2. RACCOMANDAZIONI PATERNE*
1) Di non fermarci al generale, ma scendere ai particolari (camminar bene, lavar bene, scrivere meglio, brossurare meglio, stampare, diffondere meglio).
2) Il progresso non dipende da una lunga vita; ma piuttosto dallo slancio che prendiamo in questi anni della giovinezza.
3) Nelle confessioni curare molto la accusa delle trascuratezze avute nel compimento del nostro dovere che è l'Apostolato. Avere di esso un'amorosa cura.
4) Dobbiamo arrivare ad avere tutte, anzi ciascuna, la responsabilità di quanto facciamo. Le assistenti ci sono soltanto per l'osservanza della vita comune, affinché si vada insieme alla preghiera, insieme a tavola, insieme al riposo.
5) Al giudizio di Dio dovremo rendere conto di tante minestre fatte male, di tante pagine stampate male, di tanti pacchi fatti male, ecc.
6) Per ben attendere al proprio dovere bisogna essere più raccolte e meno dissipate. Allegre sì, sempre, ma senza dar tanta importanza alle facezie. Ci vuole quella santa letizia che rende la vita bella e conserva la carità.
7) Perché il nostro Apostolato migliori bisogna che miglioriamo ciascuna nel nostro piccolo, in modo che non ci sia più da dare la colpa a nessuno.
8) Quest'anno non ci curiamo di far molto, ma quel che facciamo, anche poco, facciamolo bene.
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9) Essere accurate e fedeli, giorno per giorno, come Gesù Bambino a Nazareth il quale «Bene omnia fecit»1.
10) Avere anche gli occhi alla divina promessa che è per noi: «Voi che lasciaste tutto per seguirmi, riceverete il centuplo e possederete la vita eterna»2. Nell'esame dare particolare importanza ai due punti dell'Apostolato e della povertà, poi pregare per avere uno spirito buono per ricevere i lumi di Dio, che non mancheranno, esserne certe!
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* Stampato in EC, 2[1935]3, con il titolo “Epifania”. L'EC contestualizza: «Il mattino molto per tempo, il Primo Maestro era fra di noi e ci rivolgeva alcune parole di cui diamo un breve riassunto. Ci parlò sull'apostolato. Riconobbe, in generale, un certo progresso, ma raccomandò…». L'intervento avvenne quindi ad Alba, 6 gennaio 1935. Un dattiloscritto successivo pone come titolo: “Avvisi”.
1 Mc 7,37: «Ha fatto bene ogni cosa».
2 Cf Mt 19,29.