Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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19. DIVERSI METODI PER L'ADORAZIONE

Esercizi Spirituali (8-16 maggio l967) alle Pie Discepole del Divin Maestro,
responsabili delle Case e suore più anziane.
Ariccia, Casa Divin Maestro, maggio 19671

Siamo in questi giorni santi. Primo, quello che è la santa Pentecoste, la discesa dello Spirito Santo sulla Chiesa; poi la solennità della Trinità santissima; e poi il Corpus Domini. Giorni così santi ci portano non solamente la riflessione, ma anche la preghiera e la volontà di praticare i propositi che adesso raccogliete, sì.
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Allora vediamo qualche pensiero adatto per le circostanze particolari. Dobbiamo ricordarci delle Adorazioni che giornalmente fate. Ora, il modo e la preghiera dell'Adorazione, possiamo riflettere se possiamo fare l'Adorazione in una forma o in un'altra forma, perché si è già ben avviati nell'Adorazione; si potrebbe anche migliorare ancora un po' l'Adorazione. Voi siete già preparate, mentre [vi sono] coloro che han cominciato soltanto a fermarsi, nell'Adorazione, nel modo semplice, sì.
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Dobbiamo considerarsi, la Santissima Trinità: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. L'uomo è: mente, e volontà, e cuore. Questa è la base della teologia: il Padre, il Figlio e Spirito Santo.
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Ora, qualche pensiero, sì, come ho detto. E si può dividere l'Adorazione, il tempo dell'Adorazione: Gesù Via, che sono i 40 minuti che è la prima parte; e poi la seconda, le altre 40, e allora: la Verità; e poi Gesù Vita. Quindi l'Adorazione che implica tutto il nostro essere in Gesù. E le due ore di Adorazione prendono tutto l'essere nostro: e via e verita e vita. «Sono la Via»1. È la santità pratica; poi quello che è la Verità, cioè la mente; e poi quello che importa l'intimo. la Vita, la grazia.
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Si può fare personalmente l'Adorazione da chi è già avanti in questa Adorazione.
Via: considerando la santità di Gesù. E la sua via è quella, che noi potremmo dire, dei comandamenti, cioè quello che Gesù ha praticato, tutto quello che è santo nella sua vita; considerare tutta la vita di Gesù come è stato, dal presepio sino al giorno dell'Ascensione, sì.
E poi la Verità. Ci sono tutte le verità che il Signore ci ha manifestato; Gesù non ha manifestato tutto, certo, ma ci ha rivelato verità fondamentali. Quindi, quella è la parte della Teologia dommatica.
E poi quello che è la Vita. Sono i comandamenti da una parte, la prima; ma la terza, la grazia, la grazia che ci è stata data, avuta dal battesimo, la vita di grazia. I sette sacramenti fondamentali; capitale, l'Eucaristia: la Messa, l'Adorazione; e poi tutta l'altra preghiera. Allora mettiamo davanti al Signore il tutto nostro, come stiamo, cioè, la santità, la verità e la grazia.
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E quindi si può fare in un altro modo l'Adorazione. Direttamente: fede, speranza e carità.
Fede. E quindi di nuovo tutte le verità che sono state insegnate dal Signore Gesù nella rivelazione. Sì, la fede. Fede che riguarda tutto il nostro intelletto, la nostra intelligenza. E se c'è il catechismo, si richiami quello che è nel catechismo, come fede. È la prima parte del catechismo, la fede.
E poi quello che riguarda la speranza e quello che riguarda la carità. Perché la speranza è nella passione e morte di Gesù Cristo. La speranza. Questa speranza indica che dobbiamo praticare nella vita quello che il Signore ci ha dato come esempio e come ci ha insegnato.
E poi può essere che l'Adorazione si faccia sulla carità. Carità che, in primo luogo, è l'amore di Dio, e poi l'amore al prossimo. La carità. Questa carità include l'unione dell'anima con Gesù Cristo. Quindi può essere un'altra formula di Adorazione.
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Terzo, preghiera per sé; considerando poi per l'apostolato, per altri; e poi la perfezione religiosa (...).
Si può dividere così l'Adorazione con la preghiera per ciascheduno, chi fa l'Adorazione personalmente, preghiera per sé. Allora, approfondire adesso quel che avete meditato e i propositi che avete fatto. La preghiera per sé, sì. E cioè, come vogliamo unire la nostra anima col Signore, sì. E poi come vogliamo essere sempre uniti col Signore, anche quando facciamo cose che sono forse materiali, ma costituiscono sempre nello spirito soprannaturale, l'unione del nostro essere.
Poi, seconda parte, l'apostolato. È l'apostolato che voi dovete considerare; i tre apostolati, meglio, e cioè: l'Adorazione, e poi che è oltre a questo, vi è la parte della liturgia e l'apostolato sacerdotale. E c'è da meditare tanto e riflettere e sentirsi veramente in Gesù Cristo.
