Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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4. ASCETICA, VIRTÙ FAMILIARI E PIETÀ NELLA BIBBIA *

Argomenti vasti che richiederebbero una vasta trattazione sono:
1) La sacra Bibbia e l'ascetica. 2) La sacra Bibbia e le virtù familiari. 3) La sacra Bibbia e la pietà. Il divin Maestro dall'Ostia santa ci faccia comprendere tutto e faccia discendere dal cielo gli insegnamenti che più vivamente gli stanno a cuore e di cui abbiamo più bisogno.

1. La sacra Bibbia e l'ascetica. Cos'è l'ascetica? È l'arte della perfezione cristiana da conseguirsi per vie ordinarie. È un'arte o una scienza poco stimata dagli uomini del secolo che mirano solo a ciò che è utile in questo mondo; è una scienza che gli studiosi del mondo non apprezzano; è un'arte o una scienza di cui il maestro è Dio e che mira, attraverso vie ordinarie seguite dalle persone pie, a portare gli uomini al paradiso, a renderli perfetti, non solo nell'osservanza dei comandamenti, ma anche nella virtù togliendo tutti i difetti.
L'ascetica ha questo di pratico: portare le anime ad amar Dio con più finezza, con più delicatezza e a praticare le virtù quotidiane con perfezione. Le anime che non solo vogliono essere buone, ma si studiano di ascendere alla perfezione, trovano grande aiuto in questi trattati di ascetica, come L'introduzione all'ascetica, i libri di S. Alfonso2, Il trattato di perfezione3 di
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S. A. Rodriguez, ecc. Ma quest'arte è presa tutta dalla sacra Scrittura, perché il primo maestro di perfezione è Dio che ci ha insegnato nel Vecchio Testamento la perfezione cristiana per mezzo dei profeti, dei patriarchi. Nel Nuovo, Gesù Cristo stesso è venuto sulla terra a insegnarci la perfezione cristiana e dopo avercene dati tutti gli esempi ha detto in ultimo: «Imitate me, io sono il modello»4. E S. Paolo dopo aver seguito tutti gli esempi del Maestro disse: «Imitate me, come io imito Gesù Cristo»5. Non è audacia, non è superbia questa? No, egli poteva dirlo con ragione.
Io qui non posso spiegarvi come la Scrittura ci dia l'essenza dell'ascetica, non posso mostrarvene tutte le fonti. Essa ci mostra oltre la vita di perfezione anche i pericoli di questa vita, perché ce ne sono molti in cui possono cadere le anime per le armi del demonio; basta tirar fuori il capitolo del Vangelo in cui è riportato il discorso della montagna che è un compendio mirabile di perfezione cristiana, e ci dà proprio l'arte o la scienza necessaria per giungere alla perfezione seguendo le virtù quotidiane in modo perfetto. Chi legge la Bibbia trova lì il miglior trattato, il più perfetto della via alla perfezione cristiana. Ma per voi sarebbe assai arduo voler ascendere addirittura dalla Bibbia alla scienza ascetica ed è per questo che vi si mette fra le mani il Diario spirituale6 ed altri libri ove essa è già spezzettata, adattata alla capacità di tutti, arricchita della pratica per facilitarne il conseguimento. Dopo aver meditato questi libri, studiate il trattato di Introduzione all'ascetica7, allora prendendo la Bibbia fra le mani vi troverete una vita nuova, un coraggio nuovo, vi si schiuderanno nuovi orizzonti, e se l'ascetica vi è sembrata da prima una cosa morta, da studiarsi, ma senza vita, nella Scrittura la ritroverete come una cosa viva, palpitante, ne sentirete tutto il calore. Altro è vedere una bella statua di marmo del Salvatore e ammirarla, e altro è toccare l'Ostia santa, altro è sentire il calore del Tabernacolo, appoggiare il capo sul petto adorabile del Salvatore, fonte e rivelatore dei più alti segreti. Mi direte che la
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Bibbia non è messa in mano ad alcune, che altre non hanno tempo a leggere tutta la Bibbia, e infatti voi non potreste prendere la Bibbia per istruirvi direttamente sulle dottrine ascetiche, ma [io] vi dico: Prendete il Vangelo, leggete il discorso della montagna, le Beatitudini, meditatele e vi troverete il cuore vivo e palpitante del Maestro, il miglior trattato di perfezione cristiana, l'arte e la via pratica per farvi sante. Tutte potete meditare e capire quel passo del Vangelo, leggetelo dunque alla Visita.
Le anime pie e sapienti hanno dal Signore l'istruzione divina, la vera sapienza, per cui nella virtù come negli studi, non si fermano a studiare mezzi indiretti, trattati da poco, ma vanno subito al sodo, al più importante. Così le anime veramente spirituali non si perdono in tante pratiche o in tante letture secondarie, ma vanno subito all'essenza, al sodo: Eucarestia, cioè Messa, Comunione, Visita al Santissimo; nelle letture, non libri vani, ma i libri che hanno attraversato i secoli, non novità, ma dottrina provata e seguita dai santi. Caratteristica delle anime veramente buone è un grande amore al Vangelo e all'Eucarestia; unendole nel proprio cuore esse si sentono paghe e felici. Il B. Cottolengo8 amava tanto l'Eucarestia che ha istituito nella sua Casa la Laus perennis9 e là le Famiglie si succedono alle Famiglie in modo che il Santissimo non è mai solo, l'adorazione non è mai interrotta. Fin da fanciulletto amava tanto il Vangelo, e si notava da tutti l'attenzione con cui ne seguiva la spiegazione domenicale fatta dal parroco; sembrava quasi incantato e si diceva: Quel ragazzo quando sente il Vangelo non patisce più il freddo, tanto è acceso in volto. Fatto sacerdote, finita la lettura del Vangelo, prendeva fra le mani il messale e gli astanti si accorgevano che vi stampava un bacione con l'amore che gli traspariva da tutte le parti: era un bacio infuocato e quasi non poteva più staccarne le labbra. Non riusciva a dissetare quell'ardore di fede e di amore, e passava all'Eucarestia, alla Comunione della Messa con le labbra ancora roventi del Vangelo. Così amano le anime veramente spirituali.
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[Recitare] il Cantico di Anna10 e la Preghiera di Esdra11.

