Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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48. IL MESE DEL ROSARIO48
1. Fra poco inizierà il mese del rosario e voi certamente volete celebrarlo bene. In Italia il mese dedicato a Maria è maggio, ma vi è anche un secondo mese, ottobre, dedicato a Maria per decreto di Leone XIII.
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2. Durante il mese si farà bene a meditare sulle virtù e sui privilegi di Maria per conoscerla, amarla, imitarla sempre meglio e zelarne il culto. Si recitano buoni rosari quando si meditano i misteri e si ricavano da essi considerazioni e grazie da chiedere. Fate bene perciò a usare il libro delle preghiere dove sono richiamati tanti soggetti di meditazione.
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3. Spero farete anche un'altra cosa in ossequio alla Madonna, scrivere, prendere nota di tutto: delle meditazioni, delle prediche, delle conferenze. Non si deve solo ascoltare come fa la massa del popolo, ma annotare i punti più importanti per poterli ritenere.
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4. Anche ai ragazzi, per ricordare il catechismo, si suggerisce il metodo attivo facendo loro usare i quaderni e compilare la pagina. Ora si stampano anche tanti albums con i disegni delle immagini e delle cose a cui il bambino deve dare il colore. Questo perché il soggetto di catechesi non rimanga passivo alle lezioni.
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5. La nostra testa è un po' come una lavagna, dove si cancella tutto, quando si deve scrivere un'altra cosa. Quante volte si sente la predica o la meditazione, poi, passata una ricreazione, non si ricorda più nulla. Perciò è meglio annotarsi ogni cosa; una predica sentita un giorno potrebbe servire per una conferenza alle giovani o alle bambine.
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6. L'altro giorno sono stato a Longa e, nel ritorno, siamo passati per il paese di Pio X; volevamo entrare nella casa per dire lì tre Gloria Patri per il bene che ha portato alla Chiesa questo santo. Quanta gente! Non ci è stato possibile entrare. Ecco, egli annotava tutto; ci sono ancora i quaderni coi suoi appunti.
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7. Le annotazioni aiutano tanto la memoria. Sento tante volte i sacerdoti che ripetono ai ragazzi le prediche del Primo Maestro tali e quali. Perché? Non venivano mai alla predica senza quaderno. Annotare quindi sulla carta perché sia annotato nella mente.
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8. Alle volte, anche se non vogliamo, dobbiamo parlare di noi. Nel primo anno di filosofia, per avere i taccuini ben ordinati, ho comperato quaderni in legatura dura e quante volte anche adesso, quando devo fare una predica, me li leggo e in breve sono pronto.
Per voi non ho bisogno di prepararmi: vi penso tutti i giorni più volte, anzi più volte in un'ora, perciò so le cose che vi devo dire.
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9. Si possono avere pochi libri ma ben ordinati come se ne possono avere tanti e disordinati. Ho visto una con il colletto storto. Ho pensato che farà tutto storto: scriverà storto, camminerà storto. Non si dovrebbe giudicare, ma che volete, si è sempre gli stessi, nelle cose piccole e nelle grandi, dalla punta dei piedi ai capelli. Camminate diritte e con dignità. Queste cose non dovrei dirvele, ma qualche volta viene voglia di dirlo. Nelle parrocchie, le pastorelle devono essere modello di ordine, di modestia, di semplicità, di coraggio e di umiltà.
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10. Quando il bambino viene al doposcuola e la suora si mette a correggergli i compiti scrivendo male, credete faccia bene? La suora ha bisogno di essere stimata. A certe cose bisogna arrivarci; le mamme le insegnano fin dai sette anni. Alcune nemmeno a diciotto-vent'anni hanno imparato il riguardo e la compostezza. Vediamo di imparare tutto da tutti.
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11. Potete mettere nei corridoi «Dio mi vede» Che tutto ispiri santità. E nell'entrata fate bene a mettere: «Beati qui habitat in domo tua, Domine».
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12. Volevo dirvi questa sera di dire dei bei rosari, con belle intenzioni. Bisogna elevarsi spiritualmente, arrivare alla comunione intima con Gesù, chiedendo la santità interiore e la grazia di imparare. L'apostolato deve nascere da questa vita intima di ognuna e da una fede profonda non superficiale.
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13. Se le radici di una pianta sono profonde, i venti non la sradicano. L'istituto deve avere in voi una radice profonda, sana, piena di vigore. Chiedete a Gesù la grazia di poter imparare, di ottenere prodigi di darsi nel sapere, perché ne avete tanto bisogno, e di infondervi la scienza e la capacità di comunicarla. Voi dovete sapere bene il catechismo.
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14. In certi Istituti missionari, di regola, non fanno fare vestizione fino a quando, ad esempio, non sanno fare le iniezioni o il cucito. Impegnatevi tutte e non solo le studenti. C'è chi ha la scienza intellettuale e chi invece quella pratica. Vi sono quelle che sanno tener bene una casa e altre che sanno parlare bene: ognuna ha il suo dono.
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15. Essere profonde, non avere solamente una condotta esteriore, altrimenti al primo soffio di vento si cade perché manca la convinzione, manca l'amor di Dio. Saper ricavare da tutte le difficoltà il miglior bene.
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16. Chiedere col pane quotidiano la grazia di una profonda pietà e il desiderio di imparare. Tutte dovete interessarvi ai bisogni dell'istituto, come in una famiglia, aiutando materialmente anche la casa madre. Quando si arriva a mezzogiorno si vive di spirito? Bisogna essere profondamente umane mentre si è profondamente divine.
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17. Imparare profondamente l'apostolato, avere un cuore pieno di amore per le anime. Alle volte non si sa fare una piccola mortificazione per evitare di commettere il peccato o per ottenere maggior profitto nello studio e nel catechismo.
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18. Il carro vostro deve camminare su quattro ruote: pietà, studio, apostolato, povertà. Mirare a portare Gesù, il catechismo per la salvezza delle anime.
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19. Nel rosario del mese, mettere queste intenzioni:
- profondità nelle cose spirituali;
- profondità nello studio;
- profondità nell'apostolato;
- profondità nelle cose esterne che devono nascere dal cuore.
Vi benedica Gesù buon Pastore, e la Madre del divin Pastore vi esaudisca nel mese del rosario.

Albano Laziale (Roma)
29 settembre 1954

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48 Albano Laziale (Roma), 29 settembre 1954