38. IN PREPARAZIONE ALLA MORTE *
I. Predica
Poiché i ritiri mensili da qualche tempo si cominciano di sabato, ne viene di conseguenza di metterli sotto la protezione della santa Madonna affinché ci aiuti molto, data l'importanza del ritiro che è una rinnovazione, in breve tempo, degli Esercizi spirituali. Rinnova: in quanto ci mette nuovamente nelle disposizioni [degli Esercizi] e ci eccita a nuovi propositi.
Questa volta dobbiamo avere un altro fine e cioè imparare a fare bene il ritiro mensile e per questo seguiamo gli Esercizi Spirituali di S. Ignazio che propone come meditazione del ritiro i Novissimi o meditazioni varie come sul peccato, ecc.
Ogni ritiro mensile deve favorire le disposizioni per la buona morte e per questo può dirsi anche esercizio della buona morte.
Lettura: pag. 150 degli Esercizi Spirituali di S. Ignazio, volume I [1927]1.
1° Preludio. Chiedere di aver luce sui nostri doveri. Vogliamo proprio esaminare bene tutti i nostri mancamenti.
2° Preludio. Chiedere questa luce per vedere ciò che Gesù vuole da noi, e la grazia di fare bene il ritiro.
1.a Disposizione. Conoscere noi stessi per vedere quali cose sono da rimediare, per metterci di fronte alla morte.
2.a Disposizione. Porre fiducia in Dio e diffidenza in noi, altrimenti non si conclude nulla o ci inganniamo.
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Dio vuole aiutarci tanto e produrre in noi molto progresso, ma noi non [lo] dobbiamo impedire con la diffidenza, e mettere molta fiducia che è la porta delle grazie di Dio.
Diffidenza poi di noi, perché la confidenza in noi è pura ignoranza. Per diffidare di noi, basta la esperienza: che cosa abbiamo fatto? Quali sono i nostri frutti? Quindi fissiamoci bene in questo: Da me nulla posso, con Dio posso tutto.
Questo ritiro trovi in noi la cooperazione per farci fare un gran passo.
3.a Disposizione. Una grande generosità. Pronte a fare tutto ciò che il Signore suggerirà, disposte a tutto.
E poniamoci anche davanti gli esempi di generosità di Gesù e di Maria santissima, della loro fiducia in Dio e diffidenza di sé.
Il ritiro mensile ci ottenga tante grazie per tutto il mese.
II. Predica
Lettura: Esercizi Spirituali, pag. 153ss. con breve considerazione su ogni punto.
III. Predica
Questa terza parte del ritiro dev'essere specialmente dedicata all'esame. Le cose meditate ci hanno fatto dimenticare tante cose e fatto considerare la morte e ci hanno portate fin qui per esaminarci su ciò che non va bene, e fare un esame serio, di preparazione alla morte, un esame che deve farci vedere ciò che ci manca per fare una buona morte come quella dei santi.
Spesso invidiamo il bene, e non vogliamo i mezzi, invece questa volta vogliamo cercare i mezzi e questo esame dovrà liberarci dal pericolo di una cattiva morte e prepararci a morire bene. È vero che anche in stato di grazia noi li manterremo sempre negli stessi ardori, ma intanto la morte è come la vita. Quindi mettiamoci bene nel fervore onde la morte ci trovi nel fervore.
Recitare la Preghiera di S. Agostino:
Domine Jesu, noverim me, noverim Te. / Nec aliquid cupiam nisi Te. / Oderim me, et amem Te. / Omnia agam propter Te. / Humiliem me, exaltem Te. / Nihil cogitem nisi Te. / Mortificem me, et vivam in Te. / Quaecumque eveniant, accipiam a Te. / Persequar me, sequar Te. / Semperque optem sequi Te. / Fugiam
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me, confugiam ad Te, / Ut merear defendi a Te. / Timeam mihi, timeam Te. / Ut sim inter electos a Te. / Diffidam mihi, fidam in Te. / Obedire velim propter Te. / Ad nihil afficiar, nisi ad Te. / Et pauper sim propter Te. / Aspice me, ut diligam Te. / Voca me, ut videam Te. / Et in aeternum fruar Te. Amen.
Lettura: Esercizi Spirituali, pag. 156ss.
Questo esame deve essere completato da quello sui sei punti2, e dovrà portarci al dolore, proprio per cancellare le colpe. Perciò chiediamo subito perdono al Signore: O Gesù d'amore acceso, ecc.
Inoltre l'esame deve farci prevenire le occasioni di cadute, vedere dove stanno i pericoli generali e particolari propri di ognuno. Per il passato non possiamo fare nulla, ma l'esame deve aiutarci per l'avvenire perché la storia è maestra della vita.
Dobbiamo considerare le occasioni, e lì dovremo fissare i nostri propositi o rinnovarli. Il proposito si deve sempre rinnovare con più umiltà, perché l'esame ci mostra sempre la nostra debolezza, ma anche rinnovarlo con confidenza perché il Signore ci chiede di essere santi e ce ne dà pure la grazia.
L'esame poi deve avviarci con nuovo fervore nella vita, sia che abbiamo progredito o meno, anzi se saremo andate indietro questa sarà un'occasione in più per riprendere con fervore, anzi aumentarlo per riparare ciò che non abbiamo fatto.
Collocarci in Dio con fiducia senza mai lasciarci scoraggiare.
Questo è molto importante. Quando uno si mette con buona volontà vorrebbe farsi santo in un giorno, ma i santi non hanno fatto così. Ci sono giornate di grazia particolare, ma poi vengono i giorni di lavoro. Anche per S. Paolo fu così. Speriamo di avere anche noi giorni di grazia e uno di questi può essere proprio il ritiro.
Dobbiamo proporci un punto da raggiungere, ma intanto non scoraggiarci perché non vogliamo morire così, perciò collocare in Dio ogni speranza e non lasciarci vincere [dallo scoraggiamento].
Ora immaginiamoci che Gesù abbia tutto perdonato e ci mettiamo davanti a lui con le disposizioni di [ben] morire.
Lettura: Esercizi Spirituali, pag. 159ss.
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* Ritiro mensile, alla Famiglia Paolina, in ciclostilato, fogli 2 (22,3x35), tenuto ad Alba il 2.9.1933. L'originale ha come titolo: “Ritiro mensile in preparazione alla morte”. L'autore non è indicato, ma si suppone sia Don Alberione per i brevi commenti alle tre prediche; per l'espressione autorevole: “Questa volta dobbiamo avere un altro fine e cioè imparare a fare bene il ritiro mensile e per questo seguiamo gli Esercizi Spirituali di S. Ignazio che propone come meditazione del ritiro i Novissimi”. Inoltre per la proposta di seguire l'opera di Pincelli L., Corso di Esercizi spirituali per otto giorni secondo il metodo di S. Ignazio, I vol., Pia Società San Paolo, Alba 1927, pp. 150-160, al capitolo: “Metodo per fare con frutto il Ritiro mensile. In preparazione alla morte”. Questo libro fu più volte raccomandato dal Primo Maestro alle FSP.
1 Si rimanda all'opera del Pincelli. Cf istruzione n. 30, nota 1.
2 Cf Pincelli L., o. c., pp. 156-159. I sei punti a cui si fa cenno sono: 1. Esercizi spirituali. 2. Disposizione abituale verso Dio. 3. Disposizione verso il prossimo. 4. Premura della perfezione. 5. Corrispondenza alla grazia e alle divine ispirazioni. 6. Come adempite gli uffizi particolari.