Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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RITIRO MARZO 1954
8. SANTIFICARE IL CORPO - I8
1. Spero abbiate incominciato bene la Quaresima, questo tempo ci serve per rivolgere lo sguardo e il pensiero al crocifisso. Il buon Pastore dà la vita per le pecorelle, in questo mistero vi è tutta la lezione, tutto l'apostolato divino del buon Pastore e della pastorella.
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2. Considerare il crocifisso: il corpo di Gesù è tutto ridotto ad una piaga. Considerare ciò che disse il profeta Davide: «Hanno trapassato le mie mani e contato tutte le mie ossa» (Sal 21,17b-18a). Quaranta colpi di quei flagelli rendevano livido il corpo e poi rompevano la pelle. Gesù aveva in più il capo coronato di spine, le mani legate e il costato trapassato. Contemplare Gesù che pende per tre ore dalla croce. La sua madre è accanto a lui, terza possibilità di far niente. Gesù agonizza per tre ore e, sentendo venir meno le forze, dice: «Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio» (Lc 23,46), e poi muore. Dopo il permesso di Pilato, la salma di Gesù vien deposta dalla croce, nelle braccia di Maria, e avvolta nella santa sindone.
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3. La Quaresima è un tempo in cui, contemplando la sofferenza di Gesù, mortifichiamo anche il nostro corpo. Il buon Pastore dà la vita per le pecorelle, e la pastorella spende la sua vita, i suoi giorni per la salvezza delle anime.
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4. L'uomo non è solamente anima e non è solo corpo, ma la persona umana è unione di corpo ed anima. Dopo aver creato tutto il resto, Dio formò il corpo di Adamo e poi vi soffiò l'influsso della vita. Nella persona, perciò lo spirito ha tendenza per cose spirituali, mentre il corpo ha tendenze contrarie allo spirito. Adamo ed Eva infatti commisero il peccato perché assecondarono la tentazione del demonio; da allora si risvegliarono le cattive tendenze presenti anche prima nell'uomo, ma sottomesse allo spirito; con il peccato si è spezzata l'armonia tra corpo ed anima ed è sempre più difficile ricostruirla.
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5. Dio però non ha lasciato l'uomo nel peccato, ma ha promesso il Redentore. Nel seno purissimo di Maria vergine Dio formò un altro corpo, il corpo di Gesù. Questo corpo lo contempliamo bambino a Betlemme, fanciullo, giovane e uomo fatto a Nazaret. Gesù con la sua morte in croce, redense l'anima nostra e anche il corpo, ed è per la sua grazia che possiamo vincere le tentazioni. Il corpo però deve essere tenuto a freno, mortificato e santificato: morirà, sarà ridotto ad un pugno di polvere; ma non rimarrà sempre nel sepolcro; un giorno risorgerà.
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6. Risorgerete belle e gloriose. Gesù fu coronato di spine e inchiodato alla croce. Sopportiamo anche noi i piccoli dolori e mortifichiamo il corpo che risorgerà bello e glorioso come Gesù. Mortificarsi significa far bene le nostre cose, tenere a freno la gola, gli occhi e tutto quello che nel nostro corpo deve essere santificato.
6 marzo 1954
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8 6 marzo 1954