Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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GIOVEDI' SANTO48
1. Da stasera alle 15 di domani, si verifica nuovamente ciò che era stato profetato: Susciterò un pastore fatto secondo il mio cuore. Egli verrà e salverà il suo gregge (Ez 34,23). Si avvera stasera quello che Gesù aveva predetto, che avrebbe nutrito le pecorelle. Si adempiono le parole di Gesù: Percuoterà il pastore e saranno disperse le pecore del gregge (Mt 26,31; Zc 13,7). Il pastore ha dato la vita e noi ci allontaniamo più da lui. Più umilmente, più strettamente, più amorosamente ci stringiamo intorno a lui che allora fu crocifisso nella sua persona ed ora è crocifisso nella persona del Papa. Non è vero che per questo voi lo volete amare di più? L'apostolato non è mestiere, è un cuore che accende i cuori.
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2. La Pastorella è vergine proprio per dare la vita pastorale, e quanto più è vergine e pura tanto più ama Gesù ed accende le anime. Gesù volle essere vergine, la Madonna fu vergine, gli apostoli furono vergini o continenti.
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3. La Pastorella ha mente vergine, che pensa solo a Gesù; volontà vergine che non ha capricci o volontà proprie; cuore vergine, che ama solo Gesù, non ha mai particolarità. E' tutta di chi ha più bisogno, come la Madonna. Fugge l'amicizia particolare, che guasterebbe subito la perfetta verginità dell'anima.
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4. In Spagna dicono che vi sono tre giovedì nell'anno che splendono più del sole: il giovedì santo, l'Ascensione, il Corpus Domini.
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5. Il segreto per ottenere la grazia è la fiducia e la confidenza. Sperate, sperate, tanto e non temete mai. Io sono con voi, (Mt 28,20). Quando abbiamo Gesù che cosa temiamo? Oh, povera quell'anima che s'allontana da Gesù!

25 marzo 1948

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48 25 marzo 1948