Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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MADONNA DEL CARMINE
(16 luglio)

Storia. - La festa fu istituita nel 1322 da Giovanni XXII. È fissata il 16 luglio perché, secondo la tradizione, tale è il giorno dell'apparizione di Maria SS. al grande S. Simone Stok, Superiore generale dei Religiosi Carmelitani. Fu approvata dalla S. Sede due secoli dopo, da Sisto V. Dopo il 1600 si diffuse sempre di più, finché nel 1716 Benedetto XIII la estese a tutta la Chiesa.

Fine. - Il Monte Carmelo, presso il popolo ebreo, è stato simbolo e compendio di celesti favori. «Nel giorno del mio amore io ti ho condotto dall'Egitto nella terra del Carmelo», disse il Signore alla Figlia di Sion, quasi riassumendo, in questa espressione, tutti i beni della terra promessa.
Fu celebre, soprattutto, il fatto di Elia. Mentre una siccità persistente desolava la terra, il Profeta, per disingannare il popolo che seguiva i sacerdoti delle false divinità, lo radunò sul Carmelo. Di là vide levarsi dal mare una leggera nuvola, che presto si allargò e rovesciò una abbondante pioggia benefica. Quella nuvola figurava la Vergine Maria che portò al mondo l'acqua della grazia divina.
La nuvoletta vista da Elia fu considerata anche una figura dell'Ordine Carmelitano: dopo l'umilissima nascita, si estese largamente, producendo grandi frutti.
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Favori. - Correva l'anno 1245: i religiosi Carmelitani si raccolsero a Capitolo generale in Inghilterra per l'elezione di un Superiore. L'eletto fu Simone Stok, uomo insigne per la nobiltà dei natali e per le grandi sue virtù. Desiderando egli di accrescere il culto e la devozione a Maria, la pregò insistentemente a voler concedere ai suoi divoti un segno della sua particolare benevolenza. E mentre un giorno era assorto in fervorosa preghiera, ecco apparirgli la celeste Regina corteggiata dagli Angeli. Ella, mostrandogli il santo Abitino, disse: «Prendi, dilettissimo figlio, questo scapolare e riconosci in esso l'onorata divisa di cui io voglio insignito il tuo Ordine, ed il segno visibile sotto il quale voglio che d'ora innanzi si unisca chiunque voglia essere nel numero privilegiato dei miei figli e dei tuoi confratelli. Per mezzo di questo scapolare io stabilisco tra me e gli uomini un patto eterno di alleanza e di pace; e, purché essi si serbino fedeli a me, prometto loro sicuro scampo nei pericoli, salute in questa vita, e gloria immortale nell'altra».
Trascorsi cinquant'anni, la Vergine si degnò di apparire nuovamente al Pontefice Giovanni XXII e l'assicurò che ella avrebbe ottenuto da Gesù tantissime grazie e privilegi ai Carmelitani.
Queste apparizioni, unite alle consolanti promesse, diedero nuovo incremento a questa devozione e al S. Abitino.
Persone di ogni età, sesso e condizione, andarono a gara per onorare Maria sotto questo titolo: Papi, cardinali, re, principi, vollero fregiarsi della santa divisa dello scapolare.
Si crede piamente che «la Madonna del Carmine, conceda talvolta, a coloro che ne portano
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l'abitino ed osservano fedelmente quanto è prescritto, una grande misericordia: di liberarli al più presto, dopo morte, dalle pene del Purgatorio o di farlo loro evitare».

