Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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10. LA LETTERA DI DIO PER GLI UOMINI
La Bibbia e l’Anno Biblico

Domenica IV dopo Pasqua, Meditazione, Castel Gandolfo, 15 o 16 maggio 19601


Il Vangelo serve per istruzione: istruzione circa le verità della fede e circa la morale, cioè i doveri nostri, il culto che dobbiamo a Dio. Ma la Epistola della Messa ha pressappoco lo stesso fine, e quindi questa mattina leggiamo l’Epistola che è tratta dalla lettera di san Giacomo apostolo ed è una lettera tutta di pratica. Dice san Giacomo:

«Ogni ottima cosa ricevuta, ogni dono perfetto viene dall’alto, e scende dal Padre dei lumi, nel quale non c’è variazione né ombra di mutamento. Egli ci ha generati di sua volontà con la parola di verità, affinché noi siamo quali primizie delle sue creature. Voi lo sapete, o fratelli miei dilettissimi: ogni uomo deve essere pronto ad ascoltare, ma lento a parlare, lento ad adirarsi, perché l’ira dell’uomo non fa adempiere la giustizia di Dio. Rigettando quindi ogni immondezza e ogni resto di malizia, abbracciate con mansuetudine la parola innestata in voi, la quale può salvare le anime vostre»2.

