12. IL SENSO DELLA PIA OPERA MORTI IMPROVVISE
Ritiro Mensile, 3a Meditazione, Torino (SAIE), 24 marzo 19621
Abbiamo considerato come proposito e conclusione di questo ritiro mensile la riparazione: la riparazione dei peccati nostri, riparazione dei peccati del mondo. Il tempo di Quaresima è tempo di riparazione… Quaresima come preparazione al santo giorno della Pasqua, della risurrezione. Allora, ecco la conclusione: ricordarci che noi siamo consecrati a Dio, al suo servizio, al bene della umanità, alla salvezza degli uomini. Tante persone, diceva la Vergine Maria a Fatima, tante anime vanno perdute, perché non c’è chi preghi per loro e non c’è chi faccia per loro penitenza2. E chi ha buon cuore, chi sente cioè meglio le pene a cui sono condannate le anime ostinate, fuori di via, di strada, fuori della salvezza… sente pena, compassione.
Ora abbiamo stabilito un’Associazione, Associazione per le persone che improvvisamente muoiono, per le morti improvvise in sostanza3.
Le morti improvvise sono tante: le morti improvvise così per causa naturale, un infarto al cuore ad esempio, le morti improvvise quando magari nel corso della notte, magari durante il sonno, persone che vengono chiamate al giudizio di Dio, lasciano la terra, entrano nell’eternità; altri che muoiono
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per incidenti ferroviari, magari per nave e molte per la strada. La statistica diceva che erano morti nel corso del 1961 per istrada, per incidenti, un centomila persone. La guerra per l’Algeria, secondo le statistiche di sette, otto anni, ha dato un seicentomila morti, e quelli sono morti improvvisamente; la battaglia, la lotta e la mitraglia… improvvisamente anime presentate al giudizio di Dio.
Allora l’Unione che è approvata dalla Santa Sede per le morti improvvise [ha] due fini.
In primo luogo, che ognuno si tenga in grazia di Dio e non si presenti in qualsiasi momento al giudice, alle porte dell’eternità, ma sia preparato. Il Signore sa bene quello che avverrà di ogni uomo e cioè: quei signori escono di casa, salgono sulla macchina, sull’automobile, e partono, partono con piena fiducia di arrivare alla meta. Il Signore sa però… che previene che cosa sarà nel viaggio, e la macchina può sbandare, può andare contro una pianta, può correre il rischio di incontrare un’altra macchina, un’altra automobile… morti improvvise. Il Signore può mandare un pensiero, un sentimento di pentimento di quello che può aver dispiaciuto il Signore, un sentimento quindi di dolore, un sentimento il quale in sostanza porta l’uomo nella giusta valutazione delle cose; e quindi il Signore, per la misericordia di Dio, infonde un sentimento di pentimento, di dolore, e quindi seguirà la salvezza eterna… se non sarà quella persona, quell’anima, salvata dal purgatorio, sarà almeno salvata dall’inferno.
Oh! Inoltre questa Unione giova in senso diverso, cioè, se quella persona morta improvvisamente non ha ricevuto né il sacramento della Confessione, né il sacramento della Comunione, né il sacramento dell’Estrema Unzione e neppure l’indulgenza plenaria, almeno sarà in stato di grazia, si salverà! [Sep]pure mandata, condannata all’inferno, forse non [andrà] all’inferno, ma al purgatorio, al purgatorio; e questa Unione per le morti improvvise è per quelle anime che improvvisamente passate all’eternità, sono andate, sono condannate al purgatorio: quindi vi è assicurata la salvezza, ma vi è un certo purgatorio, una certa durata.
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Allora, questa Unione per le morti improvvise è di suffragio per chi è passato così improvvisamente all’eternità.
