35. I MEZZI PER CRESCERE NELLA VITA SPIRITUALE:
istruzione religiosa, frequenza ai sacramenti, apostolato
Ritiro alle ragazze, 3a Meditazione, Torino (SAIE), 24 giugno 19621
Questa sera alcuni pensieri che servono per la vostra vita spirituale. Che cosa è la grazia? La grazia è lo stato di un’anima che vive unita a Dio. La grazia ci è stata infusa nel Battesimo, è la vita soprannaturale: si tratta di svilupparla questa vita spirituale, farla crescere. E si può arrivare ad alta santità e si può arrivare ad una virtù mediocre, secondo come noi lavoriamo spiritualmente.
I mezzi.
Primo: istruzione religiosa. L’istruzione religiosa è assolutamente necessaria, perché lì apprendiamo le cose che riguardano la fede e riguardano il buon costume e riguardano l’uso dei sacramenti, la vita di unione con Dio. L’istruzione religiosa può essere fatta nelle parrocchie e può essere anche fatta nelle associazioni; e d’altra parte molte volte conviene che ci siano pubblicazioni, libri o periodici che portino alla conoscenza di quanto riguarda la fede, i sacramenti, la vita cristiana, la vita spirituale. Specialmente giova per voi, fareste bene tutte ad abbonarvi al periodico SE VUOI… vieni e seguimi2. Questo periodico è scritto dalle Suore Apostoline, serve di orientamento alla vita; e sì, anno di orientamento
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si è fatto, e una quantità di lettere sono arrivate all’Istituto, dove vi è persona competente che risponde a tempo3. Orientamento nella vita… Questo periodico è già molto diffuso e viene redatto con molta cura; e alla direzione si può rivolgersi per qualunque problema che riguardi l’orientamento nella vita, sia alla vita cristiana, alla vita di famiglia, e sia alla vita di consecrazione a Dio. Per questo potete rivolgervi alle Suore Apostoline, le quali compiono questo ufficio. Istruzione religiosa.
Inoltre occorre la frequenza ai sacramenti, sì.
La Confessione può essere più frequente o meno frequente, secondo anche le possibilità; come la Comunione può esser quotidiana e può essere settimanale, può essere mensile, ma ciascheduno secondo le proprie possibilità di lavoro, secondo le preoccupazioni di famiglia e secondo gli studi che si fanno e secondo quelle necessità sociali in cui potete trovarvi. Almeno una volta al mese la Confessione, almeno una volta al mese la Comunione… ma molte di voi fanno questo settimanalmente, e altre anche quotidianamente la Comunione; poi la Confessione ogni otto o dieci giorni, quindici. Certo, bisogna anche scegliere confessore da confessore: se si vuole arrivare a vita più perfetta, se si vuole maturare quell’abbondanza di grazie che è nel vostro cuore… cosa dico? Bisogna scegliere il confessore uno fra mille, come dice santa Teresa4, e quindi sceglierlo bene: che si prenda veramente cura dell’anima, non con Confessioni interminabili, no… anche brevemente, sì, ma intanto persona che abbia… di vedute larghe, che sappia dire la parola giusta; e poi che si faccia questo: noi sacerdoti, quando abbiamo in cura delle anime in conoscenza,
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che cosa facciamo? In primo luogo prendiamo questo impegno: quelle anime le amiamo, e quindi le portiamo nel nostro cuore, all’altare, nella Messa e le ricordiamo nella Messa. Vi è nella Messa il punto: «Memento, Domine, famulorum, famularumque tuarum…»5, Signore, ricordati di quelle anime e cioè di quelle persone le quali hanno bisogno per la soluzione dei loro problemi, per l’avviamento alla vita, per trovarsi poi contente… Quindi, uno fra mille, ben scelto. Ma - direte - noi abbiamo soltanto il parroco, oppure abbiamo due sacerdoti. Per la Confessione frequente si può farla a quelle persone a cui più facilmente potete accedere. Ma poi, ogni tre mesi, ogni sei mesi, una volta l’anno almeno, con un breve corso di tre giorni di Esercizi, di quattro giorni, trovare allora un sacerdote che sia un vero direttore spirituale a cui potete aprire l’anima, vedere il pro e il contro nelle vostre decisioni: e allora ecco che l’indirizzo della vita sarà sicuro. Il Signore non abbandona le anime di buona volontà e ad ognuno manda l’angelo… l’angelo, ecco.
Viene una persona e vorrebbe abbracciare la tal vita… eh, alle volte bisogna dire: No, non è quella!. Altre volte bisogna dire: Son sempre indecisi… [e] si può dire [loro]: Non andate troppo avanti, non tramandate troppo avanti la vostra decisione. Bisogna che si prenda una decisione nel tempo utile, e cioè quando [vi è] la gioia della vita, quando la vita è in fiore: ecco, allora è il tempo di darla a Dio!. Se voi volete fare delle offerte di fiori al Signore, non portare solo i boccioli dove è ancor chiuso il fiore, e neppure aspettate che il fiore sia appassito, perché non serve più: appena sbocciato, ecco! Allora può mandare il suo profumo e può durare là, restare alcuni giorni e così onorare il Santissimo Sacramento.
