Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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IX
MESSA - MEDITAZIONE - COMUNIONE

| [212] Dopo il corso dei santi spirituali Esercizi incomincia un'altra annata spirituale, come dopo le vacanze si incomincia un nuovo anno scolastico, e dopo le ferie di Natale, un nuovo anno civile. All'inizio dell'anno scolastico si fissa un programma, si stabiliscono alcune materie d'insegnamento e poi vi si resta fedeli, cosicché al termine di esso anno, si può dire a buon diritto di aver portato la scolaresca un po' più avanti nella conquista del sapere. E nell'annata spirituale? Negli Esercizi si fissano i propositi e il programma e quindi si sviluppa questo | [213] programma, aiutati dagli esami di coscienza quotidiani, dai ritiri mensili, dalle meditazioni, dalle Visite al santissimo Sacramento, dalla vigilanza continua.
Settimana per settimana, in confessione, si dà un resoconto del lavoro compiuto e così si va avanti per dodici mesi finché al termine si vede se si realizzarono i propositi, se si attuò il programma e si dà l'importante esame con la confessione annuale. Alcune anime in un anno si dominano talmente che fanno un progresso molto notevole nella virtù.
Non si ferma il sole e non si arresta il tempo, tutto in natura è mobile, tutto segue il proprio corso. Solo noi vorremmo restare inerti e sonnolenti? Chissà alla nostra età a che punto stanno i conti dell'anima nostra: saranno conti attivi o passivi?
Parleremo ora della santa Messa, della Comunione e della meditazione.

I. LA SANTA MESSA

È il grande sacrificio del Calvario rinnovato sui nostri altari. La vittima del Calvario era Gesù Cristo. Gesù stesso è la vittima che s'immola sull'altare. Il fine della santa Messa è lo stesso del Calvario perché anche questo sacrificio, come quello, è latreutico, propiziatorio, impetratorio, soddisfattorio1. Gesù
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sul Calvario era vittima ed offerente, ma sebbene nella santa Messa vi | [214] è l'offerente secondario o sacerdote, pure il primario è sempre Gesù.
Quattro2 sono i frutti della santa Messa: 1) Il frutto generalissimo, per tutti i fedeli. Quando si ascolta una Messa, sembra che il frutto della medesima debba essere circoscritto alla piccola cappella e invece quanta importanza non ha il santo Sacrificio, mentre ne gode la Chiesa militante, la purgante, la trionfante!
La Messa sembra la cosa più semplice e più breve; infatti non dura che mezz'ora, ma i suoi frutti oh, quanto si allargano e perpetuano!
2) Frutto generale, il quale va all'inserviente, a coloro che assistono, a chi procurò le ostie, la pianeta, i vasi sacri, a chi contribuì alla formazione del sacerdote.
3) Frutto speciale, lo gode l'anima per cui si applica il santo Sacrificio.
4) Frutto specialissimo, è per il solo sacerdote.
Come si deve sentire la Messa? Molti sono i modi: ottimo è quando vi si partecipa più da vicino con la santa Comunione, allora la santa Messa produce proprio frutti abbondantissimi; ma per noi è particolarmente indicato il metodo: verità - via - vita. Questo metodo noi possiamo applicarlo, perché ordinariamente si ascolta una Messa in più; durante la prima Messa si recitano le preghiere del mattino, e durante la seconda si segue il suddetto metodo. Spiega chiaramente questo metodo il 1° volume3 dell'Apostolato-Stampa4.
| [215] Prima parte: per onorare Gesù Verità. S'incomincia come si fa sempre, quando ci si accosta all'altare5: ci si batte il petto chiedendo perdono dei nostri peccati, (Salmo «Judica», Misereatur, Indulgentiam, Confiteor, Oremus, «Aufer a nobis») e s'invoca l'aiuto di Dio e l'intercessione dei santi Martiri le
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cui reliquie giacciono nella pietra-sacra (Oramus6 te, Domine, per merita...). Viene poi l'Introito, il Kyrie, il Gloria, gli Oremus ai Santi del giorno e quindi si entra nella parte dottrinale o didattica, nella quale anticamente si istruivano i catecumeni e che va sino all'Offertorio escluso, comprendendo l'Epistola, il Vangelo, il Credo, protesta di fede in tutte le verità enunciate.
Seconda parte: Via. Abbiamo qui la parte centrale della santa Messa, quella che commemora Gesù recantesi al Calvario per esservi crocifisso e così mostrarsi a noi Via, ossia esempio d'amore e di dolore. Gesù sacrificandosi sulla croce c'insegna ad amare veramente Dio e ad amare per lui le anime. Si arriva così al Pater.
Terza parte: Vita. Va dal Pater al Postcommunio; punto importante è la Comunione, vera vita dell'anima nostra, fonte inesauribile ed inesprimibile di grazie.
Si termina con le tre Ave Maria, la Salve Regina, gli Oremus e le invocazioni prescritte, nelle Messe lette, dal Papa Leone XIII.

