Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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23. PENSIERI SULLA PENTECOSTE *

Noi questa sera dovremmo dedicare la presente considerazione a Gesù, divino Maestro, essendo oggi la prima domenica del mese. Ma l'ossequio al divin Maestro l'avete già fatto, ascoltando le prediche del ritiro mensile1. Esse sono molto pratiche e toccano i punti più vitali della nostra santificazione e poiché non è il caso di aggiungere altro, è bene che noi stasera rinnoviamo i propositi fatti su di esse. E preghiamo Gesù, divino Maestro, che mandi oggi lo Spirito Santo sopra le anime nostre, il quale: «Docebit vobis omnia et suggeret vobis omnia quaecumque dixero vobis»2, il quale confermi e faccia sentire al profondo della nostra anima tutte quelle belle e santissime cose che avete sentito in questo ritiro, confermi e santifichi i propositi che avete fatto come conclusione.
E questa sera: tre pensieri o meglio tre avvisi.

Il primo è il resoconto del lavoro mensile sopra le vocazioni e sopra le borse di studio.
Riguardo alle vocazioni: per non leggere il nome dei fanciulli che vennero già accettati, leggo i paesi da cui provengono. In tutto sono venticinque e provengono da: Brescello, due da Entraque, uno da Budrio e poi uno dai seguenti paesi: Istrana, Monesiglio, Monticello, Narzole, Posara, Pescara, Rivoira, Rodigo, Romagnese, S. Gallo, S. Giacomo, Saluggia. Poi vi sono due nomi di cui non è notato il paese, seguono uno da Bra, poi un altro da Monteu Roero, altro da S. Giuseppe di Sommariva Perno, altro da Rocca Ciglie e un altro da Isola d'Asti. Vi sono poi altri di cui si stanno facendo le pratiche: ventisei domande.
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Ora leggo le borse di studio o completate o fatte addirittura complete nel corso di maggio. Rimando quelle che ho ricevuto in questi giorni di giugno al resoconto mensile del mese prossimo. Le borse di studio fatte ad onore della santa Madonna sono dodici: Sancta Dei Genitrix, la prima, poi Mater divinae gratiae, Mater boni consilii, Mater creatoris, Mater salvatoris, Rosa mystica, Domus aurea, Ianua coeli, Stella matutina, Regina martyrum, Regina sanctorum omnium, Ausiliatrice. Altre varie complete sono: SS. Sacramento, S. Luigi, S. Caterina, S. Famiglia, S. Anna e S. Caterina, e Divin Maestro. Queste, ripeto, sono completate e inoltre sono state completate altre due che erano in corso: la Regina degli Apostoli cui mancava una parte, e S. Teobaldo cui mancava pure una parte. Poi vi sono alcune borse incominciate per merito principale dei chierici: Addolorata, Maria discepola del Divin Maestro, la Vergine d'Oropa, S. Giuseppe, Mater Christi, S. Paolo, Sancta Virgo virginum. Queste sette, incominciate alcune con offerta piccola, assai piccola, ma stante la buona volontà e il sacrificio delle persone le quali hanno fatto tale offerta, sono davvero preziose. Ma più preziose ancora perché, ho detto, sono il frutto della vostra cultura. In tutto, le borse trovate sono ventotto. A questo riguardo volevo dire: se quelle persone, che hanno già relazione con voi, gradirebbero il libro Preghiamo San Paolo apostolo3, scritto da D. Ghione e che è uscito in questo tempo, e che è molto adatto per fare un poco di meditazione e preghiere sopra il nostro padre e protettore S. Paolo, farete bene a inviarlo. E riguardo ancora alle borse ho notato nel Bollettino salesiano, arrivato oggi, le quaranta borse che hanno in corso, di cui tre furono completate, una di queste quaranta portava una denominazione nuova che non avevo visto ancora: Borsa Cortemilia. Vuol dire che un paese può prendersi [l'impegno per] una e risulta la somma di molte persone; e considerata la cifra totale, mancherebbero solo quattrocentocinquanta lire a completarla.
Riguardo poi alle vocazioni, in questo mese è molto importante pregare S. Paolo. Poi farete bene a non sprecare cartoline inutilmente, ma quando arriveranno, tra breve, le cartoline che rappresentano i gruppi secondo i ritratti che furono presi, farete
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bene a spedirne anche diverse, per le vocazioni. Quanti fanciulli, vedendone altri come loro, birichini e vispi come loro, si sentiranno chiamati! Particolarmente poi è bene spedirne qualcuna a fanciulli della propria provincia, della propria parrocchia. Maggio ha dato buoni risultati nel lavoro e questi si devono attribuire alla protezione della santa Madonna. Ebbene, ora siamo a giugno e S. Paolo certamente ha già preparato molti frutti al nostro lavoro, ai nostri desideri e alle nostre preghiere. Molti mi diranno: Scrivo, scrivo e non ricevo risposta. E io rispondo: È soltanto chi fa niente, che fa niente; ma chi lavora fa qualche cosa. Chi fa forza sul cuore sacratissimo di Gesù messo in mano alla santa Madonna, in mano al nostro padre S. Paolo, vorrebbe dubitare? Piuttosto entriamo in noi e vediamo se lavoriamo sempre bene, con mire rette, con intenzioni sante di gloria di Dio e di bene delle anime. Vediamo se abbiamo la virtù che più si richiede, che non è l'entusiasmo a incominciare, perché se bastasse incominciare, tutti ci faremmo santi molto presto, la virtù che si richiede è la pazienza. Oh, santa pazienza! diciamolo molto spesso. La pazienza produce la perseveranza4, e la perseveranza è incoronata dal risultato: «Incipientibus praemium promittitur, perseverantibus autem datur»5.

