Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

2. VIVERE DI FEDE2
1. Abbiamo considerato come santificare l'anno: crescendo in sapienza, età e grazia. Ora una massima che serva ad aumentare in noi la volontà: vivere di fede. Avere spirito di fede. Una pianta che cresca robusta, allarga i rami e produce foglie, fiori e frutti, perché ha una radice sana e ben nutrita. La fede è la radice. Quando un'anima ha lo spirito di fede, pensa e parla soprannaturalmente. Quando invece la radice non è nutrita, la pianta non cresce, non mette foglie né fiori né frutti. Perciò bisogna guardare alla radice.
~
2. Credo a Dio che mi giudicherà, mi prenderà con sé in paradiso. Credo che egli mi vede, mi sente. Credo che Gesù è nell'Ostia. Il corpo è vivo per l'anima, lo spirito vale più del corpo. L'avaro pensa ad accumulare soldi, colui che ama Gesù col cuore pensa: cosa vuole Gesù da me? Mi è capitato una cosa che mi dispiace, la offro a Gesù. Spirito di fede: al mattino ci si mette al servizio di Dio, si studia e poi si aspetta tutto dal Dio; nelle sorelle, nei superiori si vede Dio. Lo spirito di fede è più prezioso dell'oro e dell'argento. Noi possiamo avere studiato, ma lo spirito di fede richiede l'infusione di Dio.
~
3. Come si acquista lo spirito di fede? Vivendo nel raccoglimento. Gli uomini ci dicono tante cose, ma noi non tratteniamoci in discorsi inutili. Brevemente dialoghiamo, e poi ritiriamoci in Dio. Perché i conventi? Per separarci dagli uomini, per vivere più profondamente in Dio. Dio parla al cuore, occorre avere un cuore sensibile.
~
4. «Parla o Signore, che il tuo servo ascolta» (1Sam 3,9). Ci sono persone che ragionano secondo i sensi e si lasciano guidare dal piacere. Vi guida Dio: è necessario fare ciò che piace a lui, avere spirito di fede, portare fiori di virtù all'altare. Lo spirito di fede si accresce con la lettura di vita dei santi. Chi legge, a poco a poco, ragiona come loro: «Ci vuole fede, ma di quella... », diceva il Cottolengo. Per esempio: pochi credono che si impari di più col lume della fede. San Tommaso, il dottore più grande non si metteva mai a studiare senza aver pregato. Pochi credono che senza danari si possano fare opere grandi per il Signore. San Giovanni Bosco era figlio di poveri contadini, non aveva danari, ma quante opere ha fatto! Quante volte all'ora del pranzo, non aveva niente da mangiare; eppure nonostante i debiti andava avanti. Ci vuol fede!
~
5. Il santo Cottolengo un giorno stava pregando e le suore gli dissero: «Oggi gli ammalati non mangeranno». «Oh! -rispose -accompagnamoli invece a tavola, vuoi che il Signore si dimentichi dei suoi figli?». All'ora del pranzo arrivò infatti la minestra già preparata. I soldati erano andati lontano e la loro minestra fu portata al Cottolengo. Di queste cose ne succedono tante, ma bisogna aver fede.
~
6. Come far venire le vocazioni se c'è poca fede? Impediamo il soccorso della Provvidenza quando ragioniamo umanamente. Cosa dice Gesù nel Vangelo: «Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro» (Mt 6,26.28-29).
~
7. Il Signore è padre di tutti. Cosa vale dire cinquanta volte «fateci santi» se non c'è la fede? Dio ci fa santi, ma bisogna aver fede. Si vive nella comunione che è opera di Dio. Quando c'è fede, si crede che chi guida rappresenta Dio! «Quella è giovane...», qualcuno può dire. Ma è un ragionamento umano, è distruggere la vita religiosa. Guardiamo bene di non contrattare la casa religiosa con quella del mondo. Se non c'è fede, non si rispettano le sorelle. Quando c'è fede ci si tratta come angeli. Chiedere sempre al Signore che a suo tempo sappiamo predicare la fede.
~
8. All'inizio della guerra avevo pregato Maria perché si salvassero le persone. E come promessa, poi, avremmo costruito la chiesa. Vi potrei raccontare una cinquantina di fatti, che possono dirsi miracoli. Molte persone sono state in mezzo ai più tremendi pericoli, eppure sono tutte salvate. Subito dopo aver fatto questa promessa, andai a Messina. Le suore stavano proprio vicino al porto. Una sera venne una persona che conoscevano, le portò a casa sua che stava un po' fuori città. Nella notte una bomba cadde sulla loro casa. Distrusse tutto. Solamente dopo dieci o dodici giorni trovarono la pisside con le particole. Chi ha mosso quella persona? Perché proprio quella sera? Vedete che bisogna aver fede? Bisogna che abbiate fede!
~
9. E poi, da quanti pericoli morali la Madonna ci salva! Giorno per giorno si cresce in virtù, in spirito religioso. Fede e avanti. Abbiate fede. Riuscirete e alla fine direte: «Abbiamo passato un anno santo!».

fine ritiro
Albano Laziale (Roma)
2 gennaio 1954

~

2 Albano Laziale (Roma), 2 gennaio 1954