II. LA MEDITAZIONE

| [216] Ne furono grandi maestri: S. Alfonso, S. Bernardo, S. Francesco di Sales. Noi però, mentre ammiriamo tutti i loro metodi, adottiamo il metodo nuovo con cui si onora Gesù Maestro Via, Verità e Vita, essendo, per noi, il più adatto. Dividiamo perciò la meditazione in tre punti, più l'introduzione e la chiusa.
Introduzione. Ci si mette bene alla presenza di Dio, si chiede perdono dei peccati e la grazia per farla con profitto.
Primo punto. Si stabilisce prima il frutto che si vuol ricavare. Ad esempio: meditando la passione di Cristo, si può chiedere la pazienza. Si legge. Si confronta la condotta di Gesù con la nostra e si vede quanto egli è paziente in mezzo a tanti patimenti, mentre noi siamo ancora così ribelli, incostanti, suscettibili!
Secondo punto. Procuriamo di convincerci portando argomenti di ragione e, più ancora, motivi soprannaturali, affinché non ci debba più restare alcun dubbio, alcun punto oscuro riguardo alla verità meditata.
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Se si medita sull'umiltà, si considera la grandezza infinita di Dio che tanto si abbassa per nostro amore, e la nostra stoltezza nel volerci elevare mentre abbiamo nulla che non ci venga da lui; tutto: intelligenza, volontà, cuore, salute, capacità, doni esteriori ed interni, tutto ci viene da lui.
| [217] Come resteremmo, se da un momento all'altro il Signore ci riprendesse ogni cosa?
Terzo punto. È il più lungo. Chiediamo perdono a Gesù di tanti atti di vanagloria, di tanta sciocca presunzione che l'offese, facciamo il nostro proposito, semplice e pratico, per la giornata. Finalmente preghiamo per ottenere energia, costanza, amore per praticarlo.
Viene poi la chiusa che dev'essere un ringraziamento vivissimo per le buone ispirazioni ed i lumi ricevuti. Oh, quanto gioverà a farci conoscere, una meditazione ben fatta!

