FORMAZIONE VOCAZIONALE761. Abbiamo bisogno di cercare le vocazioni. Raccomandare il loro reclutamento e la loro formazione, fino ai voti perpetui, a colei che fu la migliore suora, la più pura, la più povera, la più obbediente e la più di vita comune: Maria santissima.
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2. C'è anche da formare le vocazioni all'esercizio dell'apostolato perché devono apprendere ad esercitarlo convenientemente. Il Signore ha distribuito e disseminato tante vocazioni, ma un gran numero di esse non arriva a conoscere l'invito di Gesù. Dolorosamente dobbiamo dire che molte sono le chiamate poche le elette. Non corrispondono per mancanza di generosità. La vita religiosa è una vita di fortezza non di debolezza. Ognuna ha proprio da vincere se stessa per staccarsi dai beni materiali, adattarsi al modo di vivere dell'istituto. Il regno dei cieli patisce violenza. Se i cristiani debbono vincersi, quanto più i religiosi! La donna sia forte, quasi virile. Chi ebbe maggiore forza fu la santissima Vergine, il vero tipo della donna forte, specie nel momento doloroso del calvario ove s'erano dileguati gli apostoli "propter metum Judeorum" (cf. Gv 19,8), ella "stabat juxta crucem" (Gv 19,25). Forti nei riguardi dei nemici, o di alcuni che vorrebbero essere un po' troppo amici. La generosità si mostra fin dai primi passi nella vita religiosa, e chi è generoso fin da principio andrà sempre di bene in meglio.
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3. San Francesco di Sales desiderò stabilire nella chiesa un istituto che rappresentasse la carità mediante la venerazione del mistero della visitazione. Per realizzare questo santa Francesca di Chantal passò sul corpo del figlioletto. Molto contano i primi passi. Gedeone cominciò con un gran numero di uomini ma Dio gli disse: sono troppi. Li ridusse. Ma Dio disse ancora: sono troppi. E con trecento uomini vinse un esercito tremendo. Siate poche, ma generose e forti. Senza forza non si praticheranno santamente i voti, non si eserciteranno mai le virtù. La vita religiosa è eroica per la continuità.
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4. Tutte aver occhio, cuore, zelo e intelligenza per reclutare vocazioni. Il contributo migliore non è tanto il denaro quanto le anime. Siate persone intelligenti, di vita di pietà, di buone disposizioni e buon carattere. Vi sono sfumature alle volte che non si direbbe quell'anima è per le pastorelle; il cuore sia largo! Pietro e Paolo suscitarono e formarono vocazioni un po' dappertutto. San Pietro formò il suo successore, san Lino. Tra gli istituti uno che può avere più facilità per le vocazioni è quello delle pastorelle le quali hanno contatto con ogni sorta di giovanette. Arrivare a provvidenze speciali come i Gesuiti, che ormai hanno vocazioni in tutto il mondo, sono 29.000; i Francescani 46.000.
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5. Ciascuna faccia l'esame se ha adempito a questo dovere. Nello stato religioso devono essere tutti volontari, pieni di amore forte per Gesù. L'amore forte fa fare il dono completo di sè al Signore nei santi voti. Gesù gli apostoli li formò piano piano, poi prima di ascendere al cielo disse: Andate nel mondo universo! (Mc 16,15). Dio disse a Gedeone: Scegli fra i soldati solo quelli che berranno non nella tazza ma nel cavo della mano (Gdc 7,6).
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6. E' un fatto che la chiesa, non assolutamente, ma moralmente, non può fare a meno delle donne nel ministero pastorale. Da principio ci fu la Madonna a fianco di Gesù e degli apostoli. Non sempre la comitiva di Gesù e degli apostoli poteva tornare a Cafarnao, non c'erano i buoni ed utili mezzi che ora ci sono sempre da prendere. C'erano le pie donne che cercavano l'alloggio. Successivamente ci furono le diaconesse, le suore di allora. La vita delle pastorelle non è stata ancora vissuta perché o è mancato il braccio forte o non si è tenuto fermo o hanno cambiato indirizzo. Si perde lo spirito soprannaturale quando si ragiona. Amore che porta sragionare quando si tratta delle costituzioni.
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7. Generosità, prudenza, lotta al peccato, sottomissione ai pastori; e chi disapproverà? La chiesa non smentirà mai se stessa né lo spirito che l'anima. Come Gesù volle essere alimentato dalla prima Pastorella, così voi dovete alimentare lo spirito del sacerdote. Gesù per l'intercessione della divina Pastora ci conceda di vivere lo spirito della nostra vocazione.
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8. Guardarsi dall'orgoglio che attirerebbe disgrazia. Temere di noi, ma fiducia massima, sempre, in ogni avversità, in Gesù buon Pastore.
dicembre 1 948
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