Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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7. RINNOVAMENTO NELLA CHIESA *

Dopo aver ricordato in questo giorno la conversione dell'Apostolo delle genti, stasera rivolgiamo il nostro cuore e il nostro pensiero riconoscenti al Maestro divino, di cui chiudiamo il mese, per le grazie che in questo mese abbiamo ricevuto, specialmente per le ispirazioni divine e i lumi interiori.
Bisogna proprio che stasera ci fermiamo un momento ai piedi del Maestro, esclamando come S. Pietro: «Ad quem ibimus? Tu verba vitae aeternae habes»1.
Stasera ci fermeremo su tre documenti di cui ancora vediamo lo sviluppo, ricordando bene ciò che è avvenuto negli ultimi quattro secoli: il demonio ha innalzato cattedra contro Pietro, cioè contro Gesù Cristo, il demonio che è rappresentato dal protestantesimo il quale con arti ed inganni ha attirato a sé tanta parte della Chiesa. Si può dire che nella Chiesa si è svolta come una gran battaglia dal 1500 ad oggi, perché Lucifero si è alzato a combattere contro di essa. È venuto prima il protestantesimo2, poi il razionalismo, il sensismo, il modernismo; ed ecco che il protestantesimo si è trascinato dietro una quantità di angeli, cioè di cristiani, parte della Germania, dell'Inghilterra, dell'Olanda, ecc.
Ebbene, la Chiesa ha continuato la sua missione e Pietro è rimasto immobile di fronte a tanti assalti e ci ha dato quel meraviglioso documento del Concilio di Trento3, che ci ha fornito un complesso di canoni, di insegnamenti ancora in vigore e in sviluppo oggi, perché non sono ancora finite le lotte contro la Chiesa, né finiranno per ora. Pietro è rimasto fermo e la maggior
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parte dei cristiani si è stretta a lui dicendo: «A chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna». Dopo il Concilio di Trento, l'enciclica più importante che sia uscita dalla cancelleria vaticana è l'enciclica del mite pontefice Pio X4; questa faceva eco a una precedente enciclica di Leone XIII5, la quale a sua volta faceva eco a una precedente di Pio IX6.
Il Concilio di Trento nel 15647 ha condannato con un documento il protestantesimo e Pio X ne ha più tardi condannato il quarto figlio: il modernismo, con la sua importantissima enciclica in cui dice: Il nemico ha ingaggiato la lotta più audace; non si tratta più delle teorie protestanti che vogliono riformare la Chiesa, ora si cerca addirittura di distruggerla.
La Civiltà Cattolica del dicembre scorso dice così: Saliva sulla cattedra di Pietro un parroco, un pastore, un vescovo, un cardinale mitissimo, dolcissimo, che dopo aver meditato in silenzio per quattro anni interi, alla fine di essi, il giorno 8 settembre, festa della natività di Maria santissima, mandò al mondo un documento, un'enciclica improvvisa come il fulmine, terribile come il tuono e sbaragliò il nemico sorpreso e attonito. Il demonio, dice Pio X, col modernismo ha messo fuori una delle sue sette corna. Esso era entrato nelle stesse chiese, nel culto, nella liturgia, nella morale, nella teologia, dappertutto, e cercava di entrare minaccioso negli stessi seminari, minacciava le stesse soglie del clero. Molti di voi non hanno assistito all'aspra lotta, ed ecco che trascorso un quarto di secolo da quella lotta e da quella enciclica in cui, mentre le tempeste si abbattevano e pareva volessero sommergere la piccola barca della Chiesa, il Maestro divino, richiamato, stese la mano e si fece gran bonaccia. Innalziamo stasera una grande lode al Maestro divino: «Tu solo hai parole di vita eterna; da chi andremo se ci allontaneremo da te?».
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Il protestantesimo aveva ingaggiato la lotta contro la fede, ma Dio è in cielo: «Deus autem noster in coelo»8, e la sua parola non viene meno. Il Maestro divino continua a insegnare e sia benedetto; la fede è confermata e noi stiamo attaccati alla cattedra di Pietro da cui solo ci viene la luce.
Il protestantesimo aveva ingaggiato la lotta contro la morale [insegnando che è] inutile fare il bene: Pecca fortiter, peccate fortemente e credete fortemente, in conclusione fede e niente opere. Intanto oggi c'è un consolantissimo risveglio di spiritualità e si moltiplicano le anime che si consacrano con i voti religiosi; le anime cercano il cuore di Gesù con uno slancio ammirabile.
I protestanti hanno abbandonato i sacramenti; dapprima ne conservavano cinque, oggi cosa è rimasto loro? Un famoso cardinale diceva che la Chiesa nel secolo XVI aveva ripulito il suo giardino e buttato la zizzania e le erbacce nel giardino dei protestanti, dove trovavano terreno da allignare bene, tenendo per sé le erbe più fini. Cosa è rimasto alla Chiesa dopo questa ripulitura? Un attaccamento più vivo ai sacramenti e non solo, ma anche un amore più intenso al Vangelo che si legge molto di più, mentre gli uomini si stringono al Maestro divino che ripete il suo invito: «Venite ad me omnes!»9.
E non è ora il caso di raccoglierci più strettamente attorno al nostro Maestro e cantare più di cuore di ogni altra volta: O Via, Vita, Veritas?
Sì, mettiamo tutte noi stesse ai piedi di quel Maestro divino che ci ama tanto, facendogli omaggio della nostra mente, facendogli omaggio del nostro cuore, facendogli omaggio della nostra volontà.
Signore, siamo tuoi e vogliamo esserlo in vita, in morte e nell'eternità.
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* Predica, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 2 (21x31), tenuta ad Alba il 29.1.1933, “dal Primo Sig. Maestro”. L'originale ha come titolo: “Predica del Vespro”.

1 Cf Gv 6,68: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna».

2 Il termine “protestantesimo” indica genericamente varie confessioni religiose: luteranesimo, calvinismo, anglicanesimo, e sette minori, originate dalla Riforma iniziata da Lutero nel 1517.

3 Il Concilio di Trento (1545-1563), fu celebrato per combattere gli errori contro la fede diffusi dai protestanti. Inoltre riaffermò l'autorità papale, pose le basi per una sistemazione dogmatica e dottrinale della fede, si propose di promuovere una riforma della disciplina ecclesiastica, segnò l'inizio della cosiddetta Controriforma.

4 Cf Pio X, Pascendi dominici gregis (Le dottrine moderniste), 8 settembre 1907, in ASS 40 (1907), 596-650.

5 Cf Leone XIII, Motu proprio Ut mysticam, 14 marzo 1891: Leonis XIII Acta, XI, 60-66.

6 Cf Pio IX, Quanta cura (Condanna e proscrizione di gravi errori dell'epoca), 8 dicembre 1864, in ASS 3 (1867-68), 160-167; a questa enciclica fa seguito il Sillabo (80 proposizioni che Pio IX aveva condannato in diversi suoi documenti), in ASS 3 (1867-68), 168-176.

7 Nel 1564 fu promulgata La confessione tridentina, detta Professione di fede tridentina.
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8 Cf Sal 115,3.

9 Cf Mt 11,28: «Venite a me voi tutti».