III. LA COMUNIONE

Se la meditazione torna vantaggiosa per l'anima che la fa bene, se la Messa è fonte d'inesauribili grazie, quanto non lo sarà la santa Comunione in cui l'uomo si unisce veramente al Signore? Essa è la più bella manifestazione dell'amore, mentre l'amore fa tendere all'unione.
Anche nella Comunione si può seguire il nostro metodo. In tal modo riesce più facile il mantenersi raccolti per profittare di quei momenti preziosi. Il primo atto da farsi sarà un atto di fede: credere in Gesù Cristo. Il secondo sarà un atto di dolore che riassume la seconda parte della Visita. Il terzo, un atto di speranza vivissima di unirci a Gesù Cristo per sempre, e nella preparazione si sospirerà la venuta di Gesù, mentre nel ringraziamento lo si adorerà presente in noi.
| [218] Preparazione: Verità. Gesù è vivo e vero nel santissimo Sacramento dell'altare; noi lo adoriamo, e poiché ci sentiamo tanto insufficienti, invitiamo Maria santissima perché ci aiuti e ci dia il suo cuore.
Rappresentiamoci Gesù bene al vivo: con quei suoi occhi pieni d'amore e di compassione, con la sua mano benedicente, con il cuore tutto ardente per gli uomini, tutto desideroso di darci le sue grazie. Guardiamolo e adoriamolo.
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Via. Gesù disse: «Io sono la Via», ossia: specchiatevi in me, ricopiatemi, ricalcate le mie orme, perché Io sono santo. Noi non gli somigliamo ancora. Quanto siamo diversi! Umiliamoci e chiediamo perdono per presentare a Gesù un ricettacolo meno indegno. Proponiamo quindi per la giornata, vedendo in quale virtù specialmente dobbiamo imitarlo.
Vita. Si chiedono le grazie (virtù teologali, cardinali, fedeltà ai voti, i doni dello Spirito Santo, i frutti dello Spirito Santo, le beatitudini evangeliche, le grazie per l'apostolato, per i superiori, la famiglia, gli uguali, la santa Chiesa, le anime del purgatorio, il mondo intiero, ecc.).
Questa sarà la preparazione interna; esternamente poi, si curerà la decenza delle vesti, un contegno umile, sereno; e alla balaustra si guarderà il Signore, poi si protenderà bene la lingua per non esporre la santa Particola a cadere. Una volta che sia in bocca, l'Ostia dev'essere trangugiata, perché la santissima Eucaristia è un sacramento che viene somministrato a mo' di cibo e | [219] quindi deve, come il cibo, passare al più presto dentro di noi, per alimentare l'anima nostra.
Appena ricevuto Gesù, lo si adora realmente presente, con tutte le forze e si chiamano la Madonna, gli angeli, i santi tutti del cielo, a fargli festa, mentre noi rinnoviamo vivi atti di fede.
La Comunione fatta sovente, non deve diminuire il fervore, ma bensì aumentarlo.
E il ringraziamento si farà in modo analogo alla preparazione:
Verità. Si adora Gesù presente e con lui le altre due Persone della santissima Trinità, che si sono degnate di stabilire la loro dimora nel nostro povero cuore, e pensando agli attributi di Dio, alla sua infinita bontà a nostro riguardo, ci si umilia, ringraziando.
Via. Si continua in questo sentimento di profonda umiliazione, accompagnato da una grande confidenza e, come Zaccheo, quando Gesù si recò in casa sua7, si promette di cambiar
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vita, di riparare al male fatto, d'incominciare una vita di fervore. Quindi si rinnova il proposito per il giorno.
Vita. Si domandano grazie sopra grazie, non essendovi momento più buono per ottenere. Grazie per noi e per gli altri, secondo quanto si disse nella preparazione.
Non si dimentichi d'implorare, anche in questa parte, l'aiuto e la protezione della santa | [220] Madonna. Ella intercederà per noi presso il Figlio suo!
Questo metodo della Casa applicato in tutto, vi frutterà tanto, vedrete. Il Signore vi benedica. Egli ha detto: «Io sono la Via, la Verità, la Vita!»8.
Mettete, nelle preghiere di quest'anno, l'intenzione che tutte possano apprendere questo metodo, il quale, una volta imparato, è facilissimo e gustoso. Stiamo nella volontà di Dio. Chi adempie la volontà di Dio, piace al Signore.
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1 Originale: soddisfatorio.

2 Originale: tre. Poi ne sono elencati quattro.

3 Con probabilità si tratta: prima edizione.

4 Alberione G., Apostolato-Stampa, PSSP, Alba 1933, pp. 48-52.

5 Sono indicate con la parola iniziale latina le varie preghiere che si recitavano all'inizio della Messa, prima della riforma liturgica. Così pure al termine della Messa.

6 Originale: Oremus. Corretto secondo il testo del Messale.

7 Cf Lc 19,6-8.

8 Gv 14,6.