Secondo pensiero. Domenica prossima entrerà fra di noi il nuovo pastore che lo Spirito Santo ha assegnato alla Chiesa albese, il vescovo mons. Grassi6. Questa settimana è l'ottava di Pentecoste, ebbene tutti quanti, e questa è anche l'intenzione della Casa in questo mese, tutti quanti in questa ottava del mese che abbiamo incominciato offriamo la nostra preghiera, i nostri sacrifici, specialmente quelli della vita comune, quotidiana perché lo Spirito Santo riempia dei suoi doni e della sua grazia, della sua fortezza e della sua sapienza il novello vescovo. Con tutta umiltà e con tutta l'anima andiamo disponendo i nostri cuori all'ossequio, all'amore verso di lui. Ebbene, mentre noi ci disponiamo così, proprio docilmente e proprio con tutto il fervore
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dell'anima, abbiamo bisogno che egli sia sempre più illuminato, sempre più fortificato. Diceva il Santo Padre [Pio XI] che la vocazione a vescovo è la vocazione al martirio. Veramente le croci più sono preziose e più sono pesanti. Noi non conosciamo bene che cosa significhi questo, ma vi accorgerete, se avrete messo la fortezza nella gioventù, vi accorgerete come nostro Signore tutti i giorni andrà aggiungendo qualche piccolo peso sulle vostre spalle e anche maggior responsabilità. Se però avrete avuto una gioventù spensierata, vuota, non avrete questa grazia, [l'avrete invece] se vi disporrete con grande virtù, infatti la virtù è forza, vis, vir7, e vuol dire la disposizione ad accettare sempre maggiori pesi per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime.

Terzo pensiero. Raccogliendo adesso tutti i nostri propositi fatti nel ritiro mensile, offriamoli a Gesù e invochiamo sopra di essi la pioggia salutare della grazia di Dio. Ciò che è avvenuto là nella Pentecoste per intercessione di Maria santissima sopra gli Apostoli, venga anche sopra di noi. Avete già cantato il Veni, Creator Spiritus, e canteremo il Veni, Sancte Spiritus per la benedizione.
Oh, lo Spirito Santo ci riempia della sapienza celeste, della virtù religiosa, della pietà paolina, della pietà fedele, religiosa, quotidiana, assidua, costante! Lo Spirito Santo discenda abbondante sopra di noi, e poi raccogliendo il cuore prima della benedizione, ciascuno ripeta i suoi propositi.
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* Predica, alla Famiglia Paolina, in ciclostilato, fogli 2 (22,7x34), tenuta ad Alba il 4.6.1933. L'autore non è indicato, ma sembra essere Don Alberione. In parentesi tonde accanto al titolo è scritto: “Vespro” e sotto: “integra”.

1 Da un ciclostilato risulta che il ritiro a cui si fa riferimento fu predicato alla FP da Don Costa Desiderio il 3-4 giugno 1933 sul tema Santifichiamo la giornata, ritiro che nel 1939 fu stampato con lo stesso titolo in HM I, 1, pp. 138-168.

2 Cf Gv 14,26: «Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto».

3 Cf Ghione A., Preghiamo S. Paolo Apostolo, PSSP, Alba-Roma 1933.

4 Cf Rm 5,3.

5 «A coloro che incominciano viene promesso il premio, ma viene dato a coloro che perseverano».

6 Mons. Grassi Luigi (1887-1948), piemontese, membro della Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, chiamati comunemente Barnabiti. Succedette a mons. Re Francesco Giuseppe e accompagnò il cammino di assestamento della FP.

7 Forza, uomo.