Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Messa dell'Annunciazione


lntroito.
È il saluto a Maria, come Regina del genere umano, alla quale si inchinano tutte le creature
Preghiera. È una supplica che la Chiesa fa a Dio, dopo aver professata la sua fede nella Maternità di Maria SS.ma. In questa supplica si domanda, per quelli che credono tale dogma, l'aiuto misericordioso di Dio per intercessione della Vergine Madre.
Epistola. Riporta la predizione del profeta Isaia (7, 10-15) riguardo al mistero della concezione e della nascita del Divin Redentore. Il Profeta parla di una Vergine la quale «concepirà e darà alla luce un Figliuolo il cui nome sarà Emmanuele» Ora la Vergine è Maria SS ma e l'Emmanuele (che significa «Dio con noi») è Gesù Cristo, vero Figlio di Dio e vero Figlio di Maria.
Salmodia. È tolta in gran parte dal Salmo 44, che è un cantico nuziale in cui si celebra lo sposalizio di Cristo con la Chiesa. La liturgia adatta questo cantico all'unione di Dio con l'umanità nel seno della Vergine.
Vangelo (Luc. 1,26-38). Racconta il fatto dell'annunzio recato dall'Angelo alla Vergine, con tutte le circostanze in cui avvenne l'Incarnazione del Figliuol di Dio
Durante il Credo, nella Messa solenne, quando il coro canta le parole «Et incarnatus est...», il Celebrante e i Ministri abbandonano i seggi e vanno ad inginocchiarsi all'ultimo gradino dell'Altare, come nella Messa del Natale, per adorare il mistero dell'Incarnazione compiutosi in questo giorno

I SETTE DOLORI
(Venerdì dopo la domenica di Passione)

Storia. - Due volte nell'anno la Chiesa ci fa meditare e celebrare i dolori della SS. Vergine: il Venerdì dopo la Domenica di Passione e il 15
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