b) Opera catechistica. Oltre la Bibbia è utile che la dottrina della Chiesa, date le attuali circostanze, sia presentata come libro di classe in quanto questo la riduce alla massima semplicità. Spesso si ha una gran voglia di aggiungere al catechismo tante cose... Noi però dobbiamo procurare di dare il cibo proporzionato alle persone.
Avete forse trovato un gran numero di famiglie in cui il catechismo viene letto tanto e tutto per intero?
Purtroppo la grande massa si riduce a poco: molti non leggono o leggono pochissimo, molti non sentono la parola del parroco oppure la sentono pochissimo.
Coraggio dunque, sviluppiamo l'opera catechistica.
Il catechismo sia semplice, secondo il metodo via, verità e vita. Parlando di questo metodo spesso si confonde il modo con la sostanza. | [115] Vorrei farmi capire. Supponiamo vi sia un catechismo che spieghi a parte il Credo (verità); i Comandamenti (via); i Sacramenti (vita); questo non è secondo il metodo suddetto perché i tre punti sono separati. Bisogna che nel catechismo ogni domanda abbia queste tre cose assieme, tutte ben collegate, quasi dipendenti l'una dall'altra.
Dobbiamo parlare ad esempio della carità: prima si dica che cos'è (verità), poi come si pratica (via), quindi come si ottiene, con la preghiera (vita). E noi seguiamo questo metodo che piace tanto al Signore?
Dovendo parlare della Penitenza: che cos'è (verità); come si riceve (via); quali preghiere è bene recitare per la preparazione ed il ringraziamento (vita).
c) Le opere dei Dottori e dei Padri della Chiesa.
d) Le vite dei santi. Far conoscere i santi è mettere dinanzi dei modelli di cristiani. Se ne scrivono, se ne diffondono? Si è già fatto parecchio, ma quanto rimane da fare! La Società San Paolo potrebbe esaurirsi in questo lavoro.
e) Libri di cultura religiosa. La dottrina della Chiesa ne comprende tanti svariatissimi i quali sono molto utili per il ceto medio.
f) Le biblioteche. Sono un complesso di libri per la massa parrocchiale. Le biblioteche aperte e rifornite dalla Società San
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Paolo ora sono circa tre mila. Vi sono però dei campi in cui non si è quasi entrati e cioè: all'estero e nelle scuole. All'estero la Società San Paolo ne ha | [116] già parecchie, ma che cosa sono dinanzi a quelle che restano da coprire?
Nelle scuole poi quale lavoro vi sarebbe! Se S. Giovanni Bosco che curava la stampa solo come opera accessoria per l'educazione della gioventù, aveva compresa tutta l'importanza dei testi scolastici e dei libri ameno-educativi per i giovani, quanto più dovremmo comprenderla noi!
Su questo punto c'è stato appena qualche tentativo mentre vi sarebbe un campo sconfinato di lavoro!
Non ci sentiamo umiliate? Non ci riconosciamo impari alla nostra vocazione? Non sentiamo il bisogno di pregare tanto e sempre? Pregate bene, siete bisognose!
Date la massima importanza alle ore di adorazione!
O figliuole di San Paolo, quando avrete la mente più vasta, il cuore più largo, quando vi sentirete più piccole?
Oltre a tutte le cose di cui abbiamo parlato vi sono ancora i settimanali, i periodici, i bollettini parrocchiali. Queste iniziative dovrebbero prender sempre maggior sviluppo.
Avete tanto bisogno di personale che si formi. Sarebbe inutile avere dei bei libri e stampare bene, se prima non è formato il pensiero. Per questo è necessario avere il personale adatto, ossia le anime che Dio ha elette perché, legandosi a lui coi vincoli dell'amore, sappiano avere compassione di tanti uomini i quali non sentono il bisogno di amarlo.
Quante belle iniziative si tralasciano per la mancanza di persone che le curino.
II. LA TECNICA
[117] Essa comprende la preparazione delle materie prime e dei caratteri, gli inchiostri, la cura del macchinario, i clichets ed ancora la stampa e la confezione del libro: ossia brossura, verifica, legatura e spedizione; tutte cose che servono a compiere il lavoro. Sopra questo è assai utile che continuiate ad istruirvi almeno con un'ora settimanale perché, dovendovi dedicare a ciò, è necessario che sappiate.
