Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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22. LA VOSTRA MISSIONE: DIFFONDERE LA SPIRITUALITÀ PAOLINA
(Chiusura degli Esercizi Spirituali)

Esercizi Spirituali (21-29 aprile 1966) alle Pie Discepole del Divin Maestro.
Ariccia, Casa Divin Maestro, 29 aprile 19661

Agimus tibi gratias... pro universis beneficis tuis2. Per 18 anni sempre ci hanno fatto recitare il ringraziamento; ringraziamento al mattino, dopo lo studio, dopo la scuola, dopo tutte le varie attività: «Signore, vi ringraziamo per i benefici che ci hai concessi». E allora adesso, tutte voi, tutte assieme: Agimus tibi gratias. Signore, vi ringraziamo per i benefici di questi Esercizi, e delle ispirazioni, e della luce, e del conforto, e dei propositi fatti. Oh! Ringraziare il Signore. Ringraziando vi assicurate altre grazie dalla misericordia di Dio. Come è buono il Signore! Come è stato buono il Signore con voi! Dalla nascita e fino al momento in cui siete arrivate alla consacrazione al Signore, e poi quel crescere che ci sarà di grazie dopo la Professione perpetua. E al fine della vita, se avrete corrisposto, direte il Te Deum, l'Agimus tibi gratias... pro universis beneficis tuis. Ringraziare.
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Ora, due pensieri per la conclusione di questi santi Esercizi che avete fatto con tanto zelo, fervore.
Oh! Il primo pensiero è questo: la vostra missione di portare, e vivere, tutta la Famiglia Paolina, vivere Gesù Cristo, Via, Verità e Vita; ecco: Via, Verità e Vita.
Oh! Questo, lo spirito paolino. Perché lo spirito paolino consta di Vangelo: Gesù Cristo, [la] vita, la predicazione, e la passione e morte e risurrezione, e glorificazione alla destra del Padre. Questo Vangelo interpretato da san Paolo e applicato; quindi è il Vangelo spiegato, applicato nei particolari che ci riguardano, dalla predicazione e da quanto ha scritto e predicato san Paolo. E perché ci sia questo, la protezione di Maria, sì. Avete questa santa missione di portare la spiritualità paolina, sì. Facendo la vostra parte di entrare nell'intimità di Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, e secondo le predicazioni e le Lettere di san Paolo, e sotto la protezione di Maria, possederete lo spirito veramente paolino e quindi lo otterrete per la Famiglia Paolina, ecco, sì. Questa è grande missione.
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E nel senso che si deve condurre avanti la vita con una mezza vita claustrale... Questa mezza vita claustrale risponde alla silenziosità, al raccoglimento, perché sempre ci sia la comunicazione dell'anima con Gesù Cristo. Se noi parliamo poco con gli uomini... parlare, nelle necessità bisogna parlare, ma le altre cose... Quando c'è questa mezza vita claustrale, partecipa e comunica e vivifica la vita in Cristo e nel Maestro Divino, il quale ha insegnato con l'esempio, con la parola e con la grazia, ecco. Quindi quella silenziosità abituale, pure essendo le necessità della parola in molti casi; e poi ci sono anche le ricreazioni, e quindi le comunicazioni, ma in quella moderazione per cui, da una parte comunicate per le cose necessarie, e anche per portare la letizia in comunità, e poi il resto con Gesù, in Gesù, ecco, sì, col Maestro Divino. Però, anche tra di voi non c'è ancora, ecco, del tutto, quella spiritualità in Gesù Cristo, Maestro Divino, ma c'è già un certo grado, e Dio sia benedetto! Ma progredire in questo senso, in vivere sempre di più il Cristo: Vivit vero in me Christus1: vive in me Gesù Cristo, in quanto è Via e Verità e Vita in noi; in quanto egli in noi domina la volontà, e illumina la mente, e comunica la grazia, ecco. È grande la vostra missione, è grande la vostra missione. Oh! Questo è nello spirito.
