Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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14. GESÙ RISORTO SI MANIFESTA ALLE ANIME AMANTI
Disporre i cuori a vivere bene il Mese mariano
Domenica di Pasqua, Meditazione, Castel Gandolfo, 22 aprile 19621

In questa settimana specialmente, nella recita del rosario, quando siamo liberi, preferire i misteri gloriosi per onorare Gesù risorto; e nello stesso tempo, per mezzo del rosario, prepararsi al mese di maggio che è prossimo e nel quale confidiamo tanto [di] ricevere molta grazia e molte grazie dalla Madonna. Il Vangelo di oggi già l’avete letto.

In quel tempo: Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome comprarono degli aromi per andare ad imbalsamare Gesù. E di buon mattino, il primo giorno della settimana, arrivano al sepolcro sul levar del sole. E dicevano fra di loro: Chi ci ribalterà la pietra dalla bocca del sepolcro? Ma giunte, videro che la pietra era già rimossa, ed era assai grande. Entrate allora nella tomba, scorsero un angelo seduto a destra, vestito di bianco, [e] si spaventarono. Ma egli disse loro: Non vi spaventate. Voi cercate Gesù Nazareno che è stato crocifisso. È risuscitato, non è qui: ecco il luogo dove l’avevano deposto. Ma andate a dire ai suoi discepoli ed a Pietro che egli li precede in Galilea; ivi voi lo vedrete, come vi ha promesso»2.

E si può dire che l’Epistola commenta il Vangelo e applica il Vangelo alla nostra vita. Già vi è stata la Settimana Santa
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per comprendere sempre meglio come è la vita umana, come è la vita del cristiano e tanto più del religioso. San Paolo dice nell’Epistola:

Fratelli: Purificatevi dal vecchio lievito, onde siate una nuova pasta, come siete, azzimi: poiché la nostra Pasqua, Cristo, è stato immolato. Celebriamo dunque la festa non nel vecchio lievito, né con il fermento della malizia e della malvagità, ma con gli azzimi di purezza e di verità3.

Che vuol dire: vecchio lievito, cioè le passioni e i sentimenti e i pensieri di prima. Azzimi, invece: [gli ebrei] mangiavano l’agnello, pane azzimo, ecco, allora azzimo vuol dire puro, pura farina senza il sale; ed ecco questo: cuore puro senza mescolanze di cose troppo umane e non buone. Quindi niente malizia, niente malvagità, ma gli azzimi di purezza e di verità, cioè: pura la mente, puro il cuore, pura la vita, sì.
Il Vangelo dunque dice che alla domenica mattina, cioè il primo giorno della settimana - per gli ebrei era il primo giorno della settimana perché la festa era al sabato per loro -, allora, ecco, queste pie donne, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome, comprarono degli aromi per andare ad imbalsamare Gesù. Così si costumava, si praticava presso gli ebrei una specie di imbalsamazione per una conservazione maggiore della salma, e [le salme] si conservavano alle volte a lungo. Oh! Questo era un ufficio di carità che si faceva ai defunti, e queste pie donne erano partite dalla città per andare al sepolcro, che era vicino al luogo dove Gesù era stato crocifisso, e compiere questo ufficio; ma erano preoccupate: chi ci smuoverà la pietra dal sepolcro? Perché i sepolcri erano delle grotte dove si entrava, mettevano la salma - ed entravano quindi i vivi a portare la salma -, e poi rotolavano un macigno contro il buco, contro la porta, l’apertura della grotta e così restava riservato, preservato da chiunque volesse entrarvi. Oh, erano così in campagna - mica così come i
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nostri cimiteri -, aperta campagna: quindi [le grotte] potevano anche essere disturbate4.
Chi ci smuoverà la pietra dalla bocca del sepolcro? Ma giunte videro che la pietra era già rimossa ed era assai grande. Gesù era già uscito dal sepolcro, risuscitato. Ed ecco quindi compare a loro un angelo e si spaventano, ma l’angelo le conforta: e non vi è da spaventarsi perché avete intenzione retta, voleva dire, venite a fare un’opera di carità… è risorto, non è più qui, venite a vedere il posto, cioè a entrare nella grotta.
Oh! Furono queste donne che, piene di sentimenti di amore al Salvatore Gesù, si mossero premurose: era di buon mattino ed erano al sepolcro arrivate sul levar del sole. Maria Maddalena la penitente, Maria madre di Giacomo e Salome, tre donne al sepolcro, pie donne le quali avevano amato Gesù, anche la Maddalena dopo la conversione: avevano amato Gesù, l’avevano seguito, l’avevano servito, e procuravano quel che era necessario per la vita di Gesù e degli apostoli… anime amanti, anime amanti. Gesù si compiacque, quindi mandò l’angelo ad avvertirle e diede loro una commissione da fare, e cioè: Andate a dire ai suoi discepoli ed a Pietro …erano state le prime ad avere l’annuncio della risurrezione e perciò: Andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea, e cioè Gesù in Galilea si sarebbe manifestato, sarebbe comparso ai discepoli, agli apostoli; e là infatti essi ricevettero il mandato di andare nel mondo e di predicare: Andate ed insegnate, e fatemi discepoli tutti i popoli, e insegnate a fare ciò che ho detto, e battezzate nel nome del Padre, del Figliolo e dello Spirito Santo [cf Mt 28,19]… là sul monte dove Gesù risorto si fece vedere agli apostoli, i quali ricevettero la loro missione. Gesù vuole delle anime amanti, ecco, e allora a queste anime amanti si avvicina, e cioè manda loro l’angelo a dare l’annuncio della sua risurrezione, e poi dà questo incarico per la Chiesa, e cioè per gli apostoli, e nomina in particolare Pietro perché capo degli apostoli. Anime amanti…
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Il tempo di Pasqua è tempo di ravvivare la fede, perché risuscitando, Gesù, [mostra che] egli è veramente Dio: un morto può risuscitare se stesso? Ma Gesù Cristo è il vivente: non è che egli, perché è morto come uomo sul Calvario, non sia il vivente… è il vivente egli! Cristo innocente riconciliò con il Padre i peccatori. L’autore della vita [è] morto in croce, ma regna più vivo che mai e vive più che mai, dice la Sequenza, che farete bene a cantare anche qualche volta nella Visita, oh!, come inno a Gesù Cristo risorto, Victimae Paschali5.
Ecco come sono state predilette queste anime amanti. Occorre sì che abbiamo la fede, ma in più l’amore, perché la fede è ordinata all’amore: crediamo in Gesù Cristo, Dio Uomo, nostro Maestro, nostro Redentore, Ostia e Sacerdote, tutto per noi… e allora chi ameremo di più? Amare Gesù Cristo… anime amanti.
Dopo aver fatto l’Atto di fede, sempre l’Atto di speranza - confidiamo in lui - e l’Atto di amore, ricordandoci sempre di fondarci nella fede, fondarci nella speranza, fondarci nella carità, nelle tre virtù teologali, cristiane virtù, soprannaturali virtù, teologali perché riguardano Dio, servizio di Dio.
Allora, ecco, noi cosa dobbiamo fare? In questo giorno e poi in tutta la settimana, l’Ottava, e poi in tutti i quaranta giorni in cui Gesù rimase con noi ancora: per quaranta giorni mostrandosi agli apostoli e continuando ad istruirli; e poi dispose che Pietro fosse il capo della Chiesa e comunicò agli apostoli la loro missione e i poteri per compiere la loro missione [cf At 1,2-8; Mt 28,18-20; Mc 16,15-18; Lc 24,36-49]… Quindi non solamente la giornata di oggi, ma l’Ottava, ma tutti i quaranta giorni, chiedere aumento di fede, ma che segua subito la fiducia e la carità, l’amore a Gesù. Oh!

