni, quante sofferenze! E infine il martirio. Per voi, per noi, è ora più facile essendo progrediti molto i mezzi tecnici.
Ecco, allora, in che cosa consiste questa divulgazione della Parola di Dio? Nella stampa, nella propaganda, nelle amministrazioni, nelle librerie, nel portarla, farla arrivare alle famiglie. Il Papa aveva detto: Leggete tutti la Bibbia!. La leggono quelli che sono piccoli e in tutte le età, anche nella vecchiaia. Il Papa aveva detto: Leggete la Bibbia, andate alla casa vostra e leggetela! – diceva a coloro che lo sentivano in un’adunanza – E se la Bibbia non l’avete in casa, andate a comprarla e poi leggetela6. Ecco, se così è il Vicario di Gesù Cristo, significa che è il volere di Gesù Cristo, è il volere di Gesù Cristo, ecco.
Ora, che cosa concludiamo? Concludiamo questo: anzitutto, l’apostolato farlo con cuore innocente. Nella Messa, dopo l’Epistola e dopo il tratto graduale, il sacerdote dice questa preghiera, prima di leggere il Vangelo: «Munda cor meum, ac labia mea, omnipotens Deus…»; e poi conchiude: «Jube, Domine, benedicere. Dominus sit in corde meo et in labiis meis: ut digne et competenter annuntiem Evangelium suum». Che vuol dire? Signore, monda il mio cuore, monda le mie labbra, perché con competenza e con dignità, con santità, io annunzi il Vangelo. Così cominciare il lavoro, l’apostolato, quando si inizia al mattino l’ufficio che avete e che compite ogni giorno, sì! Che si compia con cuore innocente: «Innocens manibus et mundo corde» [Sal 24(23),4], sante mani e santo cuore ci siano in chi opera e lavora per il Vangelo. E, o sia che lo si porti alle famiglie o sia che si spedisca di qua o
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sia che se ne faccia l’amministrazione, sempre è ministero di diffusione. E d’altra parte occorra che ci sia l’amministrazione giusta perché, se non si avesse quel contributo, quell’offerta che poi chiamiamo volgarmente pagamento, non si riprodurrebbe dopo la Bibbia, non si potrebbe allora fare altra spesa e non si potrebbe mantenere chi lavora. Allora tutto questo materiale in sé, considerato come cosa materiale, ma invece viene santificata e diventa apostolato… e serve al Vangelo, serve alle anime.
La Casa deve essere considerata nel complesso, o numero 1 o numero 2 è lo stesso7 nello spirito, lo stesso: come un Ostensorio con i raggi, con i raggi di luce che è il Vangelo che arriva. Gesù ha detto: «Ego sum lux mundi» [Gv 8,12], io sono la luce del mondo; e in un altro posto: Voi siete la luce del mondo [Mt 5,14]… lui ha portato la luce, cioè la verità, e come siamo noi, «vos estis lux mundi»?, come siamo noi la luce del mondo? Diffondendo la luce che Gesù Cristo ha portato dal cielo, cioè diffondendo il Vangelo, la Parola che Gesù Cristo ha predicato.
Quindi nella Chiesa un posto degno. La donna non può predicare in chiesa ma può efficacemente e più largamente predicare con i mezzi tecnici; nel nostro caso con il mezzo della stampa, o il Vangelo o la Bibbia direttamente, che è il più; oppure quello che nei libri viene insegnato ed è contenuto nel Vangelo o almeno è verità, verità che sempre procede da Dio, perché Dio è verità. Allora, tenervi per privilegiate: accogliere l’apostolato nel senso spirituale, soprannaturale; compierlo degnamente con intenzione retta, con generosità; e poi, a nostra volta, leggerlo, meditarlo il Vangelo, leggerla e meditarla la Bibbia… Nella Bibbia ci sono 73 libri, di cui sono 27, come numero, i libri del Nuovo Testamento: sono i primi da leggersi, ma poi leggere anche tutto l’Antico Testamento.
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Conclusione: esame di coscienza se abbiam preso questo [apostolato] e fatto in modo soprannaturale, con lo spirito soprannaturale; e poi se l’abbiamo fatto diligentemente; e come vogliamo farlo in seguito.
Allora baciarlo il Vangelo, esporlo nel luogo più degno; anche nelle famiglie esporlo nel luogo più degno. E sempre dare uno sguardo al tabernacolo entrando in chiesa ed uno sguardo al Vangelo. Appunto diciamo la giaculatoria: O Gesù Maestro, Via, Verità e Vita: abbiate pietà di noi. Quello è: la dottrina del Maestro viva e vera è nella Bibbia, nel Vangelo soprattutto.

Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 153/63 (Nastro archivio 146b. Cassetta 146, lato 2. File audio AP 146b). Titolo Cassetta: “Diffusione della Bibbia”.

2 «Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo».

3 Interruzione dell’audio. Il breve testo tra parentesi è probabilmente ricavato da una sbobinatura precedente alla manomissione.

4 Sembra riferirsi al Salone Internazionale della Tecnica di Torino, che ebbe la prima edizione nel 1951 nel Palazzo delle Esposizioni al Valentino, e che si teneva normalmente tra settembre e ottobre. Negli anni '60, l’evento si sviluppava su una superficie di circa duecentomila metri quadri (tra interni ed esterni) e gli espositori erano diventati circa tremila.

5 Anche in questo periodo vi è una interruzione e sfasatura dell’audio.

6 Su Il Cooperatore Paolino, n. 2–3, Febbraio–Marzo 1963, a p. 3, vengono riportati degli stralci dell’Udienza del 13 febbraio di Papa Giovanni XXIII, dove esorta i fedeli alla lettura e meditazione della Scrittura, ad “addentrarsi sempre più nella conoscenza della Bibbia”. Il testo dell’Udienza è riportato su L’Osservatore Romano del 15 febbraio 1963, p. 1.

7 Ricordiamo che la SAIE, gli uffici e le diverse comunità, era composta di due palazzi ubicati uno di fronte all’altro, attraversati dal grande vialone di corso Regina Margherita. Al numero civico 1 vivevano i Paolini e i Gabrielini; al numero 2 le Pie Discepole, le Apostoline e le Annunziatine. Gli uffici per l’apostolato si trovavano in tutti e due i palazzi, ma in prevalenza al numero 2.