Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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11. LETTERA AI COOPERATORI11
Cari cooperatori,
1. La congregazione delle suore pastorelle in questo tempo è stata, in modo speciale, benedetta da Gesù buon Pastore.
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2. L'approvazione dell'istituto, l'apertura delle nuove case in Italia ed in Brasile, le numerose vocazioni, la costruzione della casa madre, la definitiva forma del governo, gli studi superiori, il buon spirito ed il fervoroso lavoro nelle parrocchie... oltre tutte le molte e particolari grazie individuali, note al Signore. Le suore pastorelle sentono viva riconoscenza e gran desiderio di corrispondere.
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3. Anche per voi, buoni cooperatori, esse sentono viva gratitudine. Tra voi e queste suore pastorelle vi deve essere come una santa amicizia. L'amicizia è scambio di beni: voi darete a loro, esse daranno a voi.
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4. Che cosa daranno? Molte loro preghiere per i vivi e per i defunti. Vi fanno partecipi delle messe che si applicano per tutti i benefattori. Spendono la vita per i bambini, i poveri, la gioventù, i catechismi, il culto sacro.
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5. Voi potete dar loro aiuto di preghiera. La loro vita è faticosa, il loro apostolato ha notevoli difficoltà specialmente oggi. Voi potere favorire in tanti modi le vocazioni al loro istituto, secondo la vostra posizione.
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6. Voi, forse potete dare offerte in denaro o in natura: ne hanno bisogno, anzi molto bisogno. Meditate le seguenti parole di Gesù: «Or quando verrà il Figlio dell'uomo nella sua maestà, con tutti i suoi angeli, sederà sul trono della sua gloria. E si raduneranno dinanzi a Lui tutte le genti, e separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri: e metterà le pecore alla sua destra ed i capretti alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: Venite, benedetti dal Padre mio prendete possesso del regno preparato per voi sin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui pellegrino e mi albergaste; ignudo e mi rivestiste; infermo e mi visitaste; carcerato e veniste a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore quando mai ti vedemmo affamato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti vedemmo pellegrino e ti abbiamo accolto, ignudo e ti abbiamo vestito? Quando ti vedemmo infermo e carcerato, e siam venuti a visitarti? E il re risponderà loro: In verità vi dico: quando ciò faceste ad uno dei minimi di questi miei fratelli, l'avete fatto a me» (Mt 25,31-40).
E Gesù buon Pastore benedica voi e le vostre famiglie.

Sac. Alberione
Circolare
Albano Laziale (Roma)
marzo 1954

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11 Circolare - Albano Laziale (Roma), marzo 1954