Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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14. LA CORONCINA A MARIA MADRE DEL BUON PASTORE14
1. Abbiamo chiesto a Gesù buon Pastore due grazie: amare il Signore con tutta la mente, con tutte le forze, con tutto il cuore; e amare il prossimo come noi stessi. Queste grazie dobbiamo intercederle per mezzo di Maria, indegni come siamo di accostarci al Padre perché l'abbiamo offeso.
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2. Consideriamo in questa meditazione la coroncina a Maria, madre del buon Pastore. Nel primo punto è riassunta una lode a Maria. La glorifichiamo con le prerogative e le grandezze date da Dio perché chiamata ad essere la Madre del divin Pastore. Maria è la gioia degli angeli e dei santi rifugio sicuro della chiesa militante e noi vogliamo essere sue come Gesù che era vero figlio suo.
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3. Nella seconda parte contempliamo Maria sul calvario. Lì ha offerto la vita del figlio per la chiesa, quella chiesa che ha visto nascere e che ha voluto far crescere con la preghiera, la parola, l'esempio. Dopo le parole di Gesù che le affidava l'umanità, anche lei si offrì al Padre per tutti gli uomini e per la chiesa intera. Maria che è madre della chiesa, per prima raccontò ai discepoli la nascita di Gesù, la fuga in Egitto, lo smarrimento di Gesù.
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4. Con la preghiera della terza parte ognuna di noi invoca Maria per le grazie particolari di cui ha bisogno. Mai nella vita dobbiamo separarci da Maria. Le pecorelle docili e fedeli sono i santi.
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5. Nella quarta parte domandiamo che la terra sia popolata di monasteri di religiosi e conventi di suore, che vivano più vicini a Gesù e a Maria sulla terra per essere più vicini a loro in cielo.
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6. Nella quinta parte domandiamo a Maria; madre del divino Pastore, un numero sufficiente di sacerdoti che portino la salvezza all'umanità intera. Ne occorrerebbero ancora due milioni per averne uno ogni mille persone.

Albano Laziale (Roma)
1° maggio 1954

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14 Albano Laziale (Roma), 1° maggio 1954