Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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60. NELLA NOVENA DELL'IMMACOLATA60
1. Ci avviciniamo alla festa dell'Immacolata e alla chiusura dell'anno mariano. Che cosa fare nella novena dell'Immacolata?
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2. Possiamo considerare tre punti:
- delicatezza di coscienza. Essere immacolate vuol dire senza macchia; immacolate come Maria, senza macchia né grave né veniale. Occorre vigilare per non commettere venialità deliberate. Non commettere peccati di pensiero, di sentimento, di parole e di opere. Quando si cade in qualche venialità confessarsi subito. Prima cosa evitare le venialità.
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3. Domandare la grazia di ricavare profitto nell'anno mariano per continuare ad alimentare la devozione a Maria in maniera che l'anno mariano continui.
Quanto è buona con noi questa Madre! Diciamole spesso «Volgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi».
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4. Che frutto ricavare da questo anno mariano perché tutta la vita sia mariana? Fare bene le pratiche di pietà, recitare l'Angelus, celebrare bene le feste di Maria. Che festa, tutta la vita figlie di Maria! Fareste bene a eleggerla per Madre e a consacrarvi a lei nel giorno dell'Immacolata. Maria con noi in questa vita, accanto a noi sul letto di morte e nella eternità. Immaginare che Gesù ci dica: «Ecco tua madre» (Gv 19,27).
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5. Fare bene la vita comune che è una mortificazione continua, osservare bene gli orari, fare le cose comuni in modo non comune. Maria non si aspetta da voi cose straordinarie, ma fare le cose comuni con amore, offrendole a lei, specialmente nell'esercizio delle virtù di casa: volersi bene e compatirsi.
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6. Conclusione:
- conservarsi immacolate;
- ricavare il frutto dell'anno mariano, eleggendo Maria per madre;
- fare bene le cose comuni.
Che Maria vi conservi immacolate per tutta la vita.

Albano Laziale (Roma)
23 novembre 1954

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60 Albano Laziale (Roma), 23 novembre 1954