Poi preparazione a maggio. Preparazione in due maniere: prepararci con il cuore puro e con cuore amante verso di questa Madre a ricevere, a riceverla, e nello stesso tempo
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disporre i nostri cuori, disporre i nostri cuori. Maria viene piena di grazia, ma occorre che trovi un cuore preparato alla grazia. Dove metterà le grazie sue oggi Maria? Nelle anime che sono ben disposte. Come preparare il cuore? Nella innocenza, nella sottomissione, nell’obbedienza specialmente… spirito di povertà, di obbedienza, delicatezza, e docilità, e bontà, sì, preparare il cuore: pensare come Maria vi voglia trovare in quel giorno, l’inizio di maggio - che poi è vicina la vostra festa: Regina Apostolorum6 -. Come vi vuol trovare questa Madre? Una mamma che va a visitare la figlia, la vuol trovare in buona salute, lieta; [Maria] vuol trovarci in santità e gioia spirituale, gioia spirituale… e allora accoglierla come figlioli, come figliole in gaudio e fiducia di ricevere molta grazia; ed essere docili nelle mani di Dio come lei è stata sempre: e allora, ecco, si cammina secondo il volere di Dio. In sostanza, questo maggio deve portare molta grazia. Prepararci bene: innocenza, umiltà e spirito di fede, e amore al Signore.

Allora gli auguri sono questi e la benedizione che adesso vi dò è per questo: passar bene questi giorni e tutto il tempo pasquale e prepararsi santamente a maggio.

Iesu Magister, Via, Veritas et Vita
Miserere nobis.
Regina Apostolorum
Ora pro nobis.
Sancte Paule Apostole
Ora pro nobis.
Benedictio Dei omnipotentis,
Patris, et Filii, et Spiritus Sancti
descendat super vos, et maneat semper
Deo Gratias.
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1 Nastro originale 124/62 (Nastro archivio 112c. Cassetta 112bis, lato 1. File audio AP 112c). Titolo Cassetta: “Il senso della Pasqua”.
2 Vangelo: Mc 16,1-7. Il brano viene citato liberamente dal PM.

3 Epistola: 1Cor 5,7-8. Il brano viene commentato brevemente dal PM.

4 Sta per: violate.

5 Il PM cita l’ultimo verso della Sequenza. Il Victimae Paschali risale all’XI secolo e viene cantato nella liturgia della Chiesa il giorno di Pasqua e durante l’Ottava.

6 Ricordiamo che la festa esterna della Regina Apostolorum cadeva la prima domenica di maggio, ossia, in questo anno 1962, il 6 maggio. La festa liturgica, invece, cadeva il sabato successivo all’Ascensione del Signore.