Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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7. PROGREDIRE NELLA SANTITÀ (Chiusura degli Esercizi Spirituali)

Esercizi Spirituali (20-28 gennaio 1966) alle Pie Discepole del Divin Maestro.
Ariccia, Casa Divin Maestro, 28 gennaio 19661

All'inizio di questo corso degli Esercizi, avete domandato al Signore le grazie perché questo corso sia di pace, quindi di purificazione e di santificazione. Ora che il Signore vi ha concesse queste grazie, allora è il tempo di ringraziare. Prima si è supplicato, ora ringraziare il Signore. Quando noi vogliamo ottenere grazie, qual'è il segreto? Il segreto è questo: cominciare a ringraziare delle grazie già ricevute. Quando noi ci mostriamo riconoscenti, il Signore più facilmente, anzi sicuramente dà le grazie che sono necessarie. Molte persone domandano, ricevono e non dicono grazie. No, bisogna in primo luogo ringraziare: grati estote2. Siate riconoscenti - dice san Paolo - e allora, le grazie successive. E quali grazie?
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La grazia che adesso volete domandare al Signore, è la perseveranza; cioè, secondo i propositi fatti, che si possano osservare. Ringraziare. Guadagna il cuore di Dio, questo, la riconoscenza. Quando invece non si è riconoscenti si è ingrati con Dio, - viene detto -, siete ingrati con Dio. Ma voi siete abituate a ringraziare, anche fra le persone, chi vi fa un favore, qualche servizio. Ma il Signore Gesù!
Quando si inizia la mattina, nella preghiera: Vi adoro e vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano, conservato finora in vita, e poi l'ingresso, partecipando alla Congregazione... Ecco volendo adorare il Signore, ringraziamo. Poi dopo si chiedono le grazie successivamente, ma prima ringraziare. Questi quattro motivi di riconoscenza al Signore, riconoscenza grande, e allora domandiamo la grazia che la giornata passi bene, ecc. Riconoscenza al Signore. E per questo, con questa riconoscenza, il Signore vi ha preparato le grazie perché da questo corso fino a un altro corso, che abbiate da praticare i propositi; praticarli e fare dei passi nella santità. E voi lo volete, siete decise: raggiungere la santità. Eh! sì. Quindi, con generosità.
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Ora, guardando avanti, il Signore potrà darci tutto l'anno e potrà anche solamente darci, il Signore, una parte dell'anno. Il giorno in cui il Signore ci chiama, noi partiremo perché è il Signore che vuole. Ma, o che sia una parte dell'anno, o che sia tutto l'anno: l'impegno della santificazione. Perché il Signore ci ha concesso tanti anni? (specialmente per me, ma per tutte voi). Il Signore vi ha conservate e ci ha conservati fino ad ora. Ora, perché il Signore ci concede ancora del tempo? Perché abbiamo più meriti, perché raggiungiamo una maggior santità, perché purgati, quindi liberati dal purgatorio, poi aumentare ancora in gradi per arrivare a un posto più elevato in paradiso.
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Io, fra le grazie che chiedo per tutte le persone che appartengono alla Famiglia Paolina, io domando tutte le mattine la grazia per tutti e tutte: passando all'eternità, non abbiano da fare purgatorio; la chiedo sempre e la chiedo, in particolar modo, al quarto punto della preghiera a Gesù Maes... alla Regina degli Apostoli, voglio dire, alla Regina degli Apostoli, il quarto punto. Come Maria: lasciata la terra, entrata in paradiso. E allora chiediamo questa grazia a Maria: che siamo così purificati e così arricchiti di meriti, allora l'ingresso immediato in paradiso, non passare in purgatorio. Lo volete? Sì, questo, questa grazia chiedetela anche voi e chiedetela per tutti i membri della Famiglia Paolina.
