Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

L'OBBEDIENZA84
1. Avete molti segni della divina approvazione sopra di voi. La Divina Provvidenza sempre vi ha accompagnate. L'ultimo superiore della Compagnia di Gesù ha lasciato un libretto intitolato: "La Mano della Provvidenza su di me". Anche la casa che adesso abitate è un dei sigilli della Provvidenza. Nella serenità e tranquillità, Dio possa darvi sempre tutta la luce e il conforto in questo deserto, perché poi partite per l'apostolato che vi attende. San Paolo fu nell'Arabia. I grandi Papi e santi passarono tempo della vita nella solitudine, ma uscirono uomini di virtù, di forza, di santità! Altro sigillo della Divina Provvidenza sull'istituto è la grande pace, la sicurezza nella vocazione che ciascuna sente, e il testimonio della buona conoscenza.
~
2. Consideriamo gli articoli 119-127 delle costituzioni.
~
3. Obbedienza. Sottomissione di noi a Dio. Vi sono periodi in cui bisogna spendersi per gli altri, altre volte c'è meno lavoro esterno e più pene interne. In sostanza, il Signore ci guida e c'indirizza al cielo. La mano di Dio è sopra di noi. Quando scopriamo l'opera della Provvidenza su di noi nella vita dovremo dire: Signore, quanto sei stato buono con me! Con la tua amorosissima guida mi hai sempre accompagnato. Il Signore alle volte ci dà degli scossoni per farci correre nella via della santità. Andai a confessarmi da un confessore vecchietto che mi dette come penitenza questo pensiero: Sant'Agnese a quattordici anni era già santa ed io sono ancora qui a fare lo sciocco.
~
4. L'obbedienza non è per tormentarci. E' nobilissima e felicissima cosa; è la volontà di Dio che si manifesta a noi per mezzo dei superiori. Il Signore ha stabilito tutta la chiesa nell'obbedienza. Entrare in questo spirito è per noi di somma importanza. Riguardo al Papa: Pasci i miei agnelli (Gv 21,15). Il Papa è re assoluto, ha autorità su tutta la chiesa, sui cardinali, sui vescovi, sui sacerdoti. C'è poco da dire: le chiavi del regno dei cieli le ha lui, il Papa! Tutti i vescovi e i sacerdoti sono tali in quanto legati con Roma. Guai se manca un anello, come nella chiesa Anglicana, mancherebbe la facoltà di celebrare, governare, confessare, ecc.
~
5. Il governo assoluto del Papa è anche perpetuo? Il potere del Papa è legato al Vangelo. A lui dobbiamo obbedire. E' cosa felicissima e nobilissima perché si obbedisce a Dio. Non facciamo la nostra volontà, obbediamo a Dio. Nella casetta di Nazareth comandava il meno santo ed istruito, san Giuseppe. Dio vuole l'ossequio della volontà. E' meglio quel che è comandato; alcune figlie credono di dover fare ciò che è meglio non ciò che è comandato. Non cercare le ragioni, cercare la volontà di Dio. E' bene obbedire, anche se talora si fanno capire le cose al superiore, specie se si è lontani. Viviamo nella serenità. La cosa più bella è sapere che noi, facendo la volontà di Dio sappiamo che obbediamo all'essere più amante e buono.
~
6. Chi obbedisce non sbaglia. Chi obbedisce piace immensamente a Dio e si fa santo. Egli si compiacque in Gesù: In Lui mi sono compiaciuto (Mt 3,17). Se voi obbedite nel tempo di formazione, Dio dirà come a Gesù dopo la vita privata: in lei mi sono compiaciuto. E come alla fine della vita pubblica sul Tabor, così alla fine della vostra vita di apostolato: Questa è la mia figlia diletta.
~
7. Allora si che si va felici al cielo. Gli orari, gli avvisi, i richiami, ci fanno camminare nella via di Dio con certezza. Oh, come l'anima si sente leggera! Una buona giovane nel mondo dispone delle sue forze, dell'orario, delle opere secondo la sua volontà. E' poi del tutto sicura che fa la volontà di Dio? Se anche fa il voto di obbedienza al confessore è obbedienza generale. Solo voi religiose siete sicurissime di andare al tribunale di Dio.
~
8. Chi comanda ha due responsabilità: obbedire prima lui e camminare bene, poi far obbedire. Doppio carico di responsabilità. Penso che san Giuseppe avrà sbagliato tante volte, Gesù avrà visto, obbediva e andava. Dappertutto bisogna andar nell'obbedienza. Per strada, la macchina deve andare alla destra, sono disposizioni e leggi della strada per evitare i pericoli. Le leggi non sono capricci, ma per aiutarci a camminare bene, sicuramente e sveltamente verso il cielo. Molte volte obbedire costa sacrificio. Gesù fu obbediente fino alla morte. Era Dio e si è sottomesso a due creature. Noi siamo ignoranti, perché non ci sottomettiamo a chi ha le grazie di ufficio? Se chi guida prega, ha lumi ed ha l'autorità.
~
9. E Gesù buon Pastore dice: Chi ascolta voi, ascolta me (Lc 10,16). L'obbedienza è l'esercizio dell'unità "propter quod Deus exaltavit illum et dedit illi nome quod est super omne nomen" (Fil 2,9). L'obbedienza vi esalterà. Tanto più andrete giù, tanto più sarete esaltate. Questa obbedienza va intesa proprio bene: l'obbedienza non comanda solo l'opera esterna, ma chiede il cuore e l'intelligenza per far riuscire meglio. Ti hanno messo con quei bambini? Fa del tuo meglio! Non mettere solo le mani e le gambe ma la testa e il cuore! Aveste anche da fare l'orlo a un fazzoletto, da fare la pulizia della casa, spendete per Dio tutti i talenti, più ne avete, più ne mettete!
~
10. Tutta la mente, tutta la volontà, tutto il cuore. Voi avete condotta edificante ed esemplare specie in questi esercizi. Impegnate la testa, studiate come far riuscire le cose! La forza naturale degli istituti è che si fanno le cose con la testa e con il cuore, con tutte le forze fisiche e morali, dietro la voce della coscienza, pregando Iddio che dia forza, luce, capacità. Tutto ciò che vien suggerito ha un motivo. Applicare la mente, le forze e il cuore, questo assicura merito per il paradiso. La persona obbediente canterà vittoria per tutta l'eternità.

dicembre 1948

~

84 Dicembre 1948