Poi la perfezione religiosa, passando anche le Costituzioni. La perfezione religiosa, sì, la perfezione religiosa mediante povertà, castità e obbedienza. E c'è tanto da dire e pensare nell'Adorazione.
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Quarto: mente e cuore e volontà. San Tommaso considerava sempre in una maniera un po' diversa di quello che si fa attualmente; ma è anche fondamentale in quanto che, invece di tre punti, due sono uniti insieme. Quindi, quello che noi dobbiamo presentare al Signore, il nostro essere.
E il Signore ci ha dato la mente per usarla per lui. E questo, questa santificazione della mente corrisponde poi alla visione di Dio in cielo. Quando c'è la nostra fede profonda, mente, consecrato, allora la visione più profonda della Santissima Trinità, quando l'anima è ammessa al gaudio eterno.
Poi, seconda, è la volontà, cioè, far bene i doveri. E questi doveri che noi compiamo indicano la santificazione della volontà; e quindi, dopo la visione di Dio, c'è il possesso di Dio, dell'anima che possiede Dio, del gaudio eterno, cominciando dalla vita presente.
E poi, dopo che diciamo la visione e il possesso di Dio, il gaudio di Dio, il cuore, l'amore perfetto, soprannaturale. Il paradiso è carità, amore eterno. Quindi si può fare una considerazione o una... sì, l'Adorazione su: mente, cuore e volontà. Certo non sono subito preparate le giovani, e poi quel che dovrebbero già avere una certa cogni... (...) voglio (...) dire, più studio, ecco. Oh! Questo è un quarto modo.
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Poi si può fare l'Adorazione in tre considerazioni. Il primo, l'apostolato, sì. Ma in che forma? Eucaristico; e, secondo, servizio sacerdotale; e la liturgia. Tre i vostri uffici.
Quindi la Eucaristia, l'Adorazione. E che comprende sia la Messa come la Comunione, come l'Adorazione, o la... sì, l'Eucaristia come speciale unione con Gesù Cristo. Quello è il primo vostro scopo eucaristico.
Secondo, poi, fermarsi sopra il servizio sacerdotale: e che molti siano le vocazioni, e che si formino buoni sacerdoti, e che portino frutto nella vita del mondo, della vita cristiana e anche nelle missioni.
E poi, l'altro punto, l'altro apostolato: liturgia. Liturgia, non solamente studiarlo, ma comunicarlo. E il vostro lavoro, il vostro apostolato vi soddisfa molto più facilmente. E bisogna che si consideri la liturgia nella sua ampiezza. E, come prima vi è la teologia dommatica, poi la teologia pratica, poi c'è l'apostolato, c'è la liturgia che è la teologia, terza parte, riguardo alla vita cristiana.
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Altra forma: l'umanità, il mondo intiero. Tre miliardi e mezzo di uomini che vivono attualmente. È, possiamo dire, divisa l'umanità.
Primo: parte, cristianesimo, che saranno 800 milioni, perché vi sono i cattolici e vi sono i cristiani che non son cattolici, ma sono cristiani.
Secondo: l'idolatria. E quanti ancora l'idolatria? Almeno un miliardo e mezzo.
E poi: il paganesimo, che possiamo dire anche materialismo. Fermandoci a considerare e pregare affinché le anime si orientino verso Gesù Cristo, verso la Chiesa, e quindi la grazia e il gaudio eterno, poi. Questo richiede una maggiore cognizione. Sì, cristianesimo, idolatria, e paganesimo e materialismo.
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Può essere diversamente ancora, considerazione. Primo punto: 40 minuti, il paradiso; e secondo, purgatorio; e terzo, inferno. Oh! Questo ci orienta all'eternità, oltre alla nostra vita, sì. Quando l'anima si separa dal corpo, allora uno delle tre parti: paradiso, purgatorio, inferno.
Inferno: pregare in continuità per la salvezza delle anime.
Purgatorio: che ci sia una purificazione, proprio quanto possiamo, togliere i difetti nostri.
E poi il gaudio immediato, le anime che sono perfette quando fanno il passaggio dalla vita presente alla vita eterna.
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Può, anche, considerarsi ancora il passato nostro e fare un po' esame per ringraziare il Signore di quello che ci ha dato e quello che abbiamo compìto bene con la grazia, e quello che è mancato.
E attualmente, come è la nostra anima, nelle condizioni attuali, in questo momento presente, come mi trovo? Ecco la domanda a noi medesimi, e ne parliamo col Signore. In primo momento sembra che sia cosa molto semplice; ma se si considerino le cose più profondamente, avremo il conoscere noi stessi e conoscere Dio.