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Quelli che fanno libri e giornali a scopo di lucro o guadagno come vigilano! Quali lavori, quali spese, quante fatiche incontrano e quali macchinari hanno, quali locali!
E tutto quanto per un'opera comune, per guadagnare, quando non si propongono di speculare sulle passioni umane con grande rovina delle anime. Se pure non sono proprio per il diavolo. Dai più si hanno tante cure per riuscire nel commercio!
E noi non faremo altrettanto per Gesù e per le anime? Il nostro cuore non vorrà mettere almeno per Gesù lo stesso impegno che i negozianti mettono per il loro onore o per procacciarsi il necessario alla vita?
Mi dicono: la chiesa del Divin Maestro una volta terminata starà molto bene, perché è armonica nelle sue parti e poi sarà sempre linda e pulita dato che le suore, generalmente, tengono le chiese con la massima cura. Questo mi pare sia vero, ma io vi dico che attendo ugualmente dalla tipografia e legatoria dove certi lavori d'esattezza sono proprio fatti per le | [118] donne. Riconosco però che avete già fatto dei progressi!
Nel preparare la materia, nello scegliere i caratteri e i fregi passa molta differenza fra l'una e l'altra. Alcune hanno gusto, si applicano e il Signore le benedice. Migliorate, migliorate: questi sono i lavori destinati ai quattro quinti di voi!
Progredite! Non crediamo d'aver già fatto tanto; se siamo persuasi di far già come si conviene non avremo l'umiltà per chiedere. Ci vuole gusto, finezza, buon uso dei macchinari; pensate che essi vi servono per dare alle anime la parola di Dio. E se non avrete cura di queste cose, di che vi curerete? Riguardo a ciò si è constatato che quanto meno si comprende, tanto meno si stima. Quando in una casa c'è tutto da fare e non si sa propriamente da che parte incominciare, con facilità si dice: C'è mica niente da fare!
Ma cosa? C'è tutto da fare! C'è da imparare l'uso delle macchine, il gusto, la silenziosità, l'attenzione, la delicatezza! Se volete che il Signore vi mandi sempre maggiori mezzi, adoperate bene quelli che avete.
Eh, si sa! La brossura farà esercitare parecchio la pazienza; ma pure quanto è necessario mettervi ogni studio! Con essa si rifinisce il libro, si fa in modo che si presenti bene, affinché sia
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letto; in una parola: lo si fa amare.
Avanti, sempre un pochino avanti, anno per anno!
Il gran difetto che abbiamo in Casa è la parola: impossibile. Non ditela più! Mia nonna diceva che la parola impossibile si | [119] trova nel vocabolario degli oziosi. E Gesù disse: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio!»1. L'impossibile è per gli oziosi e per i deboli, non per coloro che pregano: per essi tutto è possibile.
In casa, generalmente, riescono le iniziative dirette dalle Maestre, le altre, buona parte, o rimangono indietro, o cadono addirittura.
Invece, se ciascuna mettesse il proprio impegno e non lasciasse tutto il carico alle Maestre, riuscireste di più. Ciascuna metta la sua parte!
E credete voi che il peso economico debba sostenerlo una persona sola? No, no, è per tutte!
Alla vostra età, coi mezzi e l'intelligenza che avete, potete riuscire molto bene.
Una dice: Oggi non mi sento bene, quindi niente preghiera. E non devi farti santa anche oggi? Ogni giorno, deve avere i suoi meriti. Venga, una volta, il senso della responsabilità!
Si è in un reparto: che si tenga da conto o no, che si perda tempo o si acquisti, poco importa. Talvolta questo avviene anche ove si trovano delle anziane.
Dove siete voi invece, tutto dovrebbe camminare bene; altro che perdersi in fantasie!
Succede poi che si va alla Comunione dopo aver arrecato alla Casa danni materiali o morali senza nemmeno pensarci. Ma bisogna riflettere!
