Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ESERCIZI SPIRITUALI - APRILE 1935


La cronaca del tempo dà informazioni precise su questo corso di Esercizi. La riportiamo: «Si tenne il primo corso in Casa Madre dal 6 al 15 Aprile. Vi parteciparono 110 Suore, di cui la maggioranza venute dalle Case, ed in particolare tutte le Superiore locali delle Case d'Italia. Furono giorni belli in cui tutte ed ognuna abbiamo gustato quanto sia dolce lo studiarsi di conservare l'unità dello spirito, col vincolo della pace, secondo la vocazione a cui tutte siamo chiamate, come ci ammonisce il nostro comune Padre: San Paolo. Le istruzioni degli Esercizi furono tenute tutte dal Signor Primo Maestro. Appena pronte se ne manderà una copia per Casa. Si leggano, si meditino e si pratichino»1.
Don Alberione vi tiene quindici (15) istruzioni, almeno tali sono quelle conservate e pubblicate in
Esercizi e Ritiri - Volume I da p. 23 a p. 155.
È un corso di Esercizi importante per vari motivi:
a) perché sono presenti tutte le superiore delle case, Figlie di San Paolo e Pie Discepole;
b) per il contenuto. Attraverso le varie istruzioni Don Alberione illustra la finalità della Congregazione, i voti, l'apostolato (nn. X, XI), lo studio, la devozione principale dell'Istituto centrata su Gesù Maestro (n. XIII), il metodo per aderire a lui in modo globale, la conoscenza e l'imitazione di san Paolo (n. XV);
c) per la presenza di tutte le superiore d'Italia. È quindi un'assemblea che ha un carattere straordinario, si presenta quasi come un Capitolo. Assume perciò una importanza particolare la parola del Fondatore rivolta alle partecipanti. Scadeva inoltre in quell'anno il sessennio del primo mandato del
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Governo generale del ramo femminile. Don Alberione prepara una richiesta da inviare al Vescovo di Alba, Mons. Luigi Grassi, con firma autografa delle 77 partecipanti, Figlie di San Paolo e Pie Discepole, per chiedere la riconferma di M. Tecla Merlo quale Superiora generale.
Così dice lo scritto:
«Le sottoscritte Figlie S. Paolo considerando
a) che è spirato il sessennio dacché è in carica la Superiora Generale M.a Merlo Tecla;
b) che intanto nessuna di esse ha le condizioni per procedere ad una elezione;
c) che la uscente Superiora Generale possiede le qualità richieste in così delicato ufficio;
pregano la predetta M.a Merlo Tecla a voler per un altro sessennio continuare ad essere la loro Prima Maestra, e pregano che essa venga confermata da S.E. Mons. nostro Vescovo di Alba».
Sottoscritte (seguono le firme:
77 nomi).

Mons. Grassi risponde in calce alla stessa richiesta:
«Per quanto sta a noi nessuna difficoltà ad accogliere i voti delle buone Figlie di S. Paolo e a riconfermare per un altro sessennio la M.a Tecla a Superiora Generale delle medesime.
Dal nostro palazzo vescovile, 21 aprile 1935.
+ Luigi Vescovo»2
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1 Cf EC, 4[1935]1.

2 Cf Martini C. A., Le Figlie di San Paolo…, o. c., pp. 200-201.