2. La Bibbia e le virtù familiari. Oggi è la festa della sacra Famiglia. La famiglia è una società di diritto e di dovere naturale, di diritto e di dovere cristiano, vi è poi una famiglia che è di diritto e di dovere religioso formata da religiosi e da religiose. Se questi sono formati bene, ecco che dalla famiglia verrà l'ordine, la concordia, la moralità, i buoni costumi, la santità nella Chiesa e nello stato.
Le virtù principali sono quelle di famiglia esercitate dalla sacra Famiglia: virtù di ritiratezza, di carità, di umiltà, di sincerità, di schiettezza, di compatimento. Tutto in quella casa fioriva mirabilmente: la pietà, la carità, l'ordine; tutti camminavano di virtù in virtù, ma specialmente Gesù che cresceva in età, sapienza e grazia12. Questa costituzione della famiglia la troviamo nell'esordio del Vecchio Testamento, con Adamo ed Eva e i loro figli, ma venne il serpente a mettere l'inimicizia nella famiglia, incitando poi Caino all'odio contro il fratello e portandovi il delitto. Venne allora il disordine dove il Signore aveva messo la benedizione e il santuario della famiglia fu profanato dal fratricidio. In seguito venne Gesù che diede agli uomini esempi luminosi di virtù familiari e riconsacrò il santuario domestico con il suo intervento alle nozze di Cana.
Fu istituita la festa della sacra Famiglia, che è la festa di tutte le famiglie cristiane, con un'officiatura che è tutta una contemplazione delle virtù di quella santa casetta. Le apprendano i nemici di questa società, e vedranno Gesù, il vero restauratore della famiglia!
Lodate il Signore che vi ha fatto nascere in una famiglia buona, lodiamo il Signore per averci dato tanti esempi in quella casetta di Nazaret, lodate il Signore e chiedetegli queste grazie: che le nostre famiglie siano l'immagine della sacra Famiglia e che la nostra famiglia religiosa sia riscaldata dalla carità e sia tutto un fiorire di gigli, di rose di carità, di margherite e di viole, sia un vero giardino del Signore.
Recitiamo tre Gloria Patri al Signore in ringraziamento degli insegnamenti e degli esempi che apprendiamo entrando nell'intimo
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della casetta santa, e ancora con l'intenzione di ottenere alle nostre famiglie e alla famiglia religiosa le virtù familiari che noi cerchiamo dopo le virtù interiori.
[Recitare] il Cantico di Giuditta13 e la Preghiera di Sara14.
3. La Bibbia e la pietà. La pietà è il complesso delle pratiche di devozione, e la vita di pietà è il complesso di amore e di devozione che si manifesta attraverso le pratiche quotidiane, specialmente le preghiere, il rosario, la meditazione, le giaculatorie, l'uso delle comunioni spirituali, ecc.
La pietà è utile a tutto: allo studio, all'apostolato, per le cose temporali e specialmente per l'eternità. Ma lo spirito di pietà ha un alimento che è più delle altre pratiche, è la lettura spirituale. Questa consiste nel seguire un libro che vi serva come di guida nel cammino della perfezione e tra questi il principale è proprio la sacra Scrittura dalla quale si apprende veramente lo spirito di Dio. Vi è un libro che possa meglio insegnare la pazienza, di quello di Giobbe? Vi è un libro che ci porti più facilmente a pregare, del Cantico dei cantici? Vi è un libro che ci metta più di frequente sulle labbra l'uso delle giaculatorie, del libro dei Salmi? Se uno non sente devozione nel cuore, legga la Bibbia alla Visita e sentirà il calore svilupparsi nel suo cuore. Quando una persona vi dice che non sente che freddezza, chiedetele subito se ha provato già a leggere la Bibbia, vedrete che cambiamento in poco tempo! Una pagina, o anche meno, della Bibbia, letta quotidianamente e specialmente nella Visita susciterà nel cuore affetti nuovi, fermezza nella volontà, robustezza di propositi; saliranno alle labbra le giaculatorie infuocate. Più ci accostiamo alla fonte della pietà, a Dio, e più avremo di santità. La Bibbia è il libro più alto di lettura spirituale, è la vera fonte della pietà.
Quando si fa la Comunione si mangia il corpo di Gesù Cristo, ma quando si legge la Bibbia se ne beve lo Spirito e l'anima lo gusta e se ne inebria. S. Bernardo15 diceva: «Se leggo e non leggo Gesù, non mi pare di leggere; se scrivo e non vi metto almeno una volta il nome di Gesù, non mi pare di aver scritto; se parlo,
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voglio parlare di Gesù»16. Ecco come si vive dello Spirito di Gesù! Più andrete alle fonti dirette della pietà e più vi avvicinerete allo Spirito del vostro Maestro e ve ne impossesserete.
Entriamo ora intimamente in noi stessi e vediamo bene, di considerare sempre come principale dei libri di pietà e di lettura spirituale la sacra Bibbia.
Se il vostro cuore qualche volta è arido, o se invece ha bisogno di dilatarsi, di vedere nuovi orizzonti e sentite che nel cuore c'è qualche cosa di nuovo e, pur non sapendo spiegare la causa, sentite che viene da Dio, leggete la Scrittura che dà ampiezza al cuore, che dà impulso ai movimenti buoni, che rischiara le oscurità, che apre nuove vie per ascendere al Signore, che allarga in modo mirabile gli orizzonti sconfinati della santità. Quando sentite nel cuore l'invito del Signore ad ascendere ad una santità più alta, se sentite l'invito, ma vi rimane confuso nel cuore, leggete la Bibbia e vi sentirete illuminate, Dio parlerà chiaro.
Se avete bisogno di ottenere una grazia, fate una novena o un triduo leggendo per nove o per tre giorni un passo della Bibbia o del Vangelo; direte prima un Atto di dolore, poi un caldo bacio al Vangelo e la lettura di un tratto della Scrittura; otterrete dal Signore quello che vi abbisogna, sia lume e fede per la mente, sia forza e generosità per la volontà, sia pietà e calore per il cuore. Chiediamo ora perdono al Signore per aver qualche volta trascurato la lettura della Bibbia.
[Recitare] l'Atto di dolore e il Magnificat.
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* Ora di adorazione (nell'originale figura come titolo), alla Famiglia Paolina, in ciclostilato, fogli 3 (22,5x35), tenuta dal “Primo Sig. Maestro”, ad Alba l'8.1.1933.