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Oh! Ora che cosa bisogna ancor pensare? Se il Signore vi dà l'anno intiero, come vi auguro: passi, passi avanti nella santificazione. C'è da salire, salire sù, in alto, e cioè fino a quell'alta montagna, quel punto dove il Signore ha segnato. Di là, partiremo per il paradiso.
Ora, bisogna sempre che camminiamo, camminiamo. In che maniera? Ho detto che [è] molto importante prendere, ad esempio, [come] proposito, l'osservanza delle Costituzioni che vi costituiscono nella perfezione; oppure sono i propositi particolari di una persona, di ciascheduna di voi, per la salita. Ogni anno dobbiamo fare un passo avanti nel cammino, nel salire. E pensiamo a una montagna che sia una punta, e poi che ci sia una strada che gira, che gira gradatamente e arriva lì. Ma sempre più in alto, più in alto, come ha destinato il Signore. Nella santificazione arriverete al punto, all'altezza in cui è segnata per ciascheduna di noi. E di là, [da] quell'altezza, si parte per il paradiso, senza il purgatorio; si parte di là. Ma che anno per anno [si faccia un passo avanti], perché l'anno scorso era già anche il 28 di gennaio, e siamo arrivati al di gennaio, e poi si prende di nuovo un altro giro; ma sempre più in alto fin dove il Signore ha già preveduto quanto ciascheduno dovrà salire; e, da quell'altezza, volare, volare in cielo, in paradiso: il premio eterno.
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Quindi, adesso facciamo tre riflessioni. Primo, questo: rinnovare i voti battesimali. Siamo nati, quindi la nostra vita umana; ma poi, per la misericordia di Dio, siamo rinati: oportet nasci1: è necessario rinascere - diceva Gesù a colui che lo interrogava -, rinascere; rinascere a una nuova vita. Va bene che tu abbia avuto la vita naturale, e quindi sei persona umana. Ma poi, se tu ricevi il battesimo, nasci alla seconda vita, cioè alla vita cristiana, ecco. E allora, se noi siamo nati, bambini, allora, portati al battesimo, ecco, siamo rinati; cioè la seconda nascita. Perché ci costituisce, che cosa? Tu eri figlia di tuo papà e di tua mamma; adesso diventerai figlio di Dio e figlio di Maria. Ecco la seconda nascita: figlio di Dio e figlio di Maria.
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Oh! Non ho da spiegare molto lungamente questo, sicuro; ma si diventa figli di Dio in quanto c'è la grazia, cioè la vita spirituale, quella vita che Gesù Cristo comunica a noi. Perché, quando lui ha fatto un'opera buona, Gesù (parliamo così, con semplicità), se egli ci ha inchiodati sulla croce, lui faceva due meriti: uno per sé e uno per noi. Il secondo è per noi appunto perché quel sacrificio di Gesù, per noi, è per scancellare i peccati e per portarci le grazie, e cioè la santità, la grazia, sia per purificare l'anima nostra, e sia per arricchire l'anima nostra di meriti. I meriti son suoi, quelli che riguardano lui; poi sono i meriti per noi; e questi [meriti] per noi dobbiamo prenderceli. Lui [li ha fatti], son di Gesù. Come vi è la comunione: «Prendete e mangiate»1, ecco, e chi riceve la comunione e chi non fa la comunione; la comunione c'è, c'è presente l'Ostia Santa, vieni o non vieni; se vieni è tutto tuo il vantaggio; se non vieni non hai questa ricchezza della comunione. Così, i meriti di Gesù Cristo per noi, sono infiniti. Chi ha questa fede che il Signore ci applichi i meriti, ecco, questo è per noi. Profittarci di questa ricchezza di Gesù; profittarci secondo c'è la nostra fede e secondo c'è il nostro impegno, sì.