Perciò Confessioni e Comunioni con la debita frequenza. Poi, certo, chi vuol andar più avanti, ci sarebbe ancora: la meditazione, la Visita al Santissimo Sacramento. Vedere secondo le vostre circostanze, cioè secondo la quantità di tempo
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libero che avete, e secondo anche le tendenze spirituali e secondo il consiglio di chi dirige l’anima vostra. Ma di fare gran conto del direttore spirituale, sì, gran conto! Non avventuriamoci nella vita ciecamente! No! Pregando, consigliandosi, appoggiandosi ad un’anima di Dio, e tenendo relazioni quando è possibile. Generalmente la direzione spirituale deve essere fatta oralmente; qualche volta potrà anche avvenire per lettera, ma la direzione spirituale per lettera ha qualche difficoltà, e in ogni modo bisogna sempre assicurare la segretezza. Ecco perciò: istruzione religiosa e l’uso dei sacramenti.
Quindi anche avviarvi all’apostolato un po’.
Vi son tanti apostolati. Noi abbiamo, per esempio, l’Unione per le morti improvvise6. Tutti quei che muoiono sulla strada o in altre disgrazie, e tanti che muoiono all’improvviso in casa o in altri posti, fuori, mentre che sono negli affari, nei lavori, eccetera… benché il Signore in quei momenti manda una luce, tante volte non si ha tempo neppure a fare un atto di dolore o un atto di fede: quindi abbiamo stabilito questa Unione per le morti improvvise.
Abbiamo stabilito un’Unione per la lettura della Bibbia7. Se vi abituate a leggere il Vangelo e la Sacra Bibbia, lì c’è la Parola di Dio! Che cosa sono tanti libri spirituali, che hanno alle volte un certo valore, ma la Bibbia e il Vangelo è di Dio!, l’autore è Dio!, lo Spirito Santo! Quindi è il miglior libro di meditazione e di lettura spirituale.
Poi vi sono le altre Unioni. L’Unione, per esempio, di preghiere per le vocazioni8, perché sia fatta bene la scelta dello stato, perché chi sceglie lo stato si formi, si prepari alla vita. Come si affronta la vita, senza essersi preparati? Per fare in ufficio di maestro o di maestra ci vogliono degli anni di studio! E l’ufficio di un padre e di una madre in una famiglia, oppure in una professione richiede sempre una certa cultura,
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una certa preparazione! Eh, facevano in quella parrocchia - che ricordo bene, dove ho avuto relazione -… dove ai fidanzati si facevano gli Esercizi di tre giorni prima di celebrare il matrimonio, e preparazione; e tanto più ci vuole la preparazione per una vita religiosa. Ora, pregare per la formazione di aspiranti alla vita religiosa; e pregare poi perché si viva la vita religiosa, perché il clero possa fare bene la sua parte nella Chiesa di Dio, il parroco, i viceparroci, i vescovi, il Papa, e perché quei religiosi si santifichino e lavorino fruttuosamente nella Chiesa.
Quante persone ho incontrato nella mia vita che domandano di rendersi vittima a Gesù per la santificazione del clero e in generale dei religiosi, e per l’aumento delle vocazioni! Quante persone ho incontrato nella vita per questo!
Allora, ecco, alcuni apostolati in questo. Ma ci son poi tutti gli apostolati della scuola, l’Azione Cattolica, l’azione catechistica, la cura dei malati e tante necessità che indica il parroco nel luogo dove vi trovate, nella parrocchia in cui vi sono iniziative, sì. E fosse anche la stampa e fosse pure il cinèma riservato, cioè il cinèma parrocchiale. Vi sono tante attività moderne che servono per oggi, ché i tempi andati sono andati… oggi viviamo i nostri giorni che son necessità speciali, necessità speciali del nostro tempo: e quindi aiutarlo.
Oh!, perciò, oltre la cura della vostra anima, il lavoro spirituale per la santificazione, anche l’apostolato in quanto vi è possibile con le vostre occupazioni.
Ora invochiamo la benedizione da Gesù. Sono molto contento degli incontri, desidero che si conservino anche i nomi; poi si tenga un po’ di relazione tra voi e le suore che si curano di queste giornate di ritiri, e allora si ha un vantaggio da una parte e dall’altra. Più specialmente raccomando quel che ho detto, la piccola rivista SE VUOI, e per l’adesione rivolgervi alle Suore Apostoline.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 131/62 (Nastro archivio 120a. Cassetta 120, lato 1. File audio AP 120a). Titolo Cassetta: “Vita spirituale e vocazione. La rivista ‘Se vuoi’ e l’orientamento vocazionale”.
2 Cf AP 1960, p. 10; AP 1961, p. 396.
3 È il “Corso di orientamento per la vita” per corrispondenza. Vedi AP 1958/2, p. 23, nota 16.
4 San Francesco di Sales cita questa frase attribuendola però al mistico spagnolo san Giovanni D’Avila (1499-1569), Dottore della Chiesa, che si rifà a Sir 6,6. FRANCESCO DI SALES, Filotea, I, 4: «Scegline uno tra mille, dice Avila; io ti dico, uno tra diecimila, perché se ne trovano meno di quanto si dica capaci di tale compito». Cf anche ANTONIO ROYO MARÍN, Teologia della perfezione cristiana, Cinisello Balsamo 200311, p. 993.
5 «Ricordati, Signore, dei tuoi servi e delle tue serve…». Missale Romanum, Ordo Missae, Canon Missae.
6 Vedi p. 67, nota 7.
7 Si tratta dell’Unione primaria eretta nel 1960 detta «Società Biblica Cattolica» Internazionale. Cf Le Associazioni…, op. cit., pp. 48-62.
8 Vedi pp. 103-104.