Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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9. SANTIFICARE IL CORPO - II9
1. Abbiamo considerato la storia del nostro corpo da quando il Signore l'ha formato nel paradiso terrestre fino a quando morirà. L'anima è ordinata a vivere col corpo e il corpo con l'anima. Con la morte il corpo è separato dall'anima, è privato di vita e di attività, va soggetto al disfacimento e si riduce in polvere.
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2. Ma verrà anche la risurrezione finale e le anime degli eletti e dei dannati riprenderanno il loro corpo. Allora avremo due grandi categorie di uomini: gli eletti e i dannati. Gli uni saranno alla destra e gli altri alla sinistra, gli eletti con i segni dell'innocenza o della penitenza; i dannati con i segni dei loro peccati. Quando il Signore avrà detto: «Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo» (Mt 25,34), salirono in cielo, il loro corpo sarà pienamente soddisfatto e godrà di tutto.
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3. Chi ama veramente il suo corpo? Ama il suo corpo chi sulla terra gli nega tutto ciò che è peccato e sa sacrificare qualche cosa. I cattivi sono i veri carnefici del loro corpo anche se pare che lo soddisfino. Il ricco epulone soddisfaceva tutti i gusti, ma poi fu sepolto nell'inferno. Lazzaro invece sulla terra sofferse, ma fu portato dagli angeli in cielo.
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4. Il corpo di Maria è già lassù in paradiso, così il corpo di Gesù che è la primizia degli angeli. Accanto al corpo di Maria che è entrato subito in paradiso per la sua santità verranno tutti coloro che avranno seguito i santi ed avranno tutti i loro desideri ragionevoli soddisfatti.
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5. Che cosa occorre per santificare il corpo? Non lasciatevi trascinare dal peccato! Il corpo è pigro e tende alle soddisfazioni della carne; fatelo lavorare e non concedetegli mai ciò che è illecito: mai sguardi cattivi, mai fare o dire o ascoltare cose cattive, mai macchiare il corpo. Consacratelo al Signore e domandategli di santificarlo. Fate pregare il corpo: state raccolte, fate belle comunioni. Santificatelo seguendo la vocazione. I vergini canteranno un cantico che gli altri non canteranno.
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6. Adorate l'eucarestia che consacrerà il vostro corpo. Santificatelo in ogni tempo, ma specialmente nella Quaresima. Cercate di comprendere la differenza che c'è tra ciò che vuole l'anima e ciò che vuole il corpo: l'uno tende a trascinare anche l'anima al peccato, l'altra invece vuole elevarsi a cose sante.
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7. Quale felicità, alla fine della vita, se il nostro corpo sarà innocente! Chi ha devozione alla Vergine santa e all'eucarestia si farà santa. La volontà vorrebbe comandare, ma quante volte il corpo la trascina in basso. Bisogna che agiamo con ragione. Mortificate il corpo, gli occhi, l'udito, la gola: non penitenze straordinarie, ma lavoro, vita comune, carità sono le vostre penitenze.
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8. Viviamo secondo lo spirito come i santi. Il corpo è parte di noi: va trattato bene, anche se non gli si deve dare più del necessario. Si possono fare tante piccole mortificazioni come il lavoro o lo studio. Mortificate il corpo e un giorno risorgerà glorioso. Viviamo secondo ragione e rafforziamo la volontà con la preghiera per resistere al male e fare il bene. Prendete buone risoluzioni e prendetele con il crocifisso in mano. Il corpo sia usato come strumento di meriti e di bene, così anima e corpo saranno un giorno insieme felici.

fine ritiro
6 marzo 1954

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9 Fine Ritiro, 6 marzo 1954