Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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13. IL DOVERE DI LEGGERE LA BIBBIA *

Abbiamo finito le ore di adorazione sulla sacra Scrittura, ma noi le continueremo sotto forma di istruzioni. Ora vedremo come voi dovete usare la sacra Scrittura.
Nella scuola: è utilissima, anzi è cosa essenziale per voi leggerla. È bene che le Figlie di San Paolo che studiano, leggano la sacra Scrittura, un po' per giorno, in modo da leggerla tutta durante gli anni di studio. Non passi giorno senza aver letto la Scrittura, perché questo sarebbe un giorno perduto, come se non aveste fatto la Comunione. Leggetela con la stessa assiduità con cui fareste la santa Comunione. Non siete le prime suore che leggono la Scrittura come lettura spirituale o come preparazione alla meditazione, ecc., ve ne sono delle altre che l'hanno già adottata. E come vi prendete pena quando non potete fare la santa Comunione, così bisogna che proviate la stessa pena quando non leggete la Scrittura.
Sarebbe proibito che vi portaste l'Eucarestia in viaggio, ma la sacra Scrittura invece potete sempre portarla: essa è come il Viatico che vi accompagna, è la compagnia che dovete sempre portarvi appresso. Prendetevi gli estratti o meglio i volumetti, questi sono fatti per voi, essi vi terranno ottima compagnia e sarà come avere il Signore che vi parla al cuore. Bisogna che ve ne facciate una gloria di portare sempre con voi Gesù verità, bisogna che ve ne facciate una legge di non tralasciare mai di leggere la Scrittura. Questa non vi deve mai mancare e potete dispensarvene solo quando vaneggiate.
L'avete dunque inteso questo? Non vorrei che ciò che vi dico ora fosse considerato una cosa qualunque: no! La sacra Scrittura non è come l'umiltà di cui una fa il proposito e poi diventa più o meno umile; nove parole su dieci che dite chiedendo consiglio,1 non sono più necessarie, perché l'anima quando si abitua a parlare,
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a meditare, a conoscere il cuore di Dio, finisce per avere il cuore di Dio: gli stessi pensieri e sentimenti di Dio.
Voi cercate meditazioni fuori di Casa, forse che non ne avete? Le Figlie di San Paolo, che sono maestre senza patente, con la Scrittura possono divenire nel tempo del noviziato maestre del divin Maestro prendendo il parlare di Gesù Maestro, altrimenti non sarete mai niente. Se farete così invece, sarete patentate da Gesù. Senza tanti complimenti e raggiri mettetevi con coraggio e impegno per parlare come Gesù. Egli era Maestro, Maestro essenziale, per natura, e voi ora tentate di allontanarvi un po' dal divin Maestro: sono tutte tentazioni queste di voler scappare. Fatevi una legge di non passare un giorno senza aver trattato con Dio mediante la Scrittura.
Quando due cuori si amano tendono l'uno verso l'altro: così l'anima di Gionata si conglutinò, cioè divenne una cosa sola con quella di Davide. Portate la sacra Scrittura in chiesa ed anche per la strada; leggetela nella prima parte della Visita o prima dell'apostolato o nella lettura spirituale. Arrivate decisamente lì: nelle varie classi voi prendete tanti testi, ma il testo che non tramonta mai è solo la Scrittura. È quello che legge il Papa, dunque leggetelo anche voi. Se non si fa la Bibbia centro dell'apostolato non lo capirete mai; è come se uno volesse avere la fonte senza avere l'acqua. Dalla Comunione potete anche essere dispensate, ma dalla Bibbia, no; quando vaneggerete, allora ne sarete dispensate.