Quindi l’apostolo san Giacomo ripete due volte lo stesso pensiero e cioè che il Signore ci ha generati per mezzo della verità, che vuol dire per mezzo della fede. Noi ci salviamo per la fede in Gesù Cristo, perché san Paolo dice «per evangelium
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ego vos genui»3 [1Cor 4,15], che è pressappoco lo stesso pensiero: chi crede si salva; chi crede e fa quello che il Signore ha detto: perché credere alle sue verità è credere ai suoi insegnamenti per compierli. Poi alla fine dice: La parola innestata in voi, la quale può salvare le anime vostre. E qual è questa parola innestata in noi? Sono le verità nel catechismo, sono le verità che la Chiesa insegna, le verità che abbiamo in riassunto nel Credo: quando si crede a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo, Dio uno e trino; quando si crede alla incarnazione, passione e morte di Gesù Cristo; quando si crede a tutto l’insegnamento che dà la Chiesa... e l’insegnamento che la Chiesa dà, viene fatto con tanti mezzi: con la parola in generale, i catechismi che si tengono in generale, con la predicazione; e poi con la parola scritta... il Papa scrive le sue Encicliche, e i libri buoni, i periodici buoni ci insegnano la Parola di Dio, ecco.
Abbiamo da ricordare che in primo luogo sta questo dovere: istruirci nelle cose che riguardano la fede, ascoltare le predicazioni, leggere i libri santi, particolarmente quei libri che sono stati scritti da persone distinte, persone sante, e in modo specialissimo la Scrittura, la Bibbia. La Chiesa che ci predica e ci istruisce, da dove ricava le sue verità, le verità che annunzia ai fedeli, che annunzia al mondo? Le ricava da due fonti, e cioè dalla Bibbia e dalla Tradizione. La Bibbia che è il grande libro scritto; e la Tradizione che contiene quelle parole che sono state tramandate, quegli insegnamenti che sono stati tramandati da un Vescovo all’altro - diciamo -, da un Papa all’altro. E oggi il Papa predica le stesse cose che predicava san Pietro; anzi, siccome san Pietro ha scritto delle lettere, sovente il Papa cita quelle lettere e ricorda gli insegnamenti che dava Pietro e li conferma e li espone. E così l’insegnamento della Chiesa è sempre uguale: le stesse verità che Gesù Cristo ha annunziato, la Chiesa le propone, le predica, le difende. E chi crede si salva, e chi non crede si perde perché non ha la sua mente unita
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con Dio e non prende i mezzi di grazia, di salvezza che Gesù Cristo ha istituiti.
La Bibbia che cosa è?
La Bibbia è il gran libro, il libro per eccellenza, il libro di Dio, sì. Perché è di Dio? Perché in realtà ha Dio per autore: sono gli evangelisti, sono gli agiografi che hanno scritto, ma sotto l’ispirazione di Dio. Come se la maestra in classe fa un dettato: i pensieri che detta, che l’alunna scrive, sono della maestra, sebbene chi ha scritto sia l’alunna, l’alunno, lo scolaro. E quindi sì che la Bibbia è proprio il libro che ha Dio per autore, è il libro di Dio. Si chiama anche lettera che Dio ha scritto agli uomini4. Lettera, e cioè quel complesso di libri - che son settantadue, piccoli libri, e che formano il grande libro che chiamiamo Bibbia o Sacra Scrittura -... è la lettera, cioè in essa il Padre Celeste invita gli uomini al paradiso, alla felicità eterna, e indica loro la strada per andarci in paradiso: cosa devono pensare, che cosa devono fare, che cosa devono portare con sé, cioè la grazia di Dio mediante i sacramenti. Sì, Dio Padre che invita i suoi figlioli al paradiso ... e che vivano bene e che quindi seguano la strada che egli indica; la strada ce l’ha poi insegnata in modo particolare Gesù Cristo: egli è la via, sì. Quindi, i libri che formano la Sacra Scrittura sono ispirati da Dio, hanno come autore Dio. Perciò la Chiesa li legge e poi porta, spiega, propone agli uomini quello che là è contenuto.
Ma si può anche leggere la Bibbia da noi? Certo, non solo si può leggere, ma questo è veramente un ossequio che si fa a Dio, anzi è proprio un impegno che noi dovremo prenderci. Sì. Non è che sia del tutto necessaria la lettura della Bibbia, perché quello che è necessario che noi sappiamo ce lo spiega anche la Chiesa nelle sue predicazioni, nel suo insegnamento orale e anche nel suo insegnamento scritto; ma immensamente meglio è leggere insieme la Bibbia, andare a vedere quello che lo Spirito Santo ha voluto dire agli uomini; e la
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Bibbia non è un libro come un altro. Sì, si compone anche di carta ed è stampato con dei caratteri: certamente all’esterno si presenta come un altro libro, sì, e viene cucito, legato come un altro libro. Ma è il libro di Dio, è il libro di Dio che contiene la sapienza di Dio; perciò possiamo noi attingere alla sapienza di Dio? Anzi, questo è appunto un grande mezzo per istruirci sempre di più nelle cose di Dio, capire sempre meglio quale sia la strada nostra per andare a Dio, al paradiso, all’eterna felicità.
Oh! Sempre si è diffusa la Bibbia, si è fatto leggere la Bibbia. In questi ultimi tempi il fervore per la lettura della Bibbia è aumentato. I cristiani, e anche tante volte i non cristiani o i non cattolici, cercano la Bibbia, vogliono leggere la Bibbia, sono portati a leggerla, istintivamente quasi, da un’ispirazione interna che è come una luce di Dio, un’ispirazione a leggere il libro, la lettera che Dio ha scritto agli uomini... lettera lunga, che venne tracciata poco a poco dagli agiografi in un certo periodo di tempo... di anni, di secoli, ma formano un libro solo e sono quei libri che ci espongono la redenzione in Gesù Cristo.
Oh! Quest’anno la Pia Società San Paolo dal 30 giugno prossimo, festa di san Paolo, fino al 30 giugno del ’61, anno seguente, intende di fare un Anno Biblico5, e cioè un anno in cui in modo speciale si stampa e si diffonde e si inculca la lettura della Bibbia. Molte copie sono state stampate, adesso sono in corso trentamila copie, poi seguiranno altre... E lo scopo sarebbe questo: che si parli della Bibbia, si diffonda la Bibbia, e che in ogni famiglia entri la Bibbia, in ogni famiglia entri la Bibbia! Sia tenuta in posto di onore, sia letta con riverenza... che non è mica un romanzo, è il libro di Dio! Non è mica un’altra scienza questa: la scienza che è nella Bibbia è la scienza della salute eterna; le altre scienze servono per la vita nostra presente, ma la scienza della Scrittura serve per la vita eterna che è necessario conseguire e tutti devono conseguire, sì.
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Oh! Allora che cosa fare per parte vostra?
Primo: pregare, perché la Bibbia venga accolta da tutti. Venga accolta come il libro di Dio e venga tenuto in luogo d’onore, ben esposto, e si porti ad essa un grande rispetto. Sì, lì è il libro che non è del tal autore solamente, del tal uomo... l’autore lì è Dio. Un libro può esser scritto da Dante6, può essere scritto da Tasso7, può essere scritto da un altro autore o da uno scienziato, ma questo è il libro di Dio e lo scienziato è Dio! Quindi che sia ricevuto come libro di Dio.

