PIETRO APOSTOLO DI CRISTO941. Abbiamo considerato la bontà di Gesù buon Pastore verso Pietro. Pietro non era più giovane quando fu chiamato all'apostolato, ma egli piacque a Gesù per il suo carattere sincero e per la generosità del suo animo. Sono queste le prerogative naturali richieste per il governo delle anime, alle quali va aggiunto tutto il complesso delle qualità soprannaturali.
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2. Il popolo ebreo viveva di pastorizia o di pesca. Gesù tenne presente questo, e per far comprendere i suoi altissimi concetti si servì spesso del paragone della pesca o della pastorizia. Disse a Pietro: Vieni con me, ti farò pescatore di anime (Mt 3,19); quando volle spiegargli la sua missione di pastore: Pasci i miei agnelli, le mie pecorelle (Gv 21,15-17). I sacerdoti e i vescovi li avrebbe chiamati pastori.
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3. Gesù diede a se stesso molti nomi, ciascun dei quali fa spiccare una sua qualità, si chiamò pietra (fondamento della chiesa), e poiché doveva lasciare un suo sostituto, lo chiamò Pietro. Si disse agnus - agnello, per la mansuetudine, la dolcezza, la bontà di questo animale. "Ego sum vitis" (Gv 15,1), se il tralcio si stacca dalla vite non produce i suoi frutti. Se l'anima è in peccato mortale non merita, ma le opere buone che compie le possono ottenere la conversione, perché Gesù non spezza la canna incrinata, non spegne il lucignolo fumigante (cf. Is 42,3). "Ego sum via, veritas et vita" (Gv 14,6). Le due definizioni "Ego sum Pastor Bonus" (Gv 10,11) e "Ego sum via, veritas e vita" (Gv 14,6) si completano.
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4. Il primo incontro di Gesù con Pietro fu sul lago e non fu casuale. Pietro è generoso, è il primo chiamato ed il primo a corrispondere. Al Signore piace tanto la generosità. Il giovanetto del Vangelo invece, che fu pure invitato a seguire Gesù per divenire suo discepolo, chiese di tornare ancora una volta a casa, per seppellire il padre; non corrispose alla vocazione.
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5. Gesù invitò san Pietro con tutta la sua amabilità, ma chiese il dono assoluto e cieco. Le esaltazioni seguono sempre gli atti di obbedienza. La Madonna nell'annunciazione si piegò al volere di Dio, Gesù obbedì perfino ai carnefici. Pietro seguiva Gesù molto da vicino e lo accostava dopo le prediche per avere spiegazioni. Gesù lo strapazzò, ma egli era sempre pronto ad umiliarsi. "Vobis datum est nosse mysterium regni caelorum" (Mt 13,11). Gesù non cambiò il nome agli apostoli, ma lo cambiò a Pietro, perché lo aveva predestinato ad una missione speciale: Su questa pietra edificherò la mia chiesa (Mt 16,18). E perché Pietro non si spaventasse per così grande incarico gli disse "Portae inferi non praevalebunt adversus eam" (Mt 16,18). A nessuno dei dodici disse Gesù parole più grandi; egli preferì Pietro, anche se alcuni erano più anziani.
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6. Veniva Gesù a Cesarea di Filippo, e trovandosi solo coi dodici disse: Cosa dice la gente di me? (Lc 9,18). Gli apostoli riferirono le chiacchiere a gara ma Gesù fece una domanda più intima: Ma voi, chi dite che io sia? Allora si fece avanti Pietro che per primo, a nome di tutti Pietro definì la verità prima ed essenziale riguardo Gesù: Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente (Mt 16,16). Gesù si compiacque e disse: Sei beato o Simone, figlio di Giovanni, questo non te lo ha detto alcun uomo ma te lo ha manifestato il Padre mio che è nei cieli (Mt 16,17). E' una fede che gli ha infuso il Signore. Pietro avrà le chiavi della chiesa ed anche del paradiso; opererà nella chiesa militante, e in cielo il Padre confermerà quello che egli fa quaggiù.
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7. I sacerdoti hanno il potere di confessare per la stessa ordinazione, ma l'esercizio del potere lo hanno dai vescovi per l'autorità del Papa. Chi vuol vivere la vita soprannaturale deve attingerla da Pietro.
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8. I farisei, sempre pronti a prendere in trappola Gesù, non avendo coraggio di andare da lui direttamente andarono a sussurrare da Pietro, il quale senza temere di disgustare il Maestro gli manifestò l'accusa: Non paghi le imposte a Cesare tu. Gesù amava Pietro perché schietto e gli spiegò: Non sarei tenuto, però affinché non si scandalizzino, va a pescare e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e troverai una moneta d'argento e pagherai per me e per te (Mt 17,27). Gesù considera Pietro suo pari.
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9. Giacomo e Giovanni andarono a brontolare dalla loro madre, la quale non osando reclamare direttamente, disse: Comanda che questi figli miei siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno (Mt 20,21). Gesù si rivolse ai due apostoli e disse: Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere? (Mt 20,22). Essi credevano che si trattasse di un bicchiere di vino e dissero "Possumus". Ma Gesù aggiunse: Quanto a sedere alla mia destra e sinistra sarà per quelli cui ha già destinato il Padre mio (Mt 20,23). Alla destra di Cristo è Pietro, e alla sinistra è Paolo. Pietro si lasciò lavare i piedi e fece la comunione per primo. Egli tradì il maestro ma pianse amaramente e ne fu subito perdonato.
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10. La bontà di Gesù verso Pietro indica la bontà che egli userà con voi se sarete generose. A Gesù non neghiamo nulla! Egli supererà sempre coi suoi doni generosi la nostra generosità. Il Signore ama le anime generose, non le accidiose. Come Pietro, siate generose, perché questo è il carattere vostro, sia per il lavoro spirituale come per il lavoro di apostolato pastorale. Domandiamo al Signore questa generosità ed abbiamo sempre grande fiducia e coraggio nella nostra vita. Iddio non ci mancherà mai e ci darà sempre di più di quanto avremmo sperato!
dicembre 1948
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