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Perché Gesù ha detto: Vado al Padre mio e Padre vostro1. Quindi siamo figli: lui è Figlio di Dio, noi siamo figli di Dio. E siamo anche figli di Maria perché la grazia passa attraverso le mani di Maria. Il Padre celeste ha stabilito che Maria sia la tesoriera e la custode della grazia. E poi ci viene comunicata questa grazia, che è in noi, ecco, questa grazia che è di Gesù, ma passa attraverso le mani [di] Maria. Oh! Quindi siamo figli e siete figli di Dio; e siamo figli, tutti, del Padre celeste, e siamo figli della Madre nostra celeste, sì. Oh! Allora, questo progresso continuativo.
Ora, siamo arrivati, quindi, al battesimo per cui siamo stati fatti figli di Dio, come Gesù Cristo, e figli di Maria, come è stato Gesù Cristo. È stato figlio di chi? Di Maria.
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Rinnovazione delle promesse battesimali; cioè ci obblighiamo a vivere cristianamente: osservanza dei comandamenti, osservanza degli obblighi della Chiesa e poi di tutto quello che riguarda la vita cristiana; quindi, avere avuto la grazia nel battesimo e poi le grazie della confessione, della comunione, e poi del sacramento della cresima, e quindi poi il sacramento dell'estrema unzione. Ora, al battesimo hanno preso l'impegno i nostri padrini; ma adesso noi che siamo coscienti e che sappiamo di avere questi obblighi, allora rivediamo, e protestiamo, e rinnoviamo per noi [le promesse battesimali] che sono poi sostanzialmente tre: fede e speranza e carità.
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Dopo la vita umana, c'è stata la vita cristiana, e, per la grazia di Dio, ora la vita religiosa; come dire, la terza vita: religiosa. Allora, come siamo entrati in questa vita religiosa? Dopo il noviziato si è entrati nella vita religiosa. E quali sono gli impegni? Vivere le Costituzioni e, nelle Costituzioni, specialmente ricordarsi: povertà, castità e obbedienza; sì, così. Quindi abbracciare tutto il libro delle Costituzioni intendendo di osservarle pienamente, e guardando agli ultimi due articoli delle Costituzioni, il quale ultimo ci invita al paradiso, al premio, dopo avere osservato la vita religiosa. E voi lo volete fare.
E allora rinnoviamo, adesso, in umiltà, come se fosse oggi la vostra prima Professione. Rivederci.
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Allora segue il terzo punto, e cioè, i propositi che avete preparato; ecco, i propositi che volete mantenere in questo anno di spiritualità, questo anno nuovo, allora la santificazione. Ogni giorno rinnovare, rinnovare. Facilmente si sentono cose varie, e questo, e quello, e quell'altro. Però, ognuno deve avere i suoi punti per cui fare dei passi nella santità, fare quei gradini che volete seguire fino all'anno o all'altro corso degli Esercizi. Si è sopra un pianerottolo della scala e avete già fatti tanti gradini in questa scala, tanti progressi. Ora un altro, ecco, un altro complesso di gradini, e si arriva a un altro pianerottolo. Arriveremo a questo altro pianerottolo? Oppure ci siam fermati su qualche gradino? Oppure siamo stati fermi?
Ma voi ora partite con tutta l'energia e con tutta la grazia del Signore; decisamente camminare, gradino per gradino, cioè giorno per giorno; e dopo, quando sarete di nuovo al corso degli Esercizi, vi troverete su un pianerottolo già più elevato, per fermarvi per gli Esercizi e poi lanciarvi sopra un altro tratto dei gradini. Per questo i propositi.
Qui bisogna che ciascheduna faccia i suoi propositi, adesso, in silenzio, perché i propositi sono personali. E allora adesso vi do due minuti di tempo; ciascheduna parli con Gesù dei propri propositi.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 86/a (= cassetta 207/a). Per la datazione, cf PM: «E siamo arrivati al 28 gennaio». - dAS, 28 gennaio 1966: «Verso le ore 11,30 [il PM] fa la chiusura degli Esercizi delle PD». - VV (cf c20).

2 Col 3,15.

1 Gv 3,7.

1 Mt 26,26.

1 Cf Gv 20,17.