giorno prima dell’inizio dei lavori, nell’ottobre del 1962, egli assicura alle Apostoline: il Signore non vi darà solo la casa, ma lo spirito vostro si svilupperà (p. 342). Nella sua predicazione mai dimentica di sottolineare l’importanza dell’unione con Dio, del primato della vita spirituale, di quanto sia necessario un po’ alla volta essere alimentate dello spirito paolino nella mente, nella volontà e nel cuore, fino ad arrivare alla piena conformazione a Cristo: La pietà nostra quindi si uniforma sempre al detto: Io son la via, la verità e la vita. […] Ecco, allora, quello che è lo spirito dell’Apostolina (p. 275).
Una breve annotazione sui ritiri alle ragazze che si tenevano a Torino: erano organizzati di solito a cadenza mensile, normalmente la domenica16. Quando si trovava a Torino, il Fondatore stesso parlava con le ragazze che volevano confrontarsi con lui e teneva delle meditazioni, alcune delle quali sono state registrate17. Con le registrazioni dei ritiri alle ragazze che possediamo, comprese quelle non ancora pubblicate, possiamo entrare meglio nel sentire di Don Alberione e, ancora di più, nel metodo vocazionale che egli usava con le giovani in ricerca della loro vocazione. I concetti espressi nelle sue istruzioni si trovano spesso ripetuti, tanto che alcune meditazioni sembrano copia l’una dell’altra. Questo, non tanto perché l’uditorio cambiava di frequente e non c’era quindi la necessità di addentrarsi in tanti altri argomenti, quanto perché il PM – seguendo la teologia della vocazione del suo tempo e la sua personale esperienza – aveva focalizzato alcune idee–guida e aveva deciso di insistere su quelle. Tuttavia, sarà molto interessante, quando tutti i ritiri saranno pubblicati, tentare un confronto tra i testi, per riconoscere la grande capacità di Don Alberione di cambiare prospettiva sia nei contenuti sia nel linguaggio; e questo mano a mano che egli assumeva i temi dell’ecclesiologia conciliare, come per esempio il concetto della comune chiamata alla santità per tutti i fedeli.
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16 Le Apostoline che tenevano questi ritiri ricordano che andavano a prendere e a riportare con il pulmino le ragazze che abitavano fuori Torino. In SE VUOI… vieni e seguimi, 3/1962, p. 29 si pubblicizzano questi incontri dicendo che nella “Casa di Torino si tengono spesso giornate di ritiro sulla scelta dello stato”.
17 Abbiamo, però, qualche difficoltà nella collocazione cronologica di dette registrazioni, perché alcune bobine non sono state classificate, altre hanno la data errata, qualcuna non è stata catalogata come ritiro alle ragazze… alcune, poi, potrebbero essere riflessioni tenute alle “signorine” dipendenti della SAIE, tra le quali vi erano delle Annunziatine. Ciò che stupisce è anche il fatto che non risultano registrazioni di ritiri di questo tipo nell’anno precedente, mentre è sicuro che si tenevano già nel 1961. Dato che spesso le Apostoline non prendevano appunti durante gli incontri con le ragazze, non abbiamo sempre avuto la possibilità di un riscontro di date e perciò non le diamo come assolutamente “certe”. Dal 1962 questi ritiri di Torino hanno avuto un certo incremento, sia per la maggiore partecipazione delle ragazze conosciute nelle Mostre vocazionali sia per la collaborazione di una sorella della comunità di Mole.