Secondo: che venga letto questo libro. Venga letto poco per volta. Non è come un libro che uno passa, no! [Lo] passa magari perché [è] un romanzo, o [lo] passa perché si vuole imparare una scienza, si vogliono avere certe notizie, cognizioni storiche o altro. Questo è per farci santi! Quindi lì si legge la scienza che serve a farci santi: non si legge solo per ricordare, ma per viverlo! E se la Scrittura dice che noi abbiamo da ritenere quello che Dio ha insegnato8...; e san Paolo scrive a Timoteo a che cosa serve la lettura della Bibbia: a correggere la vita per esempio, a istruire, a tenere i nostri pensieri veramente giusti, i pensieri di Dio, le verità che Dio ha insegnato [cf 2Tm 3,16-17], sì... La Bibbia [si legge] per metterla in pratica e per viverla! Se il Signore dice: Beati i poveri [cf Mt 5,3], che noi lo crediamo e che noi lo facciamo. Leggerla per viverla, meditarla per viverla, meditarla per dare onore a Dio che è verità.

Terzo, poi: se si può fare qualche cosa per la diffusione, è anche un ossequio più grande, ed è un apostolato, un vero apostolato. Del resto, quando noi medesimi leggiamo la
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Bibbia, facciamo una preghiera che si chiama preghiera mentale, e allora otteniamo anche le grazie perché altri la leggano e la seguano; e così, vivendo quello che il Signore dice nella Sacra Scrittura, si arrivi alla salvezza eterna.

Ecco, Anno Biblico. Intanto tener già presente fin da adesso. Mancano ancora parecchi giorni, più di quaranta giorni all’inizio dell’Anno Biblico, ma già abbiam mandato gli avvisi, perché questo Anno abbia da celebrarsi con frutto. E si stanno stampando cose che riguardano i parroci, perché nelle parrocchie diffondano la Bibbia; e poi ci saranno settimane o tridui biblici, perché il popolo capisca che cosa è quel libro e quali beni si devono ricavare dalla lettura di quel libro santo, libro di Dio. Ecco, le preghiere indirizzate per questo sono gradite certamente al Signore.
E mettiamo anche l’intercessione di Maria. Maria, Madre di Gesù, Maria piena di sapienza eterna, Maria che ottenga a tutti gli uomini la cognizione di quello che Dio dice, la grazia di crederlo e di farlo, quello che Dio dice, onde la nostra vita sia passata bene e finalmente arriviamo all’eterna salvezza.
Sì, il libro che Dio ha dato agli uomini è il libro dello Spirito Santo: «Qui locutus est per Prophetas»9, lo Spirito Santo che ha parlato per mezzo dei profeti.
Dunque in questi giorni avere anche in mente questo pensiero e pregare a questo scopo.

Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 65/60 (Nastro archivio 64c. Cassetta 64bis, lato 1. File audio AP 064c). Titolo Cassetta: “Sulla fede. La Bibbia”.

2 Epistola: Gc 1,17-21. Il brano viene citato liberamente dal PM all’interno della meditazione.

3 «Sono io che vi ho generato [in Cristo Gesù] mediante il Vangelo».

4 Cf GREGORIO MAGNO, Lettere IV-VII, Epistola V, 46, in Opere V/2, Roma 1996, pp. 226-229. Scrivendo al medico Teodoro, per esortarlo a leggere ogni giorno la Parola di Dio, Papa Gregorio (ca. 540-604) afferma: «Che cos’è, infatti, la sacra Scrittura se non una specie di lettera di Dio onnipotente alla sua creatura?».

5 Vedi pp. 9-10.

6 Dante Alighieri (1265-1321), conosciuto come il più grande poeta italiano, è l’autore della Divina Commedia.

7 Torquato Tasso (1544-1595), scrittore e poeta italiano, è noto soprattutto per il poema epico la Gerusalemme liberata.

8 Il PM potrebbe riferirsi a una delle esortazioni più ricorrenti all’interno del libro del Deuteronomio, dove il Signore invita ripetutamente Israele a non dimenticare tutto il cammino percorso e tutti gli insegnamenti ricevuti da lui: vedi, ad esempio, Dt 4,9; 5,1; 6,6-12.

9 Dalla formula del Credo (Simbolo di Nicea-Costantinopoli).