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E perché si viva questo spirito, la osservanza delle Costituzioni. Leggere e rileggere le Costituzioni, sì, almeno una volta l'anno, adagio, riflettendo. Durante la Visita: l'adorazione e le riflessioni, e, anno per anno, vi sarà un progresso per conoscere Gesù Cristo e per aumentare in noi lo spirito paolino; in Cristo, ecco. Questo, sì. Amare le Costituzioni come già ho detto in principio degli Esercizi. E bisogna che noi amiamo le Costituzioni approvate dalla Chiesa, nella guida della Chiesa che ci mette nella vera santità, vi immette nella vera santità, santità propria; di tutta la Famiglia Paolina, in particolare per voi, sì. Quindi, la meditazione degli articoli delle Costituzioni. Qualche volta un articolo non fa per la persona perché non ha quell'ufficio, ecc.; ma sempre considerare, meditare gli articoli, perché un po' servono per noi personalmente, e poi altri si applicano a chi in altro ufficio, sì. Quindi amare tanto le Costituzioni. E quando si fa la Professione si consegna il libro delle Costituzioni; prima anzi, per il noviziato. Oh! Allora questi sarebbero due pensieri per la chiusura di questi Esercizi Spirituali.
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Otterrete tante grazie, ma prima sappiate adorare e ringraziare. Quando la preghiera è divisa in quattro parti: l'adorazione e il ringraziamento... Adorare Dio, adorare il Maestro Divino, Gesù Cristo. E poi ringraziarlo di tutto, sempre: quello che si è ricevuto; quello che è la vocazione; quello che è la Congregazione e quello che è la vita della Chiesa. Se noi comprendiamo bene la Chiesa per viverla, e in questa parte della Chiesa, vostra1, sì, e nostra, e tutto. Oh! Allora vivere la Costituzione. Perché, in Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, ma come? come si può arrivare? Per mezzo delle Costituzioni, sì.
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Adesso che avete fatto bene gli Esercizi, ci sono tre punti da ricordare e che servono di conclusione; le conclusioni sono in tre punti: rinnovazione delle promesse battesimali, il battesimo come cristiani; secondo, rinnovazione dei voti religiosi, come religiose; e terzo, propositi per vivere meglio la vita religiosa secondo la Pia Discepola, ecco.
Allora, tre punti: rinnovazione delle promesse battesimali; si chiamano anche voti battesimali. Qualunque sia il nome, il significato è unico, e cioè: quando siamo nati, ecco, una persona umana, la vita umana. Allora il Signore ci ha dato anche la vita di grazia, la vita cristiana, e allora fatti cristiani; quindi il bambino vive di grazia. Ma allora, c'è stato un patto, cioè: perché ti dia la grazia per mezzo del battesimo, bisogna che tu faccia delle promesse. E quindi il sacerdote, prima di battezzare vuole che si faccia il contratto - diciamo così - l'impegno, gli impegni che ha il bambino, gli impegni fatti per mezzo dei padrini, e allora il Signore dà la grazia. Cioè: che tu vivrai cristianamente, ecco l'impegno. E si intende, allora, di seguire il Maestro Divino che è Via, Verità e Vita, e allora ci sono le promesse di vivere cristianamente bene; e poi di credere alle verità che Gesù Cristo ha insegnato e quindi i pensieri che ci ha comunicato Gesù Cristo nella sua predicazione; e poi quello che è vivere secondo Gesù Cristo, cioè in grazia, e crescere in grazia quotidianamente.
Adesso, quindi, come primo punto, rinnoviamo le promesse battesimali, fatte, queste promesse, [dai padrini] a nome del bambino. Le promesse. Allora, primo, riguarda la fede.
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Il secondo punto riguarda i voti religiosi. Dopo la vita umana, seguita la vita cristiana, e, per mezzo dei voti, la vita religiosa. Tre vite. Terza vita, che è la vita di perfezionamento. Perfectae caritatis, come è il Decreto che riguarda la vita religiosa secondo il Concilio Vaticano II. Ecco, perfectae caritatis, che vuol dire: amare perfettamente, cioè, completamente Dio, con tutto l'essere, e non cercare altro. E perfectae caritatis, amore al prossimo, cioè, cercare la salvezza delle anime; amarle, queste anime, in tutte le maniere, esercitando gli apostolati che avete. Quindi l'impegno degli apostolati distribuiti secondo la Congregazione: tutte le Pie Discepole, quanto alla vita eucaristica; e secondo, poi, secondo gli uffici, e cioè, il servizio sacerdotale e il servizio che riguarda la liturgia.
