Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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31. SPIEGANE DELLE COSTITUZIONI - I31
Spirito della congregazione
1. Tra le cose generalmente da considerarsi è il libro delle costituzioni. Ripassiamo gli articoli principali per conoscerne a fondo il significato.
Nel primo articolo prendiamo in considerazione il nome: «Suore di Gesù buon Pastore», suore destinate a seguire il Pastore divino Gesù e i pastori della chiesa: il Papa, i vescovi e i sacerdoti, i religiosi che hanno cura delle anime.
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2. «Di Gesù», vuol dire che appartenete a Gesù buon Pastore il quale può disporre di voi come vuole, senza nessuna discussione per gli uffici, per la casa e per l'apostolato. Vuol dire che può disporre di voi per la sua gloria e per la vostra santificazione. Per la gloria di Dio e la santificazione vostra. Per quanto siete chiamate pastorelle.
La disponibilità della vostra vita a Dio può farvi degli scherzi, può farvi annullare, può farvi diventare l'ultima della casa, può provare la vostra umiltà, può adoperarvi come un fazzoletto; in breve, non siete più libere.
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3. Ricordate il vostro nome, siete di Gesù. Essere di Gesù vuol dire lasciare ogni capriccio ed ogni desiderio per fare ciò che vuole lui, vuol dire essere ad uso suo. Siete spose di Gesù, realtà che sorpassa il sacramento, e dovete sentire di appartenere a lui.
Che grazia immensa! Non posso più dire che qualcosa mi appartiene, tutto ciò che uso appartiene a Gesù e a lui appartengono le singole suore. Non sono più io che vivo, vive in me il Cristo. Molte suore non capiscono la bellezza della loro vocazione. Che Gesù possa fare di noi ciò che gli piace!
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4. La santità delle pastorelle è tutta particolare; per esempio, non potete chiedere di diventare ammalate, ma diventerete vittime in quanto lavorerete tutta la vita a gloria di Gesù buon Pastore. Metterete la vostra capacità a disposizione della congregazione, tendendo alla santità nella pratica della povertà, della castità e dell'obbedienza.
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5. La suora può esercitare la povertà tenendo in gran conto il tempo, consegnando alla superiora ciò che le viene dal suo lavoro. Il Vangelo dà le regole generali, le costituzioni danno le regole particolari.
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6. Nel secondo articolo prendiamo in considerazione l'apostolato. Le suore, secondo la loro capacità e condizione, si mettono a servizio di tutti. Progredite nell'abilità, ma anche nella semplicità come ci insegna il Vangelo, senza tante parole difficili, «il Signore rivela le cose ai piccoli» (Lc 10,21).
Opere da farsi ci saranno sempre perché i mezzi di bene aumentano. Non mancheranno le opere, mancherete piuttosto voi.
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7. Siate industriose a imparare tante cose, perché moltiplicherete il bene quanto più saprete. Più saprete, più farete. Accumulate e fate bene le cose, così conquisterete e guadagnerete il cuore degli uomini.
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8. L'articolo quinto sottolinea che le suore devono essere semplici e mostrarsi al popolo come vere sorelle. La suora non deve fare distinzioni, non deve entrare solo nelle case "distinte". Non avete bisogno di tanti libri, come dovete essere lo trovate chiaramente nel Vangelo che è il primo libro di costituzioni.
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9. Meditate le costituzioni: ogni parola ha un suo significato. Chi le approfondisce è più osservante, le ama e le gusta.

Albano Laziale (Roma)
4 agosto 1954

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31 Albano Laziale (Roma), 4 agosto 1954