Direte che il Vangelo è difficile; no, non lo è, perché il Signore lo ha fatto proprio per la nostra testa; come ha fatto il pane per lo stomaco, così il Vangelo per la testa. Come ha fatto l'Eucarestia pane della nostra anima, così ha fatto il Vangelo che è il pane del cuore. Senza la sacra Scrittura le Figlie di San Paolo saranno sempre disorientate: sarebbe come se quelle suore destinate per il coro non vi andassero. Questa non è una di quelle cose che vi si dicono in blocco e poi si possono fare o non fare: dovete, dicevo, farvene una legge.
Quando siete tristi aprite la Scrittura e troverete la parola che vi consola. Così nei dubbi, nei timori, fate come i santi che in ogni dubbio o timore andavano alla fonte. Iddio dirige e guida:
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quante volte lo abbiamo visto questo! S. Antonio2 si è convertito perché nel momento dello scoraggiamento aprì la Scrittura e vi trovò quanto era sufficiente per convertirsi; e così S. Andrea Corsini3, S. Alfonso de' Liguori, S. Francesco di Sales il quale era tutto compreso di questo e nei momenti di dolore del cuore diceva: Andiamo a parlare con Dio, e quale consolazione!
C'era una volta una maestra che aveva l'abitudine di portare ai bambini della scuola un regalo, consistente in qualche bel libro; al gruppo dei più bravi faceva tirare il numero più alto per vedere a chi toccava; e credete che questo uscisse a caso? No, quel libro toccava a quello al quale avrebbe fatto più bene: disposizione di Dio! Così per voi: aprite a caso e troverete subito quelle righe che fanno per il vostro cuore.
Nella vita si deve leggere di più la sacra Scrittura che fare la Comunione. È per questo che non camminate nella virtù! Ma come, direte, più la sacra Scrittura che la Comunione? Sì, vi dico, e fatevene una legge.
Se siete distratte nel prepararvi alla Comunione leggete due righe di Vangelo; se nella Visita non potete raccogliervi: sacra Scrittura; se siete stanche e distratte, leggete la Scrittura.
La Scrittura ha un effetto che si chiama sacramentale. Ci siano pure libri di meditazione, di ascetica, di cultura, ma il principale sia sempre la sacra Scrittura. Vi possono dare da mangiare dei cibi prelibati, ma il principale sarà sempre il pane. In secondo luogo, sia che la Scrittura si stampi o si brossuri o si spedisca o si diffonda o si consigli, bisogna sempre avere il cuore in grazia. Come non prendereste o tocchereste la particola con la bocca impura, così per la Scrittura, bisogna essere sempre con Dio, pregandolo di mandarci e cuore e labbra infiammate, affinché possiamo portare la sua parola con fervore. Il cuore specialmente sia innocente!
Esortiamo vivissimamente alla lettura quotidiana della sacra Scrittura, nelle famiglie, scuole, parrocchie.
Si dirà, che si chiede l'offerta. E sì, quando si tratta di cose necessarie, come il pane, bisogna comperarle e bisogna rispondere
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arditamente: la Bibbia ogni giorno. Il catechismo fa breccia e le parole della Scrittura rendono viva la verità.
Siate vere Figlie di San Paolo, il quale leggeva, consigliava, viveva della Scrittura; bisogna che essa sia il viatico che ci accompagna nella vita.
Basta, perché è già tardi, ma non basta finché non si sia ottenuto. È una grazia suprema: ne dovrete rendere conto, come renderete conto dell'Eucarestia. È vostra la Scrittura, proprio vostra, appartiene a voi, come ai sacerdoti appartiene l'Eucarestia!
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* Istruzione, in ciclostilato, fogli 2 (22,5x34), tenuta ad Alba il 26.2.1933. L'originale ha come titolo: “Istruzione del Primo Sig. Maestro”.

1 Originale: …che chiedete, cambiano sapete.

2 Antonio, abate (251-356). Egiziano, di ricca famiglia; a vent'anni si ritirò nel deserto della Tebaide dove fu raggiunto da numerosi discepoli. È uno dei fondatori del monachesimo orientale.

3 Andrea Corsini (1302-1373), fiorentino. Dopo un'adolescenza spensierata divenne carmelitano, sacerdote, vescovo di Fiesole.