Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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PRESENTAZIONE

Ancora un dono di Dio per noi questo volume del 1960, che raccoglie le meditazioni e le istruzioni di Don Alberione alle Apostoline. In questi primi anni di fondazione dell’Istituto il suo primo pensiero era di formare le suore alla vita religiosa:
«Tutta quella vita che poteva essere buona, senza peccato, in una vita religiosa non è sufficiente; se no, non si va alla perfezione che è il fondamento di tutti i doveri religiosi... volere la santità, voler acquistare mente religiosa, cuore religioso, lingua religiosa, tratto religioso. È tutto un lavoro!» (19 giugno, p. 98).
E non solo formare alla vita religiosa, ma comprendere sempre più in profondità la chiamata ad essere apostole della vocazione:
«Questa missione vocazionaria è una missione grande! Oggi la più importante nella Chiesa. Occorre che noi ce ne rendiamo degni e che noi siamo efficaci» (3 luglio, p. 114).

Nel 1959 viene inaugurata la Casa Divin Maestro di Ariccia e nel 1960 Don Alberione raduna i Paolini che hanno maggiori responsabilità per il corso di Esercizi Spirituali di un mese riassumendo i temi nei quattro punti: spirito, studio, apostolato, povertà. Il riflesso di questo ben noto corso di Esercizi si vede anche negli Esercizi Spirituali che predica a noi Apostoline, nello spirito e nella forma.
Il compito formativo che il Fondatore continua a svolgere in questi anni con le Apostoline è specialmente quello di
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aiutarle a dare il giusto posto a ciò che vivono nel quotidiano, in modo particolare alla preghiera: «Ecco, quando noi facciamo queste pratiche di pietà, otteniamo aumento di grazie: quindi farle, e son necessarie. E qualcheduno può pensare che la preghiera sia da mettere in secondo posto: no! La preghiera è la prima e principale occupazione della religiosa» (12 agosto, pp. 218-219).
«Fate posto allo Spirito Santo!» (17 luglio, p. 118): è l’indicazione fondamentale che deve sempre guidarci mentre camminiamo nella vita religiosa, perché è lo Spirito che ci dà la luce e la forza necessarie per togliere il male e lasciare spazio al bene.

Queste omelie contengono ancora oggi tutta la freschezza di 50 anni fa, e sono una testimonianza per noi preziosissima di come il nostro Fondatore si sia preso cura personalmente della nostra crescita come persone e come Istituto, fondato da lui - ma certo nell’obbedienza a Dio - con la stessa fede di Abramo che, pur avanti negli anni, credette in Dio e nel compimento della sua promessa.
Sempre nel segno del ringraziamento per tutto ciò che, tramite il nostro Fondatore, Dio ci ha dato, ci sentiamo impegnate a vivere quello che Don Alberione ci ha trasmesso, perché il progetto d’amore del Padre si realizzi in noi.

SR. FRANCA LARATORE
Superiora generale AP

Castel Gandolfo, 25 gennaio 2012
Festa della Conversione di San Paolo
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