Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

59. MARIA: LA PIENA DI GRAZIA

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 8 dicembre 19661

Dal Vangelo secondo Luca. In quel tempo: L'angelo Gabriele fu inviato da Dio in una città della Galilea, di nome Nazaret, ad una vergine, sposa di un uomo, di nome Giuseppe, della stirpe di Davide. Ed il nome della Vergine era Maria. L'angelo, entrando da lei, disse: «Ave, piena di grazia, il Signore è con te! Tu sei benedetta fra le donne»2!
Dobbiamo onorare l'Immacolata Concezione di Maria. È l'unica persona che non ebbe il peccato originale, Maria. Tutte le creature, tutte le persone nascono col - così detto - peccato originale. Non è un peccato del bambino, ma è quello che eredita ognuno. In che maniera? Non si può dire che è peccato proprio, è il male che si eredita da Adamo ed Eva. Cioè, Adamo ed Eva, per la grazia di Dio, hanno ricevuto la loro fortuna e grazia, cioè la grazia soprannaturale. Avendo la grazia si arriva alla gloria celeste. Ma Adamo ed Eva erano proibiti di un frutto al giardino. Ma tentati, tentata Eva, allora mangiò del frutto vietato e lo passò [ad] Adamo il quale pure ne mangiò. E allora si è perduto il diritto al cielo. D'altra parte, Adamo aveva commesso il peccato (...). Allora privati dalla grazia e cacciati dal giardino3. Allora, che cosa seguì? Che tutti i figli di Adamo nascono privati della grazia celeste. Quindi, ognuno che nasce, e che è nato dai progenitori, privato della grazia. E quindi anche il bambino, se non è battezzato, il bambino è privato della felicità del cielo. E col battesimo viene data la grazia soprannaturale, e allora, se passasse all'eternità, il bambino, entra nel gaudio sù in cielo. Il bambino è fatto cristiano.
501
Ora, fra tutta l'umanità, solo Maria è stata esente dal subire il peccato di Adamo e di Eva. Maria sola è stata privilegiata al sommo e, Maria concepita, subito era ricca di grazia. Ella, quando fu concepita, ebbe più grazia già di quanto possiamo noi avere [tutti insieme]. Bisogna dire che, dopo il battesimo si loderà il Signore, quando si è già arrivato all'uso di ragione, sei anni circa. Ma invece Maria dal momento della concezione così ricca di grazia e già lodava Iddio. È il privilegio suo. Come quando fu concepito il Figlio di Dio Gesù Cristo. Sono le due persone uniche concepite in santità, e subito con l'esistenza già glorificare Dio. E quindi, da quel momento i meriti che hanno iniziato e che hanno continuato per tutta la vita temporanea sulla terra. Due persone privilegiate, cioè: Gesù, Figlio di Dio incarnato, sì, non poteva esserci il peccato: santissimo, beatissimo; sì, la persona di Gesù Cristo, corpo e anima, ma col corpo e con l'anima, sopra, la seconda Persona della Trinità. Maria ebbe subito la grazia, anima e corpo, la verginità piena e la santità piena, sia per l'anima, sia per il corpo. Maria in quel momento aveva già più grazia di quella che possono avere [tutti] i santi [insieme] sulla terra. Quindi è un grande privilegio di Maria. E la Chiesa la loda.
502
L'angelo entrando da lei disse: «Ave, piena di grazia». Era piena di grazia. «Il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne». Privilegiata. Piena di grazia. Questa parola non riguarda solo la grazia di Maria; ma piena di grazia, cioè, che Maria questa grazia la comunica a noi quando noi siamo nell'innocenza. Sì, la grazia di Dio, attraverso a Maria, viene comunicata a noi. «Piena di grazia». Quindi la sua santità, privilegiata; e il suo privilegio, di trasferire la grazia a noi, comunicando la grazia. E quale grazia? La grazia che ha ottenuto Gesù Cristo, Figlio di Dio incarnato e morto sulla croce. Piena di grazia, distributrice della grazia.
D'altra parte, Maria è diventata la Madre dell'autore della grazia che è Gesù Cristo, ed essendo lei la Madre di Gesù Cristo, che è l'autore della grazia, allora viene ad essere piena di grazia e distributrice della grazia. Mater divinae gratiae. Questo privilegio: Madre della divina grazia, cioè Madre di Gesù Cristo che ha guadagnato la grazia. Privilegio, perciò. Piena di grazia per sé e per noi. Quindi fiducia.
E perciò, durante il pontificato di Pio IX, è stato dichiarato, come dogma, la Immacolata Concezione1. E vi sono stati quelli che si sono opposti e hanno anche perduto la grazia. Ma pochi (hanno allontanato, pochi). Ma da allora, ogni anno i fedeli, ogni anno, hanno celebrato questa grazia, questo privilegio di Maria, sì. Presenti circa 600 vescovi, quindi definito il dogma di Maria, Immacolata Concezione.