1 Cf Chiesa F., Introduzione all'ascetica, Alba PSSP, 1929. L'autore (1874-1946), sacerdote della diocesi di Alba, direttore spirituale di Don Alberione, collaboratore della Famiglia Paolina, ora venerabile.

2 Alfonso M. de' Liguori (1696-1787), sacerdote napoletano, fondatore dei Redentoristi. Scrisse un trattato di teologia morale e molti libri di ascetica.

3 , S. Alfonso Rodriguez (1531-1617), nato a Segovia (Spagna), fratello laico della Compagnia di Gesù. Suo contemporaneo e omonimo è il Padre Alfonso Rodriguez (1537-1616), Valladolid (Spagna), sacerdote della Compagnia di Gesù. Di entrambi sono state pubblicate opere di ascetica per tendere alla perfezione cristiana. Da una lettura attenta di vari testi di Don Alberione pare che questi attribuisca al Santo l'opera: Rodriguez A., Esercizio di perfezione e virtù cristiane, di cui invece è autore il Padre gesuita suo contemporaneo.

4 Cf Mt 11,29.

5 Cf 1Cor 11,1.

6 Cf Anonimo, Diario spirituale. Scelta di Santi e di altre persone di singolare virtù, PSSP, Bari 1927.

7 Finora non è stato identificato l'autore; forse è lo stesso trattato di cui è autore il can. F. Chiesa.

8 S. Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786-1842), piemontese. Sacerdote, fondatore, a Torino, della Piccola Casa della Divina Provvidenza (1832) per accogliere tutti gli abbandonati. Fondò pure una Congregazione clericale, una di fratelli e una di religiose.

9 Adorazione ininterrotta.

10 Cf 1Sam 2,1-10.

11 Cf Esd 9,6-15.

12 Cf Lc 2,52.

13 Cf Gdt 16,15-21.

14 Tb 3,13-23.

15 Bernardo di Chiaravalle (1090-1153), francese. Monaco, mistico, uomo di azione. Scrisse opere di teologia, e omelie in onore della Vergine Maria.

16 Cf S. Bernardo, Discorsi sul Cantico dei Cantici, Disc. 15, 6.