Credete voi che l'educazione delle figlie dipenda solo dalle Maestre o dalle capireparto? Spesso dipende da una compagna che è vicina ed alla quale ci si confida.
| [120]Stia ben lontana di qui chi credesse che sono peccati soltanto quelli sul sesto comandamento; ci sono ancora altri nove comandamenti e in più i consigli e gli obblighi del proprio stato! Fare i voti vuol dire dare la nostra vita alla Congregazione
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Ma fare i voti e poi pensare ancora alla famiglia o all'amor proprio, non si può.
Aiutate i superiori: date loro il conforto di sentirsi appoggiati, sostenuti, di vedere che, detta una cosa, le altre la ripetono e la fanno eseguire. Quanto giova la collaborazione, ed invece quante volte essi debbono gemere e penare nel compiere il loro dovere e nel portare le vostre anime a Dio!
III. LA PROPAGANDA
Tutte, su questo punto, avete già sentito tante cose. Nell'Apostolato-Stampa la propaganda è la parte che deve avere il massimo sviluppo perché a nulla vale lo scrivere e lo stampare se gli stampati non si diffondono, e servono solo a riempire il magazzino. È dunque importante posare il nostro sguardo sulla propaganda per cui i libri possano essere moltiplicati e passare nelle mani dei lettori.
Essa è molto delicata sotto tutti gli aspetti. Richiede perciò molta preghiera e di essere raccomandata sempre nell'adorazione: 1) perché le anime vostre raccolgano solo meriti e non pericoli. Certo che di pericoli, chi non ne incontra? Le suore negli ospedali ne hanno più di voi, ma anche voi, sia per l'età, sia per le molte comunicazioni col mondo ne incontrate e qualche volta anche dei gravi. Ma voi fortificatevi | [121] nella Comunione! Pregate molto per uscire col cuore pieno del Signore e preparatevi ad una certa riservatezza, prudenza, maturità di senno e mortificazione. 2) Siate sempre in due, semplici come colombe, ma prudenti come serpenti2. 3) Siate prudenti col clero e parlate poco. Siate ignoranti, ché l'ignoranza vi salverà da tante cose che potrebbero danneggiarvi. Siano brevi i vostri discorsi: «Brevis sermo»3! 4) Abbiate sempre la massima cura delle pratiche di pietà e tornando a casa, rendete conto alle vostre Maestre. Con esse parlate, dite sempre tutto: non pettegolezzi, ma la sostanza. Se sarete schiette, il demonio non vi giocherà dei brutti tiri perché egli va in cerca di chi sa nascondere.
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«Beati i passi di chi porta il Vangelo, di chi porta la pace»4. I meriti della propaganda sono grandi!
Riguardo ai libri da diffondere fate come vi vien detto dalle Maestre ed in generale, per ora, è bene continuare le solite iniziative. Forse fra non molto tempo vi sarà altro da aggiungere, ma per adesso vada pure così.
Pensate sovente alle parole del salmo: «Euntes ibant et flebant... cum exultatione portantes manipulos suos»5.
Qualche volta la propaganda richiede fatica, ma alla fine, quando raccoglierete i meriti, quanto sarete contente! In quel benedetto giorno, Gesù vi verrà incontro con letizia perché vi vedrà con le mani piene, come le buone seminatrici e mietitrici. Passando, seminate il bene ma raccogliete pure; volevo dirvi: abbiate cura delle vocazioni.
| [122] Questa è certamente una delle propagande migliori.
Però scegliete bene, con attenzione: pregate e sperimentate.
Il Signore vi dia la sua santa benedizione e vi tenga sempre d'accanto il vostro angelo custode il quale vi accompagni in ogni passo, vi sostenga nei momenti difficili, vi illumini nei dubbi, vi conforti negli scoraggiamenti e finalmente v'introduca in Paradiso.
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1 Cf Mc 10,27.
2 Cf Mt 10,16.
3 Cf Qo 5,1: «Le tue parole siano parche».
4 Cf Rm 10,15.
5 Cf Sal 126,6: «Nell'andare, se ne va e piange... ma nel tornare viene con giubilo, portando i suoi covoni».