Ecco, questa Unione alla quale è stata data l’approvazione da molti vescovi, da molti cardinali; e questa Unione riceve iscrizioni: non passa, si può dire, giorno senza che nella posta avvengano domande da una parte e dall’altra di persone che si vogliono iscrivere, unire a questa intenzione. E alcune per se medesime, in caso che passassero improvvisamente all’eternità, altre per i parenti, altre perché persone già sono passate improvvisamente all’eternità; e vi sono offerte di Messe, si protesta il proprio dolore, la propria pena per parenti. Ecco, qui abbiamo un sacerdote il quale nel mese scorso, mese cioè alla conclusione, marzo… la mamma passava da una camera all’altra per preparare il pranzo alla famiglia, il desinare alla famiglia: passando da un uscio all’altro, casca in terra… morta. E allora che cosa dobbiam pensare di queste anime? Voi che avete tanto buon cuore? Iscrizioni all’Unione delle morti improvvise: con il prossimo mese e cioè con la prima domenica di maggio - vi è tramezzo aprile - porterò il registro, perché chi vuole possa firmarsi come membro di questa Unione.
Nel mese di dicembre, il dieci di dicembre, un nostro sacerdote in Congo doveva e voleva nella sua pietà, nel suo spirito di fede, voleva mettere in salvo da una cappella che veniva bombardata, in Congo, mettere in salvo la pisside, l’Ostia santa, per portarla in località più sicura. E allora si portò verso le tre, le quattro a quella cappella che era come già abbandonata, eppure in quella cappella c’era il Santissimo, Gesù, l’Ostia santa. È andato a prenderla con rischio, pericolo, trasportandola dal luogo così pericoloso al luogo più sicuro; [hanno] bombardato e allora [è] morto improvvisamente, e morto con la pisside sul petto, bruciato vivo per il bombardamento avvenuto in un medesimo tempo dalle due parti, cioè da chi apparteneva alle milizie dell’Onu e chi apparteneva alle milizie del Catanga. Oh! Questo è avvenuto il dieci di dicembre. Si son raccolte le poche ossa che son rimaste dall’incendio, sono state trasportate a Roma con la pisside che è in gran parte fusa, rimangono i resti di essa… e pochi
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pezzetti di ossa, tanto che si può conoscere che sono ossa umane, e tanto che fu conosciuto tutto quello che indica la persona la quale fu colpita e immolata4.
Morti improvvise! Ognuno pensa che non succederà a me… succederà ad altri e noi abbiam compassione degli altri; può succedere a me: ed io prego anche per me in caso, e in caso che è un incidente, in caso che è un infarto, magari durante il sonno, ecco… Allora, preghiamo per coloro che passano improvvisamente all’eternità, e fin d’ora nel corso di questa Quaresima.
Intanto il 22 di aprile vi sarà la Pasqua. Vi auguro Buona Pasqua e vi auguro che possiate avere nel cuore la consolazione che tutti i vostri conoscenti, i vostri parenti, le persone care facciano una Pasqua santa: Confessione, Comunione… questo è apostolato! Che amiamo e che viviamo nella pace di Dio, sì.
Allora, in quel giorno che a Dio piacendo ci incontreremo, canteremo le lodi a Maria, perché saremo già entrati nel mese di maggio - se ci arriviamo, con la grazia di Dio -, prima domenica di maggio; e allora avrete anche accolte, raccolte altre persone, le quali possono essere interessate alla Istituzione, Istituto Secolare di Maria Santissima Annunziata.
Ora canterete per la benedizione: il Signore vi conforti, vi dia tanta grazia… fatevi sante! Paradiso… paradiso: miriamo lassù!
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 123/62 (Nastro archivio 112a. Cassetta 112, lato 1. File audio AP 112a). Titolo Cassetta: “Riparazione. Unione morti improvvise”.
2 Vedi AP 1959, p. 165, nota 9.
3 Vedi p. 67, nota 7.
4 Si tratta di don Ferdinando Michelino Gagna (1910-1961), paolino missionario in Congo dal 1958. Un mese dopo la sua morte, il 9 gennaio 1962 il PM andò a ricevere i resti della salma di don Michelino all’aeroporto militare di Ciampino. Alcune foto ricordano e attestano l’evento. Il suo funerale fu celebrato dallo stesso Don Alberione il 10 gennaio nel Santuario Regina Apostolorum in Roma. Cf San Paolo, Gennaio 1962, p. 11: In memoriam D. Gagna Ferdinando M. Michelino, a firma D. Galati; Febbraio 1962, In memoria di d. Michelino F. Gagna, pp. 2-4.