Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

3. EPIFANIA DEL SIGNORE

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 6 gennaio 19671

Dal Vangelo secondo Matteo.
Nato Gesù in Betlem di Giudea al tempo del re Erode, ecco i Magi giunsero dall'Oriente a Gerusalemme e chiesero: «Dov'è il nato Re dei Giudei? Poiché abbiamo veduto la sua stella in Oriente e siamo venuti ad adorarlo». Udendo questo, il re Erode si turbò, e con lui tutta Gerusalemme. E radunati tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informò da essi in quale luogo doveva nascere il Cristo. E quegli gli risposero: «In Betlem di Giudea; così infatti è stato scritto per mezzo dei profeti: E tu, Betlem, terra di Giudea, non sei la più piccola tra le città di Giuda, perché da te uscirà un capo che sarà il pastore d'Israele, mio popolo». Allora Erode, chiamati di nascosto i Magi, si fece precisare il tempo in cui era apparsa la stella e, inviandoli a Betlem, disse: «Andate ed informatevi con ogni cura del Bambino, e quando lo avrete trovato datemene l'annunzio perché io pure venga ad adorarlo». Udito il re, partirono. Ed ecco la stella, che avevano veduta all'Oriente, li precedeva, finché arrestò il suo corso sul luogo in cui si trovava il Bambino. Vedendo la stella, furono pervasi di grandissima gioia; ed entrati nella casa, trovarono il Bambino con Maria, sua madre, e si prostrarono ad adorarlo; ed aperti i loro scrigni, gli offrirono in dono l'oro, l'incenso e la mirra. Poi avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, per altra via tornarono al loro paese2.
Oggi celebriamo i Magi i quali dall'Oriente erano venuti a Gerusalemme cercando il neonato Re dei Giudei, ed erano stati come guidati dalla stella. Allora i Magi cercarono del Bambino e ebbero poi l'indirizzo secondo era stato nella profezia (...) il Redentore sarebbe nato a Betlemme. Arrivarono e adorarono il Bambino. E poi, offerti i doni, «avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, per altra via tornarono al loro paese».
26
Bisogna considerare che il Signore, Figlio di Dio incarnato, il Bambino, aveva già attratto i pastori alla grotta; questi rappresentavano i Giudei. Ma ora, in questa giornata, viene... celebriamo, e cioè anche quelli che non erano Ebrei, ma erano pagani. Ecco, anche questi sono stati invitati, chiamati alla culla. Quindi insieme, e cioè: tutti venire al Signore; non soltanto gli Ebrei, ma ancora tutti i pagani, e tutto, quindi, il mondo attuale. Tutto il mondo attuale che venga al Signore Gesù Cristo.
27
Poi noi abbiamo da considerare che i cattolici sono circa 500 milioni. Poi ci sono i protestanti, gli eretici; e in tutto sono cristiani da 800 a 900 milioni1. Nell'umanità vi sono tre miliardi e mezzo, dell'umanità; ma sui tre e mezzo miliardi, almeno due miliardi non hanno ancor conosciuto il Signore Gesù Cristo, non hanno conosciuto Gesù Cristo ancora. Abbiamo veramente bisogno che tanti sacerdoti, tanti ministri di Dio, tante anime zelanti che estendano e predichino Gesù Cristo nel mondo ancora all'oscuro: non conoscono ancora il Redentore, il Salvatore. Tanto tempo era passato prima della nascita di Gesù, e ora sono 1967 [anni], ormai. Gesù Cristo ha già predicato, sì, in questa parte del mondo. Ma e dove non ci sono ancora arrivati i sacerdoti, i predicatori, gli apostoli? Cosa dobbiamo pensare attualmente?
28
Primo ringraziare il Signore che noi siamo stati chiamati alla culla del Figlio di Dio incarnato, Gesù Cristo. Sì, abbiamo avuto questo privilegio noi, privilegio. Pensando a tutti quelli che ancora ignorano Gesù Cristo, quanta pena ci danno! E allora tanta grazia, e tanta riconoscenza al Signore che ci ha chiamati a sé, a lui, Gesù Cristo. E tutti i cristiani che l'adorano. Ringraziare il Signore.
29
Secondo, accompagnare spiritualmente i Magi i quali vennero da lontano per adorare il Bambino nato. Così noi dobbiamo inginocchiarci spiritualmente, inginocchiarci davanti alla culla del Bambino Gesù. Sì, adorare il Figlio di Dio incarnato, il Redentore che è nato, venuto a salvarci, a salvarci. Noi, se siamo salvati da Gesù Cristo, e come abbiamo avuto il battesimo e come abbiamo avuto tutte le grazie della nostra vita, e di tutti i cristiani che già conoscono il Signore, allora adorarlo, sì, come han fatto (...) i Magi: «Entrati nella casa trovarono il Bambino con Maria, sua madre, e si prostrarono ad adorarlo».
30
Noi facciamo le Adorazioni. E dobbiamo pensare che quella è stata la grande adorazione dei Magi, adorando il Bambino. Allora far bene le nostre Adorazioni; le nostre Adorazioni perché, per la grazia di Dio, abbiamo avuto tante istruzioni, sì, cominciando dal primo in cui abbiamo cominciato a conoscere, conoscere Gesù Cristo con l'uso della ragione. Se noi facciamo l'Adorazione, i Magi son venuti a fare un'adorazione [da] così lontano, allora che noi siamo diligenti; e poi, con tanta fede prostrarsi davanti al santo tabernacolo dove Gesù vive in mezzo di noi. Adorazione.
31
I Magi (...), poi, offerti i doni: oro, incenso e mirra.
Cosa dobbiamo noi offrirgli: oro, incenso e mirra? L'oro indica la fede; l'incenso indica la preghiera; e poi la mirra, la penitenza che dobbiamo avere, domandar perdono dei nostri peccati. Quindi, se loro hanno offerto oro, incenso e mirra, questi sono offerte e hanno anche un simbolico:
Oro: che abbiamo aumento di fede. Chi è nell'Ostia? chi è nel presepio?
L'incenso. L'incenso con cui si celebra la Messa solenne, e poi quando c'è l'esposizione; allora offrire la preghiera. E l'incenso ha un simbolo, ma quello che è veramente indicato è la preghiera. Dopo la fede, la preghiera.
[La mirra.] E dobbiamo piegare la nostra testa davanti al Signore e picchiare il nostro petto: mia colpa, per mia colpa, mia massima colpa, ecco, davanti al Signore, in maniera che siamo purificati del tutto, purificati del tutto e vivere nell'innocenza, cioè non commettere peccati appositame... chiaramente, cioè che non pecchiamo. Possiamo fare molti, molti, molti difetti; però, quando noi cerchiamo di evitarli, i difetti, le mancanze... allora noi dobbiamo condurre una vita migliore.
32
«Avvertiti in sogno di non ripassare da Erode». Perché erano stati avvertiti che Erode cercava di far morire il Bambino.
Ora, questi tre, tornando nelle loro città, noi crediamo che abbiano condotto una vita degna, una vita degna; quindi sarebbero stati i primi cristiani insieme agli apostoli, i santi pastori; anche i pastori.
33
Allora, adesso che conosciamo Gesù Cristo, viverlo Gesù Cristo. E viverlo, in che maniera? Nel Vangelo, nel Vangelo, sì. E a noi è proprio messo in mano il Vangelo, dalla Chiesa. E, se abbiamo questo grande tesoro, e noi dobbiamo usarne, usarne, usarne, sì. Quindi dobbiamo migliorare. La vita nostra, conformata a Gesù Cristo, leggendo il Vangelo. Viverlo il Vangelo secondo noi abbiamo nelle mani. E poi la Chiesa, prima della consacrazione, vuole che ci sia il Vangelo. Quindi noi dobbiamo, in primo luogo, vivere il Vangelo. E poi c'è la consacrazione, quindi la Messa e, con la Messa, la Comunione e, insieme, in conseguenza, l'Adorazione, sì. Presentarsi a Gesù eucaristico nell'Adorazione, così come l'hanno adorato i santi Magi che oggi sono lodati, sì.
34
Oh! allora i nostri propositi, i nostri propositi. Noi non abbiamo la fatica di andare dall'Oriente in viaggi lunghi e difficili; noi veniamo con tanta facilità in chiesa. E che abbiamo le disposizioni di fede e di amore, andando! Allora i Magi. E noi come ci comportiamo? E poi aprire i tesori. Qual è il dono che noi possiamo offrire a Gesù? Cioè, tutto il nostro essere. Oro, incenso e mirra: fede, preghiera e pentimento dei nostri mancamenti.
1[E poi questi tre Magi si sono santificati. E così noi dobbiamo santificarci nella conoscenza del Vangelo di Gesù Cristo e della Chiesa e così arrivare alla santificazione.
I propositi, adesso, e la preghiera successiva, la Messa. Allora assistere con queste disposizioni: fede e preghiera e umiltà (...) promettere di vivere il Vangelo.
Sia lodato Gesù Cristo.
35

1 Nastro 144/b (= cassetta 230/a). Voce incisa: “Epifania del Signore 1967: meditazione del PM”. Per la datazione, cf PM: «... tanto tempo era passato prima della nascita di Gesù e ora sono 1967 anni ormai». - dAS, 6 gennaio 1967 (Epifania): «Celebra [il PM] nella cappella di CGSSP e tiene meditazione alle PD della comunità».

2 Mt 2,1-12.

1 Statistiche approssimative e in continuo aumento.

1 Il tratto chiuso fra parentesi quadre, comprendente anche parte del n. 36, a causa di logoramento, non è più reperibile sul nastro originale, trascritto quando era in buone condizioni.