Oh! Ora certamente è il momento più bello dell'anno. Avete disposizioni molto buone e quindi adesso avete anche una cognizione maggiore, una profondità maggiore del senso della vita religiosa e dell'osservanza religiosa. È la luce che avete avuto in questi giorni. Comprendere sempre di più la vita religiosa. È un momento in cui avete la massima preparazione. Qualche volta si recitano così, un po' superficialmente, ma adesso profondamente la totale donazione al Signore, tutto: mente, cuore, volontà, fantasia, memoria, occhi, udito, lingua, tatto. Tutto, tutto di Dio, tutto [di] Gesù Cristo, sì. E l'impegno di voler far tutto quello che contengono le Costituzioni e quello che è compreso nella rinnovazione dei voti religiosi.
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Ora il terzo punto riguarda i propositi che avete preparati. E allora questi propositi che siano mantenuti. I propositi possono essere, in generale, per tutte, e cioè quello che riguarda la vita religiosa. Ma per la vita religiosa, ciascheduno di noi ha dei bisogni particolari, delle difficoltà particolari, e dei propositi particolari per vivere sempre meglio la vita religiosa. Quindi adesso due minuti in silenzio, perché ciascheduna esponga i propositi a Gesù nell'Eucaristia, qui presente. Guardiamo di non scherzare con Gesù, e cioè, di scrivere solamente delle parole, ma che ci sia la profondità: Voglio, e, con la tua grazia, spero riuscire ad osservarli. Così, quando tornerete agli Esercizi, allora [vi] farete la domanda: Ho io veramente compito quello che avevo promesso? Ecco, adesso due minuti di silenzio per, ciascheduna, esporre i propositi a Gesù.
Sia lodato Gesù Cristo.
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Poi quest'anno pregare molto, anzi vi dico che ogni mattina, prima della Messa, chiedo quattro grazie: la prima, le vocazioni; secondo, una santa formazione, formazione prima dell'abito1, poi dopo l'abito, e poi durante il noviziato, e poi durante il tempo dei voti temporanei; poi, terzo, il lavoro di santificazione nell'osservanza delle Costituzioni; e quarto, l'apostolato, l'apostolato a gloria del Signore e a salvezza delle anime, e nello spirito della Chiesa, e vivere in Christo et in Ecclesia come è il titolo della vostra pubblicazione2.
E allora: «Benedictio Dei omnipotentis, Patris et Filii et Spiritus Sancti descendat super vos et maneat semper» Amen. Deo Gratias.
Ricordare queste quattro grazie. Il Signore sia sempre con voi.
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1 Nastro 85/e (= cassetta 214/a). Per la datazione, cf PM: «Ora due pensieri per la conclusione di questi santi Esercizi». «Amare le Costituzioni come già ho detto in principio degli Esercizi» (cf PM in c175). - dAS, 29 aprile 1966. «Andato [il PM] ad Ariccia per la chiusura degli Esercizi delle PD» - VV (cf c175).

2 Agimus tibi gratias... Preghiera di ringraziamento: in Le Preghiere della Famiglia Paolina, o.c. ed. 1965, p. 31.

1 Gal 2,20.

1 Si riferisce alla parte liturgica in quanto entra nell'apostolato della Pia Discepola.

1 Dopo la pausa di silenzio il PM riprende: Adesso l'indulgenza plenaria come è applicata dopo gli Esercizi Spirituali. Quindi recitare il «confiteor» e poi la benedizione col Crocifisso. «Confiteor... Misereatur... Indulgentiam... Et benedictio Dei omnipotentis...». Vi saranno delle corone da benedire. Basta che siate in chiesa, che siano in chiesa, così si applicano le indulgenze che sono di 600 giorni per Ave Maria, quando si meditano i misteri, e, 500 quando si tengono altri pensieri, supponiamo che uno considera ancora la meditazione fatta prima, ad esempio. «Ad laudem...».

1 Riferimento alla vestizione religiosa.

2 È la rivista liturgica: La vita in Cristo e nella Chiesa, edita dalle Pie Discepole dal gennaio 1952.