E il futuro, come vogliamo passare il futuro, adesso? Sono i propositi che adesso già avete preparati certamente e che volete ancora confermarli; specialmente la conclusione del corso degli Esercizi. Il futuro. Aprire la nostra mente e pensare: non possiamo dire che cosa è della nostra vita, quanto a tempo, ma possiamo fermarci sopra la grazia e la perfezione, giorno per giorno. Futuro.
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Oh! Se noi... Allora può essere considerato questo molto semplicemente. Vi è però anche qualcheduno che già, come è stato spiegato e dato anni fa, la prima parte dell'Adorazione: Gesù; seconda parte: Maria; terzo: san Paolo.
Oh! Meditando Gesù dal momento che il Padre celeste ha mandato il suo Figlio alla redenzione nostra, e lì vi è tutto il complesso. Vi sono 27 - diciamo - libri del NT. Cominciando dai Vangeli, quattro, e gli altri.
E poi fermarsi come meditazione su tutta la vita di Maria e della sua gloria in cielo e dei progressi di santità che ha avuto e di quello che noi da lei speriamo.
E siccome la nostra... protettor san Paolo. Dal momento in cui egli ha avuto la grazia di convertirsi, è stato così illuminato che immediatamente voleva cominciare la predicazione. Ma non era ancora il momento e quindi il Signore lo condusse in deserto, e quasi tre, quasi quattro gli anni che si è riservato; e poi dal momento della conversione, dieci anni; e poi, dopo i dieci anni, la pubblicazione, la predicazione che è andato da una parte all'altra. Quante nazioni e quanti episcopati ha stabilito! Sì. E poi, tutto quello che ha scritto. Meditare quelle 14 Lettere sue. E poi quello che ha indicato.
Come pregare. Come dobbiamo onorare Gesù Cristo. Sì.
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Ora, queste sono come dieci indicazioni. Potete anche non farne nessuna, considerare sempre quello che già è il sistema che avete usato. Continuare. Ed ogni modo, qualunque modo, ci sia sempre l'esame di coscienza anche, e i propositi (...), occorre. Si può anche continuare sempre.
E se si prova, forse [in] qualche occasione, se piace, se ci porta ad una elevazione, facciamo considerazione. E poi certo, in quei casi lì, ciascheduno deve fare la sua Adorazione personalmente, perché, se vi sono due, ognuno avrebbe un suo pensiero; oppure sono molte e soltanto vi è uno che faccia la sua Adorazione particolare, personale. Questo non importa, cioè, non è obbligatorio. Tuttavia, variando qualche volta l'Adorazione, ci sentiamo più raccolti, perché se ripetiamo sempre precisamente le stesse cose, possiamo diventare un po', diciamo, un po' più fredde. Può anche essere che si arrivi ad una maggiore santificazione anche, ma vi è maggiore difficoltà, un po' più difficoltà nella conversione della nostra vita, santificazione della nostra vita.
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Ecco, del tempo - diciamo - fino al 1925, 1930, la predicazione riguardo all'Adorazione, si dividevano sempre in quattro punti: adorazione, e poi altri tre. Quindi l'Adorazione era divisa in quattro parti. Ancora si fanno da alcuni e quindi ancora quattro punti di Adorazione.
Adesso si inclina di più alle tre formule, si inclina: una che riguarda l'intelligenza, santificazione; e quella che è la volontà, la santificazione; e la carità, quel che è la santificazione, sì.
Che non vi è alcun impegno. Ci può essere che si provi, qualche volta, per cambiare e così sentirsi più illuminati, e poi ci sentiamo veramente più uniti al Signore. L'essere nostro viene preso da Gesù, in questo senso, che il nostro essere viene preso da Gesù e noi, noi medesimi diamo il tutto nostro a Gesù, sì. Potete anche non dire niente di questo, se già il modo di fare l'Adorazione, se già vi soddisfa, andate avanti così. E ci può essere anche qualche cambiamento per non ripetere sempre le stesse formule; secondo... E alle volte le formule sono ancora più, ancora - diciamo - che portano un po' fervore; ma siamo anche facilmente inclinati un po' diversamente nel nostro povero, povero nostro io, come il nostro povero io.
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Allora, la benedizione su di voi e la benedizione sopra i propositi che presenterete domani specialmente nella comunione e nella conclusione degli Esercizi. Credo così.
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Richiamiamo l'ottavario della Pentecoste, la solennità della Santissima Trinità, e poi Corpus Domini, l'Eucaristia, per cui la Messa, la Comunione e l'Adorazione.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 92/a (= cassetta 237/a). Per la datazione, cf PM: «Siamo in questi giorni santi. Primo, quello che è la santa Pentecoste (...) poi la solennità della Trinità e poi il Corpus Domini...». - dAS e VV (cf c151).

1 Gv 14,6.