Nel Breviario. - «Quando il santo giorno di Pentecoste gli Apostoli, divinamente ispirati, parlavano diverse lingue, e facevano molti miracoli invocando l'augustissimo nome di Gesù, numerosi uomini (a quanto si racconta) che s'erano messi a seguire le orme dei santi profeti Elia ed Eliseo, e che Giovanni Battista, con la sua predicazione, aveva preparato alla venuta di Cristo, avendo riconosciuta e constatata la verità delle cose, abbracciarono subito la fede del Vangelo e cominciarono a venerare e ad amare con tale affetto la beatissima Vergine (dei cui colloqui e familiarità poterono facilmente godere) che, primi fra tutti, costruirono un santuario alla stessa purissima Vergine su quel medesimo punto del monte Carmelo dove Elia aveva già visto innalzarsi la nuvoletta espressiva figura della Vergine.
«Radunandosi dunque più volte al giorno nel nuovo oratorio, vi onoravano con pie pratiche, con preghiere e lodi, la beatissima Vergine come singolare protettrice del loro Ordine. Così cominciarono ad essere chiamati dappertutto fratelli della B. Maria del Monte Carmelo; ed i Sommi Pontefici non solo confermarono questo titolo, ma concessero indulgenze speciali a quelli che designassero sotto questo titolo o l'Ordine in generale o i fratelli in particolare. Col nome e la protezione, la santissima Vergine concesse loro anche l'insegna del santo scapolare, ch'ella diede al beato Simone Inglese, affinché
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con questa veste il santo Ordine si distinguesse da ogni altro, e fosse preservato da tutti i mali.
«Essendo quest'ordine sconosciuto in Europa, molti fecero istanza presso Onorio III perché lo sopprimesse; allora la Vergine Maria apparve di notte ad Onorio ingiungendogli di concedere la sua benevolenza all'Istituto ed ai suoi membri.
«Né in questo mondo soltanto, la beatissima Vergine ha voluto ornare di prerogative un Ordine che le è sì caro; perché è pia credenza che anche nell'altro mondo (il suo potere e la sua misericordia valgono dappertutto moltissimo) ella soccorra con affetto veramente materno e introduca quanto prima, col suo intervento, nella patria celeste quei suoi figli che stanno espiando nel fuoco del Purgatorio, e che, iscritti alla confraternita dello scapolare, praticarono le leggere astinenze e le piccole preghiere, e osservarono la castità a seconda del proprio stato. Così arricchito di tanti e sì grandi favori, quest'Ordine istituì una solenne commemorazione della beatissima Vergine, da celebrarsi perpetuamente ogni anno, a gloria della Vergine medesima».

Frutti. - 1. Due grazie fondamentali si chiedono nella festa della Vergine del Carmine: la liberazione dall'eterna dannazione; la liberazione dalle pene del Purgatorio. Per ottenerle con più facilità giova iscriversi alla Confraternita del Carmine, portare il sacro scapolare, vivere castamente e praticare l'astinenza tre volte alla settimana, cosa che può venire commutata in altra pratica pia.
2. Maria gradisce tanto lo zelo per la salvezza
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delle anime. Nelle varie circostanze della vita, nella sua missione, nelle pratiche di pietà che ella ispirò, una cosa predomina: è la Corredentrice; è l'Apostola: nell'incarnazione del Verbo, come al Calvario; nella Pentecoste, come in cielo; nell'ispirare il Rosario, come nelle rivelazioni dell'Abitino del Carmine. Imitiamola, diamoci all'apostolato, salviamo anime.

Messa della B. Vergine del Carmelo


Introito
. I Santi Carmelitani, tra cui S. Giovanni della Croce, S. Teresa d'Avila, S. Teresa di Lisieux, esultano in cielo attorno alla Vergine invocata «Decor, o Regina Carmeli». Noi facciamo eco dalla terra: quelli per lodare, noi per ringraziare e supplicare.
Preghiera. Si chiede alla SS. Vergine la salvezza di tutti i suoi devoti. La Vergine, come piamente si crede, promise che, quanti moriranno rivestiti del sacro scapolare del Carmine, o saranno subito ammessi in cielo, oppure, se dovranno passare in Purgatorio, ne saranno liberati molto presto.
Epistola. Viene applicato a Maria quanto è scritto della Sapienza. I più grandi beni trovano in Maria i suoi figli devoti. Il profumo delle virtù di Maria attrae le anime elette all'imitazione di lei. Seguendo Maria, si ottengono inoltre immensi frutti: il bell'amore, il santo timore, la scienza celeste, la gioia della speranza. Chi ascolta le ispirazioni di Maria, non arrossirà; chi opera per Maria, non pecca; chi la loda, avrà la vita eterna.
Salmodia, Offertorio, Comunione. Suonano lode per i molti privilegi di Maria. Ma soprattutto esprimono la più intima confidenza nel patrocinio di Maria: «Ricordatevi o Vergine Madre, di dire al cospetto del Signore, per noi una buona parola, pregarlo di allontanare da noi il Suo sdegno».
Vangelo. Una donna, tra la turba che seguiva Gesù, esalta la grande Madre: essa loda insieme il figlio e la Madre. Gesù gradisce quella spontanea e sincera lode, ma nel tempo stesso dichiara che la beatitudine viene specialmente dall'osservare la parola di Dio.
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