503
Che cosa dobbiamo, noi, cosa dobbiamo pensare e cosa dobbiamo domandare? Anzitutto essere molto purificati noi; purificati nel battesimo, sì, ma purificati dai peccati nostri attuali, dall'uso di ragione. E quindi domandare la grazia di essere purificati del tutto, detestando il male commesso; e, d'altra parte, l'impegno di non commetterne più, dei peccati. Che siamo delicati e nei pensieri, e nei desideri, e nelle parole, nelle opere; che siano tutte secondo il volere di Dio. Quindi, non solo non peccare, ma guadagnare i meriti, sì. E, conseguenza, come impegno, seguiamo; togliere il male commesso o evitare il male invocando Maria Immacolata, senza macchia; sì, Maria. Oh! Però, non è solamente esser privi del peccato, ma invece: accrescere in noi la grazia. Ricevuta la grazia del battesimo, se noi avessimo peccato gravemente, si riacquista la grazia per mezzo della confessione.
504
Ma ciò che adesso importa è, secondo la Professione religiosa, crescere in grazia. Ogni momento possiamo acquistare un aumento di grazia, e coloro che utilizzano bene il tempo e compiendo quel che il Signore vuole, ogni momento, un aumento di grazia. E questo aumento di grazia significa arrivare in cielo a un posto più alto, a un posto più elevato. Persone le quali danno poca importanza a quello che dovremmo fare, e cioè, santificarci momento per momento, fare quello che piace al Signore. E coloro che invece perdono tempo: pensieri e parole che non giovano a niente. Bisogna che noi offriamo al Signore tutta la giornata, le 24 ore della giornata; lo stesso riposo, che è di volontà di Dio, offerto al Signore: merito, aumento di grazia.
505
Maria quindi ha sorpassato tutti i santi, Maria; sorpassato. Fare dei miracoli o fare delle profezie, ecc., sono cose, quelle, che fa il Signore. Quello che meritiamo è quel che facciamo noi, di volontà nostra, per la grazia; cioè ognuno con l'aiuto della grazia, e tutto in rettitudine di intenzione verso il Signore, ecco.
Pensare come Maria operava, e tutto quello che faceva, acquistava un merito immenso; non si può dire infinito, ma immenso, sì. Pensare: quella fanciulla, bambina; quella fanciulla già un po' più avanti negli anni; e quando, secondo il volere di Dio, si è unita a Giuseppe, secondo il volere di Dio; e poi tutto ha compito secondo la volontà di Dio: ha dato vita al bambino Gesù, Dio; lo assistì fino al calvario, alla crocifissione e morte. E poi l'inizio della Chiesa. Perché Maria era al cenacolo con gli Apostoli pregando per la Chiesa1. E, disceso lo Spirito Santo, si iniziò l'attività della Chiesa. (...) Pietro che fu il primo a predicare2.
506
Ora, ammirare questa creatura privilegiata, immacolata, Maria; secondo, che noi abbiamo già avuto la grazia di scancellare il peccato originale, ora possiamo crescere in santità momento per momento, sì. Oh! Il battesimo purifica e comunica la grazia, sì; quello è comunicato dal Signore senza nostro merito; ma dall'uso di ragione ad oggi, quel che dobbiamo e vogliamo fare di meriti, bisogna che operiamo noi con la grazia di Dio. La grazia che si è avuto il battesimo, quella era già per la vita eterna; ma arrivati all'uso di ragione in avanti, la grazia, la santità dipende dalla nostra volontà, dai nostri propositi, dai nostri voleri. Purezza di mente e di cuore e di lingua e di opere, tutto seguendo Gesù, seguendo Maria. Propositi, quindi, adesso.
Desiderare l'aumento di grazia in continuità, secondo la rettitudine dei nostri pensieri e delle nostre opere, sì. Il merito, in proporzione. Poi, quando c'è già una certa grazia, facendo altre opere, è un continuo aumento di meriti e quindi di gloria in cielo, paradiso. Siamo noi che ci formiamo il posto in paradiso, il seggio nostro, secondo lo costruiamo noi; cioè, secondo i meriti che facciamo.
Sia lodato Gesù Cristo.
507

1 Nastro 143/b (= cassetta 227/b.2). - Voce incisa: “Festa dell'Immacolata: meditazione del PM”. In PM, nessun indizio cronologico (cf PM e nostra nota in c523). - dAS, 8 dicembre 1966 (Immacolata): «Celebra [il PM] alle ore 5,15 cappella CGSSP (cf dAS in c9).

2 Lc 1,26-28.

3 Cf Gn 3,1ss.

1 La Bolla di papa Pio IX reca la data dell'8 dicembre 1854 ed inizia con le parole Ineffabilis Deus (cf Enchiridion Symbolorum, n. 2803).

1 Cf At 1,14.

2 Cf At 2,14ss.