Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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20. MARIA NELLA NOSTRA VITA *

Siamo ormai al termine del mese di maggio e tre cose specialmente bisogna che facciamo ora: 1) raccogliere tutti i fioretti e gli ossequi fatti in onore della santa Madonna nel corso del mese e, fattone un gran mazzo, lo presentiamo qui ai piedi della nostra Madre e Regina come omaggio dei figli; 2) che cerchiamo qual è la grazia che ci sta più a cuore di ricevere e gliela chiediamo tanto tanto, proprio con insistenza; 3) perché il mese si chiuda bene, deve lasciare [in noi] un dolce ricordo, che ci accompagni con la sua fragranza tutto l'anno e risvegli sempre lo stesso fervore.
Oggi si deve fare qualche cosa tra noi e la santa Madonna, si deve stringere come un patto fra noi e lei. Ho cercato qualche cosa a proposito che rendesse bene l'idea di ciò che voglio dirvi e mi pare che sia molto adatto questo: «Pone me ut sigillum super cor tuum, super brachium tuum», è un sigillo d'amore, un sigillo forte, «perché l'amore è forte come la morte»1.
È bene che ci fermiamo su questo pensiero che ci dice quale deve essere la nostra devozione verso Maria santissima. Porre la santa Madonna come sigillo sul nostro cuore e sul nostro braccio significa mettere la devozione alla Madonna in tutta la nostra vita, e cioè fare sì che ella ci stia sempre davanti e presieda ai nostri studi, al nostro lavoro spirituale, al nostro apostolato: sia ella sempre presente a tutta la nostra vita.
Bisogna che facciamo il proposito di amare la Madonna ogni giorno, ogni momento, tutta la vita fino alla morte, per andare a goderla poi in paradiso tutta l'eternità. L'amore è forte come la morte, e la santa gelosia del nostro cuore non deve più cadere né vacillare, perché vogliamo che il nostro cuore sia posseduto solo dalla santa Madonna, sia tutto di Maria e sempre di Maria. Beati
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i figli di questa madre! Sì, beati, perché se noi siamo della Madonna saremo da lei protetti in ogni ora, in ogni passo.
Bisogna proprio che siamo di Maria, che ci consacriamo a Maria, che apparteniamo a lei interamente. Il nostro cuore dev'essere tutto di Maria; chi è della Madonna è difeso da lei, il demonio dovrà passare oltre, non potrà avvicinarsi: Non mi toccare, sono della Madonna ed ella mi difende, così rispondono i figli di Maria agli assalti del nemico. La Madonna difende bene le cose sue.
Quei giovani che sono della Madonna, che le hanno consacrato interamente il loro cuore, hanno aspirazioni alte, la terra non conta per essi, aspirano alla patria vera, hanno un cuore largo e generoso, e il demonio passa, ma li rispetta: essi sono della Madonna e la Madonna difende bene le cose sue.
Quando si è veramente della Madonna si progredisce molto nello spirito. La Madonna aiuta molto negli studi, appiana le difficoltà, toglie dubbi e oscurità dalla mente, toglie gli errori, vi mette la luce vera, la Madonna ispira nuovi mezzi per progredire nell'apostolato, facilita l'acquisto delle virtù più ardue. Oh, quando si è veramente della Madonna, come lo si sente! L'animo è sempre più lieto, lo spirito più alacre, sulla via della perfezione non si cammina più, ma si corre e si vola. Specialmente in punto di morte sperimenteremo il vantaggio grande della devozione alla Madonna, perché ella ci verrà vicina, disporrà l'anima al pentimento, alla confidenza, dissiperà gli inganni del demonio che verrà a tentarci, ci disporrà a far bene l'ultima Confessione, a ricevere bene l'Estrema Unzione, a incontrarci con Gesù sacramentato nel santo Viatico e disporrà l'anima alla confidenza nelle sante piaghe di nostro Signor Gesù Cristo. In ultimo riceverà nelle sue mani l'anima nostra per presentarla al Figlio suo Gesù, come cosa che le appartiene e le sta a cuore.
Poniamola ora come sigillo sul nostro cuore. Io intendo di porla come sigillo sul mio cuore, consacrandolo tutto a lei; io intendo di porla come sigillo sul mio braccio, mettendovi attorno la sua corona benedetta come scudo e difesa in ogni momento. Intendo di porla come sigillo sul mio cuore portando al collo la sua medaglia benedetta e facendo in modo che essa stia dalla parte del cuore e vada proprio a posarvisi sopra per farlo tutto di Gesù. Intendo di porre la santa Madonna come sigillo sulla mia mente, tenendone l'immagine davanti quando studio, perché è lì

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che la mia mente deve ricevere luce e voglio che questa luce sia sempre soprannaturale. Io intendo di mettere la santa Madonna a sigillo delle mie pratiche di pietà, perché siano fatte sempre sotto il suo sguardo; di metterla a custode delle mie confessioni, perché siano tutte sante e il sangue di Gesù scenda copioso a lavarmi; intendo di porla a custode del mio esame di coscienza, perché venga a conoscermi sempre meglio e a correggermi.
«Pone me ut sigillum super brachium tuum». Intendo di porre la santa Madonna come sigillo del mio apostolato, affinché sia sempre più di gloria di Dio e sempre più purificato nell'intenzione e nel modo di farlo. Intendo di porre la santa Madonna a sigillo della mia bocca, perché tutte le mie parole siano sante e possa ripeterle anche nell'eternità e non abbia da arrossirne al giudizio di Dio. Intendo di porre la santa Madonna a sigillo dei miei occhi, perché essi siano sempre casti e possano posarsi puri sull'Ostia che è il frutto benedetto del tuo seno, o Maria, e possano venire a vedere i tuoi dolcissimi occhi, o mia madre, maestra e regina.
Intendo di porre la santa Madonna a sigillo del mio corpo, perché tutte le mie energie siano spese nel servizio di Dio, perché mi sia docile strumento di santificazione. Passi lontano da me il mondo con i suoi piaceri e i suoi fasti, io sono di Maria, nessuno può toccarmi. Intendo di porre Maria santissima a custode del mio lavoro spirituale, delle mie lotte; ogni anima è un campo di battaglia in cui si svolgono aspre lotte quotidiane, ma se Maria camminerà davanti a noi, non sbaglieremo strada, né verremo meno nella battaglia.
O Maria, nostra regina, custodisci la nostra mente, il nostro cuore, i sensi, il corpo, tutti noi stessi che a te ci consacriamo; custodisci le vocazioni, custodisci questa gioventù che ti ama. O Maria, ecco dei figli che ti amano e ti vogliono per loro madre e maestra; essi sono tutti nel fervore, hanno nel loro cuore Gesù, ti hanno eletta per loro regina; ebbene custodiscili questi figli tuoi adesso, in vita e nell'ora della loro morte.
Fa', o Maria, che la nostra vita sia santa, che il demonio non abbia alcun dominio su di noi, mai, mai, che sia cacciato lontano da questi tuoi figli e in essi risplenda la luce della grazia che per tua intercessione desiderano. O Maria, sii propizia ai figli tuoi, che si sono a te consacrati!
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* Meditazione, alla Famiglia Paolina, in ciclostilato, fogli 3 (22,7x34), tenuta ad Alba il [27.5.1933] dal “Primo Sig. Maestro”. Nell'originale la data è indicata così: “Alba - Regina degli Apostoli-1933”. La festa della Regina degli Apostoli si celebrava il sabato successivo all'Ascensione e nel 1933 cadeva il 27 maggio.

1 Cf Ct 8,6: «Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio».